Argomento: Analisi nuotata a stile libero

Era il mio sogno quello di poter essere ripreso mentre nuotavo sopratutto dal basso per potermi vedere meglio e cercare di migliorare la tecnica e per essere consigliato dagli esperti del forum. Non ho mai fatto un corso ed ho cercato di imparare guardando gli altri ed i video su yutube. Fatto sta che qualche settimana fa mi è capitato di poter filmare la mia nuotata appoggiando la videocamera sul fondo della piscina. 

Vi posto il link sperando che ci sia qualche anima gentile che possa aiutarmi a correggere eventuali difetti di stile.

http://youtu.be/jZ_WaN6HhSc

grazie e buone nuotate

volo leggero in un brivido caldo, mi perdo nel silenzio e mi sciolgo nell'immenso.
io sono ogni cosa, ogni cosa

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Re: Analisi nuotata a stile libero

Non male come riprese,anche se c'è poca roba da vedere.
Ti dico quello che mi è balzato all'occhio con certezza e sorvolo su ciò che necessiterebbe di conferme con altre riprese:
1.
A rana hai le ginocchia troppo larghe quando recuperi le gambe.
Se osservi il momento in cui fletti le gambe,i piedi restano vicini mentre li recuperi,invece le ginocchia si allargano,di conseguenza il calcio a rana viene eseguito con una leva sfavorevole (che tra l'altro è pure pericolosa per la cartilagine del ginocchio).
Invece nel momento del recupero delle gambe esse dovrebbero ruotare in dentro come se le ginocchia si volessero guardare,in modo da recuperare i piedi mentre al tempo stesso si separano tra loro,e arrivare a preparare il calcio con ginocchia sempre più strette delle caviglie.

2.
Mi pare che ti immergi troppo prima di dare il colpo di gambe a rana.

3.
Ti manca la parte finale della bracciata a crawl.
Se osservi il video quando la tua mano arriva alla pancia si mette di taglio,e invece che remare taglia a fette l'acqua,proprio quando invece dovresti spingerla lungo le cosce verso i piedi.

4.
Nella fase di presa invece che agganciare acqua l'abbracci come per tirare verso di te una persona appoggiandole una mano dietro la schiena,cioè con le dita orientate in dentro e il mignolo in basso.
Invece dovresti fare in modo che la mano immagini di andare ad afferrare una maniglia di un cassetto posizionato più in basso del gomito e tirarla verso la pancia.

Questo quello che ho visto ad una prima visione che ora non ho tempo di rivedere.
Per maggiori informazioni magari filmati anche da altre angolazioni.

Ciao

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Re: Analisi nuotata a stile libero

grazie delle informazioni....in pratica a rana prima di dare il calcio le ginocchia devono stare più vicine e i piedi un po più larghi, io invece faccio il contrario....per il crawl ho capito cosa intendi.
Cercherò di correggermi e magari più avanti farò altri filmati.

ciao

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4

Re: Analisi nuotata a stile libero

rana.
secondo me sbagli anche la bracciata. vai troppo in profondità.
per intenderci sembra che vai a spingere acqua ben oltre la linea delle spalle
e il movimento in fuori a me sembra leggermente troppo ampio

stile libero.
per quanto riguarda lo SL, entri troppo vicino alla testa e a 1:20, anziché andare a prendere l'acqua davanti alla spalla, tagli in diagonale specialmente col braccio destro.

wink

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5

Re: Analisi nuotata a stile libero

volevo chiedere a stefano se poteva spiegare meglio il paragone del cassetto..grazie..

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Re: Analisi nuotata a stile libero

