1

Argomento: Crawl: lavori "lunghi", diminuire il contributo della gambata

Dopo aver consultato l'indice di nuotix, apro un nuovo thread perche' tutti quelli da me consultati contenevano il problema opposto, ossia una gambata che scordina la nuotata, gente che va piu' forte con il pull buoy che senza, ecc...

Io (come penso tanti altri) ho il problema opposto, se utilizzo le gambe ho una nuotata "efficiente", per quantificare 16 bracciate per vasca, con il pull buoy salgono.
E la gambata la eseguo in maniera tecnicamente corretta e ho una discreta forza (quando facciamo i lavori con la tavoletta vado piu' forte di gente piu' forte di me in squadra).
Ieri un mio amico, dopo un lavoro lungo di A2, mi ha detto che devo assolutamente imparare a battere meno ste gambe.
Allora mi ha dato un elastico e ho fatto qualche vasca con il pull e qualche vasca senza.
Con l'elastico e senza pull 24 bracciate e sensazioni orribili.

Esistono esercizi specifici in acqua e a secco per migliorare sotto questo aspetto?

Condividi sui social

2

Re: Crawl: lavori "lunghi", diminuire il contributo della gambata

Anziché pensare a diminuire la frequenza, prova ad immaginare di diminuire l'intensità, cercando di tenere le gambe più rilassate wink

Condividi sui social

Re: Crawl: lavori "lunghi", diminuire il contributo della gambata

Ok, quello gia' provo a farlo, il problema e' che appena subentra la stanchezza chiedo immediatamente aiuto alle gambe.

Condividi sui social

4 (modificato da allievo 01-07-2014 18:41:41)

Re: Crawl: lavori "lunghi", diminuire il contributo della gambata

provo a fare due riflessioni e che chiaramente estendo a voi..prima di tutto dico che per nuotare pensando "adesso batto meno le gambe..no aspe' adesso un pochino di piu'.ect ect." serve indubbiamente un ottima globalita' coordiativa nella nuotata e che la stessa sia realmente ben automatizzata e consolidata, cosi' non fosse il cercare di controllare la frequenza di gambata come del resto di ogni altro aspetto o gesto tecnico della nuotata stessa, manderebbe in confusione il neofita, per cui personalmente lo trovo controproducente, tanto più che per cio' che ne so io, in un recente passato i mezzo fondisti o i fondisti limitavano le gambata da 6 per ogni ciclo di bracciata (come nei velocisti) a 4 i addirittura a 2 come nei 1500mt per esempio, cosa che, sempre  per quanto ne so io, sta un po scomparendo, anche i mezzo fondisti o fondisti fanno le sue buone 4 gambate per ciclo di bracciata e nel finale passano a 6! ..chiaramente parliamo di atleti evoluti, ora, e' chiaro che per quanto riguarda "noi comun mortali", in 6x400 le gambe non posso battere alla stessa intensità in un 6x50..in questo caso cosi' eclatante vanno un po "gestite", ma ,credo si debba anche lasciar un po di spazio all istinto e alle  sensazioni personali del momento,ogni giorno non e' uguale all altro, ci sono giorno in cui hai forza, resistenza e testa per rendere 10, c'e ne sono altri che se provi a far 7 se ko dopo 300mt, ecco perché dico che c'e anche bisogno di un po di personalizzazione e che non mi trova d accordo il dire i maniera assoluta : "devi imparare a battere le gambe di meno o di piu'", chiaramente  e sottointeso che se invece parliamo di gare, la gestione della stessa  sotto l aspetto tecnico/tattico e tutt altra storia.
Visto che chiedevi un esercizio..se dovessi consigliartene uno per percepire realmente l intensità , la frequenza e  l apporto propulsivo o meno della tua  gambata...beh direi che la nuotata di sole gambe (alla quale puoi tranquillamente aggiungere in seguito la nuotata di sole braccia e dopo ancora completa)in positivo e negativo potrebbe essere utile, riuscirai a sentire l efficacia della gambata quando "entra" ed il contrario quando rallenti, di li credo proprio che farai tua la consapevolezza di "quanto stai battendo più o meno le gambe"

