201

Re: un altro "vecchietto"

ippocampo ha scritto:

Le respirazioni verticali al bordo le puoi fare anche da solo, quante riesci a farne senza fermarti?

Mi vergogno a dirlo, non lo so.
O meglio, mi vergogno a dire che forse sbaglio a farle. Mi spiego.
Se mi metto a fare le respirazioni a candela quando ho il fiatone particolarmente grosso ne faccio 1 velocissima poi torno a respirare come un mantice fuori dall'acqua per due-tre respirazioni, poi torno alla respirazione a candela riprendendo la normale respirazione in circa 10-15 respirazioni.
non mi sono mai messo a fare solo respirazioni a candela per un determinato numero di respirazioni; ho idea che potrei farne infinite se sono attaccato al bordo vasca e comincio l'esercizio senza affanno; ciò significa che non le faccio in maniera appropriata? se le faccio in questa maniera, quindi senza affanno, il tempo di espirazione lo devo protrarre? io fino ad oggi, recuperato il normale ritmo di respirazione e quindi cessato l'affanno, rimango in immersione espirando contando lentamente fino a tre e mi sembra in questo modo di avere un regolare scambio respiratorio (si dice così?) ma interrompo non appena mi sembra aver regolarizzato la situazione.
Devo procedere diversamente e farne più che posso? devo rallentare i tempi di espirazione?

ippocampo ha scritto:

In quanto a sedersi sul fondo è un ottimo esercizio, direi di cominciare con quello, anche perché devi fare un passo alla volta cominciando dagli esercizi più facili, rispettando un minimo di progressione nella difficoltà, quando ti senti tranquillo e sicuro allora vai avanti perché devi riuscire a farli restando rilassato. In realtà non devi svuotare i polmoni per andare giù (questo è un altro esercizio), ma devi usare l'acqua, cioè devi spingere verso l'alto. All'inizio i "miei" li faccio mettere in piedi con la schiena contro il muro e chiedo loro di andarsi a sedere piegando le ginocchia  e spingendo con le mani verso l'alto, il muro aiuta ad andare giù dritti e se hanno difficoltà, all'inizio concedo loro di soffiare un pochino per aiutarsi. Il passo successivo è farlo staccati dal muro, poi dove l'acqua è più fonda, mettersi sia a sedere che in ginocchio e poi cercare di restarci più possibile.

La mia piscina è tutta profonda uguale di 180 cm. d'acqua. Per rimanere sul fondo il più possibile seduto o inginocchiato devo continuare a muovere le mani dal basso all'alto altrimenti riemergo come un palloncino?

ippocampo ha scritto:

Altro esercizio è quello di andare su e giù senza fermarsi, dove l'acqua è più fonda, si alzano le braccia distese verso l'alto ed il loro peso ti aiuta ad andare giù fino a mettersi in ginocchio sul fondo, a quel punto le braccia, sempre distese, si portano ai fianchi spingendo quindi verso il basso per tornare su, subito fuori si riportano in alto e via così senza fermarsi, le braccia sono sempre stese e quando si va giù si soffia dal naso. Provalo, è più facile a farsi che a leggersi! wink

Anche questo esercizio si può fare in 180 cm. d'acqua?

ippocampo ha scritto:

P.S. lascia perdere l'uomo ragno per adesso .....almeno prima fallo provare a me, poi ti dico l'effetto che mi fa! Ha ha tongue

Tranquilla, per ora soprassiedo: ho già tanto da cimentarmi a fare e centinaia di domande da porre; il fatto è che più leggo il forum più incertezze ho e più domande ho da fare, a te e a tutti gli altri.
Ora ti pongo solo un ultima domanda, non tecnica. L'anno scorso parlavi di una tua amica cinquantenne che dopo 25 metri soffiava come un mantice (dicevi di non aver mai visto una andare così in affanno perchè non sapevi della mia esistenza). Ho letto che la tua amica aveva dei problemi di salute ecc. ma la mia domanda è: ora riesce a nuotare a stile senza pull buoy per 50 metri? Io nel frattempo sono molto migliorato e con i vostri suggerimenti e la pazienza della mia istruttrice spero di arrivare presto a quel traguardo (e sono convinto che raggiunto l'obiettivo sarà facile poi raddoppiare la distanza) presuntuoso?
Dopo tre anni di scuola sono convinto proprio come dite voi che il mio problema sia proprio la mancanza di acquaticità che comporta una posizione di galleggiamento errata con grande dispendio di energia oltre ad uno scambio respiratorio che ancora non mi riesce in maniera "naturale".
Grazie dei preziosi suggerimenti e scusa la prolissità.

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202 (modificato da tabs78 28-04-2014 17:09:16)

Re: un altro "vecchietto"

ragazzi ma quanto scrivete?

l'uomo ragno sarebbe l'esercizio che ciro mi ha consigliato?


comunque secondo me farsi un video è utilissimo, mi capita spesso di vedere persone sia al mio livello che più brave e di notare errori(e se li noto io che non ho ancora capito la teoria!) e immagino chissà quanti di quegli errori faccio io e non me ne rendo conto.

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Re: un altro "vecchietto"

tabs78 ha scritto:

ragazzi ma quanto scrivete?

smile

tabs, capisco che tu possa sentirti "defraudato" del tuo post, ma questo è un forum, e ogni post è a disposizione di tutti!
Se ci pensi, è un arrichimento anche per te.

"L'uomo ragno" è un esercizio descritto diverse volte da Stefano per esercitare la capacità di stare sott'acqua senza soffiare; io ti avevo descritto una cosa da sperimentare per mettere alla prova la tua bracciata.

The ice caps are melting, Leonard.
In the future, swimming isn't going to be optional.

