26 (modificato da nuotix 11-06-2011 16:55:50)

Re: Esercizi per trovare gli equilibri

1) esercizi con gli elastici. la fascia rossa ha una resistenza molto bassa, quella blu è molto più alta. ce ne sono diversi di esercizi.

premessa: legare i due estremi della fascia rossa intorno ad un supporto ben saldo ad altezza fianchi. idem per la fascia blu. io all'inizio utilizzavo le maniglie, ma poi ho dovuto cambiare oggetto perché sennò le avrei distrutte. ora utlizzo la struttura metallica del letto che è abbastanza alta e mi arriva a quella altezza. (l'esempio della maniglia te l'ho riportato in modo tale da farti capire che cosa ti serve visto che a parole non è facilissimo spiegare. in sostanza ti serve un supporto che resista molto bene visto che lascie poi le devi tirare all'indietro).

1) con l'aiuto della fascia rossa posta intorno al nostro supporto tenere il braccio (prima il destro poi il sinistro) disteso lungo il fianco per 25 sec. è importante posizionarsi abbbastanza lontano in modo da sentire tirare.
ripetere l'esercizio 2 volte con la fascia rossa e due con la fascia blu

2) con l'aiuto della fascia rossa posta intorno al nostro supporto tenere il gomito (prima il destro poi il sinistro)attaccato al fianco facendo un movimento all'infuori per 25 sec. è importante posizionarsi abbbastanza lontano in modo da sentire tirare.
è come la prima figura dell'esercizio esercizio 1 ( https://www.nuotomania.it/spalla_nuotatore_nuoto.htm )ma fatto con l'elastico è più efficace
ripetere l'esercizio 2 volte con la fascia rossa e due con la fascia blu


3) fare l'esercizio 1 posto nella secondo figura con l'elastico
ripetere l'esercizio 2 volte con la fascia rossa e due con la fascia blu


4) (senza elastico) l'esercizio 7 proposto nel link. 25 sec


5) (senza elastico) porsi vicino ad un muro come nell'esercizio 7. alzarsi in punti di piedi e alzare le mani verso l'alto, appoggiando sul muro solo i polpastrelli e cercando di "salire" verso l'alto. 25 sec

in 15/20 min si fa già un'ottima prevenzione. non sarebbe una idea malvagia inserire in questa sessione anche qualche piegamento + qualche esercizio x addominali.

sono d'accordissimo con te sulla palestra. non c'ho mai messo piede, non mi piacciono anche perché preferisco l'allenamento acqua! non dico che non serva, anzi è utilissima, ma proprio non digerisco l'idea di andarci

ciao wink

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27

Re: Esercizi per trovare gli equilibri

grazie ho da leggere, e se non capisco chiedero' !

ciao

Buona bracciata a tutti -__-

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28 (modificato da Lele 13-06-2011 09:49:57)

Re: Esercizi per trovare gli equilibri

Ciao Nove.
Le 50 vasche le ho fatte di solo equilibrio, cioè da quando mi sono fatto male alla spalla ho cambiato il mio metodo di allenamento,da oggi riprenderò a fare gli allenamenti master , ma fino a poco tempo fa con la spalla un pò dolorante facevo solo 2 volte a settimana un centinaio di vasche di fila metà crawl e metà dorso e alternavo intere giornate al solo equilibrio, perchè sento che l'appoggio da una parte mi manca.
Stefano ha detto che si possono inserire dove si vuole, io pensavo che ne andassero fatti un numero considerevole,cioè intere giornate dedicate all'equilibrio quindi 50, 60 o più solo di equilibrio, anche perchè sinceramente penso di fare fatica a inserire gli esercizi di equilibrio negli allenamenti master, io questi li seguo di pari passo e con le pause e tutto mi ci vogliono circa 2 ore per completarli, andando la sera non ho tempo poi la piscina chiude.
Nonostante tutto facendo intere sessioni di questi esercizi ho ottenuti subito miglioramenti,sento che l'appoggio migliora di volta in volta di un pò, quindi penso che faccia bene dedicargli almeno un'ora o una intera sessione ma è un pensiero puramente personale smile.

