Re: Allenatore e/o Istruttore: caratteristiche ed aspettative

Ho scovato una discussione identica a questa,ferma da tempo.
L'ho chiusa e metto qui il link per non disperdere i post inseriti a suo tempo da altri utenti:
https://www.nuotomania.it/public/forum/u … php?id=328

Ciao

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Re: Allenatore e/o Istruttore: caratteristiche ed aspettative

Carla80 ha scritto:

Porto su questa discussione perché, leggendo questi topic, mi sembra di capire che non mi conviene intraprendere questo percorso. Il motivo, lo riporto anche qui per chi magari fosse interessato, è semplice: non essendo a conoscenza di fin dove si può arrivare è difficile insegnare agli allievi una nuotata che sia propedeutica per giungere proprio a quel punto di arrivo. Io sono d'accordo però, non provenendo dall'agonismo, non avevo queste velleità. Nel senso che mi piacerebbe più che altro fare ambientamento coi bimbi piccoli, anche molto piccoli e insegnare i rudimenti del nuoto a quelli un po' più grandi.
Io comunque per fortuna ho avuto istruttori che, sin dall'inizio, mi hanno insegnato il nuoto in modo non rudimentale e poi penso che comunque al corso impari anche questo, o sbaglio? E poi c'è anche la passione big_smile cosa che, per esempio certi istruttori provenienti dall'agonismo non hanno e si vede, per cui io in piscina vedo persone che frequentano da tre anni e che fanno una bracciata crawl orripilante e nessuno si sogna di correggergliela. La passione a volte conta più della provenienza dal mondo delle gare, imho.
So che questo forum non è il massimo della vitalità, ma qualcuno potrebbe provare ad illuminarmi per favore?

Per insegnare non è strettamente necessario conoscere le nuotate agonistiche,ma è sufficiente conosce le corrette nuotate evolute.
Inoltre durante il percorso formativo verrai istruita sia sulle une sia sulle altre.
Fai il corso con curiosità e umiltà,chiedendo lumi su ciò che ti è poco chiaro,ai docenti o a noi sul forum.
Ma soprattutto impara a nuotare come si deve,perchè la tua esperienza in accqua è oltremodo importante per fare un buon lavoro in vasca.

Ciao

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28

Re: Allenatore e/o Istruttore: caratteristiche ed aspettative

Questa tua risposta mi ha reso felicissima. Non sai quanto mi piace. Farò il corso e imparerò. Nel frattempo cercherò di allenarmi e migliorare sempre di più. Grazie big_smile

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29

Re: Allenatore e/o Istruttore: caratteristiche ed aspettative

Ormai ne ho girati tanto di istruttori, ma solo uno ha soddisfatto tutte le caratteristiche che, secondo me, dovrebbe avere un istruttore come si deve.
Lui è stato in grado di capire sia dal primo momento le mie capacità, i miei limiti, le mie doti e le mie necessità. Non mi ha mai forzata a fare qualcosa contro voglia, trovavamo sempre un compromesso. Ogni volta che ero stanca e mi mancava fiato non mi urlava contro come facevano molti istruttori nelle altre corsie, lui mi faceva fermare, ma non perdavamo tempo e in quei minuti perfezionavamo la tecnica, mi diceva quali movimenti dovevo migliorare e quali andavano bene. Io e lui avevamo un rapporto speciale, cosa fondamentale infatti è avere un buon rapporto allievo-istruttore, per me era diventato come un secondo padre, una figura da ammirare. Molte ragazze hanno come idolo Federica Pellegrini, io ho Lui, Davide, sconosciuto al mondo intero, ma un esempio da seguire per me! Nonostante non fosse piu il mio istruttore Davide è venuto a farmi da spalla al mio esame per assistente bagnanti, avevo già l'istruttore di salvamento, ma io volevo solo il suo sostegno morale! Inoltre mi ha anche dato il suo libro "la scienza del nuoto", che usava da giovane, e tutto questo mi onorava!

