51

Re: Allenatore e/o Istruttore: caratteristiche ed aspettative

Marioaversa ha scritto:

Corso Principianti con obiettivi quali ambientamento (galleggiamento ed acquaticità)

Il problema e' tutto qui, se e' un corso di ambientamento la vedo dura "relegarli" come dice lei... nel senso che prima dell'ambientamento cosa c'e' il corso dove toccano l'acqua e basta !!!
dai normale che i livelli possono essere diversi, ma l'ambientamento deve essere l'obbiettivo per tutti e ci si arriva per gradi e visto che non siamo (per fortuna) tutti uguali. A me sembra normale che ci sara' chi galleggia bene subito chi dopo chi farà fatica ecc...

e poi scusa se devi fare affiancamento, o hai delle direttive condivise a priori, o ci devono essere delle linee guida date dal responsabile altrimenti anarchia e quindi... ci sta' il tuo intervento.

Sul fatto come dirlo ecc... hai le spalle grosse big_smile

Buona bracciata a tutti -__-

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Re: Allenatore e/o Istruttore: caratteristiche ed aspettative

https://www.nuotomania.it/public/blog/index.php/2010/12/nuoto-didattica-e-apprendimento-motorio/

In quest'articolo di Stefano è sintetizzato il 50% del Corso Istruttore.

Consiglio agli Istruttori di rinfrescare la memoria e chi è prossimo a sostenere gli esami, di leggerlo con attenzione.

Grazie Stè.

1) AUT DISCE, AUT DISCEDE
2) Azzoppare il cavallo pensante....questo

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53

Re: Allenatore e/o Istruttore: caratteristiche ed aspettative

curiosita/sondaggio...mi sembra di capire che facendo una media su tutto "lo stivale"gli istruttori percepiscono circa 8 euro l ora, voi generalmente quante ore fate mensilmente? io faccio mediamente 24ore (sempre al mese) prendendo circa 200 euro al mese...dalle mie parti c'e più la politica di far fare meno ore a più istruttori che più ore a un numero minore di istruttori..

se vuoi puoi tutto il resto sono scuse big_smile

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Re: Allenatore e/o Istruttore: caratteristiche ed aspettative

Il fatto è che il dilettantismo e la legge biagi permettono alle società di risparmiare un mare di soldi.
Ma nelle società serie si riesce a guadagnare meglio.

--- programmi di allenamento per nuoto libero GRATUITI elaborati da tecnici dell FIN (Federazione Italian Nuoto)

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55 (modificato da allievo 14-04-2014 22:08:13)

Re: Allenatore e/o Istruttore: caratteristiche ed aspettative

Ciao Stefano, purtroppo mi sembra di capire che le società classificabili come "serie" Sono in netta minoranza. hmm  vediamo altri utenti se ci danno un loro contributo per avere un idea di quante ore mediamente lavora un istruttore
Ciao

stefano '62 ha scritto:

Il fatto è che il dilettantismo e la legge biagi permettono alle società di risparmiare un mare di soldi.
Ma nelle società serie si riesce a guadagnare meglio.

se vuoi puoi tutto il resto sono scuse big_smile

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56 (modificato da Thorpe 22-04-2014 13:03:48)

Re: Allenatore e/o Istruttore: caratteristiche ed aspettative

non so se c'entri qualcosa o meno... mi par di aver letto che il tetto massimo annuale sotto i quali nn c'è tassazione è   passato da 7500 a 2000 euro.... la cosa nn ci aiuta di certo sad

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57 (modificato da allievo 22-05-2014 12:23:44)

Re: Allenatore e/o Istruttore: caratteristiche ed aspettative

avrei piacere di un vostro consiglio..sono stato contattato da uno stabilimento balneare che ha la piscina per organizzare questa estate dei corsi nuoto per bambini da 5 anni di eta' in su..(credo siano alle primissime armi) mi e' stato chiesto qual'e il mio "tariffario", io ho risposto che ne parleremo di persona appena prendiamo un appuntamento.
E' sul "tariffario" che vorrei un vostro consiglio, parto con il dire che sono del centro Italia , dal nord al sud ci sono differenze nelle paghe . Ho detto alla direzione che io non lavoro con piu' di 6 bambini per corso (mi sembra un numero adatto per lavorare bene e in sicurezza).
Ora, io pensavo di fare una cifra forfettaria a lezione di 50' a prescindere dal numero dei bambini che da quanto ho capito e' sicuramente minimo di 6.
Devo ancora capire se vogliono fare due volte a settimana o tre o 1 lezione piuttosto che 2 di seguito nella stessa giornata , questo nel caso fossero più di 6 i bambini e quindi da dividere in due lezioni distinte
Considerate che per arrivare a questo stabilimento devo contare  ogni volta che vado 10 euro di benzina hmm   
Voi quale dite sia il prezzo piu' congruo da chiedere per ogni singola lezione? diversamente fareste a settimana? insomma..consigliatemi cosi' magari quando vado ho le idee un po più chiare
grazie
PS. le lezioni le paga direttamente lo stabilimento per offrire un servizio ai bagnanti, fino ad oggi le ha tenute una ragazza che andava li come bagnante ma senza il minimo brevetto o esperienza in piscina come scuola nuoto. Non mi e' stato detto quanto pagavano lei