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204 (modificato da Piscis99 28-04-2014 20:45:39)

Re: un altro "vecchietto"

riecco l'uomo ragno https://www.nuotomania.it/public/forum/upload/viewtopic.php?id=1197&p=3
guarda il post #66+1

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205

Re: un altro "vecchietto"

Buongiorno.
Ippocampo mi ha suggerito di fare nuoto subacqueo, immagino intenda dire partenze dorso e stile.
Ora, per quanto riguarda le partenze a stile posso cimentarmi e invece di fare partenze cercando il galleggiamento posso "puntare" più in basso cercando di fare un tratto subacqueo più lungo in apnea, ma le braccia rimangono ferme a freccia, giusto? al massimo dovrei fare un movimento a delfino che non so fare, o dovrei fare altro?
Per quanto invece riguarda il dorso subacqueo, a parte i problemi di bevute dal naso che imparerò a superare, esistono dei filmati da vedere? Mi riesce difficile la partenza dal muro, la mia spinta è sempre molto superficiale, quasi a pelo dell'acqua (e ciò nonostante bevo). mi piacerebbe vedere qualche ripresa di partenze subacquee a dorso, giusto per cominciare la partenza, che ho visto deve essere seguita dalla gambata a delfino che mi manca ancora. Sarebbe comunque un inizio e un ottimo esercizio di ambientamento acquatico.
Qualcuno mi può dare indicazioni?
Grazie e a presto.

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206

Re: un altro "vecchietto"

Ciao Gerolamo; per quanto riguarda la partenza a dorso guarda e prendi qualche spunto da questi due video:

http://www.youtube.com/watch?v=Pzbeza0waJk

http://www.youtube.com/watch?v=m7-BDbaDJzA

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207

Re: un altro "vecchietto"

Grazie Piscis99. comincio a prendere spunti da li.
Io però, tra le altre problematiche, ho problemi ad inarcare la schiena, sono decisamente poco flessibile e siccome in piscina ho visto bambini di 7-8-10 anni che si lasciavano andare dal bordo vasca, scendendo un po in verticale appoggiavano poi i piedi alla parete della piscina (a metà altezza circa) e si spingevano in orizzontale arrivando anche alle seconde bandierine pinneggiando a delfino, mi domandavo se era possibile farlo in poca acqua anche noi adulti e se c'erano dei filmati.
Quelli che mi hai suggerito sono decisamente belli, e posso sicuramente provare e provare a lasciare un po dì'acqua in piscina senza berla tutta, ma inarcando poco la schiena mi verrà difficile fare poi la nuotata subacquea (credo).
Se poi è quello che Ippocampo mi consigliava di imparare a fare con la pinneggiata a delfino, beh, allora ho da lavorare tantissimo soprattutto per aumentare la flessibilità del tronco.
Grazie. Ciao

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208 (modificato da ippocampo 29-04-2014 18:37:42)

Re: un altro "vecchietto"

Gerolamo, sì, hai tante cose da fare e sperimentare ma tu stai tranquillo e provale tutte un po' alla volta! Soprattutto non ti fissare sul fatto di dover riuscire a fare più vasche senza fermarti, prima è meglio gettare delle buone basi ....adesso ho fretta perché devo andare in piscina, poi ti spiegherò meglio passo per passo.
Intanto ti devo dire che il nuoto sub, o subacqueo o sott'acqua, si esegue nuotando sott'acqua! Non sono le partenze! Eppoi devo aggiungere agli esercizi che puoi chiedere di farti fare: il sostentamento (che cmq ti avevo già detto), magari poi lo aggiungo nel mio precedente post per completezza, anche se ho messo i galleggiamenti e si potrebbe intendere sia statici (da fermo) che dinamici (sostentamento, cioè ti muovi restando fermo in un punto.
Tutti gli esercizi li puoi provare anche se l'acqua non è molto alta, meglio di niente, l'unico purtroppo è il galleggiamento in verticale che andrebbe fatto dove non tocchi. Ciao per ora ....torno presto a finire di risponderti!

P.S. per te è troppo presto cimentarti in partenze agonistiche (in immersione con gambe delfino), a stile e soprattutto dorso, lascia perdere pure quelle per ora! Insomma, tu vuoi per forza bruciare le tappe? roll Ci sono delle progressioni nella didattica, la prossima volta mi verrai a chiedere la virata? yikes mad

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209

Re: un altro "vecchietto"

