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Argomento: comportamento in piscina

Vi pongo una domanda in merito al comportamento che deve avere un nuotatore nel momento che deve uscire dalla corsia centrale dopo una serie di tuffi di allenamento, nello specifico : attraversare le corsie dalle bandierine , arrivare a bordo vasca e salire dalla scaletta oppure dopo il tuffo ritornare indietro nella corsia fino al bordo vasca e attraversare le corsie lungo il bordo vasca e salire dalla scaletta. Vi ringrazio anticipatamente per le risposte.

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Re: comportamento in piscina

Dipende se si tratta di nuoto libero,di allenamento e in questo caso da quanta parte di vasca occupa la sessione di allenamento.

La prima regola è la sicurezza,quindi dopo un tuffo occorre togliersi dal mezzo per evitare che il tuffatore successivo produca marmellata.
Nel farlo ocorre evitare di attraversare altre corsie a ridosso della zona che potrebbe interessare un ipotetico tuffo,quindi dopo il tuffo nuotare verso centro vasca prima di attraversare.

La seconda regola è il rispetto delle nuotate altrui,quindi si può attraversare a metà vasca solo se la vascaa è interamente occupata dal gruppo che in quel momento sta provando i tuffi.
In caso contrario,se nelle corsie adiacenti c'è gente che  nuota,allora l'attraversamento è maleducazione,e può essere fatto solo se non disturba il nuoto altrui.
E vedersi una a metà vasca che attraversa,anche se sai con certezza che non ci sbatterai contro,a uno che magari sta pigiando vasche su vasche da molto fastidio e provoca disturbo da deconcentrazione.
Per questo motivo la prassi stabilisce che le corsie adibite a tuffi in una vasca dove si fa anche altro,sono solo quelle laterali.

Ciao

--- programmi di allenamento per nuoto libero GRATUITI elaborati da tecnici dell FIN (Federazione Italian Nuoto)

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Re: comportamento in piscina

Grazie per la risposta, il mio problema è un altro del tipo: faccio parte di una squadra agonistica e faccio la preparazione ai bambini della propaganda in una piscina che non ha la squadra agonistica,di conseguenza mi è stato ricriminato di insegnare ai bambini come uscire dalla corsia dopo un tuffo dal personale della piscina.
Inizialmente li facevo tuffare uno alla volta ,li facevo sostare a metà vasca fino a che tutti non si fossero tuffati e li facevo ritornare vicino al blocco di partenza li facevo scorrere lungo il bordo quando non c'era nessuno ed uscivano dalla scaletta,questo non gli andava bene perché davano o potevano dare fastidio agli altri nuotatori che dovevano partire o virare dal bordo, allora li ho fatti uscire dalle bandierine quando non arriva nessuno  e  arrivare in prima corsia e nuotare fino alla scaletta, e neanche questo gli va bene perché ipoteticamente potrebbero essere colpiti dai nuotatori della corsia se non li vedono. Premetto che faccio la lezione di un ora mentre loro la fanno di 45'. Come di devo comportare?

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Re: comportamento in piscina

I casi sono due:
la prima opzione è che ti fai dare la corsia laterale e lasci fare nuoto libero agli altri in quelle centrali (come dappertutto),in modo che oltre che non dare fastidio quando fanno partenze,puoi anche gestirli meglio mentre nuotano,fermando per esempio quando vuoi correggere qualcosa a qualcuno,e dandogli segnali di vario tipo sempre funzionali all'insegnamento.

Oppure dopo il tuffo gli fai fare tutta la vasca fino in fondo e poi li fai uscire dal muretto.

Se il muretto è alto e non riescono a uscire se non dalla scaletta,e al tempo stesso non ti danno la corsia laterale,allora bisogna che gli addetti capiscano che non è che puoi fare le magie e fare sparire i bambini o teletrasportarli fuori dalla vasca.
Quindi che accettino che tu fai il tuo lavoro e i bambini il proprio,e insegnerai loro a rispettare alcune regole ogni volta che devono attraversare.
Del resto in vasca c'è tanta gente e devono tutti imparare a rapportarsi,fa parte degli obiettivi formativi.
Non si può pretendere di fare sparire la gente,basta solo insegnare l'educazione.