se vuoi puoi tutto il resto sono scuse big_smile

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58

Re: Allenatore e/o Istruttore: caratteristiche ed aspettative

Contratto nazionale 10€ ora...poi vedi tu smile in bocca al lupo!

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di marina sito web

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59 (modificato da allievo 22-05-2014 13:43:15)

Re: Allenatore e/o Istruttore: caratteristiche ed aspettative

bungiorno Marina e grazie per la risposta smile   tu stai lavorando in questo momento?

marina ha scritto:

Contratto nazionale 10€ ora...poi vedi tu smile in bocca al lupo!

se vuoi puoi tutto il resto sono scuse big_smile

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60

Re: Allenatore e/o Istruttore: caratteristiche ed aspettative

Solo come personal trainer,purtroppo.
Alleno pallavolo giovanili maschili in compenso wink

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di marina sito web

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61 (modificato da allievo 23-05-2014 15:07:00)

Re: Allenatore e/o Istruttore: caratteristiche ed aspettative

Ho molto, ma molto da imparare...mi voglio fare una bella autocritica.. ho preso in mano un corso da poco tempo, ereditato da un collega (che non è proprio il massimo e risaputo, più di una volta il nostro responsabile sul piano vasca lo ha ripreso perché i suoi allievi hanno discrete pecche)
)che ha dovuto lasciare,  di7allievi,  che nuotano decorosamente il crawl...c e n erano 2...teste alte tipo pallanuoto, gambe a fondo, 0 rollio..dopo 1 stagione intera con la solita istruttrice. Avendo visto gli esercizzi  che gli proponevo, esercizi per cercare un Po di eliminare o comunque ridurre i difetti, mi hanno chiesto il perche e io ho commesso la leggerezza di dire ciò che pensavo e ciòe che secondo me c e da lavorare e che in pochi
Nuotavano davvero correttamente,non e stato per niente carino, e sembrato di screditare la mia collega (non volevo ci mancherebbe)   era la verità ci  e mi è venuto spontaneo dirlo,purtroppo sono molto  spontaneo e lo faccio ingenuamente. Solo che poi uno di loro mi ha detto " dopo 1 anno scopro che ci sono errori che mi portò dietro,m allora perché prima non li correggevano?"..insomma diciamo che ingenuamente ho pestato i piedi a una mia collega....che ingenuità...avete mai connesso leggerezze cosi?  Sono proprio una matricola.   hmm  solo che certe leggerezze soprattuttptall inizio si pagano....

se vuoi puoi tutto il resto sono scuse big_smile

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Re: Allenatore e/o Istruttore: caratteristiche ed aspettative

allievo ha scritto:

Avendo visto gli esercizzi  che gli proponevo, esercizi per cercare un Po di eliminare o comunque ridurre i difetti, mi hanno chiesto il perche e io ho commesso la leggerezza di dire ciò che pensavo e ciòe che secondo me c e da lavorare e che in pochi

No fammi capire......tu proponi esercizi e gli allievi ti chiedono il perché.....?
E poi se glielo dici la prendono come una offesa ?
Ma roba da matti.

Guarda non hai commesso nessun errore,hai fatto bene a proporre esercizi e se pensi che abbiano bisogno di lavorare per affinare la nuotata hai fatto bene a dirglielo.
Il bravo medico non è quello che ti dice che stai bene tanto per farti contento,ma quello che ti cura.
Piuttosto l'episodio testimonia quanto ci sia ancora da lavorare per creare la giusta consapevolezza di ciò che è il nuoto e il suo apprendimento,ed eliminare il concetto che gli esercizi li fanno solo gli scarsi che hanno ancora da imparare e da correggere.

Diciamo che io al tuo posto a chi si offende perché gli propongo un esercizio,avrei ribattuto che se nelle agonistiche i nuotatori più evoluti del mondo si fanno centinaia e centinaia di metri di esercizi TUTTI i giorni,qualcosa vorrà pur dire,e come minimo che se gli esercizi li fanno i campioni del mondo,sarà mai possibile che uno che nuota da solo un anno possa pensare di non avere più bisogno di fare esercizi e non aver più niente da imparare ?

