151

Re: Gambe a stile libero

Beh però è normale che a letto a pancia in giù non si stia proprio comodi a tenere i piedi a punta, no? Anche perchè sei rilassato... invece se usi i muscoli (nella nuotata) sono loro che ti mettono i piede a punta e ci riescono meglio della forza di gravità che li mette passivamente quando si è distesi a letto... anche se ti siedi sul tavolo e metti i piedi a penzoloni non si metteranno a punta da soli...

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Re: Gambe a stile libero

Laurablu ha scritto:

Beh però è normale che a letto a pancia in giù non si stia proprio comodi a tenere i piedi a punta, no? Anche perchè sei rilassato... invece se usi i muscoli (nella nuotata) sono loro che ti mettono i piede a punta e ci riescono meglio della forza di gravità che li mette passivamente quando si è distesi a letto... anche se ti siedi sul tavolo e metti i piedi a penzoloni non si metteranno a punta da soli...

???????

1) AUT DISCE, AUT DISCEDE
2) Azzoppare il cavallo pensante....questo

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153

Re: Gambe a stile libero

Per me no, non è normale ....io ci sto benissimo con i piedi a punta distesa a pancia in giù, se uno non ci sta bene per me vuol dire che è legato ed ha bisogno di fare stretching come ha detto Stefano.

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154 (modificato da nuotix 28-05-2011 07:02:11)

Re: Gambe a stile libero

ciao stefano, volevo farti due domande su aspetti inerenti all'allenamento settoriale di gambe.
ho letto con interesse il tuo articolo sul blog (https://www.nuotomania.it/public/blog/index.php/2010/11/gambe-stile-libero-tecnica-nuoto/) e mi sono chiesto una cosa. giustamente fai la distinzione fra allenare la velocità e la resistenza. nel primo caso si procede mediante ripetute in velocità sui 25m (e personalemente trovo sia allenante anche quando si fa resistenza alla forza sui 50m) . nel secondo caso intendo chiederti:
- quando si allena la resistenza, usando la tavoletta, l'intensità dell'esercizio è più o meno pari a quella in cui si utilizza nelle nuotate complete in A2?
- ogni 50m a quanto ammonta il riposo??

ps: esiste un modo per accedere al blog attraverso la home page di nuotomania cos' come accade per il forum??

ciao wink

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Re: Gambe a stile libero

La discriminante per definire le diverse situazioni metaboliche è l'impegno fisico,cioè appunto metabolico.
Non invece per esempio la frequenza di bracciata o nel nostro caso di gambata o i tempi o altro.
Solo l'impegno,la fatica diciamo,e questo si misura per mezzo di parametri fisiologici,il più semplice da controllare e verificare è la frequenza cardiaca (poi c'è la lattacidemia,ma serve un lattacidometro,oppure la ventilazione,ma occorre saper misurare la scala di Borg,etc.).
Dunque se devi fare gambe in resistenza allora devi fare in modo che durante l'esercizio le pulsazioni stiano allo stesso livello di quando fai resistenza nella nuotata completa,cioè circa il 75 % del tuo massimale.
Oppure se pensi di sapere riconoscere la differenza tra le diverse situazioni di impegno metabolico,tra aerobia sogli o sopra soglia,allora puoi fare come me e andare a sensazioni.

Quanto ai recuperi,la resistenza vuole recuperi brevi,cioè dai 5 ai 30 secondi a seconda della lunghezza delle ripetute in termini di tempo.
Se cioè uno fa 50 metri in tre minuti è chiaro che il riposo per la resistenza sarà 30 secondi,se invece fa 50 metri in meno di un minuto allora 5-10 secondi sono anche abbondanti.

Ciao

PS
Durante l'estate,causa lavoro che cambia modalità e orari (faccio pure salvataggio in mare),mi connetto meno e a singhiozzo,per cui capita che riesca a leggere ma non a rispondere,e che poi mi dimentichi di farlo in seguito e con calmaperchè il software non mi evidenzia più le discussioni già lette.
Caso mai tornate a farmi memoria sui post non risposti (come questo).

PPS
Ieri primo salvataggio a nuoto della stagione,una diciassettenne nella corrente impetuosa.

--- programmi di allenamento per nuoto libero GRATUITI elaborati da tecnici dell FIN (Federazione Italian Nuoto)

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Re: Gambe a stile libero

Ah sì,al blog fino a poco tempo fa si accedeva tramite un link nella home page.
Ora vedo che è sparito,boh.

