nuotix ha scritto:capisco che l'esigenza primaria sia quella di evitare che l'allievo esegua un recupero a gomito flesso che risulterebbe improduttivo
non c'è il pericolo di far sforzare oltremisura le articolazioni delle spalle che del resto non sono abituate a sostenere sforzi simili?
non rischia di essere automatizzato dall'allievo e che successivamente abbia difficoltà a metabolizzare un recupero a gomito flesso ?
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L'esigenza primaria non è quella,ma assicurarsi che giri le braccia intere invece che solo le mani.
In modo che faccia bracciate invece che manate,dunque che la spalla ruoti liberamente,TIRI SU le braccia,invece che starsene appiccicate all'acqua impedendo pervicacemente e quasi a bella posta il rollio.
Non si tratta di dire al bimbo che deve per forza tenere le braccia diritte invece che flesse,si tratta invece di dirgli che le faccia uscire per benino,e appunto di NON DIRE nulla sul modo particolare in cui gomito e mano devono assestarsi.
Poi c'è quello che me lo fa teso e c'è quello che invece gira già più rilassato e un pò flesso,ma entrambi mi girano le spalle e tanto mi basta.
Uno avrà la mano bassa e l'altro alta,ma entrambi avranno il GOMITO alto,e tanto mi basta.
Perchè comunque quello che oggi me lo fa teso,quando domani sarà rilassato,la mano da lassu "verrà giù" ma lassu ci resterà il gomito.
Morale,l'importante è far girare le spalle perchè produce spinta,rollio e alza il gomito;alla posizione della mano ci penseremo per ultimo,dato che le correzioni analitiche devono procedere cronologicamente dal centro alla periferia (le mani per ultime).
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No,perchè i volumi a quel punto sono bassissimi.
Inoltre il "danno" è ipotetico e dipende dall'efficienza articolare (pensa a quelle delfiniste che girano le braccia quasi in verticale verso il soffito)
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No non c'è quel rischio.
Questo punto è importantissimo e mi rivolgo a quegli istruttori che cercano di portare i bambini subito e ossessivamente alle nuotate evolute cariche di particolari tediosi e improbabili,nella infondatissima convinzione che così nuoteranno sempre e solo in quel modo.
L'apprendimento motorio non si esaurisce nella dimensione spaziale e nei suoi particolari (fai così e non cosà),ma si compone invece di diversi aspetti che stanno molto a monte e sono ben più importanti della dimensione spaziale,la quale invece avrà speranze di venire un domani correttamente sviluppata e controllata solo se quegli aspetti a monte saranno garantiti,invece che ignorati da chi crede di dover costringere il bimbo a tenere la mano l'orecchio o l'ombelico un pò più in qua o in la o in su o giù.
Si tratta di considerazioni strutturali,biomeccaniche,coordinative dinamiche ritmiche cinematiche etc.
Dieci bambini diversi,tutti che dispongono delle stesse identiche buone caratteristiche fondamentali di base,potrebbero invece apparire tutti diversi se li si esamina solo in superficie,e solo l'istruttore cieco cercherà di omologarli senza notare quello che c'è sotto di corretto (biomeccanica e modello di distribuzione della forza).
Prendere un bambino e valutare i suoi progressi misurando col goniometro o col metro la dislocazione nello spazio dei vari segmenti corporei è la cosa più assurda e cialtronesca che un maestro possa fare.
L'importante non è individuare uno o più modelli di nuotata e poi obbligare l'allievo a evitare tutto il resto.
L'importante è invece fornire quei requisiti che gli permetteranno un domani di cambiare a piacimento (disponibilità variabile).
La stabilizzazione delle nuotate (specializzazione estrema su un determinato modello) deve avvenire solo in seguito a questo,e su atleti evoluti in funzione di prestazioni di gara,cioè dopo anni e anni,di certo non prima dei 18 anni.
L'atleta evoluto non è quello che fa sempre e solo e perfettamente una certa cosa (anche fosse un ipotetico modello perfetto),bensì è colui che può modificare in un istante ogni singolo particolare come gli aggrada con la semplicità di uno schiocco di dita,riuscendo dunque ad adattarsi a tutto,anche alle nuove idee tecniche,migliorando le prestazioni di continuo.
L'istruttore che crede che il bimbo deve nuotare subito con questo o quel particolare spaziale così evita gli errori,è un idiota.
Ciao
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