101

Re: la tecnica/la forza

Ricevuto.
Con le gambe unite a freddo (provato ora alzato dal divano) tocco con tutte le dita ma non tutto il palmo. Se mi scaldo vado giù. Il ponte (provato sempre ora) lo faccio bruttino e di lombari. Il ponte (da ginnasta) si fa tanto con la parte dorsale e serve una bella flessibilità di spalle. Infatti io l'ho sepre fatto male, anche da bambino.
Però ti confermo la grande rigidità quando faccio gambe delfino. Forse è proprio un problema di sensibilità. Però è vero anche che soffro di un dolore alla schiena ad altezza D12 (probabilmente un ernia) nato 2 anni fa da un trauma. Non mi da grossi problemi nell'attività sportiva, lo sento un po' nelle torsioni laterali. Però questo doloretto persistente potrebbe inibirmi un po' il movimento negli esercizi che prevedono uno schema utomatizzato.
Ieri ho fatto una nuotata dopo una decina di gg di stop causa bronchite.
Domani, se riesco ad andare, potrei fare una cosa tipo:
400do
6x100 ex
8x25mix
4x(12x12,5 max + 200sciolti) 1° pugni 2° pull 3° gambe 4° completo
200gb
200def

che dici può andare come è organizzato?

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102

Re: la tecnica/la forza

Anzi, forse è meglio fare 200 di risc 6x100 ex e poi 8xdove arrivo di subacquee

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103

Re: la tecnica/la forza

Questa mattina ho nuotato ma non ho fatto il lavoro postato perchè ero veramente giù di condizione. Sono entrato in acqua alle 8 (penso sia la seconda volta nella vita che nuoto di prima mattina) a digiuno dopo una notte a dir poco travagliata. Oltretutto dopo un periodo di stop, antibiotici e quant'altro.
Ad ogni modo, i dati per me interessanti emergono dagli esercizi. Le gambe non stanno sù neanche col pull. Facendo le rematine con pull e laccio devo dare ogni tanto un colpetto per tenerle sù. In quelle con gambe avanti e bracci stese  addirittura ho dovuto mettere il pull all'altezza delle ginocchia altrimenti non c'era verso.
Di subacquee ne ho fatte due a rana e due delfino. Arrivavo con una certa fatica a metà vasca. A delfo ho le difficoltà succitate, per la rana faccio la gambata un po' moscia per paura di infiammare il menisco interno del ginocchio dx che è a pezzetti.

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104 (modificato da nuotix 07-01-2012 20:02:14)

Re: la tecnica/la forza

ste,l'esercizio con i pugni chiusi è adatto solo allo stile libero oppure è ottimo anche nel dorso, nella rana e nel delfino?

l'altro giorno, mentre facevo tecnica a dorso, mi è venuto spontaneo farlo e l'ho trovato molto utile (così come il dorso a cerniera, ottimo pure quello). onestamente non mi è mai capitato né di vederlo fare da un altro nuotatore né di vederlo scritto su qualche libro o sul web

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105

Re: la tecnica/la forza

Sembrerebbe che possa servire anche x altri stili...

http://www.ncmasters.org/nl/aug11-article3a.htm (dorso)
http://www.buzzle.com/articles/butterfly-swimming-technique.html (fly)

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106

Re: la tecnica/la forza

Cos'è il dorso a cerniera?

Venendo ai pugni, io distinguerei due tipologie di esercizi che si possono effettuare con questo strumento che ricercano due obbiettivi differenti. Sensibilità e cordinazione intermuscolare.
Nel primo caso ridurre la superficie della mano permette di porre maggiore attenzione sull'acqua spostata dall'avambraccio. Inoltre come ogni esercizio che modifica parzialmente l'assetto e perciò richiede uno schema motorio leggermente differente, permette di stimolare l'innervazione  delle singole fibre muscolari convolte da più motoneuroni. Questo meccanismo è quello che permette un movimento sempre più preciso. Di fatti un movimento è tanto più fine quanti più motoneuroni innervano le fibre coinvolte.
Il secondo caso la riduzione della superficie di spinta permette di accellerare la frequenza oltre ciò che sarebbe ottenibile a mano aperta. Con ciò si stimola il SNC a coordinare contrazione e rilassamento dei muscoli coinvolti con grande rapidità. Ciò dovrebbe garantire una migliore coordinazione intermuscolare ai ritmi soliti di gara riducendo i conflitti tra agonisti ed antagonisti, ottenendo in fine un minor costo energetico.
Ovviamente nel primo caso l'esecuzione deve essere lenta, nel secondo massimale.
Sulla seconda metodologia chiedevo anche qualche post fa una vostra opinione perchè ho avuto qualche critica in merito da un'altro tecnico che stimo (benche sia sempre un tecnico di triathlon e non di nuoto) con l'argomento che fare esercitazioni di C3 con una nuotata "falsata" non sia corretto. Io trovo l'obiezione infondata ma mi piacerebbe avere qualche parere in più.
Chiaramente quanto scritto non è frutto di esperienza nell'allenamento di nuotatori ma solo del tentativo di riportare nella pratica in vasca un po' di teoria dell'allenamento.