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157

Re: Gambe a stile libero

1) chiaro ed esauriente
2) no problem. non preoccuparti se non riesci a rispondere causa impegni
3) è un peccato che non ci sia più il link del blog. speriamo venga ripristinato al più presto
4) che c**o!! la stagione da bagnino è iniziata con la massima tranquillità possibile!!

ciao e grazie mille
wink

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Re: Gambe a stile libero

Forse dico una boiata ma mi ha fatto riflettere l'esempio della scopa di Stefano (rigida sopra elastica sotto). La domanda è questa:
Quando si eseguono gambe stile e dorso occorre irrigidire gli addominali?

Grazie

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2) Azzoppare il cavallo pensante....questo

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Re: Gambe a stile libero

No perchè se li tieni fermi poi come fai a muovere le gambe,che dal loro lavoro traggono azione ?

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160

Re: Gambe a stile libero

ieri durante i 25 gambe forti notavo che non riesco a tenere le gambe basse abbastanza come quando vado anche con le braccia e di conseguenza la propulsione non è così buona.. a cosa può essere dovuto?

se gettassi su di un piatto della bilancia tutto ci

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Re: Gambe a stile libero

bigfeuer ha scritto:

Vi sottopongo il mio problema nello stile libero che la mia istruttrice mi fa sempre e giustamente notare: l'ampiezza della gambata è eccessiva,una sorta di sforbiciata ovvero continuo ad affondare la gamba anche quando è bella distesa con le conseguenze che potete ben immaginare. A dorso il problema non c'è. Ovviamente io, pur concentrandomi sulle gambe, non riesco ad evitarlo, proprio non me ne accorgo. Sapreste darmi qualche suggerimento? Leggendo alcune mail ho notato che molti sconsigliano la tavoletta ai principianti per le gambe a stile , volevo sapere se invece si possono fare esercizi per le gambe con il pull in mano a braccia distese? Altrimenti come si fanno? Nella speranza di essermi ben spiegato saluto tutti con simpatia. Paolo

E' un problema di coordinazione.
Dopo il calcio in basso di una gamba,non c'è lo stimolo nervoso a farla ritornare in alto perchè stai gestendo il calcio in basso di quell'altra.
Si risolve facendo qualche passo indietro sugli esercizi di ambientamento (galleggiamento,respirazioni,scivolamenti)

Il pool è certamente meglio della tavoletta perchè permette di tenere le braccia in acqua e minimizzare le tensioni.
A patto però di tenerlo in modo da stare coi pollici in alto e che si guardano,invece che in basso.
Ma penso che dato il tuo problema ti convenga esercitarti in apnea e senza alcun supporto,concentrandoti sulla fluidità dell'azione.
Devi pensare di fare un pò di schiumetta con i piedi dopo avere eseguito lo scivolamento.

Ciao

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162

Re: Gambe a stile libero

Grazie per i consigli, un saluto

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163

Re: Gambe a stile libero

Ciao a tutti, mi inserisco nella discussione perchè quando nuoto a stile se vado solo di braccia riesco a mantenere un determinato ritmo senza andare in affanno con la respirazione, se solo muovo le gambe (anche senza spingere più di tanto con esse) arrivo a fine vasca già in carenza di ossigeno e mi si scoordina anche la respirazione .
Non capisco assolutamente come mai , il ritmo può essere lento o medio , ma l'effetto nel cominciare ad utilizzare le gambe è lo stesso.
Nuotando a rana con lo stesso ritmo di respirazione (perciò un ritmo di nuotata abbastanza lento) non ho assolutamente problemi e devo fermarmi solo per riposare i muscoli e non per riprendere fiato.
Per capire meglio il ritmo che tengo in questi casi è di 28-30 secondi a rana e 22-24 a stile in vasca da 25 metri (perciò un'andatura in tutta calma).
Può essere un movimento sbagliato delle gambe? Oppure un problema di forza nelle stesse che perciò mi richiede più ossigeno ?