Davide per me è stato un maestro di vita, e non solo di nuoto.

Penso che lui avesse tutte le carte in regola per essere un ottimo istruttore.
La base per essere un buon istruttore è avere passione per quello che si sta facendo! Non importa se ha avuto un passato agonistico o no, l'importante è che abbia passione! E che insegni con il cuore e con la mente, senza pensare solo al portafoglio che si riempie!

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Re: Allenatore e/o Istruttore: caratteristiche ed aspettative

Sei stata fortunata,mi fa piacere anche perchè dimostra che esistono anche i bravi istruttori.

Ciao

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31

Re: Allenatore e/o Istruttore: caratteristiche ed aspettative

scusate chiedo a stefano mario dice che un istruttore deve essere psicologo,ma che relazione ha la psicologia col nuoto?

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32

Re: Allenatore e/o Istruttore: caratteristiche ed aspettative

Intanto che arriva stefano esprimo la mia opinione a riguardo, la psicologia nel nuoto ha un ruolo fondamentale, spesso e volentieri dietro al comportamento dei bambini per fare un esempio ci sono delle necessità nascoste, dei disagic he vanno compresi. Il modo di porsi, di chiedere le cose, di spiegare le cose e trascinare il gruppo, creare quindi motivazioni valide nei ragazzi, per alcuni punti di vista è addirittura più importante delle semplici nozionic he talvolta un istruttore deve conoscere per fare bene il suo lavoro. Questo vale in qualsiasi ambito anche e soprattutto in quello scolastico, un insegnate che si è laureato col massimo dei voti, sa tutto lui, è un genio, ma poi ha un pessimo modo di relazionarsi con gli studenti,  cercando di riempirli come fossero delle scatole vuote, è  semplicemente un pessimo educatore.

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Re: Allenatore e/o Istruttore: caratteristiche ed aspettative

rachel ha scritto:

scusate chiedo a stefano mario dice che un istruttore deve essere psicologo,ma che relazione ha la psicologia col nuoto?

Psicologia nel senso di capacità di capire la gente per meglio riuscire a recepire da loro e poi trasmettere.
E queste cose non si imparano sui libri del corso di psicologia,che sono solo un patetico tentativo di trasformare in scienza qualcosa che ha una natura diversa dunque non lo è per definizione.
O le hai,o le sviluppi,oppure non insegnerai mai come si deve.

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34

Re: Allenatore e/o Istruttore: caratteristiche ed aspettative

e una cosa diversa rispetto a coloro che hanno bisogno dello psicologo anche perchè su questo forum mi aspetto di trovare informazioni sul nuoto grazie comunque

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Re: Allenatore e/o Istruttore: caratteristiche ed aspettative

Infatti,hai capito perfettamente.

Ciao

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Re: Allenatore e/o Istruttore: caratteristiche ed aspettative

Ieri ho assistito alle prove attitudinali per Allievo Istruttore. La prova consisteva: esecuzione tuffo, galleggiamento in verticale e braccia alte per almeno 15", i 4 stili ed una subacquea di almeno 15 mt.
Per ogni prova si dava dei punteggi (da 1 a 3) e la prova veniva superata se si raggiungeva almeno un punteggio finale di 8. Un paio di candidati sono stati ammessi con riserva per lacune evidenti a rana e delfino (cioè, possono seguire il Corso ma prima di dare l'esame finale, devono dimostrare un miglioramento negli stili).
Inoltre, i Selezionatori, hanno consigliato tutti di continuare a nuotare ed a esercitarsi anche dopo aver conseguito tutti i Brevetti possibili ed immaginabili, ed hanno concluso :"il motto e' Fare - Saper Fare - Saper Far Fare"

PS: ho pensato "questo proviene dalla stessa Scuola di Stefano...."

Riflessione mentre rientravo a casa: "Si intravede un barlume di serietà nelle selezioni. Ed e' cosa buona per tutti".