Seconda riflessione la fare nel dire che, personalmente non credo sia un problema di  "gestione" delle gambe, quanto piuttosto di efficacia della fase di passata della bracciata, lo dico perché se con il pull e quindi escludendo le gambe, la tua nuotata non e' più efficace, mi viene da pensare che la tua azione di braccia (nella fase di passata appunto)sia poco produttiva, molto probabilmente avere una gambata efficace e che da quanto scrivi utilizzi in maniera importante durante la nuotata, beh va a sopperire ad un azione delle braccia che non e' cosi' produttiva, da qui il fatto che l esclusione delle gambe fa salire in maniera importante il numero di bracciate sugli stessi metri.
Infine,sempre a mio modesto parere , fare elastico senza pull e' moooolto impegnativo e non so quanto produttivo e efficace possa essere, legare le caviglie provoca un inevitabile affondamento del bacino e delle gambe, andando chiaramente a compromettere e non poco la linea di galleggiamento, tutto cio' si ripercuote anche sul resto della nuotata rendendola molto artificiosa..credo che cercare un paragone in termini prestativi tra una nuotata completa, una con il pull e una con il solo alastico..beh sia davvero poco attendibile, in tutte e tre le nuotate abbiamo assetti diversi, un esercizio settoriale puo' dare delle indicazioni di piu' o meno sull efficacia  di un altro aspetto della nuotata,  ma sono solo  delle indicazioni , tali rimangono.

Aspettiamo gli esperti che oltre a dare utili infomazioni a te, diranno se c'e qualcosa di giusto in cio che ho scritto hheheheeh  big_smile
ciao

se vuoi puoi tutto il resto sono scuse big_smile

Condividi sui social

Re: Crawl: lavori "lunghi", diminuire il contributo della gambata

Hai ragione che l'azione della bracciata non è così efficae, e quindi devo fare vasche su vasche col pull senza palette per migliorare.
L'idea dell'elastico senza pull era per forzare a tenere le gambe su col solo uso del core, però se è un'idea un po' bislacca la lascio da parte...  smile
La gambata è un mio punto di forza, il mio allenatore mi dice per le gare, "mi raccomando Paolo, forte con ste gambe", a stile e soprattutto a delfino, però ovviamente se si fanno 8x200 a 3' 10'' devo imparare a tenerle più rilassate. La frequenza, per il mio livello tecnico, è incontrollabile, però l'intensità se ci penso la riesco a controllare, quindi credo che con "ore di volo" i risultati arriveranno. Purtoppo non è così facile perchè ho proprio l'abitudine a usarle tanto, oggi nuotavo al mare, in favore di corrente tenevo le gambe praticamente ferme scivolando tanto, contro corrente oltre a muovere le spalle in continuità per rimanere sempre agganciato, mi veniva da battere ben ben forte le gambe, per me è proprio automatico.
Ad un certo punto pensavo a tenere ferme le gambe, ma se non stavo ben attento praticamente vibravano... -_-

Condividi sui social

Re: Crawl: lavori "lunghi", diminuire il contributo della gambata

Io ho notato che gente anche col pull tende a usare le gambe sotto sforzo
Magari dovresti provare a importi il non uso totale !

Condividi sui social

7 (modificato da allievo 20-07-2014 07:15:02)

Re: Crawl: lavori "lunghi", diminuire il contributo della gambata

Ciao Paolo, per quanto riguarda l idea dell elastico, beh sono convinto del fatto che meno cosa ha da pensare il nostro cervello, piu' si concentra sulla cosa che interessa a noi, se vogliamo concentrarci esclusivamente sulle braccia, direi che il pull e' sufficiente, ti potrei consigliare uno snorkel frontale  per eliminare anche la respirazione e quindi un altro elemento che potenzialmente potrebbe "distrarti" dalla passata subacquea del braccio..un alternativa allo snorkel e' il lavoro in ipossia (sul quale nella funzione "ricerca" troverai tutte le spiegazioni sulla modalita' di esecuzione e finalita' dell esercizio), il lavoro ipossico, visto che la respirazione avviene dopo un "tempo più lungo" della nuotata "tradizionale",  permette ugualmente di concentrarsi sulla passata subacquea, in realta nei neofiti dopo un po stanca visto che l esercizio viene effettuato in condizioni di "fame d aria"...mentre il lavoro con lo snorkel ti permette di respirare guasi "normalmente", dico quasi in quanto la respirazione avvviene appunto attraverso lo snorkel stesso..lascio a te l decisione su quale metodo scegliere..personalmente  non disdegno il lavoro con lo snorkel, se la finalita' e' il lavoro settoriale di braccia e come dicevo in neofiti, lavorare in ipossia puo' mettere un po troppo presto sotto "pressione" il SNC il tutto a discapito dell obbiettivo primario.
Sono altrettando  a favore del lavoro ipossico quando, l obbiettivo  e' quello di abituare l atleta o l allievo a nuotare in condizioni di "fame  d aria" , o ipossia usata come "mezzo per" se l obbiettivo e' , per esempio appunto  il lavoro settoriale ma, a mio parere e come scrivevo sopra, nel neofita, la stanchezza sopraggiunge un po troppo presto e addio qualita' del lavoro settoriale..piu' il "respirare poco" sempre secondo me sposta l attenzione del neofita sulla sensazione di "fame d aria" piuttosto che sull obbiettivo in questione.
Sono mie valutazioni e prendile come tali..scegli tu ,(magari provandole entrambe) la strada da percorrere