Ciao

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Re: comportamento in piscina

Ciao a tutti, vorrei chiedere il vostro parere su una cosa che capita durante i corsi. Premesso che il livello della corsia è molto basso, quindi c'è chi riesce meglio su uno stile, chi su un altro, chi ha più resistenza, chi è più veloce, ecc... quando l'istruttore propone un esercizio di continuità, cioè ci chiede di eseguire magari sei vasche, ai propri ritmi, ma SENZA PAUSE, mi trovo spesso qualcuno (diciamo uno) che non accenna a ripartire prima che chi lo precede arrivi quasi alle bandierine dell'altra parte. Vorrei dire che non sta recuperando, ma aspetta proprio! A me la cosa fa proprio "innervosire" perchè adoro quel tipo di esercizio, ma non si riesce mai a farlo come si deve (nemmeno chi è dietro di me, ovviamente). Io non ho le capacità per stare davanti a tutti a prescindere, ma non mi sembra giusto che si condizioni così l'esercizio altrui. Una volta non ho resistito e gli ho sibilato "parti!", ma non mi piace agire in questo modo perchè mi sembra di essere un po' str***a e anche presuntuosa. Per gli stessi motivi, esito a parlarne con l'istruttore, ma è brutto dovere subire solo perchè "tanto siamo delle schiappe e cosa vuoi pretendere?"....(le virgolette sono mie). Suggerimenti?

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Re: comportamento in piscina

stefano '62 ha scritto:

La prima regola è la sicurezza,quindi dopo un tuffo occorre togliersi dal mezzo per evitare che il tuffatore successivo produca marmellata.

Una volta ho assistito alla seguente scena: un atleta stava provando i tuffi, sale sul blocco, si mette in posizione e si tuffa... in quel momento una ragazza che nuotava nella corsia affianco, senza guardare attraversa la corsia dell'atleta che non si era accorto dell'improvviso attraversamento e l'atleta ha spanzato sulla testa della ragazza! Risultato finale: marmellata!
In realtà nulla di rotto per nessuno, solo tanto dolore e tanto spavento, però non sarebbe una cattiva idea guardare prima di attraversare.
Io, quando vado a nuoto libero, generalmente mi comporto così: preferisco tuffarmi nelle corsie laterali, se non è possibile, mi tuffo, alcune bracciate veloci per immedesimarmi alla situazione di gara e immediatamente dopo mi sposto dal centro corsia, mi avvicino ai galleggianti, guardo, passo sotto i galleggianti, guardo se posso passare, attraverso in questo modo tutte le corsie, arrivo al muro laterale e raggiungo le scalette oppure salgo direttamente a bordo vasca diciamo all'altezza delle bandierine e torno a piedi ai blocchi di partenza.
Ho detto generalmente perché non seguo una regola fissa, a seconda delle situazioni mi regolo, altre volte infatti subito dopo il tuffo preferisco tornare a bordo vasca rimanendo nella stessa corsia e attraversare da lì (dipende da quanta gente c'è, se nuoto in vasca lunga o da 25...).
Quando mi trovo a bordo vasca, che sto fermo o devo attraversare, aspetto di poter passare fermandomi ad uno-due metri dal bordo e appiattendomi ai galleggianti in modo da consentire a quelli che arrivano di poter virare in tutta serenità.
Mi fanno perdere la concentrazione quelle persone che attraversano tutte le corsie sott'acqua, mentre sto passando: l'attraversamento in subacquea costituisce un imprevisto che mi deconcentra e mi innervosisce, soprattutto quando l'attraversamento avviene in prossimità della zona virata, non la faccio e mi innervosisco.
Ciao.