1) AUT DISCE, AUT DISCEDE
2) Azzoppare il cavallo pensante....questo

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Re: Allenatore e/o Istruttore: caratteristiche ed aspettative

Bene! Poi quello che conta davero è la passione che ci mettono.
riflessione stupida, galleggiamento verticale con le braccia alzate, praticamente stai sott'acqua. Lo devo provare, a me invece fecero fare sostentamento.
Quel detto l'ho scritto anche io poco tempo fa, ce lo disse il mio capo al corso .....predicava bene roll

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Re: Allenatore e/o Istruttore: caratteristiche ed aspettative

Marioaversa ha scritto:

Inoltre, i Selezionatori, hanno consigliato tutti di continuare a nuotare ed a esercitarsi anche dopo aver conseguito tutti i Brevetti possibili ed immaginabili, ed hanno concluso :"il motto e' Fare - Saper Fare - Saper Far Fare"

PS: ho pensato "questo proviene dalla stessa Scuola di Stefano....".

Non è la "mia" scuola,è quello che ho imparato dalla Federazione.
Comunque il primo pasaggio del motto non è "fare",bensì "sapere".

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Re: Allenatore e/o Istruttore: caratteristiche ed aspettative

Sì, infatti è: sapere, saper fare e saper far fare smile

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Re: Allenatore e/o Istruttore: caratteristiche ed aspettative

A proposito del teorema "sapere, saper fare, saper far fare". C'è qualche Società (dalle mie parti) che prende troppo alla lettera il concetto, cioè decide di assumere istruttori pescando tra i suoi agonisti. È' vero che ognuno a casa propria fa quello che vuole ma è anche vero che essere agonisti non vuol dire essere istruttori per definizione. Il saper fare non necessariamente e' garanzia di saper far fare. Di cazzate ne ho viste fare tante dagli istruttori di quella Società da poter scrivere un libro.
È vero che la Federazione ha sposato questo concetto ma allora dovrebbe mettere tra i requisiti utili per iscriversi a Corsi da Istruttore ed Allenatore l'aver partecipato a squadre agonistiche. Secondo me sarebbe più corretto e coerente.

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2) Azzoppare il cavallo pensante....questo

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Re: Allenatore e/o Istruttore: caratteristiche ed aspettative

La FIN non ha sposato quel concetto,che sarebbe solo che il tecnico deve saper fare.
Ha sposato invece il concetto che saper fare non è sufficiente,ma occorre anche sapere (teoria) e saper far fare (comunicazione),proprio come dici tu.
Quindi non sei tu a non essere allineato alla FIN,ma quei disinformati con i quali ti sei beccato.

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Re: Allenatore e/o Istruttore: caratteristiche ed aspettative

Ho bisogno di fare una domanda: a che punto del percorso di insegnamento si dovrebbe iniziare a prendere i tempi ad un allievo e richiedere le prime ripetute? Cioè quand'è che l'istruttore diventa anche allenatore e si comincia a misurare i tempi e a guardare l'orologio sul bordo vasca?

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Re: Allenatore e/o Istruttore: caratteristiche ed aspettative

L'istruttore diventa allenatore ad un punto preciso:QUANDO PRENDE IL BREVETTO !!

In realtà il condizionamento fisico c'è già fin dai primi livelli,ma di come orientarlo l'istruttore non deve preoccuparsi.
Per ottenere un orientamento consono (dello sviluppo metabolico) è sufficiente seguire i principii didattici standard,che recitano che....
l'allievo di scuola nuoto è cosa MOLTO DIVERSA dalll'atleta dell'agonistica,
che deve riposarsi tutto il tempo che serve tra una ripetizione  e l'altra (il leggendario riposo QB=quanto basta) perchè l'obbiettivo non è il fiatone ma una nuotata tecnicamente decente a dispendio cotrollato (l'altrettanto leggendario "NUOTO COMODO"),
che però non deve stare a prendere freddo
che qualche manciata di metri nuotati velocemente su una nuotata bene assimilata non è pericolosa fatica ma utilissima coordinazione

Se si seguono quei principii allora l'allievo otterrrà certamente un adeguato sviluppo dei parametri condizionali unici tra quelli che gli servono,la velocità e la resistenza.
Ricercare gli altri parametri a scuola nuoto è PURA FOLLIA.