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164 (modificato da nuotix 17-08-2011 08:53:34)

Re: Gambe a stile libero

nel nuoto l'utilizzo delle gambe comporta un dispendio energetico superiore rispetto a quello delle braccia quindi se vogliamo è normale che appena si aumenta la velocità ci si senta più stanchi.
tuttavia se un aumento della battuta di gambe ti fa andare in debito di ossigeno addirittura prima della fine di una vasca e questo aumento è tale da alterare il tuo assetto in acqua comportando un difetto di respirazione, allora credo che il tuo possa essere un problema di resistenza aerobica.

per quanto riguarda il tuo dubbio se il tuo movimento di gambe sia sbagliato o se applichi troppa forza, mi è difficile dirlo senza vederti. comunque è possibile perché per definizione i movimenti errati sono più faticosi. ma ripeto, senza vederti non posso esprimere nessun giudizio

wink

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165

Re: Gambe a stile libero

Grazie della risposta.
Per capire meglio se faccio una vasca o 2 a dorso solo con le gambe non ho problemi di fiato (muscolarmente però le 2 vasce sono il mio limite e devo poi fermarmi per riprendere o non fermarmi ma ricominciare a rana lentamente).
Mi sà che alla base c'è anche ce al momento fisicamente sono una schiappa !!!! (vediamo se continuando almeno sulla resistanza miglioro..)

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166

Re: Gambe a stile libero

sasi ha scritto:

salve...sono un auto-didatta e non conosco bene la tecnica di nuotata...la mia domanda è: nel crawl le gambe si devono sbattere completamente sott'acqua senza far uscire dall'acqua neanche una parte del piede( in questo caso ho difficoltà e la gambata mi risulta molto pesante e faticosa) oppure, come ho sentito dire, solo il tallone deve uscire leggermente dall'acqua ? fino ad ora ho sempre nuotato sbattendo il collo del piede sulla superficie dell'acqua e affondandolo con una leggera flessione del ginocchio...

hai presente qual'è il movimento che fa la sedia a dondolo? ecco, la stessa cosa deve fare la tua caviglia ovvero dondolare su e giù. indicativamente i talloni escono appena appena facendo schiuma (non degli spruzzi). tuttavia la cosa più sbagliata da fare è sforzarsi pensare di mettere il tallone un po' più su piuttosto che un po' più giù in quanto questo genera rigidità e un'azione rigida comporta sempre un'esecuzione sbagliata. è molto meglio fare degli esercizi specifici sulla tecnica della gambata, preferendo specialmente all'inizio gli esercizi senza la tavoletta.
la questione è già stata ampiamente discussa. ti propongo un paio di suggerimenti:
- innanzitutto leggi questa discussione
- https://www.nuotomania.it/public/forum/upload/viewtopic.php?id=2565
- https://www.nuotomania.it/public/forum/upload/viewtopic.php?id=2620
- https://www.nuotomania.it/public/blog/index.php/2010/11/nuoto-allenamento-battuta-di-gambe/
- in ultima istanza per maggiori informazioni, vai nella sezione ricerca, scrivi "gambe" e/o "gambata", seleziona "solo discussioni", clicca invia

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Re: Gambe a stile libero

stefano '62 ha scritto:

No perchè se li tieni fermi poi come fai a muovere le gambe,che dal loro lavoro traggono azione ?

Forse é una domanda sciocca, ammesso che ne esistano, ma facendo gambe a stile lavorano anche gli addominali?
Cioé, gli addominali sono implicati nell'impartire il moto della gamba?

The ice caps are melting, Leonard.
In the future, swimming isn't going to be optional.

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Re: Gambe a stile libero

Faccendo le gambe si allenano anche tutti i muscoli del bacino e delle parti molli,dorsali e adddominali.
Anzi è l'unico modo per allenarli,e il loro allenamento permette di mantenere posture idrodinamicamente più equilibrate.

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169

Re: Gambe a stile libero

sasi ha scritto:

salve... io so che per eseguire una gambata a stile corretta bisogna battere i piedi totalmente sott'acqua con le gambe strette, dritte e distese senza piegare il ginocchio e senza che fuoriesca nemmena una parte del piede... però nel tentativo di tenere i piedi rigorosamente sott'acqua le mie gambe si appesantiscono, si irrigidiscono e affondano un po' e la nuotata mi risulta molto più faticosa, pesante, meno fluida e forse anche meno propulsiva rispetto a se facessi uscire i piedi dall'acqua nella fase ascendente...dunque mi potreste spiegare qual è il mio difetto nella suddetta gambata ?? grazie 1000

e te credo che le gambe ti facciano male e si irrigidiscano smile !
i piedi non devono "affogare" sott'acqua e le ginocchia non devono essere tenute ferme, rigide e bloccate come un bastone o una corda di violino.

