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Re: un altro "vecchietto"

Grazie.
Che corso faccio? secondo loro sono un sesto livello perchè dovrei sapere fare stile, dorso rana e un accenno di delfino.
Come ben sai non so fare bene nulla e soprattutto devo ancora imparare il sostentamento verticale!!.
Ma io NON MOLLO.
Grazie.

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227 (modificato da ippocampo 13-05-2014 11:53:54)

Re: un altro "vecchietto"

Ciao Gerolamo, ci siamo scritti in contemporanea.
Mi sono commossa, troppo buono, grazie! Per me certamente sarebbe molto bello se facessi leggere quello che ho scritto ai tuoi istruttori, o meglio ai tuoi compagni di avventura perché non ho la presunzione di voler insegnare ai colleghi, sono cose che già sanno. Poi, semmai, mi farebbe piacere avere una approvazione da Stefano, MariaPia o Nuotix, o tutti e tre ......mi scuso già anticipatamente con loro perché in questa discussione mi sono lasciata molto prendere dalla mia grande voglia di insegnare (sono stata licenziata recentemente) e tendo a scrivere un po' troppo ...è che sono logorroica di natura roll
Quello infatti che mi fa più emozionare e intristire, è che qua ho tanti bei riscontri (grazie!) ma poi, purtroppo, nella realtà non riesco a lavorare nelle piscine e ci terrei tanto perché per me è una vera passione!

So che fin'ora ho un po' attaccato istruttori e scuole nuoto (limitato) perché non insegnano come si deve ma, sempre per mia esperienza, ho capito che anche gli adulti ci devono mettere la loro parte, percui ho voluto dare anche dei consigli agli allievi perché capiscano che è importante (oltre alla motivazione che è la prima cosa che ti fa decidere di imparare a nuotare) avere l'atteggiamento giusto, infatti, gli allievi che si affidano completamente a me mi semplificano tanto il mio lavoro e insieme facciamo dei percorsi molto soddisfacenti.
Dove lavoravo prima però erano arrivati al punto che per accontentare la clientela, dicevano di farli solo nuotare perché a loro interessava quello ma, secondo me, i punti sono due:
1) sono gli istruttori e la scuola nuoto che sanno e devono decidere come insegnare e non gli allievi
2) Gli adulti sono ignari (e tu me lo confermi) su come si impara nel modo giusto a nuotare e forse, se glielo si dice, loro capiranno e sceglieranno il sistema giusto

Quest'anno, dato che insegno gratis come socia di un club di sub e apnea e non è una scuola nuoto, sono arrivata al punto che ho detto al mio allievo (già allenato con bici e corsa, ma vuole imparare a nuotare per poi fare triathlon), che ci sono due modi per imparare a nuotare: 1 presto e male e 2 il tempo necessario a te e bene ....io sono in grado di insegnarti in tutti e due i modi ma il primo lo aborro, anche perché poi voglio vederti in un lago yikes .......e ha scelto il secondo!

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228

Re: un altro "vecchietto"

ciao ragazzi, purtroppo è praticamente impossibile seguire la discussione..ho letto velocemente ma c'è troppa carne al fuoco.

quello che vorrei dire è che come in tutte le cose della vita ognuno ha i suoi tempi..i miei sono forse stati più lunghi(a proposito dopo più o meno sette mesi e mezzo di corso effettivo partendo da zero sono arrivato a 1,5km in un'ora*) ma continuo a pensare che in una struttura con gente più vogliosa di imparare avrei imparato di più,meglio e prima..lo dico per sensazioni che ho avuto dall'inizio e per conferme sui metodi avute qui.

Per il resto concordo sull'ambientamento come punto fondamentale, infatti ricordo mesi fa quando dovevo fermarmi a metà vasca e non riuscivo a migliorare, ora sono più rilassato e quindi non avendo la preoccupazione di non riuscire a finir la vasca posso pensare alla teoria mentre nuoto, es. ora mi sto concentrando molto nel girare la testa tenendola a filo acqua durante la respirazione anzichè alzarla e credo che visto come funziona il nuoto che va per assimilazione dei movimenti poco alla volta la posizione/movimento  migliorera e diverrà più automatico.
Sono speranze e ripeto e forse sembrerò uno mai contento ma mentre all'inizio invece delle solite frasi ripetitive avrei avuto bisogno che mi fosse spiegato l'errore anche con parole diverse ora invece del silenzio avrei bisogno che mi si dicesse a ogni vasca cosa non va perchè è da fuori che si vede tutto.