stasera sessione di nuoto cercando di tener presente i suggerimenti di Stefano e Nuotix.
Nella rana ho provato a tenete le ginocchia più unite e mi sembra di aver guadagnato in spinta anche se non mi è ancora ben chiaro come dice Stefano la loro rotazione verso l'interno. Il fatto che vada troppo in profondità con la testa dipende da una modifica che ho apportato qualche tempo fa ispirandomi alla rana delfinata, comunque quest'ultimo è un dettaglio facilmente modificabile, come anche il braccio che taglia in diagonale nello stile libero, infatti stasera l'ho corretto. Quello che mi preoccupa di più è il punto  3 e 4 dei suggerimenti di Stefano sul crawl. Dici "Invece dovresti fare in modo che la mano immagini di andare ad afferrare una maniglia di un cassetto posizionato più in basso del gomito e tirarla verso la pancia". In pratica come tradurlo ??? intendi forse che devo fare la mano come un cucchiaio e dare un strappo forte ??? è questa cosa che mi lascia perplesso. Punto 3 "Se osservi il video quando la tua mano arriva alla pancia si mette di taglio,e invece che remare taglia a fette l'acqua,proprio quando invece dovresti spingerla lungo le cosce verso i piedi". Un mio amico istruttore mi aveva consigliato proprio di mettere la mano di taglio a fine spinta per facilitarne l'uscita, probabilmente io lo faccio con troppo anticipo.   grazie e ciao

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Re: Analisi nuotata a stile libero

ghetty ha scritto:

volevo chiedere a stefano se poteva spiegare meglio il paragone del cassetto..grazie..

E' solo uno dei tanti modi di visualizzare l'azione.
Immagina che quando la tua meno entra in acqua,invece che indugiare sotto al pelo dell'acqua essa vada subito a fondo (ma leggermente in fuori) come per afferrare una maniglia posizionata a qualche decina di centimetri sott'acqua mezzo metro davanti alla tua spalla.
Infilando le dita in verticale verso fondo vasca nella ipotetica maniglia e poi tirando l'ipotetico cassetto indietro e verso (l'interno) la pancia.
In questo modo si dovrebbe riuscire ad ottenere che il gomito stia alto nella presa,e che la mano si ritrovi ruotata nel modo più corretto per eseguire la spinta utilizzando i dorsali.

Ripeto che si tratta solo di una delle tante metafore disponibili per far si di arrivare ad una biomeccanica decente senza intasarti con tante nozioni astruse e difficili da capire,che non funziona con tutti,e che con altri ne funzionano meglio delle altre.

Ciao

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Re: Analisi nuotata a stile libero

patrik vinegars ha scritto:

stasera sessione di nuoto cercando di tener presente i suggerimenti di Stefano e Nuotix.
Nella rana ho provato a tenete le ginocchia più unite e mi sembra di aver guadagnato in spinta anche se non mi è ancora ben chiaro come dice Stefano la loro rotazione verso l'interno. Il fatto che vada troppo in profondità con la testa dipende da una modifica che ho apportato qualche tempo fa ispirandomi alla rana delfinata, comunque quest'ultimo è un dettaglio facilmente modificabile, come anche il braccio che taglia in diagonale nello stile libero, infatti stasera l'ho corretto. Quello che mi preoccupa di più è il punto  3 e 4 dei suggerimenti di Stefano sul crawl. Dici "Invece dovresti fare in modo che la mano immagini di andare ad afferrare una maniglia di un cassetto posizionato più in basso del gomito e tirarla verso la pancia". In pratica come tradurlo ??? intendi forse che devo fare la mano come un cucchiaio e dare un strappo forte ??? è questa cosa che mi lascia perplesso. Punto 3 "Se osservi il video quando la tua mano arriva alla pancia si mette di taglio,e invece che remare taglia a fette l'acqua,proprio quando invece dovresti spingerla lungo le cosce verso i piedi". Un mio amico istruttore mi aveva consigliato proprio di mettere la mano di taglio a fine spinta per facilitarne l'uscita, probabilmente io lo faccio con troppo anticipo.   grazie e ciao

La mano deve stare diritta e non a cucchiaio.
La storia di fare sfilare la mano di taglio deriva dalla lettura di un libro del counsilman senza però averlo capito.
Si parlava della fase finale di spinta fatta dal basso verso l'alto nel momento in cui la mano esce dall'acqua,che genera un vettore di spinta verso l'alto che abbasserebbe il bacino.
Il punto è che tale passata (verso l'alto) è scorretta,e genera un danno molto maggiore in termini propulsivi rispetto all'infinitesimo danno posturale della spinta verso l'alto,che oltretutto sarebe bilanciata dal vettore di spinta opposto (alto-basso) della battuta di gambe.
Dunque piuttosto che incaponirsi a mettere di taglio la mano,sarebbe meglio migliorare la passata spingendo fino in fondo VERSO I PIEDI,migliorando la propulsione e ottenendo di riflesso che la mano si mette di taglio come dice counsilmann,però solo al momento giusto (dietro le chiappe),cioè quando deve uscire (piuttosto che quando deve spingere).
Non ci pensare,spingi verso i piedi e la mano si metterà di taglio da sola quando sarà sfilata per inerzia dal recupero,senza che ti tocchi usare la calcolatrice.

