1,251

Re: delfino

stefano '62 ha scritto:
Paolo82 ha scritto:

Io gambe delfino senza tavoletta viaggio bene, con la tavoletta faccio molta fatica.

Perchè la tavoletta ti obbliga a tenere le spalle ferme usando solo il bacino senza aiutarti col dondolio della testa,che a delfino è sbagliato.

Cia Stefano. Qundi gambe delfino con tavoletta, esercizio da privilegiare per la nuotata delfino?

....da quella parte abita un Cappellaio e da quest'altra una Lepre Marzolina. Va' pure da chi ti pare....sono matti tutti e 2.....

Condividi sui social

1,252

Re: delfino

Non direi da privilegiare,dato che l'esercizio clou per il delfino è fare braccia con il pool buoy.
Però da tenere in considerazione certamente.
Occorre anche considerare che le gambe a delfino si imparano SENZA la tavoletta,la quale serve solo a posteriori per potenziare la frustata e per correggere l'errore di beccheggio,ma SOLO a patto di riuuscire a farle senza flettere troppo le gambe,senza affondare il bacino e senza fare uscire i piedi dall'acqua,insomma usando gli addominali a dovere;altrimenti meglio lasciare stare.

Ciao

--- programmi di allenamento per nuoto libero GRATUITI elaborati da tecnici dell FIN (Federazione Italian Nuoto)

Condividi sui social

1,253 (modificato da .fabioss. 29-09-2012 17:06:56)

Re: delfino

Avrei una domanda da farvi.
Tre mesi fa ho imparato il delfino, o meglio ho cominciato a farmi delle vasche a delfino, seguito da un istruttore e grossi problemi non c'erano. Ora, a distanza di tre mesi, ho ripreso a nuotare e oggi ho provato a farmi delle vasche a delfino ma con difficoltà enormi.
In poche parole le braccia non riuscivo a portarle in avanti ma entravano praticamente di lato e avevo difficoltà anche nella respirazione...tutte cose che prima non avevo.

Mi potete dare qualche consiglio che mi permetta di rimettermi sulla retta via? Non so, magari degli esercizi che potrei fare.
Io avevo pensato anche ad un esercizio che mi fece vedere l'istruttore prima che imparassi il delfino proprio per farmi abituare alla respirazione frontale e cioè gambe stile, testa giù e braccia tese in avanti, poi quando devo respirare testa su (non di lato come lo stile libero) ed è stato un esercizio che ho trovato molto utile.
Un altro esercizio per la bracciata questa volta, sempre gambe stile, braccia tese in avanti, poi quando devo respirare respirazione frontale e una bracciata a stile.

Non so però se vanno bene per ricominciare visto che ora mi tocca fare nuoto libero e non posso per il momento farmi assistere da un istruttore.

Condividi sui social

1,254

Re: delfino

Rileggi la discussione da capo e i postalo dalle braccia!

--- programmi di allenamento per nuoto libero GRATUITI elaborati da tecnici dell FIN (Federazione Italian Nuoto)

di marina sito web

Condividi sui social

1,255

Re: delfino

mi devo rileggere 51 pagine? beh se volete lo faccio però se mi date qualche dritta sono ancora più contento. smile

Condividi sui social

1,256

Re: delfino

Ma non c'è bisogno di leggere tutto anche le facezie o i rendiconti personali.....scorri le pagine e capisci al volo quali post sono degni di più attenzione.
Uno dei quali è proprio quello appena sopra il tuo,l'ultimo che hai trovato in coda quando hai postato,e trovo inutile postarlo due volte nella stessa pagina.
Altrimenti succede che poi le pagine da 50 diventano 100 senza però aggiungere nulla,e le cose peggiorano ulteriormente.

Comunque il primo motivo delle tue difficoltà è una diminuzione di attività elettrica del muscolo data dall'inattività,e conseguente impossibilità di eseguire il lavoro come prima.
Devi solo darti tempo poi le fibre verranno reclutate in maggior numero e tornerai a lavorare come prima.

--- programmi di allenamento per nuoto libero GRATUITI elaborati da tecnici dell FIN (Federazione Italian Nuoto)

Condividi sui social

1,257

Re: delfino

Ok ho capito, mi serve un po' di tempo per tornare in forma in poche parole.
Comunque mi rileggo tutta la discussione così magari riesco a capire un po' meglio tutto quanto.