Ho visto che mi si chiede degli scivolamenti, mi sembra che vadano abbastanza bene(giudizio autoditattico). Confermo che saper nuotare è diverso dall'essere rilassati, l'altra sera ho avuto uno scontro con una alla prima lezione e sono andato in affanno per qualche secondo.

* 1,5 km misto tra dorso, stile,pullboy, tavoletta. Fatico ancora troppo, se mi si chiedesse ti fare vasche senza fermarmi credo che dopo 300mt sarei pronto per la doccia(stima ottimistica). A tal proposito una curiosità: che differenze ci sono nel farsi il fiato nella corsa e nel nuoto?prendendo come riferimento un nuotatore medio che non ha uno stile particolarmente faticoso. Cioè è possibile che uno riesca a farsi il fiato con la corsa ma non col nuoto?

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229 (modificato da Dragonheart 15-05-2014 15:00:29)

Re: un altro "vecchietto"

Scrivo qui perchè la discussione mi sembra "adatta" e (lo giuro!) dopo aver vanamente cercato nei thread più vecchi una risposta adeguata.
Dopo aver fatto svariati corsi di nuoto fino alla preadolescenza, per oltre vent'anni ho smesso di frequentare piscine diverse da quelle dei villaggi turistici fino a che mio figlio non è stato abbastnza grande da poter frequentare da solo il suo corso, lasciandomi così un'ora di tempo per il nuoto libero.
Un anno e mezzo fa, alla prima ripresa, nuotavo mezza vasca e dovevo fermarmi.
Con due allenamenti a settimana di media ho rimesso in sesto quel che sapevo e avevo dimenticato: mi sembrava di aver fatto grandi passi avanti, soprattutto nello stile libero, che è il mio preferito, fino a che un amico, ex nazionale giovanile di nuoto, mi ha fatto notare che le mie gambe affondavano troppo, soprattutto in concomitanza con la respirazione (preciso: difetto di cui ero scarsamente consapevole e che quella rivelazione ha accentuato, cosa fa la testa...).
Di fatto, da qualche mese, lo stile libero mi riesce solo con il pull e, se lo tolgo, ogni vasca è un calvario con la parte inferiore del corpo che scende inesorabilmente creando un circolo vizioso (la nuotata si scompone, fatico a respirare, ecc...).
Tutti dicono, scivolamenti: ma io scivolo senza problemi e, se mi limito a spingere di gambe, testa sotto, finchè il fiato dura vado avanti e la gambe stanno lì dritte, altro che affondare (in generale, mi sento molto ambientato, con il pull faccio anche 25m in apnea e l'ultima mia preoccupazione è quella di affogare, anzi, non uscirei mai dalla vasca).
Quindi, per concludere, la risposta che mi sono dato è che il problema potrebbe dipendere dalla mie (indiscusse) scarse capacità di coordinazione nei movimenti: quell'innocente osservazione ha scatenato un meccanismo per il quale penso troppo a cosa fanno le gambe e, su una base di debolezza dei lombari e degli addominali che non disconosco, ho finito per perdere naturalezza scomponendo in fasi (gambe, braccia, respirazione) la nuotata.
Certo, quando poi con il pull "volo" (e considerando che prima di gennaio il pull non lo avevo mai usato), mi verrebbe voglia di prendere a testate il muretto.
Grazie a chi mi risponderà o, semplicemente, perderà tempo a leggermi.

Hoc erat in votis

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230 (modificato da ippocampo 15-05-2014 20:17:20)

Re: un altro "vecchietto"

