Dolphin Kick ha scritto:Nuotix ovviamente questo non è assolutamente un discorso contro di te, solo che la tua frase me l'ha fatto venire in mente, ma lo sostengo da sempre quando sento la gente che dice "NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO IL DELFINO è DIFFICILE!", io rispondo "NO è SOLO FATICOSO QUINDI NON HAI VOGLIA DI IMPARARLO".
sarei curioso di sentire l'opinione di Stefano (che magari può addurre commenti che a me sfuggono) e di voialtri! bye!!!
Come dice molto correttamente Dolphin,"difficile" e "faticoso" stanno su due piani differenti.
Difficile sta sul piano del sistema nervoso e della coordinazione
Faticoso sta sul piano metabolico.
Da un punto di vista coordinativo il delfino è in assoluto lo stile più semplice da mettere insieme,perchè è sufficiente stare giù con la faccia mentre le braccia girano appaiate.
Subito dopo in ordine di difficoltà viene la rana,che è a disponibilità prettamente genetica ma a parte questo è fondamentalmente semplice perché simmetrica.
Poi il crawl
Il dorso è il più difficile a causa della particolare postura.
Da un punto di vista metabolico il più semplice è la rana,perchè i suoi equilibri si soddisfano con una bassissimo sforzo muscolare,col risultato che è possibile nuotare a rana anche pianissimo senza affondare,magari pure a testa fuori
Poi ci sono crawl e dorso che va a seconda delle persone e della loro capacità di equilibrio,che necessitano però di un po' più di forza per essere mantenuti,altrimenti si va a fondo.
Ovvio che all'aumentare della bravura tecnica del nuotatore,detti equilibri si mantengono anche a bassissime intensità in tutti gli stili,ma per il principiante che ha solo le due modalità acceso\spento,gli equilibri si raggiungono con sforzi pieni.
Per ultimo c'è il delfino,i cui equilibri necessitano di una certa dose di forza perché le braccia spingono simultaneamente e il cuore deve pompare il doppio,tanto è vero che la massima propulsione possibile nell'acqua è esattamente quella del momento di spinta a delfino,durante la quale un nuotatore evoluto può raggiungere facilmente i tre metri secondo,contro i 2,1 o poco più del crawl (la differenza prestativa sta nel periodo di pausa del recupero braccia che fa scendere la velocità media al di sotto di quella del crawl)
Traduzione:il delfino è facilissimo e io non ho NEMMENO UN ALLIEVO che non lo sappia eseguire perlomeno in modo grezzo per pochi metri.
Oggi avevo 5 bambini di 7-8 anni di secondo livello,nel periodo didattico della costruzione delle nuotate grezze,fanno sette otto bracciate a stile in apnea e poi si fermano perché non sono ancora in grado di nuotare respirando di fianco.
A fine lezione gli ho insegnato a fare bracciate simultanee (a delfino) con la tavoletta in equilibrio sotto alla pancia,4 vasche.
Subito dopo hanno tolto la tavoletta e gli ho chiesto:fingete di avercela ancora,tenete giù la testa e fatemi tre o quattro bracciate per vedere chi va più lontano.
Lo hanno fatto tutti,ad alcuni veniva quasi naturale la prima gambata,che ovviamente mi ero ben guardato dal menzionare.
Risultato,gli viene meglio quel breve tratto a delfino che il crawl,e NON è una cosa strana dato che capita così in tutti i miei corsi,perchè è un dato oggettivo che il crawl è a livello coordinativo più difficile.
Perché lo faccio ?
Semplice,perchè migliora la forza generale più del crawl,ed essendo coordinativamente più facile gli allievi riescono meglio a concentrarsi sulla percezione di avanzamento e a sviluppare una migliore sensibilità propulsiva,obbiettivo primario dei primi livelli.
L'unico intoppo che può capitare è una personale indisposizione articolare (vedere PS finale)
Non è il delfino ad essere difficile.....il vero problema è che è possibile diventare istruttori senza saperlo nuotare e ce ne sono troppi !!! (il rinnovo annuale del brevetto costa 65 euro,chiaro adesso...?)
Come dovrebbero fare ad insegnarlo ?
Ciao
PS
La popolazione italiana (mondiale direi) presenta tre tipi (antropologici) di articolazione della spalla.
Senza andare troppo nel difficile,alcuni hanno le spalle che possono ruotare liberamente grazie alla particolare conformazione dell'ossatura.
Altri hanno una articolazione che gira ma a fatica e possono solo parzialmente compensare mediante esercizi di efficienza articolare che agiscano sulla flessibilità muscolare.
I più sfortunati hanno una conformazione fatta ad uncino che non permette assolutamente alle spalle di girare;e non ci sono santi,non ci sono esercizi in grado di modifica la situazione perché semplicemente sono nati così.
Ecco,questi il delfino non lo possono imparare punto e basta,lo faranno sempre extraruotando la mano e piegando le braccia.
Se provate a stendergli le braccia sentirete crak.
Altri impedimenti nell'apprendimento del delfino non ne esistono.
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