Non è questione di dirgli che gli hanno insegnato male,è questione di fargli capire che a prescindere dagli errori che possono fare o meno,il controllo neuromotorio del gesto fine si perde in lassi di tempo misurabili in ORE (non mesi) e che quindi destinare una percentuale del volume agli esercizi è la prassi,non dico giornaliera ma quasi, di chi nuota bene,e che non è assolutamente normale nuotare senza mai e poi mai fare esercizi.

Ciao

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63 (modificato da allievo 23-05-2014 22:19:11)

Re: Allenatore e/o Istruttore: caratteristiche ed aspettative

ciao stefano, credo di essermi spiegato un po male, ero troppo di fretta e non ho scritto un post che si capisse bene, cerco adesso con più calma di chiarire il tutto. Prima cosa da dire e' che non si sono impermalositi, anzi erano d apprims meravigliati. per loro fare tecnica era una cosa impensabile e mai fatta prima. la loro reazione immediatamente successiva e stata di  entusiasmo  .. mai fatta una volta tecnica in 9 mesi di corsi!! fatta questa premessa passiamo al fatto...
Ho preso da 2 lezioni questo ccorso adulti che come dicevo era di una ragazza che per quanto ho capito per fonti non sicure ma bensi' certe , beh e' molto stimata dai nostri capi, il problema a mio avviso sta nel fatto che non e' stimata per la sua grande professionalita' quanto piuttosto che ' sempre disponibile, a qualsiasi ora di qualsiasi giorno e anche senza preavviso (non ha famiglia, la vorrei vedere in condizioni diverse..comunque), dire che come pereparazione e' appena sufficiente e' un regalo, non lo e davvero!!  per farti capire di che livello parliamo, un giorno lavorando insieme ho proposto ai bambini l esercizio per accettare di perdere l ecquilibrio in avanti, quindi in piedi sul secondo/terzo  scalino della scaletta (quindi gambe in acqua rigorosamente)e poi lasciarsi cadere in acqua con le braccia larghe senza fare nessun movimento "per coprirsi il viso o affini" e una volta in acqua mantenere la posizione a stellina e galleggiare, come sai i piedi in acqua sono fondamentali, lo dice anche il manuale del corso da allievo istruttore  FIN  pagina 143 che vieta espressamente di fare questo esercizio dal bordo!! ebbene questa genia mi voleva riprendere dicendomi che farli "cadere"  dalla scaletta era troppo facile, meglio se provavano a lasciarsi cadere a fermi immobili "stellina" ma dal bordo, quindi completamente fuori dall acqua! giusto per farti capire il soggetto eh...quindi la grande stima da parte dei nostri capi nei suoi confronti e' data dalla grande disponibilita', poi per il resto si guarda in giro e copia da tutti o come sempre accade nelle sue lezioni, ripete i soliti esercizi 5 e più  volte per ogni esercizio e fa passare i 50' facendo questi 3/4 esercizi e via, non lo fa per rinforzare ma per un repertorio cosi ridotto da  dover ripetere e ripetere.  io ho preso il suo corso (che era suo da fine settembre) e questi disgraziati  non ti dico, testa alta nel crawl, gambata a bicicletta nel dorso, recupero gambe rana a piedi unitissimi e super pausa nella bracciata al momento della trazione..insomma un mezzo disastro...alla prima lezione ho chiesto loro cos'era solito fargli fare la sua ex istruttrice, la loro risposta e' stata che l unica cosa che facevano erano 2000mt di nuoto, utilizzo delle pinne giorno fisso il mercoledì e senza un minimo d idea di cio' che e' il rapporto tra i metri totali dell allenamento e l utilizzo delle pinne che a loro venivano propinate per il poteziamento, nuotavano tipo più di meta' allenamento di sole pinne!!! Al che ho detto loro che sono contrario all utilizzo delle pinne come mezzo di potenziamento quantomeno fin quando non sara' acquisita' una buona tecnica, inutile cercare di potenziare un gesto tecnico che di per se e' scorretto!! per dargli dimostrazione di cio' cui mi riferivo ho chiesto ad un allievo di farmi vedere per gentilezza 10 secondi di gambe stile in verticale con le braccia sopra la testa cercando magari di rimanere fuori dalla acqua con il mento...risultato? c'e riuscito per circa 3 secondi, poi e' sparita tutta la testa sott acqua e nonostrante provasse inutimente a battere le gambe crawl, non saliva di un centimento sopra la superficie Dell acqua, la sua gambata partiva dal ginocchio..la parte superiore della coscia totalmente inutilizzata. li ho fatti nuotare a stile, ebbene non c'era uno che accennasse un minimo di rollio, gli ho fatto fare alcuni esercizi per fargli sentire cio' che e' il rollio, e immediatamente gli ho fatto provare il solito 25mt, risultato rispetto a prima -4 bracciate ogni 25mt!!! al che scoraggiato gli ho detto, ragazzi scusate ma di voi non c'e ne uno che nuota decentemente e non capisco il perché in questi 9 mesi avete fatto solo metri su metri senza mai curare la tecnica. Mi e' stato detto che non hanno mai fatto tecnica, 3 volte a settimana per  mesi e mai tecnica 1 volta!!!
oggi altra sessione di corso, altre pecche che non ti dico, allora giu con altri esercizi per correggere e che puntualmente a termine degli stessi, provavamo il solito 25mt e meraviglia....-3 secondi in 25mt a rana! e ci credo saltavano come dei cavallucci di mare e muovevano la testa come una sedia a dondolo poverini, sempre più incredulo mi e' venuto spontaneo di dire "ragazzi miei scusate ma davvero c'e da lavorare, non trovo tra voi uno che nuoti davvero!" a fine lezione un allievo mi ha detto che era infastidito dal sentirsi dire che non tra di loro non c'e ne uno che sa nuotare, alche ho pensato che forse ho mancato di tatto nel ripeterlo due/tre volte di fronte a situazioni cosi' evidenti, davvero non sono riuscito a farne a meno, ero totalmente incredulo. Poi si e' un po ripreso dicendomi che il "suo ifastidio" era dato dal  fatto che per 9 mesi gli hanno detto che nuotavano decentemente e che  l unica cosa che hanno fatto e fare vasche su vasche e che invece adesso, a pochi allenamenti dalla fine stagione, ero arrivato io a dirgli che onestamente tra loro forse c'era uno/due che avevano una tecnica "presentabile".
Il mio primo pensiero e' stato per il dispiacere di "averli mortificati" nel ripetergli davanti a tanto stupore che non andava bene per nulla e poi il secondo pensiero e' stato : e adesso se cio' che ho detto viene all orecchio di questa specie d istruttrice?! questa e' tenuta come le cose sante...io invece sono praticamente in prova, ho solo qualche mese di sostituzioni fino ad oggi" , per carita' mi sono guadagnato la stima di guasi tutti e non per la sola disponibilita'...pero' capisci stefano i miei "pensieri"?.... penso di aver detto troppo, troppo in maniera diretta e nei confronti di una super tutelata....speriamo non gli venga all orecchio e son dolori :-/