Quindi per completare la risposta aggiungo......il cronometro si inserisce quando vuoi rendere un pò più specifico lo sviluppo della resistenza sulle nuotate molto bene assimilate (non importa se poco evolute,ma devono essere corrette e senza grossi handycap) e sperimentare e sviluppare il controllo della nuotata anche in condizioni di lucidità non più ottimale.
Però attenzione....il cronometro non servirà a misurare il tempo di percorrenza della vasca,ma solo l'entità del riposo.
Esempio:
fammi 10 x 25 e ti riposi 5 secondi dopo ogni vasca,pensa solo a nuotare BENE,se non ce la fai significa che stai pensando a nuotare forte invece che bene.
oppure:
fammi 4 x 50 e riparti (per esempio) ogni minuto e venti secondi,pensa solo a nuotare BENE,se non ci stai dentro ti fermi poi riparti quando sei pronto.
Questo va ancora bene.
Se invece chiedi 4 x 50 ogni tot minuti o secondi e mettici il tempo che dico io....questo va male perchè non si pensa più a nuotare come si deve ma solo a fare il tempo,che va bene solo DOPO la scuola nuoto,nei gruppi con allenatore.

La misurazione dei tempi di percorrenza fatta cosi per curiosità o per gioco ci può anche stare ed è un conto......ma inserire il cronometro in pianta stabile nelle ripetute deve accadere solo nella preagonistica,e anche lì con particolare attenzione e secondo finalità ben definite.

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Re: Allenatore e/o Istruttore: caratteristiche ed aspettative

Scusa, la domanda era stupida, è ovvio che si diventa allenatori con il brevetto ....ma cmq hai capito cosa intendevo dire, il mio dubbio sorge dal fatto che vedo gente in corsia che nuota ancora maluccio e sta lì a guardare l'orologio a bordo vasca e a cronometrarsi yikes  Penso che faccia sempre parte nel dare l'illusione di essere arrivati e far montare la testa a gente che, secondo me, dovrebbe invece fare tanta, tanta tecnica.
Io non sono allenatrice e confesso di aver fatto le ripetute solo al master e, qualche volta da sola, e so farle solo come le ho fatte io, cioè facendo 50 mt. entro un minuto e ripartendo sempre ai 10 o 20 ....o quello che è! La mia domanda "stupida" (scusate), è in quali altri modi si possono fare le ripetute? Anche perché non mi pare che in corsia ci sia nessuno in grado di fare i 50 in meno di un minuto, quindi li farà ripartire ai 10, poi 20, poi 30 .....dandogli, come minimo, dieci secondi in più ogni volta? Ma avrebbe senso? Scusate l'ignoranza!

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Re: Allenatore e/o Istruttore: caratteristiche ed aspettative

Li si fa lavorare sui 25.
Prima o poi ci metteranno di meno e con eno fatica e passi al 50.

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Re: Allenatore e/o Istruttore: caratteristiche ed aspettative

Quindi sbaglio io a cercare di far fare i 50 ma senza cronometrare, a quelle appena passate in corsia, anche se vanno piano? Penso di no perché, diciamo, è una prova di resistenza mentre gli altri guardano alla velocità ....ma mi sembrano un po' ridicoli ....

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Re: Allenatore e/o Istruttore: caratteristiche ed aspettative

Non è sbagliato.
Non è che si deve lavorare solo sui 25 o solo sui 100 e via di seguito.
E' solo che fino a che uno la sua vasca la fa in tre minuti o giù di li non è un problema di forza ma di efficienza;dunque il suo obbiettivo primario non è fare i km (si fa per dire) tutti d'un fiato,ma migliorare la sua efficienza,e quello si persegue nel 25.