Le altre risposte che mancavano:
1) respirazioni verticali: è un esercizio da fare con calma, non con il fiatone, quindi dedicatici quando hai un po' di tempo. Puoi provare anche a fare questo test di rilassatezza come prima cosa, cioè prendi tanta aria (sempre e solo con la bocca) e poi vai sotto e la soffi lentamente con la bocca finché non l'hai finita tutta, ma senza sforzarti sul finire, poi questo esercizio lo ripeti soffiando col naso; se sei rilassato riuscirai a soffiare per un tempo piuttosto lungo senza mai interromperti. Magari conta i secondi e poi mi sai dire! Dopo di questo (già che ci sono te li dico tutti ma li puoi provare un po' alla volta), faccio soffiare inizialmente con la bocca per poi finire col naso e viceversa e poi faccio provare tutti e due insieme, se non riesci a soffiare contemporaneamente con bocca e naso insieme da subito, puoi iniziare con uno e poi aggiungere l'altro ....insomma, si tratta di sperimentare tutte le possibilità per aumentare il tuo bagaglio di capacità che poi ti saranno utili quando le applicherai facendo le tanto agognate vasche su vasche a stile, senza nemmeno doverci pensare ....ma alla bisogna!
Le respirazioni a candela che ti ho detto di contare, perché mi danno una indicazione precisa sulle tue capacità, le fai invece abbastanza veloci, direi 1" prendi aria e 2" soffi; le fai sempre riposato e rilassato e più ne fai meglio è perché si rinforzano e si allenano i muscoli che si attivano solo quando soffi nell'acqua (e non nell'aria), quindi anche questo te lo ritrovi poi come fatica in meno quando nuoterai più a lungo! All'inizio le faccio fare soffiando solo dalla bocca, poi, quando sono più bravini aggiungo tutte le varianti ...ad es. chiedo di alternare 10 bocca/10 naso poi 10 facendo 1 bocca/1 naso, poi 10 bocca e naso insieme etc. etc.l ...anche qui puoi variare ogni volta a piacimento e ci si annoia di meno. Tutte queste respirazioni al bordo poi le faccio fare tenendo un tubo con le mani e battendo le gambe.
2) Stare fermi sott'acqua è impossibile (io dico che l'acqua sopra è un materasso dove ti puoi sdraiare e sotto è un ascensore che ti riporta sempre su!) a meno che non svuoti completamente i polmoni (altro es. da provare: devi soffiare finché non riesci più a fare uscire aria, in realtà i polmoni non si svuotano mai del tutto), o ti aggrappi a qualcosa o nuoti, ovvio che ti devi muovere! Quindi o nuoti sotto e ti sposti, o stai fermo come nell'esercizio di sedersi sul fondo, ma allora devi spingere verso l'alto per restare giù e quindi fai le remate.
Non sei presuntuoso perché imparerai come tutti, sei solo troppo furioso! Capisco la tua voglia di imparare e che non vedi l'ora di fare le vasche ma non capisco perché gli adulti si fissano così solo su questa cosa ....forse perché in piscina vedono solo fare quello, cioè vasche su vasche a stile ininterrottamente .....ma che palle! (scusate roll) Io non ne posso più di vedere e sentire di "scuole nuoto limitato" dove non ti insegnano niente e di gente che va in piscina facendo sempre e solo vasche a stile senza fermarsi, sempre alla stessa velocità, sempre respirando ogni due e sempre a dx .....il nuoto non è così limitato!
Ti auguro di non diventare così, ti consiglio di goderti il cammino senza fretta e di divertirti in tutto quello che fai e sperimenti senza la fretta di arrivare, se costruisci adesso delle buone basi otterrai buoni risultati e potrai sempre migliorare perché nel nuoto non c'è mai un "arrivo" ma è un cammino che non finisce mai ...io stessa non credo di essere nemmeno arrivata a metà però ho buone basi che mi permettono di godere dell'acqua anche al mare facendo snorkeling, sub e apnea, o al lago o nei torrenti facendo torrentismo o, perché no, sugli scivoli nei parchi acquatici (e ce ne sono di tremendi!)  perché per me l'acqua è soprattutto divertimento.
La mia amica aveva effettivamente un problema, si è scoperto di recente che soffre di fibromialgia, adesso non le insegno più però le avevo consigliato le pinnette e con quelle si trova meglio ma non so quanto faccia. In realtà non ha molta importanza perché ho visto spesso al nuoto libero adulti che nuotano malissimo e, nonostante questo, fanno vasche su vasche senza mai fermarsi ....ma nuotano veramente male yikes Non credo che tu voglia questo e, ti assicuro, te lo può confermare anche Ciro, che se uno non getta delle buone basi all'inizio e impara male e troppo in fretta poi non ottieni niente di buono e fai pure un sacco di fatica in più!
Scusate la lungagnata, io e Ciro ci facciamo concorrenza e adesso tabs78 ci odierà! yikes

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210

Re: un altro "vecchietto"

didatticissima! brava!

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211

Re: un altro "vecchietto"

Grazie Ippocampo.
non voglio bruciare tappe e non ho fretta. Come  già detto le tappe me le hanno fatte bruciare all'inizio e ora cerco di recuperare agli errori fatti.
Fare due o tre vasche senza fermarsi non è il mio unico interesse, è sì un obiettivo perchè significherebbe che comincio a "ingranare" ma soprattutto oggi non è la prima cosa che mi interessa. Purtroppo però i ritmi imposti dai colleghi di corso mi "soffocano" sicuramente più dell'acqua. Mercoledì scorso sono entrato in acqua subito dopo aver letto i tuoi consigli ma il ritmo degli esercizi non mi ha permesso di fare nulla; ho fatto otto vasche meno dei miei compagni e soprattutto ho lavorato senza soddisfazione. Unica cosa, prima di uscire mi sono fatto due vasche rilassate a stile senza occhialini ed era tanto il fastidio dell'acqua negli occhi che non mi sono nemmeno accorto di come respiravo, le ho fatte comunque con poco fiatone, LE HO FATTE e questo mi ha soddisfatto. Oggi che sarò con l'altro gruppo, quello a me più omogeneo, cercherò di fare i lavori di respirazione che mi consigli, conterò i secondi e le respirazioni e poi Ti dirò.
Vedrò anche se è possibile cambiare ora il mercoledì per trovarmi in vasca con qualcuno con capacità natatorie più simili alle mie, anche se all'inizio avevo pensato che due gruppi, uno più spinto e l'altro meno, potessero essermi utili;   
Grazie a presto.

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212

Re: un altro "vecchietto"

Ragazzi mi scuso ma lavoro famiglia e salute mi tengono lontano dal forum.
Spero di poter trovare il tempo per leggere tutto.

Stasera uno degli istruttori mi ha detto che era soddisfatto visto da dove siamo partiti..mi ha detto che la bracciata e le gambe vanno bene. Ha detto che inarco troppo la schiena ma non mi ha suggerito esercizi. Cosa dovrei provare per questo problema?

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213

Re: un altro "vecchietto"

Ciao tabs78, mi piace molto quando gli istruttori ti dicono che hai un problema, o sbagli qualcosa e poi finisce lì ....? E' lui che deve sapere cosa farti fare per correggerti, bè, prima di tutto dovevi chiedere a lui cosa devi fare, soprattutto perché è lui che ti tiene sott'occhio smile
Ora mi spiego meglio perché non vorrei ripartire con la mia solita polemica (spero anche che Gerolamo non me ne voglia se l'ultima volta mi sono sfogata un po') però quando critico lo faccio in generale perché ho notato che spesso gli istruttori per far vedere che sono bravi dicono "sbagli questo o quello" invece di far fare gli esercizi adatti a correggere l'errore. I miei ex allievi mi venivano a dire che il nuovo istruttore era bravo perché li correggeva e questo solo facendo notare l'errore, ma questo non è correggere veramente; sarebbe troppo facile se bastasse dire non fare così. Di solito ci si arriva col tempo facendo tutta una serie di esercizi che concorrono tutti insieme a migliorare, nel tuo caso, l'assetto. Io penso che tu abbia solo bisogno di continuare il tuo corso con regolarità (è importante) ....ad es. gli scivolamenti li fai?