....io preferisco nuotare....

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29

Re: Esercizi per trovare gli equilibri

Mi sono persa un pochino la discussione... non intendevo dire che se hai problemi alle spalle allora batti le gambe come un motoscafo e hai risolto tt! Ma che il problema alle spalle, a volte, può essere uno stimolo a battere decentemente le gambe! Conosco persone che vanno più veloce con il pull che con il crawl normale. Questo vuol dire (penso) che per loro le gambe sono un peso morto e basta. Siccome Lele diceva che aveva qualche problemino, tipo che addirittura si sentiva rallentato quando nel solo-gambe doveva respirare, ho pensato che magari lui non le batte tanto forte... magari neanche quel 10%... è solo un'ipotesi... un'idea, quella di concentrarsi sulla gambata, che cmq ti balza in testa quando senti che le braccia non puoi caricarle più!!

mezzo OT: a proposito delle spalle e della discussione sul rollio di qualche giorno fa... è una mia sensazione o il fatto di aver ripreso un rollio naturale può aiutare un pò le spalle?

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30

Re: Esercizi per trovare gli equilibri

@Lele, Ciao mi ero scordato del tuo problema, sono contento che con gli equilibri sia migliorato il tuo stare in acqua. Gli es li fai quando vuoi come dice Stefano ma io non dedicherei una seduta solo per quello a meno di studiarla come seduta di scarico, farei un lavoro blando di resistenza di base e poi 500/700 di equilibrio. Parere personale !

@Laura, Ciao blu per me un buon rollio aiuta sempre il lavoro delle spalle (fondamentalissimo) nel mio do lo noto di brutto (nel senso che se lo faccio poco la mia schiena urla) un pò meno nello stile.

Ciao Norberto

Buona bracciata a tutti -__-

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31

Re: Esercizi per trovare gli equilibri

Buonasera, vorrei capire che cosa s'intende per equilibrio nella pratica del nuoto. Sono approdata in questa discussione cercando spiegazioni, ma chi ha partecipato negli interventi sa di che cosa si parla.
Leggendovi ho capito che equilibrio e tecnica non sono la stessa cosa. Ho anche letto la definizione di equilibrio, ma non ho capito molto. Equilibrio e gestione del baricentro, in certi sport, come il mio, fanno il 90% del lavoro, ma nel nuoto proprio mi sfugge il significato e l'applicazione nella pratica. Non è che se mi sbilancio mentre nuoto cado sul fondo.
Se si tratta di una questione tecnica per nuotatori di livello preferisco fare a meno di approfondire, non è il mio caso. Comunque grazie.

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Re: Esercizi per trovare gli equilibri

Nell'equitazione l'equilibrio ti impedisce di cadere da cavallo.
Nel nuoto avere equilibrio significa avere il controllo del proprio corpo in una pluralità di situazioni dinamiche,rendendo possibile il mantenimento di una tecnica corretta.
Esempio semplicissimo:il nuotatore senza equilibrio non riesce a respirare di lato a crawl senza appoggiarsi sul braccio facendolo scavare a fondo vasca,compromettendo la postura del tronco e la posizione della testa.


Immagina una macchina da corsa potentissima ma senza alettoni,appena dai gas si mette a girare come una trottola;se la stabilizzi invece quella potenza ti fa portare la vettura dove vuoi.
Nell'acqua se non hai equilibrio non sei in grado di gestire le azioni in modo fluido,e questo si traduce in azioni raffazzonate e poco congrue,con un risultato molto inferiore rispetto alla forza applicata.
Hai presente a nuoto libero quelli che dopo una vasca fatta a tentoni sono sfatti come dopo una maratona ?
Manca la tecnica perchè manca l'equilibrio su cui essa si fonda.
I livelli di ambientamento servono proprio ad ambientare gli allievi e a costruire le prime forme di equilibrio,dalle quali origineranno quelle successive e più evolute,senza le quali le nuotate saranno sempre penalizzanti.