stefano '62 ha scritto:
allievo ha scritto:

Avendo visto gli esercizzi  che gli proponevo, esercizi per cercare un Po di eliminare o comunque ridurre i difetti, mi hanno chiesto il perche e io ho commesso la leggerezza di dire ciò che pensavo e ciòe che secondo me c e da lavorare e che in pochi

No fammi capire......tu proponi esercizi e gli allievi ti chiedono il perché.....?
E poi se glielo dici la prendono come una offesa ?
Ma roba da matti.

Guarda non hai commesso nessun errore,hai fatto bene a proporre esercizi e se pensi che abbiano bisogno di lavorare per affinare la nuotata hai fatto bene a dirglielo.
Il bravo medico non è quello che ti dice che stai bene tanto per farti contento,ma quello che ti cura.
Piuttosto l'episodio testimonia quanto ci sia ancora da lavorare per creare la giusta consapevolezza di ciò che è il nuoto e il suo apprendimento,ed eliminare il concetto che gli esercizi li fanno solo gli scarsi che hanno ancora da imparare e da correggere.

Diciamo che io al tuo posto a chi si offende perché gli propongo un esercizio,avrei ribattuto che se nelle agonistiche i nuotatori più evoluti del mondo si fanno centinaia e centinaia di metri di esercizi TUTTI i giorni,qualcosa vorrà pur dire,e come minimo che se gli esercizi li fanno i campioni del mondo,sarà mai possibile che uno che nuota da solo un anno possa pensare di non avere più bisogno di fare esercizi e non aver più niente da imparare ?

Non è questione di dirgli che gli hanno insegnato male,è questione di fargli capire che a prescindere dagli errori che possono fare o meno,il controllo neuromotorio del gesto fine si perde in lassi di tempo misurabili in ORE (non mesi) e che quindi destinare una percentuale del volume agli esercizi è la prassi,non dico giornaliera ma quasi, di chi nuota bene,e che non è assolutamente normale nuotare senza mai e poi mai fare esercizi.

