Carla80 ha scritto:Verissimo quello che dici, ma potrebbe educare a respirare con la sola bocca.
Non funziona,è un artifizio didattico da ultima spiaggia che crea un problema collaterale,il che didatticamente è scandaloso.
Molto meglio che il tecnico si rimbocchi le maniche come faccio io e passi una ventina di minuti sfoderando esperienza e metafore adeguate.
La trafila è la seguente:
1) identificare il problema
2) identificare le cause scatenanti
3) agire su quelle
Statisticamente si beve dal naso per rigidità dei muscoli del collo,perchè la bocca viene tenuta serrata per paura di riempirsi di acqua,dopodichè l'allievo evita di soffiare con decisione perchè teme di restare senza ossigeno.
Ebbene la via giusta è convincere l'allievo che la "porta" che impedisce l'ingresso dell'acqua NON è la bocca,bensì la gola,con prove di apnea a secco e a bocca aperta,durante le quali il bimbo si convince per forza.
Poi andare sott'acqua a bocca aperta a prendere tanta acqua in bocca senza inghiottirla,poi tornare fuori e spruzzarla in faccia al maestro.
Da li è tutto in discesa.
Se resta il problema durante la nuotata si passa al secondo step.
Prima soffia aria sulla mano
Poi prendi aria dal naso
Poi prova a fare entrambe le cose,che è IMPOSSIBILE per una cosina che si chiama pressione,per cui l'aria viene soffiata se la pressione interna è superiore a quella esterna,viceversa per le inspirazioni.
Da li basta dire al bimbo che se qualcosa esce con forza dalla bocca,dal naso non può entrare niente.
In sovrappiù,si comunica all'allievo che le bolle sono aria sporca,e che se non ne fa tante poi non resterà spazio nei polmoni per quella pulita.
Poi ci aggiungi qualche esercizio di espirazioni col naso,prima da sole poi combinate con la bocca in varie forme differenti.
E il gioco è fatto,l'allievo soffia come si deve dalla bocca,e l'aria uscirà contemporaneamente pure dal naso,che è FONDAMENTALE e col turanaso invece sarà impedito.
In tanti anni,e sono davvero tanti,non ho mai avuto un solo caso di insuccesso,e non ho mai avuto un solo allievo che per risolvere il problema sia dovuto ricorrere a quella bestialità.
Il turanaso è come nascondere il rusco sotto al tappeto:il problema non lo vedi più,ma è più grosso di prima e si accumula giorno dopo giorno.
Non esiste nessun vero nuotatore che nuoti col turanaso.
Ciao
---
programmi di allenamento per nuoto libero GRATUITI elaborati da tecnici dell FIN (Federazione Italian Nuoto)