Ciao

--- programmi di allenamento per nuoto libero GRATUITI elaborati da tecnici dell FIN (Federazione Italian Nuoto)

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33

Re: Esercizi per trovare gli equilibri

Grazie Stefano. Anche se, e ti svelo una grande verità, quando vuoi spiegare una cosa a una donna  evsalta a piè pari i paragoni con le automobili e il calcio. Potresti parlare elfico antico e il risultato sarebbe più o meno il medesimo big_smile

Comunque.. la respirazione  di lato abbassando il braccio è proprio mia, esempio chiarificatore al massimo. Oppure, e tiro a indovinare, a rana dopo la spinta con le gambe inclinarsi su un fianco o trovarsi a scalciare fuori dall'acqua? Comunque, nella pagina precedente ho trovato scritto che non esistono esercizi prettamente di equilibrio o di tecnica o di coordinazione, presumo neanche errori che siano ascrivibili in maniera univoca a mancanza di una cosa piuttosto che l'altra. Parlo sempre di principianti e nuotatori della domenica come me.
Comunque mi sono iscritta a un corso che inizia domani sera, sarà divertente prestare caso alla finalità degli esercizi che ci faranno fare. E magari anche cercar di farli.. veh!
Grazie.

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34 (modificato da Dolphin Kick 07-01-2013 00:04:37)

Re: Esercizi per trovare gli equilibri

Quando si sente parlare per la prima volta di equilibri in acqua sembra davvero che siano concetti un po' senza senso, man mano che si approfondisce la pratica e la teoria ci si accorge davvero di come le due cose (tecnica ed equilibrio), sebbene collegate, siano sensatamente diverse. Nel mio caso, ad esempio, nella nuotata a dorso non ho gli stessi equilibri che ho in quelle pancia in basso e mi scoordino facilmente, o meglio, più mi giro di lato, più mi sembra, appunto, di "cadere" nell'acqua. E' proprio una sensazione di instabilità, te ne accorgi che va oltre il gesto puramente tecnico che, credo, debba inserirsi proprio in un contesto di corpo in "equilibrio", altrimenti è inutile. Un po' come cercare di imparare a correre avendo però il capogiro. Più che difficile è inutile smile

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35

Re: Esercizi per trovare gli equilibri

Forse è una sensazione che si comprende via via che si sviluppa quell'altro concetto, che al momento mi è altrettanto nebuloso, che è la sensibilità..?  Forse sono esperienze e sensazioni che vanno vissute per essere comprese. Forse non posso capire cosa mi manca se non l'ho mai avuta. Mi domando se l'equilibrio nel nuotare è legato al movimento, e infatti nella spiegazione precedente si accenna a situazioni dinamiche. Un po' come in bici, se vado piano, troppo piano a un certo punto cadrò. Ma forse no, perchè anche facendo il morto a galla, cioè ferma, posso stare in equilibrio o affondare di lato o affondare di gambe... sempre che anche quello sia equilibrio per come qui è inteso..

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36

Re: Esercizi per trovare gli equilibri

sono 2 equilibri dipendenti l'uno dall'altro... equilibrio statico e dinamico.

Bisogna svilupparli entrambi... per primis quello statico che sarebbero appunto i galleggiamenti, poi ci sono gli scivolamenti e poi, in fine la propulsione.... sembrano sciocchezze ma sono i pilastri che devono sostenere il peso del castello che si va a costruire wink

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Re: Esercizi per trovare gli equilibri