una gambata corretta invece prevede che la gamba sia distesa e rilassata e produca un'azione che parte dalla coscia (come veniva ricordato in qualche pagina mi pare di questa discussione, nella fase iniziale, ovvero quando l'azione parte dalla coscia, la gamba somiglia ad un semi-arco) e termina fino alla caviglia,  la quale deve letteralmente dondolare in acqua e contribuire a fare schiuma. se le gambe stanno completamente sott'acqua, non fai schiuma, se invece l'azione non parte dalla coscia, è molto probabile che fai degli schizzi. un altro errore comune è ad esempio una gambata in cui si piegano eccessivamente le ginocchia.

se può interessarti, ti propongo un bel video in cui viene mostrato un confronto fra gambata scorretta e subito dopo una gambata tecnicamente corretta. poi vengono dati suggerimenti su quali sono alcuni degli esercizi più utili per lavorare sulla gambata, esercizi che sono stati ampiamente spiegati all'interno dei link che ti avevo segnalato l'altra volta, link che ovviamente sono utili ugualmente adesso: http://www.menshealth.it/fitness/lo-sport-per-te/NUOTO-IL-VIDEO-CORSO-DI-MH/%28offset%29/1#video
ti invito a leggere a fondo quelle discussioni perché vengono dati molti più consigli ed esercizi di quelli che puoi trovare nel video, che seppur ottimo, non è esauriente.

ps. il nuotatore è nientepopodimeno che emiliano brembilla

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Re: Gambe a stile libero

sasi ha scritto:

...dunque mi potreste spiegare qual è il mio difetto nella suddetta gambata ?? grazie 1000

Il tuo difetto è che hai chiesto e ottenuto troppe informazioni e ti hanno saturato e mandata in tilt.

Per insegnare le gambe a stile libero,chiedo semplicemente ai miei allievi di andare da qui a li facendo la schiuma con i piedi.
Cancella dalla mente tutto quello che ti hanno detto,poi pensa a quello che hoi scritto,poi provaci e mi saprai dire.

Ciao

PS
Le gambe comunque devono stare distese e unite e muoversi a partire dalle cosce,tenendo piedi morbidi e "dondolosi",facendoli uscire parzialmente dall'acqua come dice bene nuotix (schiuma si,spruzzi no)
All'inizio è normalissimo e anzi molto utile farli uscire un pò di più,in modo da risvegliare a dovere i posteriori della coscia,che sempre come dice nuotix sono importantissimi.
Ribadisco:non pensare ai centimetri,pensa solo a fare schiuma per spostarti da qui a li.

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171 (modificato da paolac 23-02-2012 16:18:13)

Re: Gambe a stile libero

stefano '62 ha scritto:
sasi ha scritto:

...dunque mi potreste spiegare qual è il mio difetto nella suddetta gambata ?? grazie 1000

Il tuo difetto è che hai chiesto e ottenuto troppe informazioni e ti hanno saturato e mandata in tilt.

Per insegnare le gambe a stile libero,chiedo semplicemente ai miei allievi di andare da qui a li facendo la schiuma con i piedi.
Cancella dalla mente tutto quello che ti hanno detto,poi pensa a quello che hoi scritto,poi provaci e mi saprai dire.

Ciao

PS
Le gambe comunque devono stare distese e unite e muoversi a partire dalle cosce,tenendo piedi morbidi e "dondolosi",facendoli uscire parzialmente dall'acqua come dice bene nuotix (schiuma si,spruzzi no)
All'inizio è normalissimo e anzi molto utile farli uscire un pò di più,in modo da risvegliare a dovere i posteriori della coscia,che sempre come dice nuotix sono importantissimi.
Ribadisco:non pensare ai centimetri,pensa solo a fare schiuma per spostarti da qui a li.

