Salve a tutti,
qualche giorno fa ho postato una domanda inerente il delfino, e sono stato rimandato a questa discussione. Chiedo scusa se ho aperto un nuovo topic, non volevo contravvenire alle regole, ma non so ancora bene orientarmi nel forum.
Innanzitutto RINGRAZIO Stefano per avermi illuminato su alcuni aspetti della tecnica. Ad esempio sul fatto che nel delfino non va cercata l'emersione del busto verso l'alto, né i piedi devono fuoriuscire dall'acqua, né il movimento deve essere ricercatamente ondulatorio (trasferimento della delfinizzazione al delfino) ma è solo il bacino a muoversi. Sono tutte cose che tendo ad eseguire spontaneamente (retaggio di quando mi è stato insegnato a nuotare da piccolo?), e che invece ho finito col credere sbagliate in seguito ai consigli che mi sono stati dati poi (ho ripreso a notare 4 anni fa). In un certo senso avevo delle abitudini "pulite", e sono andato a sporcarle. La prima pessima abitudine da come ho capito è quella di flettere il mento verso il petto, anziché iperestendere il collo in fase di presa e tenerlo allineato alla colonna. Da quando mi è stato detto che nuoto lentamente perché non fletto il collo verso il petto mi sono sbattuto per impegnarmi a fare questo movimento erroneo V_V Quindi grazie perché almeno adesso so discernere quali sono gli esempi a cui devo ispirarmi e i consigli che devo seguire.
Detto ciò: provo a riproporre il mio dubbio nell'ottica dei consigli di Stefano, Marina e Nuotix (mi sono letto tutte e 62 le pagine LOL).
Mi sono rimesso di punta sul delfino da circa un anno. Non seguo un corso ma faccio nuoto libero, sporadicamente mi faccio consigliare dall'istruttore, che mi sembra molto preparato. Devo dire che mettendomi di impegno forse qualche risultato per quanto scarso l'ho raggiunto: faccio 25 metri in 11, 12 bracciate circa, e senza morire di affanno. Però svariate cose ancora non mi convincono. Quando nuoto delfino in ipossia la sensazione che ho è di una certa fluidità e di un certo scivolamento in avanti, come se stessi cercando di infilarmi in un buco posto davanti a me a pelo dell'acqua facendo un balzo in orizzontale, e credo sia la sensazione giusta. A volte sono più sciolto altre meno, ma riesco a percepire quando effettuo i movimenti correttamente, perché scivolo in avanti, faccio poca fatica con le braccia, e la zona lombare non fatica affatto (quando sento sovraccarico su quella zona è una spia che non sto nuotando bene). Ecco i problemi che mi impediscono di migliorare:
1)Il dramma della respirazione. La respirazione mi scombina completamente la nuotata. Leggendo i vari post ho capito che il problema potrebbe derivare dal fatto che tendo a far fuoriuscire tutta la testa dall'acqua, ma anche dal fatto che in pratica verticalizzo il corpo spezzando il flusso della nuotata. Così ogni volta che respiro faccio una fatica immane con le braccia ed ho la sensazione di dover ripartire da capo, come se avessi spezzato il flusso della nuotata. Anche se i post in merito sono numerosi ancora non ho capito come devo respirare. In pratica ho capito che non devo far emergere tutta la testa dall'acqua ma solo occhi e bocca: ma lo sguardo quindi dove viene diretto? Devo guardare dritto verso il bordo vasca cioè in avanti, o a fondo vasca verso il basso? Se devo guardare in avanti il collo devo "piegarlo" quindi, mentre la schiena deve rimanere rigida? Tanto per intenderci il movimento che si fa quando diciamo di "sì" con la testa (solo in modo più pronunciato)?
2) Il mio istruttore parla di una rigidità di schiena. Ma io proprio non comprendo che voglia intendere. Forse si riferisce al fatto forse che non spingo il petto a fondo piscina quando faccio presa in acqua. In tal caso l'esercizio col bastone che Stefano consiglia può aiutarmi ad acquisire più mobilità?
In base a ciò mi chiedo se secondo voi non sia il caso che io rinizi a studiare il delfino da capo seguendo la progressione didaddica indicata da Stefano. Forse è l'unico modo per imparare a respirare correttamente, non so. Sono un po'scoraggiato perché non riesco a fare progressi. E infatti tra una vasca e l'altra a delfino devo riposare molto. Chi fa nuoto libero di solito è un po'snobbato, se nuoti male non importa... tanto non devi fare gare. Ma io voglio nuotare bene, e ci metto davvero tanto, tanto impegno e passione
Non so, cosa mi consigliate? Riparto da zero, dalle braccia con pull buoy fra le gambe cercando di inserire la respirazione? Oppure elimino la respirazione dalla mia nuotata attuale, e intanto cerco di inserirla solo andando a braccia col pull buoy? Il problema della respirazione e della rigidità tra l'altro mi perseguitano anche quando vado a gambe delfino a pancia in giù, tenendo le braccia lungo i fianchi: quando devo respirare sono costretto a spezzare la fluidità del movimento, e in generale non capisco se per essere più fluido con la schiena devo muovere il collo oppure no... anche qui dicon tutti che sono rigido, vuol dire che non spingo il petto a fondo vasca o che non seguo un movimento ondulatorio?
Sarei grato per qualsiasi forma di consiglio. Spero di non aver annoiato e di non essere stato ridondante. Cmq le esperienze di chi ce l'ha fatta mi saranno di ispirazione.
Grazie
Alessio