Bentornato a tabs78 e benvenuto a Dragonheart,
si vede caro tabs78 che non leggi il forum perché in ogni discussione si capisce come va praticato il nuoto e qual'è il modo giusto per migliorare e, se ho avuto l'impressione giusta, tutti e due state sbagliando perché pensate di migliorare solo nuotando ma non funziona così, bisogna fare tecnica, tecnica e poi tanta tecnica, cioè esercizi!
Oltre a doversi adattare ad un nuovo ambiente, come spiegavo sopra, bisogna tener anche presente che il nuoto è uno sport molto tecnico e necessita di fare tanti esercizi sin dall'inizio e per sempre. Questo perché se si nuota e basta la tecnica scade e quindi si peggiora, non si migliora per niente, dato che il corpo umano tende a cercare il movimento più comodo e cioè meno faticoso a discapito della buona tecnica che, quindi, va sempre curata. Inoltre ogni errore, come la respirazione a stile fatta male, si corregge facendo gli esercizi adatti per quel problema.
Leggendovi mi ricordate molto quelli che nuotavano in corsia ormai da anni e che avevano come unico scopo e indicatore del loro miglioramento il numero delle vasche a stile che riuscivano a fare senza fermarsi o, al massimo, la velocità di percorrenza di una vasca ....25mt. Io quando vado a nuotare non se nemmeno quante vasche faccio, non mi interessa, io sono felice se ho avuto delle belle sensazioni, delle nuove sensazioni, se sento di aver lavorato bene, concentrata, etc.
Cmq, tornando a questi che io chiamavo sfigati, nuotavano male perché probabilmente mancavano loro le basi oppure non avendo più fatto esercizi da una vita erano peggiorati. Uno nuotava a stile quasi in verticale, ad un altro con le gambe quasi ferme ho detto di muoverle di più per rompere la superficie con i piedi ma mi ha risposto che non lo faceva perché durava troppa fatica, un altro mi ha chiesto una volta di insegnargli la virata e non era nemmeno capace di fermare un braccio avanti per aspettare l'altro .......che tristezza! Io ho provato a dire qualcosa sugli esercizi da fare ma si erano pure convinti che gli esercizi servivano solo per imparare a nuotare, quindi per loro fare esercizi era come tornare indietro però, guarda caso, nemmeno gli riuscivano! Conclusione, altra mentalità sbagliata: ora che sappiamo nuotare si nuota e basta e nuotando e basta si migliora e si correggono gli errori. Peccato però che sia tutto il contrario! Risultato: gente che nuota malissimo che non si può vedere e che dura un sacco di fatica per niente! Il mio consiglio: aprite gli occhi, il nuoto non è così!
Anche io ho fatto dei corsi da ragazzina dove si nuotava e basta e per fortuna non mi annoiavo nemmeno perché mi piaceva tanto nuotare ma poi, da grande, quando ho fatto il master con un allenatore molto bravo, finalmente ho aperto gli occhi ed ho pensato felice "ah! Allora è questo il nuoto!" Per me è stata un'illuminazione! Praticamente si faceva riscaldamento, poi esercizi di tecnica di solito dedicati ad uno stile, poi l'allenamento vero e proprio e infine il defaticamento. Ogni tanto ci infilava altre cose tipo remate per la sensibilità, i tuffi di partenza, etc. insomma, non ci si annoiava mai mentre invece, e non capisco proprio perché, chi non vuole fare esercizi (e non dico solo tecnica perché quella ne è solo una parte), dice che si annoia ma io, sinceramente, mi annoierei a morte a fare solo nuoto, specie adesso che conosco un'infinità di esercizi che quando vado in piscina ho l'imbarazzo della scelta ....in più, conoscendo l'utilità e l'indispensabilità, solo uno scemo si rifiuta di farli, no?
Cmq io gli sfigati ci ho provato ad illuminarli ma adesso saranno ancora lì a fare vasche su vasche a dorso, stile e rana e, per finire, le irrinunciabili gambe tavoletta .....ma che palle! yikes mad 

Ops! Mi sono sfogata di nuovo roll

P.S. se almeno voi vi siete illuminati ....la prossima volta, bando alle ciance, vi do un po' di esercizi, ciao!

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Re: un altro "vecchietto"

ippocampo ha scritto:

benvenuto a Dragonheart,


P.S. se almeno voi vi siete illuminati ....la prossima volta, bando alle ciance, vi do un po' di esercizi, ciao!

Grazie!

Se posso, Ippocampo: gli esercizi sono bellissimi e utilissimi, ma io nuoto (tra lavoro e famiglia....) il sabato mattina (ed è capitato di essere in 6 - sei - uomini adulti in 25 m...) e in pausa pranzo (qui va un po' meglio).
Non è facile farli liberamente, insomma, senza dar fastidio, senza essere centrati da gente che si crede Magnini, senza prestare attenzione al ragazzino che pensa sia un parco acquatico, ecc...