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Re: la tecnica/la forza

mrindy ha scritto:

Questa mattina ho nuotato ma non ho fatto il lavoro postato perchè ero veramente giù di condizione. Sono entrato in acqua alle 8 (penso sia la seconda volta nella vita che nuoto di prima mattina) a digiuno dopo una notte a dir poco travagliata. Oltretutto dopo un periodo di stop, antibiotici e quant'altro.
Ad ogni modo, i dati per me interessanti emergono dagli esercizi. Le gambe non stanno sù neanche col pull. Facendo le rematine con pull e laccio devo dare ogni tanto un colpetto per tenerle sù. In quelle con gambe avanti e bracci stese  addirittura ho dovuto mettere il pull all'altezza delle ginocchia altrimenti non c'era verso.
Di subacquee ne ho fatte due a rana e due delfino. Arrivavo con una certa fatica a metà vasca. A delfo ho le difficoltà succitate, per la rana faccio la gambata un po' moscia per paura di infiammare il menisco interno del ginocchio dx che è a pezzetti.

Prova a usare la tavoletta invece del pool.
La metti tra le gambe come fosse la deriva di una barca.
Oltre ad essere un esercizio di equilibrio,sostiene le gambe con più efficacia del pool.
Le gambe a delino le vedo un pò difficili con una ernia,che credo sia esattamente il motivo delle gambe pesanti.
Continua a lavorare anche a secco che ti fa bene.
In acqua per migliorare la flessibilità dei dorsali puoi nuotare a rana inserendo una singola frustata a delfino dopo ogni gambata a rana.

Ciao

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Re: la tecnica/la forza

PS
A cerniera lampo sarebbe il recupero,col braccio che invece di uscire dall'acqua a passare alto,una volta terminata la spinta viene recuperato sotto il pelo dell'acqua,un pò come per aprire una (anzi due) cerniere lampo che partono dalle cosce e arrivano fino oltre la testa.

Ciao

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Re: la tecnica/la forza

mrindy ha scritto:

Sulla seconda metodologia chiedevo anche qualche post fa una vostra opinione perchè ho avuto qualche critica in merito da un'altro tecnico che stimo (benche sia sempre un tecnico di triathlon e non di nuoto) con l'argomento che fare esercitazioni di C3 con una nuotata "falsata" non sia corretto. Io trovo l'obiezione infondata ma mi piacerebbe avere qualche parere in più.
Chiaramente quanto scritto non è frutto di esperienza nell'allenamento di nuotatori ma solo del tentativo di riportare nella pratica in vasca un po' di teoria dell'allenamento.

Io credo che non si possa mai dire che "la tal cosa" sia inutile,e il tecnico che lo fa pecca sempre di presunzione.
Il tecnico preparato invece valuta gli esercizi sulla base dei risultati che possono generare (che ci sono sempre),e poi stabilisce quale grado di utilità (generale o specifica) possano avere per le sue necessità,e se impiegarli o meno,e in che dosi.
Il tecnico preparato conosce l'importanza della multilateralità e non considera tempo perso provare tutto quello che può ma sa che anzi tutto fa brodo;piuttosto stabilisce quanto tempo dedicare a questo e a quello,e considera inutile caso mai l'eccesso di attenzione su questo o su quello.
Ma "questo o quello" non è mai e poi mai....inutile a priori.

Detto questo credo che l'esercizio che proponi sia un valido strumento di carattere generale per i motivi che hai spiegato tu stesso (e non mancherò di farlo provare ai miei allievi non fosse altro che per dar loro una minestra nuova).
Essendo di carattere generale sta a monte delle nuotate codificate perchè riguarda una capacità motoria di base,la quale viene meglio allenata a carico zero a secco,ma che nessuno mi vieta di provare a fare anche in acqua cioè in modo leggermente meno generale che a secco.
Poi se devo velocizzare la nuotata allora sarà meglio che lo faccia con le mani belle aperte in modo che sia specifico per i mei scopi.
E credo sia esattamente questa mancanza di specificità il motivo per cui quel tecnico lo contestava.
Ma allora con lo stesso ragionamento non bisognerebbe mai fare crawl con un braccio solo perchè in gara le usi tutte e due...non potresti mai fare crawl con gambe a rana perchè in gara le fai a stile.....non potresti mai fare le virate da stile a dorso perchè in nessuna gara si fa quel cambio di stile.
Eppure sono tutte cose che nessun tecnico si sogna di definire inutili,proprio perchè la loro utilità seppure indiretta è molto concreta.
Perchè sta a monte di ciò che farò in gara.
E più alto è quel monte,e migliore sarà la mia nuotata specifica.
Del resto è il fondamento metodologico che ci porta a proporre gli esercizi di tecnica,più o meno lontani dalla nuotata obiettivo,più o meno generali o specifici,ma tutti utili a livello di coordinazione e assolutamente necessari.