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214 (modificato da gerolamo 09-05-2014 08:13:58)

Re: un altro "vecchietto"

ippocampo ha scritto:

(spero anche che Gerolamo non me ne voglia se l'ultima volta mi sono sfogata un po)

Ciao Ippocampo, prima di tutto Ti rassicuro, non me la prendo per così poco e soprattutto con chi ha tanta passione e cerca di correggere gli errori di "noiosi principianti" che vi pongono magari sempre gli stessi problemi a cui avete risposto centinaia di volte. Sono rimasto assente per gli stessi motivi di Tabs78, lavoro, famiglia, piscina, ma ora, per aggiornarti, Ti dirò che in settimana ho fatto le respirazioni a candela, e ho cominciato esattamente come mi hai detto:

ippocampo ha scritto:

Le altre risposte che mancavano:
.............Le respirazioni a candela che ti ho detto di contare, perché mi danno una indicazione precisa sulle tue capacità, le fai invece abbastanza veloci, direi 1" prendi aria e 2" soffi; le fai sempre riposato e rilassato e più ne fai meglio è perché si rinforzano e si allenano i muscoli che si attivano solo quando soffi nell'acqua (e non nell'aria), quindi anche questo te lo ritrovi poi come fatica in meno quando nuoterai più a lungo! All'inizio le faccio fare soffiando solo dalla bocca, poi, quando sono più bravini aggiungo tutte le varianti ...ad es. chiedo di alternare 10 bocca/10 naso poi 10 facendo 1 bocca/1 naso, poi 10 bocca e naso insieme etc. etc.l ...anche qui puoi variare ogni volta a piacimento e ci si annoia di meno. Tutte queste respirazioni al bordo poi le faccio fare tenendo un tubo con le mani e battendo le gambe.
Scusate la lungagnata, io e Ciro ci facciamo concorrenza e adesso tabs78 ci odierà! yikes

ho cominciato: 1'' respiro 2" espiro stando attaccato al bordo; poi ho cominciato ad annoiarmi (non mi tirare le orecchie) e a 20 respirazioni solo con la bocca ho cominciato ad espirare anche dal o anche con il naso; mi sembrava però di poter fare infinite respirazioni e allora ho cominciato a staccarmi dal bordo e andare su e giù, ero a quaranta respirazioni e ho cominciato a "giocare" nel senso che ho cominciato a spingermi un po' più in alto per respirare e scendere più in basso espirando, arrivando quasi a toccare il fondo con le ginocchia e ovviamente aiutandomi con le braccia su e giu per rispettare i tempi di inspirazione ed espirazione. arrivato a sessanta ho smesso. Non so se sono stato chiaro e se ho eseguito l'esercizio come avrei dovuto o se anche questa volta mi dirai che ho voluto bruciare delle tappe, ma senza affanno e avendo tutta la piscina con l'acqua a 180 cm. respirare su e giu non mi crea problemi. Non ho provato a vedere quanti secondi impiego ad espirare tutta l'aria, ma avendo ottima capacità polmonare, senza affanno, penso non ci metterò meno di venti secondi.
La cosa che sicuramente mi manca è fare questi esercizi dove non tocco, dove necessariamente devo imparare a galleggiare senza fare fatica, espirare andando sotto e riemergere per prendere aria senza farmi venire l'affanno! Tenendo presente che da noi la piscina all'aperto verrà aperta probabilmente verso la metà di giugno mi dirai tu se e quando secondo te sarò pronto a fare quegli esercizi e come cominciare a farli.
Nel frattempo mi sono letto vari consigli trovati nell'indice sezione principianti con esercizi suggeriti per vincere le mie paure. Tornando quindi al consiglio che tu mi desti di nuotare sott'acqua, visto che ancora non so bene cosa fare e come fare, pensi che dovrei iniziare con i giochini che fanno i bambini, del tipo raccogliere oggetti o una serie di anelli sul fondo? (tieni presente che ho ancora anche qualche difficoltà ascendere sul fondo perchè per spirito di conservazione (così lo chiamo io) ho sempre i polmoni troppo pieni d'aria.
Ogni volta che sono in piscina non manco nemmeno di farmi almeno due (meglio quattro) vasche stile senza occhialini; cieco come sono soffro molto ma convengo con voi che è estremamente utile, per quanto antipatico. A questo proposito volevo anche chiedere al FORUM: Ho sentito che tutti sconsigliano di nuotare in piscina con le lenti a contatto; VOI MI SAPETE DIRE QUALCOSA? LA VOSTRA ESPERIENZA? io personalmente anche in considerazione dell'età, non amo particolarmente le lenti che metto solo per andare in piscina, ma senza occhialini non le metto e quindi non vedo proprio nulla. Chi come voi nuota seriamente, se ha bisogno delle lenti se le mette normalmente?
Ringrazio anticipatamente per i prossimi consigli che aspetto quasi con impazienza per mettermi alla prova e vincere le mie paure che oggi definirei inconsce e innate in me.

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215

Re: un altro "vecchietto"

Io uso le lenti a contatto giornaliere e non ho mai avuto alcun problema.
Non le metto sempre, anche perche' per me hanno un utilita' reale se sono senza allenatore e devo fare ripetute coi 25 o 75, il che' mi obbliga a dover vedere l'orologione dall'altra parte della vasca.

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216

Re: un altro "vecchietto"

Io uso tranquillamente le lenti quindicinali, facendo attenzione a non bagnarle (anche perché senza non vedrei neppure il bordo vasca). Ho comunque sempre un paio di scorta e il liquido disinfettante nel borsone.
mentre quando nuoto in mare preferisco utilizzare le usa e getta!

