Credo che eviterei di riferirmi in qualsiasi modo ai piedi, quando gli descrivi o impartisci qualsivoglia tipo di attività.
Penso che quando una persona non si muove a proprio agio in acqua, concentri (mi verrebbe da dire "somatizzi"...) le sue tensioni ognuno a proprio modo.
Evidentemente, mi pare ragionevole che nel caso della postura del piede/caviglia, se ci si irrigidisce, ci si irrigidisce con il piede a martello.
Sarebbe grottesco se uno si irrigidisse con il piede steso, come minimo gli verrebbe un crampo.
Se, descrivendo un'attività, forniamo a una persona la propensione a riferirsi alle estremità (mani o piedi), io credo che salti fuori sempre un casino; purtroppo però, generalmente, autoriferirci alle estremità quando stiamo imparando un movimento sia l'istinto più immediato. Intendo dire che se io cerco di effettuare un movimento nuovo, il mio cervello sarà propenso a progettarlo cercando riferimenti anche visivi nei piedi e nelle mani.
Quindi in primis, in qualsiasi modo, ogni volta che questo soggetto riceve un input concernente un'attività di gambe, deve essere indotto a progettare questa attività pensando alle cosce. Se proprio ci deve essere un riferimento, forse si può parlare di "muovere le ginocchia". Anche semplicemente dire "devi fare questa cosa senza pensare ai piedi" sarebbe già sbagliato. Questo riferimento deve essere proprio aggirato.
Probabilmente non ti sarà possibile fare attività a secco, ma se fosse un fatto di poca flessibilità della caviglia, un po' di stretching probabilmente aiuterebbe (a parte che aiuterebbe in ogni caso).
Infine io torno ancora a sostenere che l'esercizio (che anch'io ho imparato proprio in questo forum) < sdraiato fuori dall'acqua a pancia in giù, muovere ritmicamente le cosce come si farebbe nuotando a stile > sia sempre una cannonata, per diversi motivi: in questo caso perché facendo quell'esercizio è praticamente impossibile sbiciclettare o scalciare con le gambe in modo sbagliato. E anche tenere il piede a martello, perché altrimenti sbatteresti con gli alluci.
Infine si imparano ad attivare le muscolature che servono a tener su le gambe in modo conveniente.
Tu dirai: "ma si parlava di piede a martello"; secondo me con più punterai il dito su quel piede, con più otterrai l'effetto contrario, quindi cercherei di costruire a monte una gambata migliore.
Sempre fermo restando che prima è una buona idea che impari a scivolare.
Poi, trattandosi di un rana naturale, potresti inserire attività a rana per compensare i momenti di fatica maggiore, ma non risparmiarlo troppo: l'istruttore buono fa morire l'allievo secondo me.
The ice caps are melting, Leonard.
In the future, swimming isn't going to be optional.