Condividi sui social

1,258 (modificato da Smile 07-10-2012 19:51:34)

Re: delfino

Leggendo in una discussione una domanda di Thorpe, dove descriveva una tipa che creava uno tsunami nel nuotare a rana, ho realizzato che anche io ho lo stesso problema con il delfino! Da cosa può essere causata quest'onda anomala davanti a me? Ciao!

smile

Condividi sui social

1,259

Re: delfino

O blocchi le braccia o metti dentro le spalle prima della testa o respiri troppo presto...metti u. Video che vediamo bene!

--- programmi di allenamento per nuoto libero GRATUITI elaborati da tecnici dell FIN (Federazione Italian Nuoto)

di marina sito web

Condividi sui social

1,260 (modificato da Smile 07-10-2012 20:48:15)

Re: delfino

Mi farò riprendere.. Comunque è perché una qualche parte del mio corpo non buca bene l'acqua? Ps la respirazione la metto quando le braccia escono dall'acqua.. Un istruttore tempo fa ha detto che la causa era un movimento un'pò "piatto" del tronco.. Ciao

smile

Condividi sui social

1,261

Re: delfino

L acqua si buca con la testa e la respirazione si colloca alla fine della bracciata quando le braccia arrivano al sedere o all anca...il tronco non fa nulla di volontario e il suo movimento e'la conseguenza del corretto movimento di braccia e gambe!

--- programmi di allenamento per nuoto libero GRATUITI elaborati da tecnici dell FIN (Federazione Italian Nuoto)

di marina sito web

Condividi sui social

1,262

Re: delfino

molto probabilmente tendi a dissipare tutta la forza di spinta verso l'alto, quello che capita spesso in piscina è questo, si crede che nel delfino come nella rana l'azione delle braccia deve farti saltare dall'acqua come un tonno, invece no, l'obiettivo è sempre quello, procedere in avanti, la spinta dovrà avere quel ruolo, se invece cerchi con la spinta di alzarti, poi ricadrai in acqua  prima con le braccia e poi con la testa, cioè in pratica invece di bucare l'acqua appunto con la testa, sei destinata inesorabilmente ad affondare e da li in poi il petto genera quelle onde li, almeno questo è il caso più comune che mi capita di vedere in piscina e nel delfino è molto più frequente che nella rana.

Esercitati molto di solo braccia delfino senza respirare con viso in acqua (senza cercare di affodare la testa)  e impara bene a scivolare prima così poi piano piano inserisci respirazione e gambata  wink

Condividi sui social

1,263

Re: delfino

Molto chiaro! Grazie!!!

smile

Condividi sui social

1,264

Re: delfino

Ieri ho provato a nuotare a delfino col pool, sensazioni strane, sembrava che la vasca non dovesse finire mai...è semplicemente desuetudine o può indicare una carenza tecnica, coordinativa o semplicemente di forza nella bracciata ?

Nella stessa seduta, ispirandomi a degli esercizi nella sezione Master ho fatto 2 x (4 x 50) 1' riposo tra le ripetizioni e 2' tra le serie, alternando una ripetizione a delfino e una a stile, ho chiuso i primi due 50 a delfino entro i 35'' che per me sono un buon tempo, però c'è da dire che faccio molta fatica a chiudere un 50 delfino, forse metto troppa enfasi sulla gambata  ?

Allo stato attuale per me fare dignitosamente un 100 delfino sarebbe un'utopia...

Condividi sui social

1,265

Re: delfino

E' perchè non sai eseguire le bracciate correttamente.
Quasi certamente extraruoti la mano in uscita e poi esci e recuperi a braccia piegate,in questo modo manca la spinta e le braccia strascinano in acqua aumentando le resistenze.

Ciao

--- programmi di allenamento per nuoto libero GRATUITI elaborati da tecnici dell FIN (Federazione Italian Nuoto)

Condividi sui social

1,266

Re: delfino

Le braccia non le piego, e le braccia non le trascino (se ne ho ancora), però sicuramente farò più attenzione all'uscita delle mani e tanto pool per migliorare la bracciata.

Condividi sui social

1,267

Re: delfino

Allora non si spiega,a meno che non ci sia qualcosa di sterano che fai con la schiena durante la nuotata,e col pool non potendolo fare ti crea disagio.
Boh,bisognerebbe vederti.