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217

Re: un altro "vecchietto"

Ciao Gerolamo, benissimo!!! Ti avevo infatti anticipato che le respirazioni in verticale sono noiose, anche per questo faccio variare, oltre naturalmente all'utilità di sperimentare i vari modi, infatti poi ti sarà molto utile, nuotando, soffiare con naso e bocca contemporaneamente. A volte le faccio fare anche in coppia, cioè tenendosi per le mani, quando uno scende l'altro sale e viceversa. Siccome adesso ho praticamente una lezione privata, allora sono passata al tubo, così contemporaneamente si allenano anche le gambe, cmq hai fatto bene a divertirti, è proprio questo che devi fare nell'acqua: sperimentare e divertirti in modo da essere sempre più rilassato e poi "nel nuoto la varietà è una ricchezza"! Questi esercizi sei senz'altro in grado di farli anche in acqua fonda, penso che sia solo questione di paura ma vedrai che la supererai; intanto ti consiglio di continuare a provare tutti gli esercizi di base che ti ho detto in modo che quando andrai in acqua alta potrai rifarli più tranquillamente; è l'ideale nel tuo caso arrivarci gradatamente. Certo che non ti tiro le orecchie perché queste cose sono tutte di ambientamento, mentre la partenza a dorso con la subacquea non lo è affatto, quella è tecnica avanzata. Andare sott'acqua con i polmoni pieni d'aria si può fare, io che faccio apnea cerco di riempirli al massimo per poi andare sotto addirittura con la muta intera (senza pesi), certo ho le pinne che mi aiutano ma, di nuovo, è questione di testa e di tecnica. Per cominciare potresti provare la discesa a bandiera, cioè ti attacchi al corrimano della scaletta, metti giù la testa a guardare il fondo e lasci che le gambe vengano su a galla, a questo punto inizi a scendere con le mani fin dove riesci ad arrivare restando rilassato, poi ti stacchi e lasci che l'acqua ti riporti su, tutto questo con i polmoni pieni d'aria e senza soffiare mai, ok? In quanto al nuotare sott'acqua io inizio con la spinta dal muro, braccia ferme a freccia e battuta di gambe fin dove si arriva restando sul fondo, poi li faccio passare sotto le gambe mettendosi tutti in fila, oppure prendere più cerchi possibile infilandoci le mani, poi faccio fare le remate e quando stanno sotto abbastanza bene, allora spargo i cerchi o piccoli oggetti sul fondo e si fa a chi ne raccoglie di più, con gli oggetti (ho una raccolta di portachiavi di metallo) la difficoltà sta nel fatto che quando hai le mani piene devi nuotare con i pugni chiusi!

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218

Re: un altro "vecchietto"

ippocampo ha scritto:

Questi esercizi sei senz'altro in grado di farli anche in acqua fonda, penso che sia solo questione di paura ma vedrai che la supererai; intanto ti consiglio di continuare a provare tutti gli esercizi di base che ti ho detto in modo che quando andrai in acqua alta potrai rifarli più tranquillamente; è l'ideale nel tuo caso arrivarci gradatamente.

Grazie dei consigli, però mi sopravvaluti.
Avrò sicuramente difficoltà a fare esercizi in acqua alta non tanto per paura, perchè in fin dei conti sono solo tre metri, mi sono già tuffato ed ho anche nuotato (si fa per dire) nella piscina olimpionica all'aperto, ma perchè devo prima imparare a galleggiare senza andare in affanno!
Continuo sicuramente gli esercizi che mi hai suggerito anche perchè mi rendo conto che mi il mio corpo impara lentamente a rimanere più rilassato anche quando faccio esercizi a stile, e poi devo dire la verità li trovo anche divertenti. (invecchiando torno bambino)
Ciao e buona domenica.

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219 (modificato da Squalo Leuca 11-05-2014 21:32:04)

Re: un altro "vecchietto"

Buonasera, smile



1) leggendo questa discussione mi è sorto un dubbio, spero possiate togliermelo dal cranio big_smile.

sto pensando dopo gli esami di Giugno di aggiungere una o due ore di nuoto libero a settimana però non riesco a capire una cosa:   nelle prime pagine qualcuno ha suggerito che più ore si passano in acqua meglio è.
Però d'altra parte ho anche letto che lavorare da soli non è sicuramente utile (rischio di accumulare errori "tecnici") oltre al fatto che si potrebbe incorrere in alcuni problemi fisici (articolari magari!).
Come me la spiegate?  Nelle ore libere potrei lavorare là dove l'istruttore ha cercato di correggermi gli errori ma non avrei comunque un feedback di una persona esterna. hmm


2) sono quasi sicuro di non essermi ancora ambientato completamente in acqua (es. non riesco a respirare lateralmente a stile:  quando la testa esce dall'acqua """respiro""" ma prendo talmente poco O2 che dopo due bracciate vado in iperventilazione e mi devo fermare).
Dopo mia richiesta l'istruttore mi ha prescritto degli scivolamenti proni e supini e me li alterna al resto (dorso, crawl, esercizi vari, delfino (raramente, qualche minuto per farci divertire)).  Presumo che questa sua scelta sia dettata dal fatto che non vuole annoiare eccessivamente i poveri cristi in acqua ma secondo voi, cos'è meglio?
Continuare così oppure buttar giù la medicina amara e fare ambientamento (scivolamenti) tutti i giorni per n settimane fino a quando riuscirò a galleggiare?



Grazie  wink

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220 (modificato da ippocampo 12-05-2014 11:16:38)

Re: un altro "vecchietto"

Penso, e questa è una mia opinione che mi sono fatta frequentando le piscine da una vita e poi osservando anche da istruttrice, che spesso i corsi adulti vengano svolti in una maniera un po' frettolosa, che io chiamo "scuola nuoto limitato" ed è quello che spesso è stato criticato in questo forum ed anche in questa discussione dove, sia tabs 78 che Gerolamo, stanno imparando a nuotare senza che venga fatto fare loro un buon ambientamento iniziale che è indispensabile per imparare bene a nuotare. Credo che questo accada per svariati motivi ed uno di questi probabilmente è dovuto anche al fatto che, quasi sempre, gli adulti hanno fretta di imparare ....anche se poi dicono tutti di no roll
Bè, se uno ha pazienza di gettare delle buone basi, quando sarà pronto, la respirazione a stile gli verrà subito bene senza problemi ....a me è sempre andata così! Forse non sei ancora pronto a sufficienza ed hai bisogno di fare ancora esercizi (come anche gli scivolamenti), oppure ti preoccupi di prendere aria (magari anche troppa perché in realtà ne basta poca) e poi non ti assicuri di soffiarla bene tutta fuori (cosa ancora più importante), altrimenti non sarai pronto per prendere aria pulita alla respirazione successiva, visto che avrai accumulato anidride carbonica e da lì l'"effetto palloncino" e ti senti scoppiare. Oppure, sei sicuro di prendere aria? Forse vai in affanno perché la tecnica non è abbastanza buona ....ogni quante bracciate respiri? Che distanza riesci a coprire nuotando a stile senza respirare e con quante bracciate? In effetti può valutare la situazione solo l'istruttore che ti vede! Cmq .....ci arriverai col tempo, la pazienza e gli esercizi ma, se non hai fatto ancora un buon ambientamento e se non te ne fanno fare abbastanza, allora va benissimo se fai gli esercizi che ho consigliato qua sopra, anche da solo, perché si tratta semplicemente di prendere più confidenza con l'acqua e va benissimo sperimentare da soli, lo scopo primario è di riuscire a stare sempre rilassati qualsiasi cosa tu stia facendo (in questo modo diventerà tutto più facile e meno faticoso). Quindi, se hai capito la differenza, non si tratta di eseguire esercizi di tecnica dove l'istruttore deve controllarti per correggerti prima che tu prenda delle abitudini sbagliate, tipo sollevare la testa quando respiri a stile. Puoi divertirti con tutte le cose che ti vengono in mente poi, se hai qualche difficoltà o dubbio sull'esecuzione ....chiedi pure!
Ormai sono diventata un'istruttrice per corrispondenza yikes