PS: chiedo scusa se ci siamo un po spostati dall argomento centrale del tread che riguardava l utilizzo delle gambe ma,  permettetemi un ultimissima cosa  big_smile  paolo82  mi sento di consigliarti di fare anche un bel po di remate per la presa, trazione e spinta, sicuramente il miglioramento globale della sensibilita'  , andra' a favore di una migliore azione della passata subacquea, il tutto (pull, remate ect ect) seguito dalla nuotata completa che va fatta sempre  dopo dei lavori di tecnica per cercare di trasferire i benefici degli stessi  sulla globalita dell azione, fare tecnica oggi e tra una settimana provare il gesto completo non ha molto senso..chiaramente se parliamo di neofiti, con atleti evoluti la cosa cambia e di molto.

Ciao  smile[

Paolo82 ha scritto:

Hai ragione che l'azione della bracciata non è così efficae, e quindi devo fare vasche su vasche col pull senza palette per migliorare.
L'idea dell'elastico senza pull era per forzare a tenere le gambe su col solo uso del core, però se è un'idea un po' bislacca la lascio da parte...  smile
La gambata è un mio punto di forza, il mio allenatore mi dice per le gare, "mi raccomando Paolo, forte con ste gambe", a stile e soprattutto a delfino, però ovviamente se si fanno 8x200 a 3' 10'' devo imparare a tenerle più rilassate. La frequenza, per il mio livello tecnico, è incontrollabile, però l'intensità se ci penso la riesco a controllare, quindi credo che con "ore di volo" i risultati arriveranno. Purtoppo non è così facile perchè ho proprio l'abitudine a usarle tanto, oggi nuotavo al mare, in favore di corrente tenevo le gambe praticamente ferme scivolando tanto, contro corrente oltre a muovere le spalle in continuità per rimanere sempre agganciato, mi veniva da battere ben ben forte le gambe, per me è proprio automatico.
Ad un certo punto pensavo a tenere ferme le gambe, ma se non stavo ben attento praticamente vibravano... -_-

se vuoi puoi tutto il resto sono scuse big_smile

Condividi sui social

Re: Crawl: lavori "lunghi", diminuire il contributo della gambata

io invece ad esempio ho il problema opposto....nuotata con pull quasi piu efficiente che senza.....Piu che altro non mi viene proprio naturale la spinta di gambe anzi...le utilizzo "di accompagnamento" e devo quasi "ricordarmi di batterle"
Cosa potrei fare per mettermi un po in riga?

Condividi sui social

Re: Crawl: lavori "lunghi", diminuire il contributo della gambata

a mio modesto parere e aspettando anche altri contributi, posso dirti che, l unica maniera per migliorare le gambe e'...fare gambe big_smile  hehehe
se la tua gambata e' tecnicamente corretta (e in merito a questo sarebbe utile visionare un video) e visto che il tuo "problema" sembra essere il fatto che "devi quasi ricordarti" di battere le gambe, mi sentirei di consigliarti l esercizio gambe positivo e negativo (chiaramente seguito da una nuotata completa, preferibilmente anche questa in positivo e negativo) , cosi' facendo "sentirai" l apporto della gambata quando la inserisci e ne sentirai la mancanza quando rallenti l azione della stessa, il farlo e ri-farlo ti fara' si che quando nuoterai sarai piu' che cosciente di quanto stai utilizzando le gambe.
ciao

eugenio94 ha scritto:

io invece ad esempio ho il problema opposto....nuotata con pull quasi piu efficiente che senza.....Piu che altro non mi viene proprio naturale la spinta di gambe anzi...le utilizzo "di accompagnamento" e devo quasi "ricordarmi di batterle"
Cosa potrei fare per mettermi un po in riga?

se vuoi puoi tutto il resto sono scuse big_smile

Condividi sui social

Re: Crawl: lavori "lunghi", diminuire il contributo della gambata

Vi farò un video appena riesco per vedere se e corretta o no ...nel senso io percepisco come se l apporto di gambe fosse proprio un 10% sulle prestazioni ma mi stanca per cui tra stanchezza sui lavori lunghi e apporto si va in pari = 0
smile non so se sono riuscito a spiegare