Ciao

se vuoi puoi tutto il resto sono scuse big_smile

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Re: Allenatore e/o Istruttore: caratteristiche ed aspettative

Okkey ho capito.
Alcuni consigli anche se credo ci sei già arrivato da solo......
nel rapporto con gli allievi cerca sempre di essere positivo,cioè non dire mai che non sanno nuotare (del resto già muoversi da qui a li è nuotare,quindi a meno che non sappiano nemmeno galleggiare sarebbe una bugia) piuttosto sottolinea il fatto che la strada da fare è lunga e che non la si può percorrere in fretta.
Più che parlare di errori cerca di parlare di situazioni penalizzanti,o di qualcosa da regolare o sistemare o sviluppare;nel primo caso l'allievo si sente come uno che commette degli sbagli o che non è capace di fare un qualcosa che dipende da lui e incolperà se stesso per ogni singola ripetizione senza successo;invece nel secondo caso con una buona comunicazione recepirà il concetto che il nuoto è una evoluzione e che l'impegno non basta ma occorre anche pazienza,in questo modo ti sarà più facile renderli orgogliosi della strada che hanno fatto per poca che sia.
Cerca di non denigrare pubblicamente il lavoro degli altri insegnanti perché la gente in vasca non ha la competenza per discernere il torto o la ragione e tranne pochi casi simpatizzerà per la persona assente piuttosto che per chi parla alle spalle,ma sempre a prescindere dal torto e dalla ragione l'unico vero danno lo subirà la credibilità di tutto il corpo insegnanti.
A meno che non si sia di fronte ad un vero insulto nei confronti di quello che è la corretta struttura della nuotata,o bestemmie vere e proprie (nel qual caso più che con gli allievi consiglio di parlarne al direttore di vasca oppure in assemblea con gli altri istruttori) se proprio ti senti inorridire  per qualcosa magari esprimi la tua contrarietà dicendo per esempio....io preferisco fare in un modo differente,provate un po' come dico io e poi decidete da soli cosa vi sembra più comodo o sensato.

Ciao

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65 (modificato da allievo 24-05-2014 06:31:40)

Re: Allenatore e/o Istruttore: caratteristiche ed aspettative

Come prima cosa, grazie per i consigli Stefano, ne farò tesoro e sicuramente da qui ripartiro'. Ci tenevo a precisare una cosa stefano,  sono stati gli allievi a chiedermi i dopo aver fatto il corso con me, che cosa avevano fatto in quei 9 mesi, visto che davanti ai miei consigli avevano trovato subito in miglioramento, si sono chiesti quanto tempo avevano perso e perché non erano mai stati corretti una volta in 9 mesi...Non vedo l ora di rivederli, la prima cosa che farò sarà quella di scusarmi con loro se involontariamente li ho "offesi" nel dirgli così è che non era mia intenzione farlo. In tutta sincerità Stefano, credo semplicemente che quando sei precario (tutti lo sono nelle piscine ma chi fa solo sostituzioni lo è di più rispetto a chi ha corsi."fissi") hai la voglia di fare e a volte anche purtroppo strafare per dimostrare che puoi starci lì, perché magari e' molto che aspetti una chance, in linea generale credo non sia raro che accada che  il troppo attendere o il troppo tenerci a una cosa possa farti commettere anche l errore di spingere "troppo sull accelleratore" per la frenesia inconscia di non volersi far scappare quell occasione tanto e tanto attesa. ...se in più hai la possibilità di sostituire una mezza incapace,beh allora si che il meccanismo si può amplificare .. a finire ci possiamo aggiungere che  il tutto e' condito da una certa inesperienza...diventa tutto un bel mix! queste considerazioni  non vogliono essere è una giustificazione per carità , ma solo un soffermi a riflettere ,senza incertezze mi sono reso conto che non  ho avuto un atteggiamento giusto, anche se che, visto tutto il "mix" di cui sopra e   soprattutto agli inizi e con poca esperienza ... possa accadere.L importante come dicevo e' soffemarsi sugli errori ,rifletterci e ripartire da li con l umiltà di rendersi conto di cio' che non e andato e soprattutto ammetterlo, ripartendo con un approccio sicuramente diverso e facendo tesoro di cio' che c'e da "migliorare/modificare" , terro sempre ben presente dei tuoi consigli stefano e ci vista l occasione, dato che ora e' passato un po di tempo, ci tenevo a scusarmi ancora per "l abbaglio" che avevo preso nei tuoi confronti. Mi ero gia scusato a suo tempo ma fare delle scuse a caldo e' un conto,  io ci tenevo a fartele nuovamente adesso e a distanza di un po di tempo, e giusto,perché veramente le meriti!
   