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7 (modificato da megattera 22-03-2012 13:58:57)

Re: comportamento in piscina

@goccia
Nei corsi che ho frequentato io, quando non era l’istruttore che distribuiva le partenze o dettava i ritmi, si è sempre comunque trovato un accordo, però è necessario parlarsi e non avere timore ad esprimersi (anche a costo di passare per str***);
non è mai piaciuto nemmeno a me chi esita ed attende, però mi facevo avanti proponendomi al suo posto, come non mi è mai piaciuto che alla fine della corsia chi precede si fermi ad un metro dal muretto, scatenando un effetto a cascata dove l’ultimo si ferma a metà vasca!
Ma qui andiamo in un discorso più tipico di un altro post … https://www.nuotomania.it/public/forum/upload/viewtopic.php?id=303

Io ne parlerei con l’istruttore, anche a costo di passare per rompi (perché in realtà lo sono lol).

"questo spazio è vuoto perché sono una persona priva di fantasia" Col. Kurtz

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Re: comportamento in piscina

dino ha scritto:

In realtà nulla di rotto per nessuno, solo tanto dolore e tanto spavento, però non sarebbe una cattiva idea guardare prima di attraversare.

Non è solo un'idea,è un obbligo di chi attraversa,ed è una delle cose che insegno ai miei ragazzi fin dai primi livelli.
Insieme a quella di assicurarsi,prima di ogni tuffo,che nessun pirla abbia intenzione di attraversare all'improvviso.

Ciao

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Re: comportamento in piscina

GOCCIA ha scritto:

Suggerimenti?

Quando il tizio si ferma,anche se il motivo non è il bisogno di recuperare,fingi di credere che invece sia così,e digli che se non ce la fa a stare ai vostri ritmi allora si metta in fondo al gruppo così non rompe le scatole a voi che dovete ripartire.

E poi,se l'esercizio è nuotare in continuo perchè l'istruttore gli permette di fermarsi ?

Infine,quando qualcuno è fermo al bordo e coloro che stanno arrivando riescono a toccare il muro prima che il qualcuno riparta,la prassi stabilisce che c'è il diritto di virata e ripartenza anche se si è più lenti,e il qualcuno deve aspettare e accodarsi in fondo anche se è più forte.
Se vuole evitarlo deve per forza ripartire prima di dare fastidio a quelli che arrivano impedendogli una virata fatta come si deve,che è parte integrante e fondamentale degli esercizi di nuoto continuo.

Capitasse a me gli farei fretta non solo a parole,ma anche sbattendo le mani rapidamente incalzandolo in segno di impazienza.

Ciao

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Re: comportamento in piscina

stefano '62 ha scritto:

Capitasse a me gli farei fretta non solo a parole,ma anche sbattendo le mani rapidamente incalzandolo in segno di impazienza.

Cattivissimooo....:)

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Re: comportamento in piscina

Per cosi poco ?
Ieri c'erano due impiastri che nuotavano a rospo,e avevano capito benissimo che aspettavo che arrivassero in fondo per poter ripartire.
Nonostante ciò se ne strafregavano ostentatamente e deambulavano goffamente,apposta per infastidirmi,nel bel mezzo della corsia (invece che a destra).
Ebbene io dovevo fare ripetute da 25 a rana con minore numero di gambate possibile (ho battuto il mio record,sono arrivato a 5).
Mi sono rotto le scatole e sono partito in subacquea passando sotto alla pancia del primo che era a sei metri dal bordo (che oramai si era messo tutto spostato dal mio lato perchè aveva capito che partivo lo stesso e voleva impedirmelo),poi ho centrato in pieno le palle del secondo con le braccia tese in avanti nello scivolamento in subacquea della prima potentissima gambata.
Se la sono cercata

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Re: comportamento in piscina

Mi piacerebbe saperne di più sul fair play da tenersi in piscina. Magari sono cose che ai ragazzini si spiegano, ma ai corsi per adulti non mi è mai capitato di sentir illustrare un po' d'educazione.
Alcune sono senz'altro norme di buon senso:
non picchiare le vecchie
metti il costume
non fregare la tavoletta degli altri
niente pipì in acqua
cedi il passo a chi va più forte
guarda prima di attraversare
non tuffarti addosso alla gente (a meno che non si tratti di uno figo, ma figo...)