Poi ora mi sto obbligando a inserire molti piu lavori lunghi di gambe ....tipo fino a 2500 m crawl senza recupero con gambe

Condividi sui social

11 (modificato da allievo 21-07-2014 06:51:49)

Re: Crawl: lavori "lunghi", diminuire il contributo della gambata

2500mt crawl senza recupero con gambe? mi sembra un po impegnativo come lavoro..e' molto probabile che le tue gambe "si addormentino" un pochino dopo tutti quei metri di seguito, e comunque credo a mio modestissimo parere ( ti ricordo che non sono un allenatore ma un istruttore)sarebbe consigliabile frazionare i metri totali e ridurli un po....che so..20x50mt.  (che comunque per una persona non allenata bene sono una metratura gia' discreta!) ...mantenendo buona parte delll attenzione sulle gambe (il tutto con riposi congrui).
Sicuramente le gambe sono un attimino più sveglie che in un 2500mt di seguito...aspettiamo il video e vediamo "nella pratica" la gambata..

eugenio94 ha scritto:

Vi farò un video appena riesco per vedere se e corretta o no ...nel senso io percepisco come se l apporto di gambe fosse proprio un 10% sulle prestazioni ma mi stanca per cui tra stanchezza sui lavori lunghi e apporto si va in pari = 0
smile non so se sono riuscito a spiegare

Poi ora mi sto obbligando a inserire molti piu lavori lunghi di gambe ....tipo fino a 2500 m crawl senza recupero con gambe

se vuoi puoi tutto il resto sono scuse big_smile

Condividi sui social

Re: Crawl: lavori "lunghi", diminuire il contributo della gambata

ho ridotto un pochettino il volume sui lavori crawl e forse al gambata va meglio... Ma a voi capita mai che si "addormentino" con formicolio parti del corpo? a me ad esempio punta delle dita della mano sinistra spesso si addormenta..o.o studio medicina ma non sono arrivato a darmi una risposta "fisiologica" sensata se non scarso apporto di sangue ma non me lo spiegherei comunque

Condividi sui social

13

Re: Crawl: lavori "lunghi", diminuire il contributo della gambata

Vedi un po' se non è un'ernia o una protrusione....

--- programmi di allenamento per nuoto libero GRATUITI elaborati da tecnici dell FIN (Federazione Italian Nuoto)

di marina sito web

Condividi sui social

14

Re: Crawl: lavori "lunghi", diminuire il contributo della gambata

Mari scusa se apro una piccolissima parentesi per dirti che,  ti ho inviato una mail per chiederti gentilmente un informazione, per darti un riferimento, l oggetto e' : "richiesta d informazioni su.."
Ho pensato di dirtelo in quanto sicuramente te ne arriveranno in quantità.. smile
Grazie!!

marina ha scritto:

Vedi un po' se non è un'ernia o una protrusione....

se vuoi puoi tutto il resto sono scuse big_smile

Condividi sui social

15

Re: Crawl: lavori "lunghi", diminuire il contributo della gambata

Non ho ricevuto nulla,stasera apro dal pc...

--- programmi di allenamento per nuoto libero GRATUITI elaborati da tecnici dell FIN (Federazione Italian Nuoto)

di marina sito web

Condividi sui social

16

Re: Crawl: lavori "lunghi", diminuire il contributo della gambata

eugenio94 ha scritto:

ho ridotto un pochettino il volume sui lavori crawl e forse al gambata va meglio... Ma a voi capita mai che si "addormentino" con formicolio parti del corpo? a me ad esempio punta delle dita della mano sinistra spesso si addormenta..o.o studio medicina ma non sono arrivato a darmi una risposta "fisiologica" sensata se non scarso apporto di sangue ma non me lo spiegherei comunque

A me capitava spesso di sentire formicolio alla mano  quando nuotavo crawl facendo 1500 .con ripetute più ridotte non mi capita più

Condividi sui social

Re: Crawl: lavori "lunghi", diminuire il contributo della gambata

Peggiora con l acqua molto fredda
Ora ho il mese di riposo forzato vedo come evolve magari e un semplice nervo infiammato...o carenza di b12 ... Purtroppo penso possa essere di tutto

Condividi sui social

18

Re: Crawl: lavori "lunghi", diminuire il contributo della gambata

A me capitava di averlo al piede pedalando.

Condividi sui social