Caro Paolo61, hai ragione ...grazie!
Per me è difficile sapere esattamente cosa pensano queste mie allieve diciamo, a metà, proprio perché si è venuta a creare questa strana situazione percui non sono più mie allieve ma a volte (circa la metà), il loro nuovo istruttore le passa a me.
Ho detto loro che non devono sentirsi trascurate per questi passaggi da un istruttore all'altro ma che, anzi, cambiare istruttore è sempre un arricchimento perché ognuno fa fare cose diverse. Già dall'anno scorso avevo iniziato un po' a prepararle al passaggio in corsia cercando di giustificare il modo di lavorare del collega, dicendo loro che con me facevano più esercizi perché tanto ad allenarsi ci avrebbero pensato l'anno dopo in corsia. In realtà però credo che qualche volta, a seguito di episodi lampanti (tipo quando chiese loro di respirare ogni due sempre dalla stessa parte), mi sia sfuggita qualche critica e, insomma, se non sono sceme l'avranno ormai capito che non c'è molta sintonia tra me e il mio collega e di questo adesso me ne dispiace, infatti vorrei cercare di appianare le divergenze con lui, ma mi è difficile perché non ho ancora ben capito i suoi intenti con me, in più il fatto che io debba fare lezione anche alle sue allieve complica di molto la cosa.
Io partivo dal presupposto che se un istruttore affida i suoi allievi ad un altro, non gli deve dire nulla e, nella più totale fiducia, deve lasciar fare a lui; invece, sin dalla prima volta, lui mi disse che dovevo farle nuotare e niente tecnica e così mi scandalizzai e gli dissi subito che non ero d'accordo. Fu la prima volta che lo vidi serio, visto che ha sempre cercato di fare il piacione anche con me, e dopo aver discusso un po' lui mi disse che lo dovevo ascoltare perché mi stava passando "le consegne" , poi però riconobbe anche che tra tutti gli istruttori io sono quella che gli passo gli allievi meglio preparati e più ambientati di tutti. Vabbé, qualunque cosa possa dirmi lui e con lo scopo che gli pare, io ho paura a mettermi troppo contro di lui perché purtroppo il mio capo, all'inizio di questo anno, mi ha fatto una brutta ramanzina (motivo percui ho aperto questa discusisone) criticando me e difendendo lui quindi adesso, se mi metto troppo contro di lui è come se andassi contro alle richieste del mio capo e, alla fine, lui potrebbe anche venire a dirmi che non ho fatto quello che mi aveva chiesto e licenziarmi.
Questa storia "falli nuotare perché vogliono nuotare" sembra lo slogan della piscina e a me sembra ridicolo! Il problema è che lo dice il mio collega, il mio capo e l'altra sera pure un altro collega .....quindi comincio ad avere il dubbio che sia una cosa detta solo per me e per il mio modo di insegnare, ma una cosa partita dal capo e che tutti ripetono a pappardella.
Cosa significhi esattamente per ognuno di loro, a partire dal capo e quale scopo abbia lui, io non lo so!
So solo quali sono gli effetti perché li vedo e, stranamente, posso dire che quando il collega mi dice di far fare 25 o 30 vasche, io le faccio fare e dopo mi dicono tutte di essere molto stanche, così una volta ho chiesto "scusate ma vi ho fatto fare le vasche che mi ha detto il vostro istruttore, perché quando siete con lui quante ne fate? Non vi stancate?" risposta "No perché ad ogni vasca ci si ferma, si chiacchiera un po' e ci si riposa".
Quindi, per chiudere, Stefano ha perfettamente ragione ma io, dopo la prima discussione col collega che non vorrei ripetere perché è brutto se se ne accorgono gli allievi, ho cercato di mediare in modo furbo ...primo perché credo che probabilmente sia stato il collega a farmi la spia l'anno scorso altrimenti non spiego la parte che mi sono presa dal capo e non vorrei prendermene un'altra o peggio il licenziamento; poi capisco che in realtà gli allievi adesso sono i suoi e quindi posso anche accettare qualche richiesta su cosa far loro fare (tipo le capriole o il delfino) e dico che faccio la furba perché prima gli dico di sì e poi del delfino gli faccio fare gli esercizi invece di farlo nuotare male. Se un domani il capo avrà da ridire io potrò dire che ho seguito cmq le indicazioni datemi dal collega (anche se per me non ce n'era bisogno e ritengo la cosa pure un po' offensiva) e che se mi ha detto 30 vasche, 30 ne hanno fatte, se non qualcosa di più, ed è la verità!
Io sono una che ci mette poco a rispondere e di solito non mi faccio mettere i piedi in testa, so che urlarmi in quel modo mentre insegnavo, anche se magari voleva fare il simpatico come fa lui, non è corretto ma stavolta credo che si sia messo nel ridicolo da solo, tant'è che una delle allieve gli ha pure risposto lei di stare zitto e lasciarle partire se voleva che nuotassero. Tra l'altro l'ha detto mentre era anche lui in corsia a nuotare invece di insegnare alle sue allieve ....che avevo io! Credo che per lui questa sia una situazione di comodo e che non gli pare il vero approfittare di me che mi piace insegnare a differenza di lui che gli fa fatica .....ma almeno mi lasciasse in pace!