Sinceramente grazie stefano   smile

stefano '62 ha scritto:

Okkey ho capito.
Alcuni consigli anche se credo ci sei già arrivato da solo......
nel rapporto con gli allievi cerca sempre di essere positivo,cioè non dire mai che non sanno nuotare (del resto già muoversi da ,qui a li è nuotare,quindi a meno che non sappiano nemmeno galleggiare sarebbe una bugia) piuttosto sottolinea il fatto che la strada da fare è lunga e che non la si può percorrere in fretta.
Più che parlare di errori cerca di parlare di situazioni penalizzanti,o di qualcosa da regolare o sistemare o sviluppare;nel primo caso l'allievo si sente come uno che commette degli sbagli o che non è capace di fare un qualcosa che dipende da lui e incolperà se stesso per ogni singola ripetizione senza successo;invece nel secondo caso con una buona comunicazione recepirà il concetto che il nuoto è una evoluzione e che l'impegno non basta ma occorre anche pazienza,in questo modo ti sarà più facile renderli orgogliosi della strada che hanno fatto per poca che sia.
Cerca di non denigrare pubblicamente il lavoro degli altri insegnanti perché la gente in vasca non ha la competenza per discernere il torto o la ragione e tranne pochi casi simpatizzerà per la persona assente piuttosto che per chi parla alle spalle,ma sempre a prescindere dal torto e dalla ragione l'unico vero danno lo subirà la credibilità di tutto il corpo insegnanti.
A meno che non si sia di fronte ad un vero insulto nei confronti di quello che è la corretta struttura della nuotata,o bestemmie vere e proprie (nel qual caso più che con gli allievi consiglio di parlarne al direttore di vasca oppure in assemblea con gli altri istruttori) se proprio ti senti inorridire  per qualcosa magari esprimi la tua contrarietà dicendo per esempio....io preferisco fare in un modo differente,provate un po' come dico io e poi decidete da soli cosa vi sembra più comodo o sensato.

Ciao

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Re: Allenatore e/o Istruttore: caratteristiche ed aspettative

allievo ha scritto:

Non vedo l ora di rivederli, la prima cosa che farò sarà quella di scusarmi con loro se involontariamente li ho "offesi" nel dirgli così è che non era mia intenzione farlo.

Secondo me non è una buona idea,otterresti solo di ricordarlo e sottolinearlo e dimostrerebbe che ci hai rimuginato dimostrando insicurezza e debolezza.
E' molto meglio se lasci stare,e magari alla prima occasione allarghi il discorso in modo apparentemente casuale fino a chiarire il punto della evoluzione progressiva dei novizi e la loro valutazione,e delle diverse strategie di lavoro cosi sistemi anche l'apparente discrepanza di metodo con la tua collega.

Capita difatti che un istruttore sappia benissimo che c'è da sistemare questo e quello che un altro istruttore invece non si capacita del perché non ci lavori,ma che invece che incapace abbia semplicemente una strategia "laterale",cioè che lavori di sponda con esercizi ad hoc attendendo che sviluppino un requisito di base.
Magari non sarà questo il caso,ma sono cose da tenere sempre in conto prima di criticare il lavoro altrui,ed è la exit strategy di base da adottare quando gli allievi ti chiedono come mai un istruttore dice ics e l'altro ypsilon.

Ciao

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67

Re: Allenatore e/o Istruttore: caratteristiche ed aspettative

Ciao Stefano, diversamente da quanto credevo avrò quelli allievi solo una volta la prossima settimana e poi probabilmente più fino a fine stagione (ho altri corsi)...per cui credo sia molto facile il tutto,  farò la mia lezione easy e via, riscaldamento, un po di tecnica e poi li farò divertire con giochi..stessa cosa se mi ricapiteranno  un altra volta prima di fine stagione...grazie per i tuoi consigli estremamente preziosi

stefano '62 ha scritto:
allievo ha scritto:

Non vedo l ora di rivederli, la prima cosa che farò sarà quella di scusarmi con loro se involontariamente li ho "offesi" nel dirgli così è che non era mia intenzione farlo.

Secondo me non è una buona idea,otterresti solo di ricordarlo e sottolinearlo e dimostrerebbe che ci hai rimuginato dimostrando insicurezza e debolezza.
E' molto meglio se lasci stare,e magari alla prima occasione allarghi il discorso in modo apparentemente casuale fino a chiarire il punto della evoluzione progressiva dei novizi e la loro valutazione,e delle diverse strategie di lavoro cosi sistemi anche l'apparente discrepanza di metodo con la tua collega.