Ciao

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48 (modificato da Marioaversa 06-03-2013 19:07:43)

Re: Allenatore e/o Istruttore: caratteristiche ed aspettative

Fare affiancamento nel percorso da aspirante Istruttore non vuol dire soltanto osservare i metodi didattici delle varie realtà societarie ma anche cominciare a conoscere gli Istruttori "di ruolo", per conoscenza intendo passione, preparazione, capacità comunicative con gli allievi, psicologia positiva e negativa.

Corso Principianti con obiettivi quali ambientamento (galleggiamento ed acquaticità), primissime impostazioni di nuotata grezza. Il gruppo si presenta eterogeneo (3 bambini che padroneggiano con l'acqua ed altri 2 che ne sono terrorizzati). Osservavo l'Istruttrice borbottare, lamentarsi e a volte anche usare metodi poco "urbani".
Per indole mi piacciono i bambini ed in particolare quando li vedo impauriti dall'acqua o da nuove situazioni, allora mi sono avvicinato (perchè la loro Istruttrice li aveva relegati in un angolino e tutti tremolanti da freddo e paura) ed ho cercato di tranquillizzarli e provando a far fare loro la "stellina", erano tesi con una mano sempre attaccata al bordo e piano piano notavo un leggero rilassamento. A fine Corso gli ho strappato una promessa che, entro la fine della prossima settimana, vorrei vederli galleggiare. Preciso che stavo riuscendo nell'obiettivo avendo intuito i loro caratteri: Marianna preferisce scoprire e risolvere i problemi da sola (così è mia figlia), Emanuele invece ha 4 anni e necessita di essere tranquillizzato (come dovrebbe fare un papà con i propri figli).
A fine Corso, si avvicina l'Istruttrice e mi dice: " dalla prossima volta stai a bordo vasca e non ti intromettere perchè i genitori guardano, questi 2 non dovrebbero stare qui ma in altra piscina meno profonda. Quando avrai un Corso tuo, lo gestirai a modo tuo".
Allora, non ho risposto perchè in pubblico c'era da mantenere la calma ma pensavo che alcuni soggetti dovrebbero avere un minimo di umanità e di passione per poter svolgere certi mestieri.
Che ricordo potrebbero mai avere questi bambini?
Perchè, per colpa di una Istruttrice stronza, non dovrebbero imparare a nuotare e vincere le prime paure che la vita gli mette davanti?

Purtroppo ci sono di cattivi esempi e meriterebbero di essere confinati.

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Re: Allenatore e/o Istruttore: caratteristiche ed aspettative

Io al tuo posto avrei fatto così:
l'avrei presa in privato e l'avrei rassicurata dicendole più o meno:
"Stai tranquilla che la prossima volta che temi non ci sarà.
Mi farò assegnare a qualcuno con le spalle un pò più larghe delle tue e meno invidioso di te dell'iniziativa altrui,e che possa insegnarmi qualcosa invece che fare la figura da chiodi che ti ho fatto fare io."

Ciao

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Re: Allenatore e/o Istruttore: caratteristiche ed aspettative

Da quello che leggo penso che la collega consideri un errore avere nel suo corso due bambini così indietro e ha deciso di seguire solo gli altri con l'intento di dimostrare che non devono stare lì con lei così magari il coordinatore di vasca se li riporta via. 
E' capitato spesso anche a me avere allievi a livelli differenti ma cerco di fare del mio meglio per seguirli tutti senza che ci rimettano loro che non ne hanno colpa. Per adesso ne ho solo tre ma sono talmente diversi tra loro che l'altra sera ho praticamente fatto tre lezioni diverse per ciascuno ....hanno fatto tutti cose diverse, certo così si fa più fatica e gli istruttori vagabondi come questa istrutrice cercano sempre di evitarla perché lavorano in piscina solo per sé stessi e non per gli allievi.

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