Lo sbaglio di quel tecnico quindi non è avere rifiutato un esercizio,ma è il motivo che ha addotto al suo rifiuto....per la bestemmia metodologica di considerare inutile la generalità.....la limitatezza di pensiero che ne consegue e che lo porterà a proporre ai suoi atleti sempre e solo le stesse cose senza mai migliorare niente.

Ciao

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110

Re: la tecnica/la forza

Probabilmente ho un po' semplificato io in maniera ingenerosa nei confronti dell'altro tecnico. Ad ogni modo mi conforta la tua opinione.
Riguardo all'organizzazione della sessione che ho proposto, cosa pensi, può andare e rispecchia quello che proponevi?

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111

Re: la tecnica/la forza

Piscis99 ha scritto:

Sembrerebbe che possa servire anche x altri stili...

http://www.ncmasters.org/nl/aug11-article3a.htm (dorso)
http://www.buzzle.com/articles/butterfly-swimming-technique.html (fly)

grazie mille
wink

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Re: la tecnica/la forza

mrindy ha scritto:

Probabilmente ho un po' semplificato io in maniera ingenerosa nei confronti dell'altro tecnico. Ad ogni modo mi conforta la tua opinione.
Riguardo all'organizzazione della sessione che ho proposto, cosa pensi, può andare e rispecchia quello che proponevi?

Devo essermi perso qualcosa,a cosa ti riferisci ?

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113

Re: la tecnica/la forza

stefano '62 ha scritto:
mrindy ha scritto:

Probabilmente ho un po' semplificato io in maniera ingenerosa nei confronti dell'altro tecnico. Ad ogni modo mi conforta la tua opinione.
Riguardo all'organizzazione della sessione che ho proposto, cosa pensi, può andare e rispecchia quello che proponevi?

Devo essermi perso qualcosa,a cosa ti riferisci ?

Scusate il ritardo nella risposta ma il 9 sono diventato papà e devo ancora riprendermi :-)
MI riferivo all'allenamento postato all'inizio di questa pagina:
400do
6x100 ex
8x25mix
4x(12x12,5 max + 200sciolti) 1° pugni 2° pull 3° gambe 4° completo
200gb
200def

che poi non ho fatto quel giorno ed ho fatto nella seduta seguente trasformandolo in:
200do
12xspinte e subacquee varie
3x100 remate con pull e laccio
3x100 ex
3x100 gb senza tavola (lato lato do sl)
4x(12x12,5 max + 200sciolti) 1° pugni 2° laccio 3° gambe 4° completo
200def

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114

Re: la tecnica/la forza

Ciao ragazzi scusate se vi tormento, ma oltre al problema della respirazione, che spero migliori con il tempo,   noto che nello stile libero muovo pochissimo le gambe e spingo tantissimo di braccia.  E' un problema di coordinazione iniziale o di forza ???... cerco di muoverle ma riesco a fare poche vasche e dopo comincio a trascinarle risultando lenta rispetto ai miei compagni, mentre, quando facciamo gli esercizi con il pull boy, sono piu' veloce degli altri ..... vorrei qualche consiglio per fortificare le gambe visto che il problema secondo me e' quello ...  per bacco credevo che il nuoto fosse uno sport facile da apprendere ed invece.....

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Re: la tecnica/la forza

Può essere sia un problema di coordinazione,sia di efficacia della gambata,sia entrambi.
Esercizi per le gambe ce n'è di un solo tipo:
fare gambe.

Ciao

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116

Re: la tecnica/la forza

Ciao Stefano, anche io ho lo stesso problema con una mia allieva che è molto brava e impara tutto subito, l'unica pecca è che riesce a muovere le gambe bene e quindi fare la schiuma costantemente con i piedi solo quando le faccio fare solo gambe, ma quando fa lo stile completo le gambe vanno giù ....da cosa dipende? Puoi suggerirmi esercizi mirati? Grazie!