Ma quante altre cose ci sono da sapere?

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Re: comportamento in piscina

Renetta sono le cose che dei bravi genitori dovrebbero insegnare ai figli ( adulti o bimbi che siano).

1) AUT DISCE, AUT DISCEDE
2) Azzoppare il cavallo pensante....questo

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Re: comportamento in piscina

La Renetta è una buona mela ma io non sono arborea, bensì erbacea.
Intendevo esattamente chiedere quello, l'esistenza di eventuali regole di comportamento codificate che non sono desumibili dal buon senso comune.

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Re: comportamento in piscina

Erbetta ha scritto:

La Renetta è una buona mela ma io non sono arborea, bensì erbacea.
Intendevo esattamente chiedere quello, l'esistenza di eventuali regole di comportamento codificate che non sono desumibili dal buon senso comune.

A volte rispondo con iPad che gioca brutti scherzi, non volevo chiamarti Renetta.

Ogni Società ha un suo codice comportamentale che fa sottoscrivere agli utenti all'atto d'iscrizione quindi scendere nei particolari e' un po' arduo.

1) AUT DISCE, AUT DISCEDE
2) Azzoppare il cavallo pensante....questo

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Re: comportamento in piscina

Marioaversa ha scritto:

Ogni Società ha un suo codice comportamentale che fa sottoscrivere agli utenti all'atto d'iscrizione quindi scendere nei particolari e' un po' arduo.

Questo non lo sapevo. Non ricordo di aver mai sottoscritto alcunché nelle piscine che mi è capitato di frequentare. Forse va specificatamente richiesto. Chiederò..

In generale le cose che mi chiedo sono di questo tipo:
dove c'è il cartello "vietato tuffarsi" è sempre valido, o in caso di vasca vuota (non d'acqua eh!) si può?
Si può fare nuoto libero se si indossano tutori ortopedici o fasciature? Penso all'incolumità altrui o a questioni igieniche
Quando c'è molta gente in vasca si può comunque usare tavoletta o infragambe?
Nel caso di varia gente ferma al muretto, chi sopraggiunge può fare comunque la virata o no? Per esempio io che sto imparando preferisco rinunciare perché il rischio di tirare calci a caso è elevato. Per contro penso che chi si ferma non dovrebbe intralciare il traffico. Sono confusa, chi ha la priorità?

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17 (modificato da Cirone Furioso 11-09-2013 23:11:15)

Re: comportamento in piscina

In questi giorni ho cambiato piscina, ed essendo che l'ambiente è un po' più serio, mi sono fatto scrupolo di cercare di capire quali fossero i comportamenti da tenere: mi sono letto i depliant informativi, ho letto i regolamenti affissi in giro, e per cose sulle quali sono in dubbio chiedo al coordinatore.

Poi per quanto riguarda il comportamento nei confronti degli altri nuotatori, ci si parla.
Se sto facendo nuoto libero, se c'è in corsia uno che mi intralcia, se possibile cambio corsia: non mi ci metto a discutere di come ci si regola nel condividere la corsia con uno che non ne ha idea.

Io, di mio, una cosa che proprio mi dà sui nervi, sono i gruppetti di persone che si mettono a chiacchierare occupando tutto il muretto; e poi quando arrivi e devi ripartire subito, magari ti guardano pure di traverso come se volessi fare lo spaccone che non si ferma...

The ice caps are melting, Leonard.
In the future, swimming isn't going to be optional.