Erbetta ha scoperto un'altra cosa fondamentale nel nuoto che è l'equilibrio, infatti Erbetta, il nuoto è equilibrio! ...E tante altre cose, come avrai capito ...c'è anche da imparare la tecnica e sviluppare la sensibiità all'acqua, che per me è la cosa più importante perché potrai fare dei movimenti "perfetti" (lo metto tra virgolette perché non esiste una tecnica perfetta per tutti, ma quella che si adatta di più ad ognuno e ad ogni tipo di prestazione) ma senza la sensibilità non vai da nessuna parte!
Ho visto che hai letto tanto su questo forum e spero che, a questo punto, tu non sia andata in confusione ....non ti offendere, non dico per colpa tua ma perché come vedi il nuoto è complesso, volendo è un percorso infinito ed è un mondo a sé! I tuoi paragoni con l'equitazione all'inizio mi facevano sorridere, pensavo "ma cosa c'entra sportarsi sopra ad un cavallo con spostarsi nell'acqua?" ...ma per capire meglio, è normale che venga da fare dei paragoni con ciò in cui abbiamo acquisito più esperienza. Io, per esempio, ripensavo sempre alla danza visto che l'ho studiata per 15 anni e sono sicura che mi abbia pure aiutato; se non altro ad avere più consapevolezza delle mie posizioni e movimenti grazie al lavoro sulla postura e sulla coordinazione ed alla flessibilità che aiuta molto! Quello che ho capito, anche diventando istruttrice, è che nella danza (come immagino anche in molti altri sport all'aria), c'è solo un modo preciso per fare un passo e c'è un modo preciso per impararlo ...nel nuoto non è così! Come mi pare tu abbia già capito leggendo qua sopra (e qui cerco di metterti un po' ordine se ne avessi bisogno, perché è anche la mia mania di precisina ex-ballerina) nel nuoto tutte le capiacità si acquisiscono variando il più possibile, cercando sempre nuovi stimoli ed esperienze e un errore o un problema nella nuotata spesso non è causato da un unico deficit, ma spesso da più carenze e per migliorare e correggerle ci sono molteplici esercizi da poter e dover fare.
Forse adesso avrai capito meglio come è complesso il nuoto, l'importante è che l'istruttore ti accompagni in questo lungo cammino facendoti sperimentare il più possibile e svilluppando così al meglio le tue personali capacità.

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38

Re: Esercizi per trovare gli equilibri

Grazie. Ogni spiegazione è utile e ogni commento serve, anche quando crea confusione. Forse ancor di più perchè si è costretti a soffermarsi e a ragionare con maggior attenzione.
E' vero, il confronto con ciò che conosciamo serve nel nostro personale processo di apprendimento.
Sì, ho letto molto e mi è servito e mi   serve. Ad esempio, pescando nella memoria di corsi di nuoto fatti vent'anni fa, mi è capitato di ricordare precise istruzioni, ma completamente a casaccio. Ad esempio, da quando ho ricominciato ho ricominciato, ho nuotato per mesi a stile avendo cura di recuperare il braccio non appena superata la spalla. Io infatti, convinta di me stessa, ricordavo perfettamente un istruttore che mi diceva "è inutile andare oltre le spalle" big_smile, è magari sarà pure vero e l'avrà pure detto, ma non per lo stile! Questo l'ho scoperto leggendovi qui big_smile

E l'istruttore serve, per ora ne ho imbroccata una che non istruisce, ma è pieno il mondo di piscine, provvederò..

Ora torno ai dubbi sull'equilibrio. Mi spiegate che un esempio di squilibrio è affondare il braccio durante la respirazione. Oggi ho fatto le mie debite prove. Posso mantenere il braccio a pelo d'acqua durante la respirazione, ma questo implica una pausa nella mia bracciata. Questo è giusto?

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39

Re: Esercizi per trovare gli equilibri

brava, ottima osservazione wink

infatti detto così la parola affondare è piuttosto ambigua: non significa  che più scavi e meglio è. invece significa che la mano deve andare subito in presa che è mooolto diverso ovvero deve affondare leggermente ma non eccessivamente.

se scavi, non prendi acqua.
se la mano resta a cincischiare sotto il pelo dell'acqua, la nuotata rallenta (capita anche in caso di stanchezza).

per ottenere l'effetto sperato non serve stabilire al millimetro quanto affondare, come e perché o disegnare stupide S. basta immaginare di allungarsi leggermente in avanti (= la spalla affonda) a prendere acqua (= presa)