Per migliorare la posizione delle gambe a rana puoi fare esercizi a pancia in su,sfruttando gli input visivi immediati.
Oppure mettendo a volte un pool tra le cosce,per evitare di allargare le ginocchia e stimolando la posizione giusta dei piedi.

Ciao

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Re: Analisi nuotata a stile libero

In termini generali, la differenza nella fase finale della spinta a stile sta tra chi adatta il polso alla direzione della spinta e chi lo mantiene solidale con l'avambraccio. Il danno propulsivo è causato in entrambi i casi anche dalla direzione dell'avambraccio che raggiunta una certa posizione (all'incirca quando la mano arriva alla vita) spinge vero l'alto creando resistenza di per sè e modificando l'assetto del corpo. Non è chiaro comunque quale sia la soluzione migliore o peggiore da adottare perchè gli studi in merito sono abbastanza discordanti a causa della difficoltà di calcolo dei metodi di compensazione. Ad esempio adattare la posizione del polso per spingere più a lungo che sembrerebbe una soluzione che dovrebbe compensare la spinta in alto dell'avambraccio, ma in realtà secondo alcuni darebbe un miglioramento pari a zero e tanto varrebbe terminare la spinta prima. Un altro fatto da tenere in considerazione è la velocità, essendo la resistenza funzione della velocità certi meccanismi sarebbero più evidenti e importanti solo dopo una data soglia.

L'uscita della mano dall'acqua è un momento meno controverso, anche se molto importante ad un certo livello, qualunque sia lo posizione o la direzione della mano, cosa che poi influenzerebbe la fase successiva ma non questa, la cosa fondamentale è che essa sia scarica.

Nel caso di patrik vinegars, la tendenza a mettere di taglio la mano, oltre che dai consigli che gli hanno precedentemente fornito, è secondo me condizionata dalla scarsa rotazione del corpo. Con un corpo pressochè piatto è faticoso a livello muscolare terminare la spinta e svincolare la mano dall'acqua, percui l'intrarotazione dell'avambraccio può essere una soluzione di comodo.

Una cosa per patrik l'aggiungerei anche io ma sulla rana: quando ti allunghi devi essere dritto dalla punta delle dita delle mani alla punta dei piedi, e non quasi dritto. Sei molto fluido e rilassato, e questo è un bene, ma non avere paura di faticare un pochino per raggiungere una posizione migliore vedrai che dopo poco tempo ritroverai la tua naturale scioltezza in una posizione molto più efficiente.

Ciao

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Re: Analisi nuotata a stile libero

OK....grazie a tutti per i preziosi consigli. Oggi ho pensato a lungo come dice Stefano al fatto che il recupero delle gambe a rana deve essere effettuato con le ginocchia che quasi si guardano. Ho provato a farlo in piedi ed ho notato che se le ginocchia si orientano una verso l'altra, i talloni si allontanano mentre le punte dei piedi si avvicinano, mi sono andato a rivedere le animazioni 3d e i filmati sul sito ma questa cosa non l'ho notata. Interessanti comunque gli esercizi consigliati da Stefano per migliorare la gambata nella rana.   ciao e grazie

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Re: Analisi nuotata a stile libero

mattone ha scritto:

L'uscita della mano dall'acqua è un momento meno controverso, anche se molto importante ad un certo livello, qualunque sia lo posizione o la direzione della mano, cosa che poi influenzerebbe la fase successiva ma non questa, la cosa fondamentale è che essa sia scarica.
Ciao

Esatto,
penso che questa sia proprio la definizione che taglia la testa al toro.
Nel senso che spingere fino in fondo o poco meno,che orientare il palmo così o cosa dipenda da tante cose,molto personali,nessuna definitiva (dato che le nuotate definitive non esistono ma vanno tagliate addosso all'atleta e oltretutto si modificano tantissimo a seconda delle andature).
Ma quale che sia la scelta,è necessario che nel momento in cui la mano da sott'acqua esce fuori,sia scarica e non determini quel vettore di spinta di cui parlava il counsilmann (e l'istruttore di patrick),e in modo da rendere inutili le soluzioni artificiali e assurde come quella di tagliare a fette l'acqua.