P.S. per tua comodità, ti riassumo qua i principali esercizi di ambientamento che dovresti provare, a meno che tu non li padroneggi già:
galleggiamenti nelle varie posizioni, ambientamento del viso, immersioni tipo sedersi sul fondo, sostentamento, tuffi, respirazioni verticali, nuoto sub, capriola, verticale....etc.!

P.P.S. non sai ancora fare la respirazione a stile e ti fanno fare delfino??? ....In che senso delfino???

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221 (modificato da Squalo Leuca 12-05-2014 13:37:27)

Re: un altro "vecchietto"

Grazie per la risposta wink


ippocampo ha scritto:

gli adulti hanno fretta di imparare ....anche se poi dicono tutti di no roll

Verissimo big_smile !  Io credo che un grosso problema di chi impara da adulto è che non pensa di trovar tutta questa difficoltà nelle cose che, "a secco", sembrano relativamente facili.  Nessuno si sognerebbe mai di fare un tuffo da 110 e lode dopo due mesi di corso ma il "semplice nuotare" pare forse così facile che in molti si stufano e vogliono i risultati in fretta.  Parere di un ragazzo che ha iniziato da pochissimo big_smile

ippocampo ha scritto:

Bè, se uno ha pazienza di gettare delle buone basi, quando sarà pronto, la respirazione a stile gli verrà subito bene senza problemi ....a me è sempre andata così! Forse non sei ancora pronto a sufficienza ed hai bisogno di fare ancora esercizi (come anche gli scivolamenti), oppure ti preoccupi di prendere aria (magari anche troppa perché in realtà ne basta poca) e poi non ti assicuri di soffiarla bene tutta fuori (cosa ancora più importante), altrimenti non sarai pronto per prendere aria pulita alla respirazione successiva, visto che avrai accumulato anidride carbonica e da lì l'"effetto palloncino" e ti senti scoppiare. Oppure, sei sicuro di prendere aria? Forse vai in affanno perché la tecnica non è abbastanza buona ....ogni quante bracciate respiri? Che distanza riesci a coprire nuotando a stile senza respirare e con quante bracciate? In effetti può valutare la situazione solo l'istruttore che ti vede!

Mediamente respiro (..ci provo!) ogni 4-5 bracciate perché, ho pensato, se respiro ogni 2-3 rischio di avere ancora aria nei polmoni e non riuscirei a buttar giù quella carica di O2.  Prossima volta magari provo con un ritmo di 2-3 smile
Aria credo di prenderne, purtroppo ne prendo poca infatti la routine è:  partenza, 4-5 bracciate, respirazione, 1-2 bracciate e poi mi devo fermare stanchissimo (poco O2).

ippocampo ha scritto:

Cmq .....ci arriverai col tempo, la pazienza e gli esercizi ma, se non hai fatto ancora un buon ambientamento e se non te ne fanno fare abbastanza, allora va benissimo se fai gli esercizi che ho consigliato qua sopra, anche da solo, perché si tratta semplicemente di prendere più confidenza con l'acqua

Grazie per il chiarimento!!

ippocampo ha scritto:

P.S. per tua comodità, ti riassumo qua i principali esercizi di ambientamento che dovresti provare:
galleggiamenti nelle varie posizioni, ambientamento del viso, immersioni tipo sedersi sul fondo, sostentamento, tuffi, respirazioni verticali, nuoto sub, capriola, verticale....etc.!

Eccomi.... tongue
-galleggiamento e respirazione verticale purtroppo non li ho mai provati, l'acqua è troppo bassa (da ~ 120 a ~ 150 cm);
-ambientamento del viso (aprire gli occhi sotto la superficie dell'acqua, testa sott'acqua, ecc...) mai avuto problemi;
-sedersi sul fondo è il mio "mantra" preferito:  ogni volta che inizio mi siedo un paio di volte sul fondo e poi parto; big_smile
-sostentamento?;
-tuffi, capriole mai provati!;
-più che galleggiamenti, come ho sù scritto, provo gli scivolamenti

ippocampo ha scritto:

P.P.S. non sai ancora fare la respirazione a stile e ti fanno fare delfino??? ....In che senso delfino???

Ma è un delfino veramente ridicolo!  tongue Anche se non ne ho la certezza sono quasi sicuro che l'istruttore ce lo infili alla fine per farci divertire un po'.  Di solito facciamo un paio di vasche con solo gambe mentre l'ultima volta mi ha fatto provare il delfino (spiaggiato) completo.
Comunque mi è già capitato che quando gli altri lo provano io con il benestare del "prof" continuo a nuotare crawl.
E' molto flessibile, mi trovo benissimo con lui ma come hai giustamente profetizzato all'inizio: speravo in due mesi di riuscire a fare almeno un paio di vasche senza morire soffocato big_smile

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222 (modificato da gerolamo 12-05-2014 17:23:10)

Re: un altro "vecchietto"