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40

Re: Esercizi per trovare gli equilibri

Pausa dipende dove... la pausa puoi permettertela in alto sopra la testa in determinati esercizi, ma mai in basso vicino le cosce, tra spinta e recupero nn esiste mai nessuna pausa, è tutto continuo il recupero dipende strettamente dalla fase di spinta, quindi la pausa falla drante le eserciitazioni di tecnica ma in alto sopra la testa wink

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41

Re: Esercizi per trovare gli equilibri

non ho capito però se si riferisce ad esercizio in particolare o allla nuotata completa hmm

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Re: Esercizi per trovare gli equilibri

Erbetta ha scritto:

Ora torno ai dubbi sull'equilibrio. Mi spiegate che un esempio di squilibrio è affondare il braccio durante la respirazione. Oggi ho fatto le mie debite prove. Posso mantenere il braccio a pelo d'acqua durante la respirazione, ma questo implica una pausa nella mia bracciata. Questo è giusto?

Per prima cosa c'è differenza tra il rallentare le azioni tipico delle nuotate lunghe,e il fermarle del tutto.
Ma soprattutto c'è differenza tra un braccio fermo che non fa niente,e un braccio che sembra fermo ma in realtà sta relazionandosi attivamente con l'acqua allo scopo di ottimizzare la postura e la propulsione.

Nel primo caso l'arto si ferma tout court,senza discriminare una postura da un'altra ma semplicemente fermandosi li in modo casuale;entra di fatto in una fase di passività e si priva di ogni funzionalità.
Nel secondo caso il braccio seppur fermo è però funzionalmente attivo,svolgendo una importantissima funzione di aggancio (presa d'acqua) al duplice scopo di garantire una postura equilibrata senza la quale la spinta propulsiva dell'altro braccio verrà vanificata,e di preparare la base solida per una concreta trazione successiva;nelle nuotate veloci questa fase ha una diversa valenza ed è meno visibile,in quelle lunghe è più importante e caratteristica.

La pausa propulsiva non si valuta sul movimento degli arti,ma sulla costanza della loro utilità funzionale alla nuotata.
Ma ci vuole l'occhio del professionista per vedere la differenza.

--- programmi di allenamento per nuoto libero GRATUITI elaborati da tecnici dell FIN (Federazione Italian Nuoto)

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43 (modificato da Cirone Furioso 10-01-2013 09:34:31)

Re: Esercizi per trovare gli equilibri

Ti faccio questo esempio che a me ha aiutato a capire il fatto dell'equilibrio (e/o del galleggiare): prova a metterti in posizione orizzontale come se stessi nuotando a stile. Magari tipo fermati mentre stai nuotando, anche.
Mettiti in posizione adeguatamente rilassata con un braccio disteso in avanti e uno disteso lungo il corpo.
Da lì, prova a ricominciare a remare (ovvero a nuotare): è probabile (a me succede) che avvertirai qualcosa di analogo al "cadere", per usare un'espressione più consona all'ambiente terrestre.

In questa situazione si può evidenziare una mancanza di equilibrio: immagina durante la costruzione di un'azione complessa. Succede che un nuotatore con poco equilibrio deve continuamente lavorare per aggiustare il suo moto.
È proprio come se uno che non ha mai camminato per una qualche disfunzione, si dovesse trovare a dover imparare a farlo da adulto.
Oltretutto la cosa magari è ulteriormente complicata dal timore, anche inconscio, di andare a fondo = affogare.

Ecco perché ancora una volta, l'ambientamento (superare la paura di andare a fondo = affogare) è troppo fondamentale per imparare bene a nuotare: se pratichi stile libero, rana etc. pensando che questo ti serva per galleggiare, imposti male la cosa.
Prima si galleggia, poi si va a stile. Lo stile libero e gli altri stili servono per spostarti in modo efficiente, non per galleggiare.

Erbetta, ti ho visto scrivere un "veh" in un post che mi è suonato familiare...
Per caso sei di Parma anche tu?