--- programmi di allenamento per nuoto libero GRATUITI elaborati da tecnici dell FIN (Federazione Italian Nuoto)

Condividi sui social

1,268

Re: delfino

paolo, se ho ben capito chiudi un 50 delfino in 35" ? se è così e come dici nn fai gli errori tecnici elencati da stefano,  secondo me è semplicemente una questione di resistenza,io lo chiudo in 30" un 50 delfino ma fare un 100 è allo stesso modo utopia, proprio perchè nn lo alleno quasi mai, o poco rispetto ai miei stili, cioè rana è crawl.

Prova a respirare di meno almeno all'inizio io nel 50 pure se son poco resistente tendo a farmi almeno la prima mezza vasca senza respirare, massimo respiro 3 volte (poi ovviamente è soggettiva la cosa c'è anche chi non respira proprioe lo fa durante la virata) semplicemente perchè quando respiri aumentano le resistenze e soprattutto nel delfino non eseguito perfettamente questo fattore incide ancora di più.... quindi magari prova così anche se il delfino più di tutti gli stili va allenato e mai tralasciato..

Condividi sui social

1,269

Re: delfino

Girando in internet ho trovato questo video.
http://www.youtube.com/watch?NR=1&v=PWp2uy4QxW0&feature=endscreen
Premetto che non so se è corretta l'esecuzione della ragazza, ho l'impressione che la bracciata sia molto "delicata" ed artistica in ingresso e questa cosa mi piace moltissimo, almeno a vederla. L'esecuzione sembra altamente tecnica e "poco faticosa". Purtroppo ho avuto un'impostazione differente nei corsi di nuoto e la mia bracciata a delfino è un po' piu' violenta, soprattutto in ingresso, ho l'impressione di "schiaffeggiare" l'acqua. Puo' essere considerato un errore di tecnica oppure è solo interpretazione personale dello stile? Mi piacerebbe nuotare con il suo stile e la sua eleganza... smile

Pace e bene.

Condividi sui social

1,270 (modificato da Thorpe 13-11-2012 11:27:39)

Re: delfino

a me nn fa impazzire  come delfino, sarò troppo pignolo io, ma la trazione nn mi convince tanto, la posizione del gomito, potrebbe prendere ancora più acqua se  la passata fosse ancora più profonda con i gomiti un pochino più alti,  magari  mi farebbe piacere  ascoltare   pure il parere di qualche altro utente smile

Per quanto riguarda l'ingresso in acqua deve essere più fluido possibile, mi spiego meglio.

Il recupero deve avvenire per inerzia generata dalla precedente fase di spinta, quindi senza forzarlo ne  decelerare, la decelerazione soprattutto crea un miliardo di problemi nel ritmo, ma anche l'accelerazione non è una buona idea, poichè più entri forte in acqua maggiore è la resistenza che incontreranno le tue braccia, invece appunto il recupero deve avvenire in modo più naturale possibile lasciar proseguire le braccia prendere l'acqua e poi successivamente accelerare al massimo durante la fase di spinta e ricominciare da capo.

Condividi sui social

1,271

Re: delfino

Nuotata troppo lunga per scopi didattici,piace poco pure a me come a Thorpe,inoltre le braccia non sono scariche nel recupero come può sembrare solo perchè vanno piano,bensi troppo controllate e rigide.
L'azione corretta....che NON è una invenzione di phelps o del suo tecnico come sembra a sentire le loro dichiarazioni,ma è invece una cosa universalmente risaputa perfino da prima che phelps nascesse.......è quella dove il recupero viene fatto molto rapidamente ma per inerzia,senza guidare o controllare la traiettoria per farla piano e senza forzarla con schiaffi in ingresso per accelerarla.
Il concetto corretto dunque non è piano invece che forte,bensì scarico (e rapido per inerzia) invece che attivo (piano o forte che sia).

In modo che nel recupero non lavori nessun muscolo (gesti superflui) ma avvenga per effetto dell'inerzia dopo la spinta subacquea e grazie alla rotazione libera delle articolazioni delle spalle.
Come una pallina attaccata al filo che torna avanti dopo che l'hai buttata indietro.

Ciao

--- programmi di allenamento per nuoto libero GRATUITI elaborati da tecnici dell FIN (Federazione Italian Nuoto)

Condividi sui social

1,272

Re: delfino

stefano '62 ha scritto:

senza forzarla con schiaffi in ingresso per accelerarla.