Ciao a tutti e soprattutto alla "mia istruttrice per corrispondenza" Ippocampo.
Sabato come sempre mi sono fatto la mia lezione privata con l'istruttrice che "amo" perchè molto attenta disponibile e intelligente e con lei ho anche eseguito ed eseguo alcuni esercizi da Ippocampo suggeriti, in particolare scivolamenti, bolle, e galleggiamenti.
Per quanto riguarda la respirazione a stie che ancora non viene naturale (e non so se riuscirò mai ad averla naturale) vorrei capire dove sbaglio e a tal fine illustro gli esercizi  fatti sabato:
dopo il riscaldamento l'istruttrice mi ha fatto fare due vasche a stile, molto lento e rilassato respirando alla seconda (prima destra poi a sinistra con necessario mio recupero tra una vasca e l'altra); quindi due vasche respirando alla terza (sempre con recupero), due alla quarta (sempre con recupero tra l'una e l'altra) una alla quinta; recupero - e poi a scalare due alla quarta, due alla terza e due alla seconda. 
Cara Ippocampo, e inutile che ti dica che nonostante il recupero tra una vasca e l'altra il fiatone mi veniva, ma la domanda è: perchè ho fatto una fatica terribile a fare le vasche con respirazione alla seconda? Mi è stato detto che correvo troppo e avrei dovuto fare una bracciata molto più lenta perchè in quel caso è la respirazione che comanda la bracciata, ma tirando le somme cosa vuol dire, che non avevo un normale ricambio dì'aria che riesco ad avere invece respirando ogni 3-4-5? per imparare ad andare più lentamente e farmi "comandare" dalla respirazione può essere utile visto che come sempre il mio assetto e galleggiamento non è ancora dei migliori, provare a fare delle vasche molto lente respirando alla seconda con il pull buoy? (quando vado lento ho la sensazione, in parte smentita dall'istruttrice, che le gambe mi cadano e forse anche per questo mi viene da accelerare la bracciata con conseguente incapacità a effettuare un regolare ricambio dell'aria).
Grazie per le preziose osservazioni che vorrai farmi.

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223 (modificato da ippocampo 13-05-2014 10:56:44)

Re: un altro "vecchietto"

Ciao Squalo Leuca, .....dopo rispondo anche a Gerolamo!
In effetti per la mia esperienza, dato che ho quasi esclusivamente insegnato agli adulti, il più grosso problema è il fatto che hanno troppa fretta di imparare  proprio perché si illudono che sia facile. Magari vengono da altri sport e gli sembra impossibile non riuscire a fare dei "semplici" movimenti in acqua e quindi, già alle prime difficoltà si demoralizzano e così cominciano subito con l'atteggiamento sbagliato! Purtroppo non è così facile perché l'acqua è un ambiente diverso dal nostro, cambiano molte cose rispetto a "fuori" e il nostro corpo si deve, in poche parole, adattare a questo nuovo ambiente e ci vuole del tempo. L'atteggiamento giusto è molto importante perché quelli che si demoralizzano subito, iniziano ben presto a saltare le lezioni (per una cena, per la partita, per lo starnuto fatto nel pomeriggio) e così smettono anche presto di venire in piscina perché più fanno assenze e meno imparano, meno imparano e meno vedono progressi, così finiscono sempre per demoralizzarsi del tutto e addio! Per me è un vero peccato, ma ormai ho capito che non posso farci nulla. I migliori allievi sono quelli che si affidano a me in tutto e per tutto, mi danno subito fiducia e seguono alla lettera quello che chiedo loro di fare senza porsi domande o farsi fisime mentali su quando riusciranno a nuotare ste' benedette vasche in su e in giù a stile. In questo modo riesco a lavorare bene e i risultati si vedono eccome, e neanche ci vuole così tanto .....altrimenti, se già alla prima lezione vedo la faccia dubbiosa al primo esercizio che propongo ....ho già capito che sarà dura, perché sarò costretta a guadagnarmi la fiducia e dovrò dare mille spiegazioni per ogni cosa che propongo perdendo un sacco di tempo prezioso ....perché per imparare bisogna FARE e non parlare!
Il consiglio che ti do innanzitutto è di andare in piscina regolarmente (senza saltare lezioni e se le salti recupera anche nel nuoto libero) e con l'atteggiamento giusto, cioè affidati al tuo istruttore con fiducia, fai tutto quello che ti dice impegnandoti e concentrandoti al massimo senza pensare a dove vuoi arrivare (anche perché nel nuoto non c'è un arrivo), devi goderti il cammino ....se l'acqua ti piace (e cmq ti piacerà sempre di più) e ti diverti a muovertici dentro, qualsiasi cosa tu stia facendo, allora sei a cavallo!
Ovvio che, se hai dei dubbi, chiedi per primo al tuo istruttore perché è lui che ti segue e ti vede ma, magari, a fine lezione e poi, puoi sempre chiedere qua sul forum.
In quanto a come si impara a nuotare, come ti ho detto, è necessario fare un buon ambientamento quindi, se non te lo fanno fare, puoi tranquillamente chiedere di farti provare le cose che ti mancano, tipo i galleggiamenti, e puoi anche provarci da solo. Si può anche imparare solo a nuotare, senza fare altro, come purtroppo accade nelle "scuole nuoto limitato" ma così non imparerai bene perché ti rimarranno sempre delle lacune che ti porterai dietro e probabilmente nuoterai con una tecnica peggiore e durando più fatica. Ci sono delle testimonianze di questo tipo nel forum, persone che si sono appassionate al nuoto tanto da iscriversi al master per poi ritrovarsi con delle difficoltà proprio a causa dell'ambientamento non fatto a dovere.
Ora, io ti ho spiegato come funziona ma, trattandosi di persone adulte, ognuno di voi sa (a meno che non si appassioni e cambi idea, e succede pure questo) perché vuole imparare a nuotare e cosa vuole ottenere; direi che la motivazione è la cosa più importante perché è quella che ti fa andare avanti. Ne ho avuti molti ai quali non interessava neppure imparare a nuotare, non ci avrebbero nemmeno mai pensato se non ce li avesse mandati il dottore; certo loro non avevano grandi esigenze, bastava imparare per nuoticchiare un po' in su e in giù ma, cominciando da loro fino a quelli più interessati ad intraprendere uno sport seriamente, io, come istruttrice, ho cmq il dovere di insegnare come si deve e di spiegare che non ci vuole fretta. Poi, oltre ad avere il dovere di insegnare bene, c'è l'aspetto molto pericoloso che se uno impara solo a nuotare e poi va al mare e si ritrova anche non volendo nell'acqua fonda, se non sa galleggiare o fare sostentamento, rischia di affogare!
Per questo vorrei che chi viene in piscina avesse una visione un po' più ampia di quello che è veramente il nuoto, e cioè non è solo nuotare in corsia a stile in su e in giù senza fermarsi ...quello è solo un allenamento di fondo (tra l'altro una delle cose più noiose, anzi, la più noiosa che si possa fare! Tra le infinite cose che si possono fare in piscina), saper nuotare vuol dire anche andare al mare e potersi godere una bella nuotata tra le onde senza doversi domandare ogni secondo se qui si tocca oppure no. Cosa pensi di aver ottenuto se sei in grado di nuotare a stile in piscina per 100 mt. senza fermarti e poi, se lo fai al mare .....dopo 100/200/500 sei stanco e ti devi per forza fermare e riposare per tornare indietro ma non tocchi, non c'è una corsia dove appoggiarti e ti senti in difficoltà? Pensaci, perché io avevo un'amica così, e nuotava pure bene, ma le ho dovuto fare lezioni private di ambientamento perché al mare aveva paura dato che le avevano insegnato solo a nuotare e così si era convinta di stare a galla solo finché continuava a nuotare e se si fermava andava giù! yikes Ed ecco il primo concetto più importante da capire bene quando si impara a nuotare: gli stili servono soltanto a spostarsi nell'acqua.
Detto tutto questo, io da istruttrice e da partecipante in questo forum ho il dovere di insegnare e di spiegare il nuoto come si deve, la scuola nuoto prevede che si insegnino, oltre all'ambientamento e nuoto sub, i quattro stili, i tuffi, le partenze e le virate ma poi certamente, con gli adulti bisogna valutare singolarmente dove si può arrivare, a volte ci sono anche dei vecchini oppure se mi dicono che i tuffi non li vogliono fare certamente non li posso obbligare.
In ogni caso ti ho detto come funziona la scuola nuoto poi, venendo a noi, finalmente:
riguardo alla respirazione a stile, per capire meglio anch'io, dovresti provare gli esercizi che ho scritto qua il 30/04 al punto 1) respirazioni verticali, se puoi poi magari mi sai dire com'è andata. I test che mi servono per capire meglio è quante bracciate fai senza respirare, o cmq fin dove arrivi cioè 1/2 vasca, meno o più? E quante respirazioni verticali fai senza fermarti. Sono anche esercizi utili da fare e lo spiego lì.
Naturalmente sia per le respirazioni in verticale (ti aggrappi al bordo a vai su e giù piegando le gambe ma è sufficiente che la testa vada sotto il pelo dell'acqua, quindi non devi inabissarti!), sia per i galleggiamenti (tranne quello in verticale), che sono importantissimi, non occorre l'acqua alta, anzi, basta anche un metro, dato che devi stare sdraiato sulla superficie ...fallo a pancia su, giù, chiuditi a pallina e poi passa da una posizione all'altra. Sostentamento: ti metti in posizione seduta con la testa fuori e muovi gambe e braccia restando fermo in un punto.
Ripeto, per imparare a nuotare bisogna innanzitutto imparare a galleggiare e ad andare sott'acqua.
I tuffi fanno parte anche quelli di un buon ambientamento. Ciao!!!