The ice caps are melting, Leonard.
In the future, swimming isn't going to be optional.

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44

Re: Esercizi per trovare gli equilibri

Inciso: la questione pausa nella bracciata l'intendevo nella nuotata, non in esercizi (che non conosco).

Domande:
Quando Thorpe parla di braccio in alto e in basso intende disteso in avanti oltre la testa e indietro verso i piedi, giusto?
Che cosa intende Nuotix per disegnare stupide S? Ogni tanto qua e là lo dite (disegnini, non metafore... porta a varie discussioni su argomenti molto diversi: bacino, istruttori...)
Sono gli squali che se non nuotano sempre affondano? Forse sono un po' squalo.. (Squali! Dove? Squelli, scappiamo!!)


Comunque, facendo finta che io abbia capito che esistono altre attività degli arti diverse dal mero e furioso remare continuo, questo allungarsi in avanti (o in alto? come si dice?) lo faccio dopo esser entrata in acqua con la mano? Io credevo di dover buttare braccio e spalla più avanti possibile, mentre sono ancora in aria, per andare a pescare acqua il più lontano possibile da me. Poi una volta in acqua devo solo spingere o tirare, a seconda della posizione di mano e braccio.

Ma credo aver saltato dei passaggi, stento un po' a capire queste ultime spiegazioni che mi avete dato. Adesso vado a guardare un po' la questione ambientamento e galleggiamento. Ho bisogno di supporto pratico, vero che ho beccato un'istruttrice che non istruisce, ma a domanda diretta risponderà, credo, spero con esempi pratici.

Veh.. l'ho copiato, non sono di Parma ma, per la cucina che avete, mi piacerebbe esserlo. La nebbia invece tenetevela pure... big_smile

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45

Re: Esercizi per trovare gli equilibri

SI... intendevo quello.

Le S lassale stare, sono traiettorie che gli atleti evoluti seguono per cercare un appoggio migliore in acqua , S per modo di dire, la triettoria è quella ma gode di ampia personalizzazione, quindi ti dico lascia perdere...

Devi semplicemente imparare a sentire l'acqua variando la traiettoria lo scopo degli esercizi è proprio quello fare in modo che tu da sola riesca a percepire quale è la traiettoria che più ti si addice, che coincide appunto con la traiettoria che ti permette di sentire l'acqua più "dura" rispetto alle altre in cui senti di andare a vuoto.

Detto questo prendi l'acqua e tira molto semplicemente fai ruotare le braccia belle alte e distese, e tira l'acqua verso i piedi, ti basta sapere questo i tecicismi lasciali stare per ora, ti complicano solo la vita wink

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Re: Esercizi per trovare gli equilibri

Sperimenta sensazione di galleggiamento SEMPLICI esplorandole fino a che non riesci a gestirle in completo relax!

Esempio tipico? Quando avevo cominciato i corsi ricordo quanto mi facevano dannare gli esercizi del tipo vasca a stile con un braccio solo, o cose del genere.
Perché non avevo equilbrio per niente, e in sostanza usavo entrambe le braccia per tenermi a galla, quindi, venendo meno un braccio, facevo più fatica a galleggiare.

Ma la prospettiva qui era sbagliata!!!

Se non riesci a fare qualcosa sentendo che hai il controllo della situazione, fai un passo indietro e sperimenta azioni più semplici, anche a costo di partire dal galleggiamento statico.
Non riesci a sentirti a tuo agio con le scivolate? Passa del tempo a galleggiare orizzontalmente, oppure rannicchiata, a dorso, in ogni modo.
E poi sperimentando spostamenti elementari, magari provando a dare una remata anche a casaccio per spostarti mentre stai galleggiando.

A forza di stimolare le tue percezioni con il più vario repertorio di input possibili, poco a poco il cervello imparerà a interpretare le situazioni, e imparerai a capire quando ti stai muovendo bene e quando no.