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Re: la tecnica/la forza

Significa che le manca un requisito a monte,nel sistema nervoso,cioè la coordinazione.

Deve fare tratti brevissimi di coordinazione gambe e braccia e in completa apnea,con l'obiettivo preciso di muovere le gambe come si deve,cioè concretamente e senza indugio,mentre gira le braccia non per fare cerchi,ma col preciso scopo di tirarsi in avanti.
Tante e tante ripetute.

Fino a che non lo fa,è assolutamente sbagliato proporre vasche e respirazione laterale.

Ciao

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118

Re: la tecnica/la forza

Grazie Stefano smile

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119

Re: la tecnica/la forza

Ciao Stefano, ho pensato a quello che mi hai detto ma io penso che possa dipendere da qualcos'altro ....ti spiego: premesso che comunque vedo già dei miglioramenti, ricordo che quando le ho insegnato la respirazione aveva fatto molti scivolamenti sempre fatti bene, poi negli esercizi di sole gambe vedevo sempre la schiuma e riguardo alle braccia non ho notato niente di sbagliato da correggere, inoltre sente bene l'acqua forse anche grazie al fatto che fa anche acquagym e la faceva prima di venire al corso, infatti la vedo scivolare molto e senza troppa fatica. Spero di non aver avuto fretta ad impostare la respirazione, ma devo dire che ci è riuscita subito bene senza problemi e questo accade proprio perché aspetto sempre che i miei allievi siano pronti e così diventa molto più facile. Per adesso faccio fare nella prima parte della lezione, anche come riscaldamento, esercizi di sole gambe, con cambi di posizione, tavoletta a frenare, cambi di velocità e sott'acqua e l'unica cosa che noto è che forse non riesce a muoverle più veloci di tanto, come se le gambe fossero un po' pigre ....che ne pensi?

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Re: la tecnica/la forza

Mah,quando le gambe altrimenti buone diventano parzialmente inattive con l'inserimento delle braccia,allora è sempre e poi sempre un problema di coordinazione (per esempio tra parte alta e parte bassa del corpo).
Succede che le gambe disturbano le braccia e allora il corpo tende a spegnerle.
Nei casi di carenza coordinativa generale,cioè a monte,vanno bene i consigli postati sopra.
Invece la carenza coordinativa che ho appena ipotizzato riguarda specificamente l'azione gambe e braccia,e ci si può lavorare con esercizi di esclusione che invece non andrebbero bene per il caso precedente (carenza generale) ed è perciò che avevo soprasseduto.
Prova con esercizi di crawl con un solo braccio,l'altro fermo avanti,respirazione laterale rarefatta,cioè meno volte possibile,magari apnea totale.
Deve provare a eseguire la bracciata in modo fluido e senza tentennamenti,provando diverse modulazioni della frequenza di gambe,ma provando soprattutto a farla con gambe molto veloci.
Potresti addirittura chiedere le sei gambate per ciclo,da eseguire assolutamente senza fermare il braccio per esempio davanti solo per far quadrare il timing delle gambate.
Questo dovrebbe produrre input sulla sincronia tra gambe e braccia.
Più avanti proponi lo stesso esercizio diluendolo sulla nuotata completa,cioè mezza vasca ex e meza vasca completa,in modo da trasferire la coordinazione sulla nuotata.

Ciao

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Re: la tecnica/la forza

faith ha scritto:

Parlo di nuotatori avanzati. Non professionisti, ma nuotatori che nuotano da una vita e fanno gare. Ponendo che tutti hanno delle carenze tecniche quanto tempo dovrebbero perdere nel sistemarle a discapito di un allenamento che si basa su lavori di tipo metabolico?

La tecnica i nuotatori professionisti la fanno TUTTI I GIORNI.
Per capire il perchè leggi il resto della discussione.

Ciao

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122

Re: la tecnica/la forza

Ciao a tutti! Ho una domanda banale da esporvi..( perdonatemi smile ) - durante la bracciata subacquea a stile, quanta forza si deve imprimere all'acqua per muoversi il più veloce possibile? Deve essere una forza progressiva con la fase di spinta "arrabbiata", o riuscendo (non io!) essere "arrabbiati" già dalla trazione, per essere più efficienti?  Ciao!

smile

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Re: la tecnica/la forza

La domanda è fuori topic,dovresti postarla in una delle discussioni sulla bracciata a stile,che ora non ho tempo di cercare (sono appena tornato da una gara e vado a nanna).

Ciao

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124

Re: la tecnica/la forza

Va bene. Ciao!

smile

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Re: la tecnica/la forza

Comunque deve essere in accelerazione,il contrario significherebbe andare pianissimo pur facendo una fatica mostruosa.

Ciao

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