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224

Re: un altro "vecchietto"

Ciao Federica, ho visto che sei in linea e letto la tua risposta devo dire: proprio bella! mi è venuta la voglia di chiederti il permesso di stamparla e affiggerla nella piscina dove vado o farla leggere a tutti gli istruttori della mia piscina.
Bella, chiara, scritta bene, ribadisci concetti che francamente non so perchè siano sottovalutati nelle piscine. Tu dici che la "colpa" è di noi adulti che vogliamo bruciare le tappe, ma non credo sia sempre così. Io come già detto, volevo solo imparare e ho detto non so neppure galleggiare ma dopo tre anni per fortuna ho scoperto te e questo sito e comincio a fare seriamente quello da cui avrei dovuto partire e ho saltato ma non per mia scelta, io neppure potevo immaginare che si dovesse partire di li.
Grazie.

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225

Re: un altro "vecchietto"

gerolamo ha scritto:

Per quanto riguarda la respirazione a stile che ancora non viene naturale (e non so se riuscirò mai ad averla naturale) vorrei capire dove sbaglio

Ciao Gerolamo, scusa ma già questa frase mi fa sorridere, quindi ti correggo subito 1) smettila di interrogarti sul futuro, stai ancora imparando 2) non c'è un errore ben preciso che basta la bacchetta magica per correggerlo, del tipo fai così invece che cosà e voilà ....magia!!!
Scusa, ormai ho preso confidenza e mi viene di scherzare con te, lo faccio anche con i miei allievi ....mi piace scherzare smile
Insomma, direi che va tutto bene se hai un'istruttrice così brava che ti fa fare tutto, gli esercizi che hai fatto con le respirazioni a piramide sono ottimi (li faccio pure io) ed anche più avanzati rispetto ad un I livello/ambientamento (tu che corso fai?); quindi, già il fatto che sei in grado di farli è ottimo!
Per quanto riguarda la stanchezza ed il fiatone mi pare che ti sia già risposto da solo, andavi troppo veloce perché altrimenti ti senti cadere le gambe = mancanza di rilassatezza

Devi imparare a nuotare restando rilassato, il più possibile, questo riesci a farlo gettando appunto le basi con un buon ambientamento, cioè tanti esercizi per imparare a stare rilassati in acqua ed aver fiducia nel proprio galleggiamento.
Come pensi che riescano a fare tantissime vasche senza fermarsi quelle signore con una tecnica inguardabile che ti dicevo di aver visto al nuoto libero? Bè, vanno pianissimo e nuotano rilassate.....a quelle il fiatone non verrà mai! Cmq consolati perché dal punto di vista allenante non stanno facendo praticamente niente.
Invece tu devi continuare così ....fammi sapere come procede e se hai altri dubbi sono qua, ciao!

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