Questo è proprio il difetto che ho sin dai tempi remoti; non vorrei che fosse un errore grossolano dell'allenatore finalizzato ad aumentare la rapidità di recupero e quindi migliorare il tempo. Della serie: piu' rabbia = piu' velocità. Eppure un difetto comune che ho visto in parecchi delfinisti dei corsi sad
Difatti, di errore si tratta perché penso proprio che l'ingresso violento rallenti parecchio la nuotata, aumentando gli attriti. Oltre ad essere molto piu' faticoso... smile

Pace e bene.

Condividi sui social

1,273 (modificato da Dolphin Kick 13-11-2012 21:15:37)

Re: delfino

Se si tralascia il delfino "tecnico" per quello "didattico", la nuotata nel video non è male, ma di certo non a tal punto da porla quale estremo esempio per imparare. E' un delfino "molle". Anche io sento di sottolineare che la passata subacquea è tipicamente "femminile" (senza offese), ovvero molto debole. Molto spesso, ovviamente a livelli non elevati, le donne tendono ad avere una spinta di braccia debolissima, in qualsiasi stile, come se le braccia cadessero piuttosto che spingere. In particolare, la ragazza nel video allarga a mio avviso oltremisura le braccia prima di iniziare la spinta e la termina con le mani molto lontane dai fianchi, quindi spinge poco. Non so se sbaglio, ma non convince del tutto neanche la respirazione, cosa che voi non avete rimarcato, mi pare che la testa rimanga per troppo tempo fuori dall'acqua e torni in acqua un po' in ritardo rispetto alle braccia e non in buon anticipo come teoria insegna.

Per quanto riguarda il discorso dell'ingresso troppo morbido o troppo violento, personalmente ritengo sia meglio il secondo che il primo, per quanto scorretti entrambi, così come nel dorso, credo che un ingresso troppo morbido faccia perdere ritmo, ovviamente non parlo di schiaffo a mano piena sul pelo dell'acqua... ma di ingresso deciso.

PS. rimarcare gli errori degli altri è facile, ma è anche un esercizio di "teoria", io probabilmente ne faccio molti di più della ragazza nel video, ovviamente!

Condividi sui social

1,274

Re: delfino

oltre ad accogliere le critiche di tutti coloro che sono intervenuti prima di me, aggiungo che noto un grave errore: la tizia muove palesemente la testa durante la bracciata quando invece deve stare il più ferma possibile per non compromettere l'assetto idrodinamico.
orripilante!!

Condividi sui social

1,275

Re: delfino

silvietta ha scritto:
stefano '62 ha scritto:

senza forzarla con schiaffi in ingresso per accelerarla.

Questo è proprio il difetto che ho sin dai tempi remoti; non vorrei che fosse un errore grossolano dell'allenatore finalizzato ad aumentare la rapidità di recupero e quindi migliorare il tempo. Della serie: piu' rabbia = piu' velocità. Eppure un difetto comune che ho visto in parecchi delfinisti dei corsi sad
Difatti, di errore si tratta perché penso proprio che l'ingresso violento rallenti parecchio la nuotata, aumentando gli attriti. Oltre ad essere molto piu' faticoso... smile

E' che una volta (e troppi lo pensano ancora e lo tramandano ai più giovani ignari di avere di fronte un mentore mdisinformato e obsoleto) si insegnava ad unire il più poissibile le mani per ottenere una specie di ingresso a freccia,e questo non viene in modo naturale e allora il risultato è che le mani si attivano e sparano la "freccia" nell'acqua con enormi schizzi.
Uno spreco assurdo e inutile di energia.

Infatti nelle braccia ci sono svariate decine di chili di energia cinetica,che trasferita correttamente nell'acqua (a braccia rilassate senza forzare nè trattenere il recupero)  fornisce una base solida alla successiva presa delle mani,che si ritrovano con acqua più "dura" e spingono meglio.
Invece alterare artificialmente il recupero (spari apposta nell'ingresso oppure rallenti le mani nell'ossessione di non fare spruzzi) fa "scivolare" questi chili di energia lungo le braccia fino alle gambe facendole pesare abbassando il bacino,inoltre le mani si ritrovano acqua morbida e spingono di meno.
(leggete sul Counsillmann la dimostrazione scientifica,non ricordo a che pagina,dove parla del crawl).

Ciao

--- programmi di allenamento per nuoto libero GRATUITI elaborati da tecnici dell FIN (Federazione Italian Nuoto)

Condividi sui social