Ciao

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Re: Analisi nuotata a stile libero

patrik vinegars ha scritto:

OK....grazie a tutti per i preziosi consigli. Oggi ho pensato a lungo come dice Stefano al fatto che il recupero delle gambe a rana deve essere effettuato con le ginocchia che quasi si guardano. Ho provato a farlo in piedi ed ho notato che se le ginocchia si orientano una verso l'altra, i talloni si allontanano mentre le punte dei piedi si avvicinano, mi sono andato a rivedere le animazioni 3d e i filmati sul sito ma questa cosa non l'ho notata. Interessanti comunque gli esercizi consigliati da Stefano per migliorare la gambata nella rana.   ciao e grazie

Attenzione a non fraintendere....non è che le ginocchia debbano stare appiccicate come se avessi un bisogno impellente.
Anzi invece devono separarsi un tantino durante il recupero (per poi ri-appiccicarsi dopo la frustata).
Però è necessario che la leva sia favorevole e che le caviglie non siano MAI più strette delle ginocchia.
Altrimenti ogni singola gambata ti mangerebbe una porzione di cartilagine e in caso nuoti km su km per anni e anni allora addio ginocchia.

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Re: Analisi nuotata a stile libero

Questa cosa delle ginocchia è sacrosanta: pure con il poco di nuoto che che faccio, se faccio un po' di lavoro a rana, e se magari spingo un po', sento subito che il ginocchio rischia di "lavorare" male.

E anche questa è una cosa che ho imparato qua: sebbene mi sia sempre stato impartito questo tipo di movimento, mai sentito spiegare di questo rischio per la cartilagine...

Quoto anche Mattone (ma perché questo nick?...): distendersi bene e scivolare come un siluro. Se ne guadagna di fare dell'opera senza troppa fatica e oltretutto è una sensazione gradevolissima, specie se hai una spinta bella efficace.
Poi io quando "sono in palla", (e qui chiedo il riscontro dei moderatori) sento di dover governare un po' il bacino
Mi sembra cercando non dico di sollevarlo, ma di non lasciarlo cadere. La sensazione è quella di scavalcare un muretto d'acqua, una specie di movimento da biscia.
Ho la sensazione che se non lo facessi la parte inferiore del corpo andrebbe a incontrare dell'acqua ferma (perché il corpo resterebbe inclinato), invece così cerco di scivolare nell'acqua che ho già imbucato con le mani e in cui mi sono infilato con il tronco.
Poi non appena sento che ho passato questo "muretto" ideale mi aggrappo con le mani all'acqua che c'è davanti e la butto sotto per tirarmi in avanti.

The ice caps are melting, Leonard.
In the future, swimming isn't going to be optional.

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Re: Analisi nuotata a stile libero

Hei Ciro, non è mica che ti sei messo a fare lo stile delfinato? roll  big_smile

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Re: Analisi nuotata a stile libero

Mmmh, ne avevo sentito parlare.
Di cosa si tratta di preciso?
È un bene o un male?...

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Re: Analisi nuotata a stile libero

La rana delfinata (altrimenti detta rana naturale,distinta dalla rana piatta) come spiegato altrove ma non ricordo dove,viene così definita a causa del fatto che dopo la frustata il bacino si solleva proprio come nel delfino.
L'appellativo "delfinata" origina dunque dal fatto che questa interpretazione della rana condivide col delfino il suo tratto caratteristico,cioè il sollevamento ritmico del bacino.
Invece nella rana piatta il bacino (pur non essendo immobile) tende a compiere un tragitto lineare.