Hoc erat in votis

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232 (modificato da Squalo Leuca 16-05-2014 23:23:02)

Re: un altro "vecchietto"

ippocampo ha scritto:

se già alla prima lezione vedo la faccia dubbiosa al primo esercizio che propongo ....ho già capito che sarà dura, perché sarò costretta a guadagnarmi la fiducia e dovrò dare mille spiegazioni per ogni cosa che propongo perdendo un sacco di tempo prezioso ....perché per imparare bisogna FARE e non parlare!

Ricevuto big_smile , cercherò di far meno domande big_smile
Personalmente mi escono sempre spontanee e non è mancanza di fiducia verso l'istruttore è che sono effettivamente interessato al perché e al per come le palette, pinne, mi aiuteranno a fare questa o quell'altra cosa, del perché nuotare dorso a un braccio mi aiuterà nel dorso completo e compagnia bella.
Comunque è interessante leggere il parere di una istruttrice,; tra l'altro pensavo di far cosa gradita a sommergerli di domande dimostrando di conseguenza interesse. smile


ippocampo ha scritto:

Il consiglio che ti do innanzitutto è di andare in piscina regolarmente (senza saltare lezioni e se le salti recupera anche nel nuoto libero) e con l'atteggiamento giusto, cioè affidati al tuo istruttore con fiducia, fai tutto quello che ti dice impegnandoti e concentrandoti al massimo senza pensare a dove vuoi arrivare

Su questo non c'è alcun problema.  Sono abbastanza cocciuto, quando mi fisso su un qualcosa sputo l'anima e vado avanti.
Però questa te la devo dire, mannaggia a me ieri non m'è andato giù l'ultimo esercizio:  sdraiato a mo' di morto dovevo andare avanti muovendo solo le mani.  Per circa 5 minuti non sono riuscito a fare un metro, continuavo a girare le mani nel verso opposto, non riuscivo proprio a capire dove sbagliavo perché a me sembrava di muovermi come aveva detto il mr!!  Mi sono sentito un profondo pirla big_smile ... avessi una piscina giuro andrei a provare ora, ho ancora l'incazzatura per non esser riuscito a farlo roll


ippocampo ha scritto:

riguardo alla respirazione a stile, per capire meglio anch'io, dovresti provare gli esercizi che ho scritto qua il 30/04 al punto 1) respirazioni verticali, se puoi poi magari mi sai dire com'è andata.

Segno tutto.  Appena mi farò la mia prima ora di nuoto libero li provo.

ippocampo ha scritto:

I test che mi servono per capire meglio è quante bracciate fai senza respirare, o cmq fin dove arrivi cioè 1/2 vasca, meno o più? E quante respirazioni verticali fai senza fermarti. Sono anche esercizi utili da fare e lo spiego lì.
Naturalmente sia per le respirazioni in verticale (ti aggrappi al bordo a vai su e giù piegando le gambe ma è sufficiente che la testa vada sotto il pelo dell'acqua, quindi non devi inabissarti!), sia per i galleggiamenti (tranne quello in verticale), che sono importantissimi, non occorre l'acqua alta, anzi, basta anche un metro, dato che devi stare sdraiato sulla superficie ...fallo a pancia su, giù, chiuditi a pallina e poi passa da una posizione all'altra. Sostentamento: ti metti in posizione seduta con la testa fuori e muovi gambe e braccia restando fermo in un punto.

Grazie ancora!!
Di bracciate prima di respirare, come massimo, credo di poter arrivare a 5-6.
Per il resto aspetto di passare alcuni esami universitari a Giugno e poi li farò durante le ore di nuoto libero.

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Re: un altro "vecchietto"

Ciao Dragonheart, ti capisco, ma non so in che piscina nuoti tu e, spero, che ci siano almeno due corsie a disposizione nell'orario del nuoto libero e, di solito, i nuotatori si dividono tra quelli più veloci che si allenano più o meno seriamente e quelli che fanno nuoto "chiacchierato al muretto" e con bambini al seguito che sguazzano allegramente ....insomma, un po' di ordine ci vuole! In ogni caso, tu hai diritto come chiunque altro di fare quello che preferisci e gli esercizi non sono poi una cosa così strana in piscina! Cmq non è che devi farli per tutto il tempo o magari proprio tutte, tutte le volte però, come ti dicevo, se vuoi migliorare dovresti dedicartici almeno un po', ancora meglio se c'è qualcuno che ti osserva da fuori specie se è la prima volta che li fai. Non c'è niente di male se uno va in piscina a fare nuoto libero e decide di nuotare e basta perché gli va bene così, puoi anche scaricarti gli allenamenti da questo sito e variarli ogni volta, che è sempre meglio di fare sempre la stessa cosa; però devi anche sapere che intraprendere un percorso per migliorare gli sitli e correggere eventuali errori è un'altra cosa. Io più che altro mi scandalizzavo perché quegli "sfigati" di cui parlavo io, stavano facendo da anni un corso di nuoto con un istruttore che avrebbe dovuto insegnare loro qualcosa invece di farli nuotare e basta yikes