Capita difatti che un istruttore sappia benissimo che c'è da sistemare questo e quello che un altro istruttore invece non si capacita del perché non ci lavori,ma che invece che incapace abbia semplicemente una strategia "laterale",cioè che lavori di sponda con esercizi ad hoc attendendo che sviluppino un requisito di base.
Magari non sarà questo il caso,ma sono cose da tenere sempre in conto prima di criticare il lavoro altrui,ed è la exit strategy di base da adottare quando gli allievi ti chiedono come mai un istruttore dice ics e l'altro ypsilon.

Ciao

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68

Re: Allenatore e/o Istruttore: caratteristiche ed aspettative

ciao a tutti, sono un nuovo arrivato nel forum e per il nuoto mi diletto da un annetto in una piscina da 25mt (ad agosto mi scade l'abbonamento e a settembre ho finalmente deciso di andare in un'altra piscina dove hanno quella da 50mt, Busto Arsizio per intenderci).
Tornando al discorso principale, sono piuttosto deluso dagli istruttori (sia dove sono adesso, sia quelli che mi insegnavano anni fa).
Qualche esempio:
nessuno mi ha mai detto che nel dorso i piedi non devono uscire dall'acqua, o che magari la mano nel dorso deve entrare in acqua a 45° e non come se stessi dando una sculacciata a una, o che per avere più fiato dovrei fare qualche mese in libero e respirare ogni 2 bracciate, che poi c'è chi butta fuori aria poco per volta e chi un po' all'inizio e il resto alla fine della 3° bracciata. le prime due cose (e l'ultima) le ho imparate guardando dei filmati su youtube, la terza chiedendo a un bagnino cosa potevo fare di esercizi (tipo correre, cosa che già faccio) per aumentare il fiato.

quando seguivo il corso nell'attuale piscina, i piedi mi uscivano dall'acqua facendo il dorso e l'istruttore non mi ha mai richiamato. gli dicevo che non avevo fiato quando facevo libero e lui continuava a dirmi "continua a nuotare e ti verrà", peccato ci facesse nuotare respirando ogni 1 o 3 bracciate.

da quando mi ha detto questa chicca del respirare il bagnino, riesco comodamente a farmi anche 10 vasche di continuo in libero con pause di 10 secondi, alternando respiri ogni 2, 3 e anche 5 bracciate (qualche volta ho fatto anche 25mt con soli 3 respiri).

Queste sono cose che non mi hanno insegnato (o forse si ma non ricordo) neanche quando andavo a nuotare a 10 anni (e ne sono passati 23).
Perché non insegnano queste cose?
Eppure gli insegnanti sono diplomati in questa materia quindi sono cose che sanno. poi vedo le corsie dove insegnano ai ragazzi professionisti che nuotano come nei filmati, e mi viene il dubbio: "ai professionisti insegnano bene, alle mezze seghe come me, magari un po' sovrappeso, non gliene frega un caxxo che imparino a nuotare. anzi conviene alla piscina che continuino a pagare il corso".

grazie per i vostri commenti.

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69 (modificato da ippocampo 20-06-2014 08:18:59)

Re: Allenatore e/o Istruttore: caratteristiche ed aspettative

Ciao tigro,
hai scritto alcune cose che trovo inesatte: sia nel dorso che nello stile i piedi devono rompere la superficie dell'acqua e fare la schiuma (e non "schizzi" altrimenti escono troppo), in questo modo avrai un assetto orizzontale che è l'ideale per scivolare avanti con il minimo attrito. Nel dorso entra in acqua per prima cosa il mignolo. Per farti il fiato devi nuotare in piscina e non correre.
Ci sono tanti modi diversi per respirare e tanti esercizi che variano a seconda del lavoro che stai facendo, insomma, non è che gli istruttori hanno tre esercizi che sistemano tutto ....sono infinite le cose da provare ed i più bravi sono quelli che ti faranno variare di più.
E' vero che ci vuole tempo, ma quel tempo va impiegato bene .....ed è vero che ci sono dei cialtroni, dato che mi ci sono trovata in prima persona a confrontarmi con colleghi che pensavano di non doversi impegnare troppo con gli adulti, probabilmente perché li ritenevano un po' senza speranza e poi si giustificavano dicendo che a loro interessava solo nuotare yikes Io personalmente sono sempre rimasta scandalizzata da questo comportamento perché il nostro dovere è cmq quello di insegnare anche se, a onor del vero, gli adulti vengono tutti con finalità anche ben diverse tra loro, tanto che una volta volendo insegnare una cosa semplicissima come la partenza a stile, mi son sentita dire "non devo mica andare alle olimpiadi", inutile dirti che ci son rimasta veramente di merda! yikes Ciao!