Nota bene:
Altri pensano che andare su e giù ossessivamente con la testa dando capocciate all'acqua sia esattamente la rana delfinata .
Invece no,è l'errore macroscopico di chi non riesce ad anticipare il recupero di braccia con le spalle.
Il su e giù di testa e le capocciate non sono rana delfinata,così come non sono nemmeno delfino (ma cavalluccio a dondolo).

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Re: Analisi nuotata a stile libero

"Però è necessario che la leva sia favorevole e che le caviglie non siano MAI più strette delle ginocchia"
questa dritta di Stefano relativa alla gambata a rana me la sono ripetuta per tutto il giorno e questa sera ho cercato di metterla in pratica e mi sembra di esserci riuscito anche con l'esercizio a pancia in su con le ginocchia che si ruotano leggermente verso l'interno e i piedi che scalciano esternamente. Presumo che il video di riferimento per uno stile corretto sia questo  http://youtu.be/fqSHBZ7fOMo ...nella parte finale si vede  bene la gambata dal di dietro. ciao e grazie

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Re: Analisi nuotata a stile libero

Non è che sia il massimo come esecuzione,ma è decisamente utile per capire come fare.

Ciao

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Re: Analisi nuotata a stile libero

stefano '62 ha scritto:

La rana delfinata (altrimenti detta rana naturale,distinta dalla rana piatta) come spiegato altrove ma non ricordo dove,viene così definita a causa del fatto che dopo la frustata il bacino si solleva proprio come nel delfino.
L'appellativo "delfinata" origina dunque dal fatto che questa interpretazione della rana condivide col delfino il suo tratto caratteristico,cioè il sollevamento ritmico del bacino.

Ed è una cosa buona o cattiva?...

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Re: Analisi nuotata a stile libero

E' una delle interpretazioni più valide.
Naturalmente bisogna vedere la nuotata nella sua interezza.

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Re: Analisi nuotata a stile libero

ah sì, la rana delfinata è ok! Scusa Ciro, chissà perché avevo capito che parlavi dello stile (crawl)!
Naturalmente senza esagerare, il tuo scopo deve sempre restare quello di andare avanti, non su e giù! Ciao!

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Re: Analisi nuotata a stile libero

Dalle nostre parti si fanno anche le rane fritte...

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Re: Analisi nuotata a stile libero

Dopo i vostri consigli, oggi ho provato a cambiare la gambata della rana seguendo le indicazioni di Stefano (Però è necessario che la leva sia favorevole e che le caviglie non siano MAI più strette delle ginocchia). Così a spanne mi sembra di essere sulla strada giusta, per questo faccio appello ancora a Stefano ( porta pazienza, ti faremo santo ) con un nuovo video http://youtu.be/CWEIY_AxHLA nel quale faccio vedere il prima e il dopo. Grazie e ciao

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24 (modificato da inacqua 24-07-2011 15:22:52)

Re: Analisi nuotata a stile libero

secondo me (e NON sono assolutamente un tecnico)

gambe: decisamente meglio DOPO che prima

braccia: ancora molto da migliorare: le mani una volta giunte davanti al punto di massima estensione devono allargarsi sotto il pelo dell'acqua di un 40 centimetri e poi scendere in basso tendendo larghi e alti i gomiti come ad afferrare l'acqua per mandarla tutta sotto di te, tu invece le fai allontanere troppo e continui a tenerle poco sotto l'acqua come per aprirti un varco davanti... questo genera pochissima spinta propulsiva.

inoltre: non so se sia una tecnica diversa ma non io non ho mai "giunto" le mani nella fase di ripresa, le faccio tornare davanti con le palme ruotate verso l'alto e quando sono davanti la testa poco prima del punto di massima estensione le ruoto con le palme in giu' e comincio l'azione.

comunque aspetta la conferma degli esperti prima di prendere per buone le mie osservazioni smile


inA.

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Re: Analisi nuotata a stile libero

Ok grazie inacqua, se la gambata è migliorata ho gia fatto un ottimo progresso, sento che vengono sollecitati muscoli diversi. Per la bracciata mi sa che hai ragione, devo migliorarmi. Ho trovato questo video in rete http://youtu.be/TKl3yeLOV3I che penso sia proprio lo stile a rana perfetto, nella parte finale si vede bene la gambata.

ciao

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