Ciao ma mi sorge un dubbio: cosa vuol dire far uscire i piedi solo parzialmente dall'acqua? Si dice che far uscire i piedi dall'acqua diminuisca la sensibilità e che non si spinge bene, quanto farli uscire? Ossia solo calcagno e pianta o tutto il piede? Così non si rischia di prendere solo a schiaffi l'acqua piuttosto che pensare a spingere bene sotto con una gambata ampia(sempre nell'ambito dei 30/40 cm)? Poi altra questione sulla partenza della gambata, ti dicono sempre"deve partire dal gluteo", ma siamo sicuri che il nuotatore principiante o medio riesca a sentire che la gambata parte proprio da li, è una cosa alquanto difficile da percepire, mi piace di più la vostra defiizione sulla partenza della gambata dalla coscia è più immediatamente percebibile e spiegabile.. smile

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Re: Gambe a stile libero

Io quando nuoto a stile cerco di tenermi bello orizzontale non irrigidendomi come un'asse da stiro, ma immaginando una cosa tipo come se ci fosse una corda che mi tira per le mani da una parte e per i piedi dall'altra.
In questo modo mi allungo ben benino, ma senza irrigidirmi: un po' come se mi dovessi sgranchire.
Cerco di stare così pensando a tutto il corpo, dalla punta delle dita alla punta dei piedi.
Da quando ragiono così vado molto meglio.
So che più volte si é detto di non fare delle slungate abnormi con le braccia, ma se cerco di farlo con tutto il corpo, anche le gambe poi si sente subito che si muovono meglio.
Se poi sto un po' attentino anche a tener su i lombi, se ingrano bene scivolo come un siluro.

Questo a dire che ricordo anch'io tempo fa che pensavo ai piedi se facevano schiuma spruzzi o che altro: penso che fosse un approccio fuorviante. Va a finire che uno si concentra solo sulla parte bassa delle gambe, ed é la cosa più sbagliata di tutte: anzi, poi succede che uno in effetti non fa altro che tenere la caviglia rigida per drizzare solo il piede, e gli vengono pure i crampi.

Uno dei modi migliori che abbia provato per imparare a sentire le gambe sono le scivolate.
Distendendosi bene bene, sentendo l'acqua che sostiene tutto il corpo nella usa lunghezza.
Credo anche che, per questo motivo, quando si esplorano queste situazioni sia una buona idea lasciar perdere la respirazione: bisogna "catturare" una buona sensazione di equillibrio e di scivolamento, e lì inserire la gambata in modo tale da non perdere questo assetto.

Ultimo ma non da meno: nuotare di gambe é faticosetto. Non sottovalutare il fatto che se non si riesce a chiudere una vasca di gambe, può essere anche una questione di fiato.

The ice caps are melting, Leonard.
In the future, swimming isn't going to be optional.

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Re: Gambe a stile libero

paolac ha scritto:

Ciao ma mi sorge un dubbio: cosa vuol dire far uscire i piedi solo parzialmente dall'acqua? Si dice che far uscire i piedi dall'acqua diminuisca la sensibilità e che non si spinge bene, quanto farli uscire? Ossia solo calcagno e pianta o tutto il piede? Così non si rischia di prendere solo a schiaffi l'acqua piuttosto che pensare a spingere bene sotto con una gambata ampia(sempre nell'ambito dei 30/40 cm)? Poi altra questione sulla partenza della gambata, ti dicono sempre"deve partire dal gluteo", ma siamo sicuri che il nuotatore principiante o medio riesca a sentire che la gambata parte proprio da li, è una cosa alquanto difficile da percepire, mi piace di più la vostra defiizione sulla partenza della gambata dalla coscia è più immediatamente percebibile e spiegabile.. smile

Uffa sempre con sti patemi da calcolatrice.
Allora:
1)
I piedi NON devono uscire dall'acqua perchè altrimenti si perde l'aggancio con essa e la propulsione
2)
I piedi si considerano usciti dall'acqua solo se il DORSO del piede viene fuori
3)
La situazione ottimale è quella a talloni emersi ma a dorso immerso.

Ma se voi pensate a queste cose allora invece che battere le gambe andrete solo su e giù con la vera e propria ossessione di fermarsi al millimetro giusto,e questa cosa è assurda e il risultato sarà che starete assolutamente fermi,e magari pure i crampi.
Per questo motivo si dice che le gambe devono fare la schiuma ma non gli spruzzi,che è la sintesi più semplice ed efficace di quei tre punti e che è l'unico modo per far si che le vostre gambe invece che andare (inutilmente) su e giù,producano movimento.

Poi capita che qualcuno fa uscire il piedino,ma questo non è un errore vero e proprio (e all'inizio anzi va bene così) ed è infinitamente meglio di una gambata ("fetale" la chiamo io) a cosce più basse della pancia,angolate in giù invece che distese per dietro leggermente alto.
Per il semplice motivo che questo stimola un maggiore impegno dei posteriori della coscia,quelli la cui gravissima inattività determina le "gambe titanic".
Poi col tempo questo allenamento di quei muscoli importantissimi determinerà anche una maggiore sensibilità di quegli stessi muscoli,i quali acquisteranno precisione e la gambata prima o poi diventerà "schiuma ma non spruzzi"col piedino al punto giusto,cioè il nostro obiettivo,e senza bisogno di farvi fumare le cervella con assurdi discorsi di millimetri.