Ciao Squalo Leuca,
ho avuto anch'io un allievo tipo te (ma poi nessuno è mai uguale ad un altro nell'affrontare il corso!), in effetti per me era un piacere rispondere alle sue infinite domande ma rimandavo le risposte sempre a fine lezione. Cmq parti sempre dal principio che più cose diverse ti fanno fare e sperimentare meglio è e che non c'è mai uno scopo univoco, cioè, di solito un esercizio serve a migliorare più aspetti.
Può capitare anche che, alla prima, un esercizio non riesca ma non è un problema, molto probabilmente ti riuscirà la volta dopo. Se ho capito dovevi andare avanti dalla parte dei piedi, se ti può consolare una volta ce lo fece fare anche il nostro allenatore e nessuno ci riusciva molto bene, io fui l'unica ad arrivare in fondo cool , ma non ci disse volutamente cosa dovevamo fare, si tratta di sensibilità all'acqua, le solite rematine e, ovviamente, devi spingere nel verso opposto a quello dove devi andare. Mi hai detto da quanto tempo nuoti? Se non ci sono nemmeno riusciti dei master ...consolati! Non ti ho chiesto il massimo di bracciate che fai tra una respirazione e l'altra per coprire 25mt. ma, partendo senza mai respirare fino a dove arrivi? E con quante bracciate? Se sei un po' allenato e nuoti rilassato dovresti fare una vasca intera senza respirare e con meno di venti bracciate, ciao!

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234 (modificato da Squalo Leuca 04-06-2014 21:16:35)

Re: un altro "vecchietto"

ippocampo ha scritto:

io fui l'unica ad arrivare in fondo cool

Mi hai detto da quanto tempo nuoti? Se non ci sono nemmeno riusciti dei master ...consolati! Non ti ho chiesto il massimo di bracciate che fai tra una respirazione e l'altra per coprire 25mt. ma, partendo senza mai respirare fino a dove arrivi? E con quante bracciate? Se sei un po' allenato e nuoti rilassato dovresti fare una vasca intera senza respirare e con meno di venti bracciate, ciao!

Per la prima parte, tantissima stima hahahaha big_smile

Nuoto da quasi due mesi e mezzo.
Una vasca intera (25m) senza respirare la faccio se mi donano un paio di polmoni in più. big_smile  Ora come ora arrivo a poco meno di metà vasca.
Però sono migliorato!  Attualmente riesco a respirare a crawl da entrambe le parti.  Bevo ancora ogni tanto ma qualche boccata d'aria riesco a prenderla e nei giorni buoni riesco quasi a farmi 25 m no stop.  Ancora poco ossigeno ma anche questo neo se ne andrà, spero tongue

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Re: un altro "vecchietto"

Ho capito, allora sei allo stesso livello dei miei allievi che, guarda caso, pure loro mi dicono sempre "poco ossigeno" e proprio all'ultima lezione ho spiegato che è ancora più importante soffiare bene fuori tutta l'aria più che prenderne tanta .....cmq come consiglio direi tante respirazioni a candela e ....continua così! Ciao!

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Re: un altro "vecchietto"

ciao ragazzi...vi avevo abbandonato completamente ma l'ultimo anno è stato pieno di impegni familiari, lavoro e ora un pochino di problemi di salute. Ho continuato ad andare in piscina e se penso a quando iniziai a settembre 2013 direi che i miglioramenti ci sono stati(dai su il numero di vasche non conta ma arrivare a 72 in un'ora per me è stato gratificante).
Purtroppo quest'anno sto andando solo due volte a settimana e devo far mea culpa perchè sto facendo due cose sbagliatissime. La prima è che dovrei farmi riprendere per capire cosa non va, la seconda che dovrei cambiar piscina o insistere con l'istruttore perchè mi corregga, ormai si chiacchera solo del più e del meno, non da più consigli(non solo a me ma a tutti), è più o meno un bagnino e non istruttore.

vabbè per ora saluto

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