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70 (modificato da tigro 05-07-2014 21:26:30)

Re: Allenatore e/o Istruttore: caratteristiche ed aspettative

ciao, scusa il ritardo ma sono stato in Cina per lavoro e là bloccano le navigazioni (anche il semplice google e facebook, manco fossero siti di maniaci o terroristi sad .
venendo a noi, i miei maestri sono stati youtube e google. dici che nel dorso e libero i piedi devono leggermente rompere l'acqua, però questi video dicono il contrario, i piedi toccano a malapena l'acqua e in quello di dorso per nulla.
https://www.youtube.com/watch?v=R4job59R_fI
https://www.nuotomania.it/video_nuoto/video_nuoto_esercizi.htm (battuta di gambe)
ne avevo visti degli altri in tedesco ma non li trovo più

quindi io mi chiedo, ognuno ha la propria tecnica? qual'è quella che da i risultati migliori? se non ricordo male, mi sembra d'aver letto su wikipedia che negli ultimi decenni (20-30) le varie tecniche sono state perfezionate. può essere quindi che i video precedenti facciano riferimento alla vecchia tecnica e che chi li ha fatti preferisce quella? non voglio arrivare a essere perfetto al millimetro, però capire cosa è meglio.

un amico qlc mese fa mi ha risposto con un concetto come quello che hai detto, "tu nuota come ti senti meglio. non diventare matto a studiare su internet, non devi mica gareggiare".... che avesse paura che diventassi più bravo di lui? big_smile

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Re: Allenatore e/o Istruttore: caratteristiche ed aspettative

Dipende dalle andature, prendere a martellate l'acqua non ha senso ed è un errore, ma ti voglio vedere a fare un 50 stile senza fare schiuma...

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Re: Allenatore e/o Istruttore: caratteristiche ed aspettative

da istruttrice io mi devo assicurare che l'assetto sia orizzontale, ovvio che se stai bene a galla dalla testa ai piedi questi un poco devono uscire, cioè si devono vedere ....non sto a misurare il millimetro ma se la superficie dell'acqua non viene mai rotta dai piedi vuol dire che l'assetto non è più perfettamente orizzontale ma che il corpo è inclinato ed io dico che così si nuota "frenati", basta anche una piccola inclinazione del corpo e l'acqua fa molto attrito! Non devo guardare gli atleti evoluti perché ognuno personalizza il suo stile né, come dice Paolo82, i velocisti ....l'assetto orizzontale è un fondamentale che devo ricercare sin da subito poi, se guardi bene, i piedi cmq spuntano ogni tanto!

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Re: Allenatore e/o Istruttore: caratteristiche ed aspettative

Siamo un tantino OT.

--- programmi di allenamento per nuoto libero GRATUITI elaborati da tecnici dell FIN (Federazione Italian Nuoto)

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Re: Allenatore e/o Istruttore: caratteristiche ed aspettative

Secondo me, come certi abiti non sono per tutti, nemmeno gli allenatori lo sono: esistono allenatori bravissimi con atleti evoluti ma che sarebbero incapaci di allenare master, non per incompetenza, ma per disinteresse ad un modesto livello, anche all'allenatore servono stimoli per dare il meglio, poi ci sono quelli onesti e quelli disonesti che pur sapendolo si prendono impegni dei quali non gliene frega niente solo per arrotondare, quindi da un allenatore ci si aspetta onestà prima di tutto e che abbia il rispetto dei limiti di chi alleni a prescindere del loro livello. Il discorso istruttore invece è diverso, da un istruttore ci si aspetta che istruisca, per sapere se uno è un buon istruttore non guardiamo i fenomeni, guardiamo la percentuale dei suoi allievi arrivati ad un buon livello ed in quanto tempo, tenendo conto ovviamente della media in fatto di predisposizione a questo sport. In questo mi pare ed è annoso come problema, che i corsi avanzati tradiscano questa aspettativa, in molte strutture, si fa nuotare tanto, si corregge poco, si spiega poco un concetto fondamentale: senza tecnica finito, di spremere il fisico, il gioco è morto, capito questo penso che molti sceglierebbero di fare tecnica più che pensare a tirare e fare volumi elevati. Da un istruttore ci si aspetta anche non solo che istruisca tecnicamente, ma che soprattutto istruisca dal punto di vista sportivo, nel senso di dare un giusto approccio allo sport a quanti non lo abbiano.

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Re: Allenatore e/o Istruttore: caratteristiche ed aspettative

Thorpe ha scritto:

non so se c'entri qualcosa o meno... mi par di aver letto che il tetto massimo annuale sotto i quali nn c'è tassazione è   passato da 7500 a 2000 euro.... la cosa nn ci aiuta di certo sad

O Cavolo... Speriamo di no.....o sarà un disastro :-(

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