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Urca, ma c'è da considerare anche a questa cosa?
Io quando nuoto a stile sento la sincronizzazione con la bracciata e l'apporto delle gambe, quando ce le metto per "dare un po' di birra", ma mica perché ho studiato una qualche coordinazione, è una specie di sensibilità istintiva che mi è venuta con il tempo (e con le progressioni di gambe, in effetti...)
sono d'accordo, io cerco di fare a volte delle serie gambe forti-braccia piano e viceversa per stimolare qualche adattamento istintivo. pensare di ragionarci mi farebbe venire mal di testa. gia devo ricordarmi di contare le vasche. Preferisco allenare a un effetto di correzione di insieme tramite esercizi senza punti focali specifici.
Urca, ma c'è da considerare anche a questa cosa?
Io quando nuoto a stile sento la sincronizzazione con la bracciata e l'apporto delle gambe, quando ce le metto per "dare un po' di birra", ma mica perché ho studiato una qualche coordinazione, è una specie di sensibilità istintiva che mi è venuta con il tempo (e con le progressioni di gambe, in effetti...)
Credo sia un aspetto su cui focalizzarsi nel caso di atleti evoluti, dovrebbe essere importante avere un sincronismo perfetto in modo da creare degli impulsi unici somma di bracciata e gambata, soprattutto nei velocisti. Da quanto ho notato se non si è ben sincronizzati quando si fanno scatti (si aumenta la frequenza), la nuotata si trasforma e non si mantiene uguale a quella alle basse velocità, inoltre credo che avendo una sincronizzazione giusta, la frequenza non ha teoricamente limiti, in caso contrario si.
Qunidi mi sorge il dubbio se la gambata fondamentale per essere più efficace possibile debba essere fatta in fase di spinta o trazione (io a logica direi in fase di trazione).
Giusto per avere un'occasione di confronto su questo tema, provo a descrivere cosa mi sembra che succeda quando ci dò di gambe: non saprei dire con precisione se effettivamente si tratti di un'aggiunta propulsiva.
La sensazione, piuttosto, è che se ci metto di gambe, per un qualche motivo ho l'impressione anche di remare con maggior efficacia, mi sembra di essere meglio coordinato e più stabile, e di filare di più.
Al di là delle mie considerazioni dilettantesche, sono comunque curioso di leggere anche il contributo di qualcuno più esperto.
Se non sei un agonista,le gambe sostengono e stabilizzano l'azione.Di propulsione ne fanno poca,quindi bisogna muoverle in modo che non disturbino il galleggiamento o la continuità della bracciata.
qui le spiegazioni:
https://www.nuotomania.it/public/forum/upload/viewtopic.php?id=65&p=2
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