Ma ti pare che se dovessi insegnare a qualcuno a camminare da zero gli diresti cose del tipo "fai una s, una g o una doppia v con le gambe? attiva un movimento alternato semicircolatorio degli arti superiori per controbilanciare l'azione delle gambe durante il passo"?. Non ti pare che prima faresti tanti piccoli tentativi per insegnarli a stare in piedi? :-)

The ice caps are melting, Leonard.
In the future, swimming isn't going to be optional.

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47

Re: Esercizi per trovare gli equilibri

Erbetta ha scritto:

(Squali! Dove? Squelli, scappiamo!!)

big_smile:D:D

Buona bracciata a tutti -__-

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48

Re: Esercizi per trovare gli equilibri

Erbetta ha scritto:

Che cosa intende Nuotix per disegnare stupide S? Ogni tanto qua e là lo dite (disegnini, non metafore... porta a varie discussioni su argomenti molto diversi: bacino, istruttori...)
Sono gli squali che se non nuotano sempre affondano? Forse sono un po' squalo.. (Squali! Dove? Squelli, scappiamo!!)

l'epressione esatta è: metafore, non disegnini wink
lascia perdere le S che infatti ho bollato come stupide: è il pane di chi nuota cercando di riprodurre un disegno che ha in testa anziché prendere acqua, tirarla verso dietro e fidarsi delle proprie sensazioni

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49 (modificato da Erbetta 11-01-2013 15:32:04)

Re: Esercizi per trovare gli equilibri

Rieccomi dopo esser stata in ammollo a giocare.
Disegnare le esse ora mi è perfettamente chiaro, anche se l'ho capito al contrario ;D. Col braccio debole è marcatissimo l'effetto a zigzag del braccio in acqua, per evitare i punti di maggior sforzo. Non devo neanche pensarci, si sposta da sè.

Oggi ho provato un po' a prendermela comoda, parlo di stile, andando un po' al rallentatore. Infilo il braccio in acqua, procedo per un po' alla Superman, respirando ogni tanto, poi altro braccio, avendo cura di non affondarlo finchè non ho finito di prender aria. Il braccio disteso in avanti, in effetti può fare un sacco di cose in alternativa allo spingere (anche se salutare quelli che vengono nella direzione opposta non sortisce effetti apprezzabili sulla velocità di avanzamento). A furia di farlo in effetti diventa automatico (o abitudine, avete fatto un distinguo tra le due cose, da qualche parte, ma non mi ricordo la differenza) ed è più semplice riportarlo poi nella nuotata normale.
Ma oggi notavo, proprio nuotando normalmente (con tutti i limiti del caso) un ritorno d'acqua dal coppino alla faccia (intendo dalla nuca in direzione orecchio, trasversalmente alla direzione d'avanzamento) proprio mentre respiro e il braccio è già in acqua. Se il braccio ha già colpito il pelo dell'acqua non è quello spruzzo che mi viene in faccia. Per quale motivo mi tiro dell'acqua in testa? Non è la fine del mondo, solo mi chiedo da dove arriva.. che c'è qualcuno dietro che spinge? (direbbe Vulvia..)

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50

Re: Esercizi per trovare gli equilibri

a scanso di equivoci per evitarti tanti problemi, 'sta cazzo di S non solo è un obrobrio a livello comunicativo, ma anche abbastanza lontano da quello che fa il braccio sotto l'acqua sotto il profilo biomeccanico.

semmai l'azione del braccio è leggermente curvilinea. il punto è che l'allievo deve arrivarci in modo spontaneo. non con l'imitazione vista su youtube o letta chissà dove, ma attraverso lo sviluppo della sensibilità in particolare con remate, subacquee, l'esercizio ed esperienza clorata.

poi è successo che un po' per brevità di linguaggio, un po' per brevità delle capacità di certi istruttori psicolabili si chiami qualcosa in maniera assolutamente forviante. da lì è nata questa leggenda metropolitana che è presa (ancora) per oro colato da una miriade di persone e nuotatori master (e non solo).
l'importante è avere degli anticorpi per rimanerne immuni

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