Voi pensate a fare tanta schiuma che le gambe le imparate.
Pensate ai millimetri e starete fermi in eterno.

Ciao

--- programmi di allenamento per nuoto libero GRATUITI elaborati da tecnici dell FIN (Federazione Italian Nuoto)

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174

Re: Gambe a stile libero

stefano '62 ha scritto:
paolac ha scritto:

Ciao ma mi sorge un dubbio: cosa vuol dire far uscire i piedi solo parzialmente dall'acqua? Si dice che far uscire i piedi dall'acqua diminuisca la sensibilità e che non si spinge bene, quanto farli uscire? Ossia solo calcagno e pianta o tutto il piede? Così non si rischia di prendere solo a schiaffi l'acqua piuttosto che pensare a spingere bene sotto con una gambata ampia(sempre nell'ambito dei 30/40 cm)? Poi altra questione sulla partenza della gambata, ti dicono sempre"deve partire dal gluteo", ma siamo sicuri che il nuotatore principiante o medio riesca a sentire che la gambata parte proprio da li, è una cosa alquanto difficile da percepire, mi piace di più la vostra defiizione sulla partenza della gambata dalla coscia è più immediatamente percebibile e spiegabile.. smile

Uffa sempre con sti patemi da calcolatrice.
Allora:
1)
I piedi NON devono uscire dall'acqua perchè altrimenti si perde l'aggancio con essa e la propulsione
2)
I piedi si considerano usciti dall'acqua solo se il DORSO del piede viene fuori
3)
La situazione ottimale è quella a talloni emersi ma a dorso immerso.

Ma se voi pensate a queste cose allora invece che battere le gambe andrete solo su e giù con la vera e propria ossessione di fermarsi al millimetro giusto,e questa cosa è assurda e il risultato sarà che starete assolutamente fermi,e magari pure i crampi.
Per questo motivo si dice che le gambe devono fare la schiuma ma non gli spruzzi,che è la sintesi più semplice ed efficace di quei tre punti e che è l'unico modo per far si che le vostre gambe invece che andare (inutilmente) su e giù,producano movimento.

Poi capita che qualcuno fa uscire il piedino,ma questo non è un errore vero e proprio (e all'inizio anzi va bene così) ed è infinitamente meglio di una gambata ("fetale" la chiamo io) a cosce più basse della pancia,angolate in giù invece che distese per dietro leggermente alto.
Per il semplice motivo che questo stimola un maggiore impegno dei posteriori della coscia,quelli la cui gravissima inattività determina le "gambe titanic".
Poi col tempo questo allenamento di quei muscoli importantissimi determinerà anche una maggiore sensiblità di quegli stessi muscoli,i quali acquisteranno precisione e la gambata prima o poi diventerà "schiuma ma non spruzzi"col piedino al punto giusto,cioè il nostro obiettivo,e senza bisogno di farvi fumare le cervella con assurdi discorsi di millimetri.

Voi pensate a fare tanta schiuma che le gambe le imparate.
Pensate ai millimetri e starete fermi in eterno.

Ciao

Va bene passo e chiudo! big_smile

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175 (modificato da nuotix 24-02-2012 17:15:42)

Re: Gambe a stile libero

stefano '62 ha scritto:

Uffa sempre con sti patemi da calcolatrice.

oggi appena finisco il lavoro principale vedo due ragazzi entrare in acqua e uno (suppongo fosse un ex agonista visto la terminologia  che utilizzava) cercava di spiegare all'altro come si nuota a stile libero. e mentre mi facevo i miei 20x50m braccia sentivo: "esiste la presa, la trazione e la spinta e si fanno così". "il gomito deve essere a 90 gradi". "nel gomito recupero il gomito si piega". "la mano sott'acqua fa questo movimento e non questa'altro". il malcapitato allievo ascoltava, prendeva appunti, faceva 50m e appena finiva chiedeva ripetizioni all'amico perché non ci capiva una cippa su cosa concretamente dovesse fare sott'acqua. poveretto, e più l'amico parlava e meno ci capiva.

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