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Re: comportamento in piscina

Magari fossero tutti come voi (Ciro ed Erbetta)! Classico esempio di due belle persone fin troppo educate e piene di buon senso! Quello che manca a troppi personaggi stupidi e maleducati di cui ne è pieno oramai il mondo e non solo le piscine! Bisognerà che impariamo tutti a fare come dice Stefano, perchè quello è l'unico sistema che con questa gentaglia funziona bene!!

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Re: comportamento in piscina

Sergio63, così mi fai vergognare! Dovrò fare subito qualche megarutto per scrollarmi di dosso questa etichetta da beneducatella!

Devo chiedere una spiegazione sulle regole del traffico natatorio.
Vedo molti che hanno l'abitudine si spostarsi a sinistra in prossimità del muretto e da lì ripartire. Ma se un nuotatore li sta superando ci si sbatte dentro. Per contro se si resta a destra ci si trova a ripartire in contromano centrando in pieno chi sopraggiunge. Come si deve fare?

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Re: comportamento in piscina

Bisogna arrivare diritti o al massimo leggermente spostati al centro (a sinistra non va bene).
Poi se uno fa la viratina semplice ha anche modo di vedere se qualcuno arriva da dietro e come regolarsi,se invece fa la virata con capriola allora orienterà la subacquea in modo da uscire sul lato giusto.

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Re: comportamento in piscina

Grazie.

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Re: comportamento in piscina

Ciao Erbetta, io sono un cultore del megarutto libero e non era mia intenzione farti vergognare! Sono intervenuto solo per far notare la differenza che c'è, tra chi come noi si preoccupa fin troppo (ma è corretto così) di traiettorie, soste, ecc. e chi invece se ne strafrega, alla faccia delle più elementari regole del buon senso almeno. Però mi hai suggerito una bella idea, un bel ruttone a ogni virata potrebbe aiutare a disperdere le folle ai muretti...

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Re: comportamento in piscina

Sergio '63 ha scritto:

Però mi hai suggerito una bella idea, un bel ruttone a ogni virata potrebbe aiutare a disperdere le folle ai muretti...

Occhio, se esageri si innesca l'onda anomala! lol

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Re: comportamento in piscina

Forse non è proprio in topic la mia risposta però stasera una tipa sui 60 anni si è messa in prima corsia e poi dopo si è scocciata e messa in seconda.
La prima è dedicata..penso in gran parte delle piscine ai ai principianti, questa nemmeno prendeva consigli dell'istruttore.
È vero che godo di un privilegio perché ho quasi sempre la corsia tutta per me ma anche se avere altri in corsia mi crea crea ansia essendo all'inizio non ho mai manifestato certi atteggiamenti.
Ci sono 4 corsie..la 3 e 4 non le vanno bene perché vanno veloci..la seconda è troppo affollata..nella prima deve stare attenta ai principianti..adattarsi no? Da una sessantenne certi atteggiamenti non me li aspettavo..tra l'altro il marito sta in prima perché non ha fiato e si comporta bene

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Re: comportamento in piscina

beh come vi comportereste con uno che in una piscina con acqua a pelo (o sfioro non sò come si dice) arriva al bordo, e prima di entrare, per 2/3 min comincia a "puciare" e scalciare ripetutamente l'acqua con le punte dei piedi ! come se dovesse misurarne la temperatura o allontanare qualcosa !? A me innervosisce e di brutto... che faccio arrivo e lo lavo in virata !?? cosa che faccio con quelli che si siedono con le gambe a mollo e rimangono li per delle mezz'ore.
La cosa è stata detta agli assistenti ma senza risultati. La maleducazione impera fra bravi e scarsi (questo è pure scarso) e cmq il buon senso, a mio avviso, deve essere "indotto" dagli assistenti in quanto ogni piscina ha le sue di regole. Esempio quando siamo in 4 o 5 e ci si ferma a chiacchierare si dovrebbe scalare lungo la corsia sul lato dx per permettere a chi arriva di virare e ripartire e sopratutto di nuotare diritto e non zig-zagare.

Buona bracciata a tutti -__-

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