Re: VIRATA

Pazzesco, ora mi è venuta paura perfino di fare la capovolta...
Dopo un po' di lavori misti di resistenza abbiamo provato a fare dei basilari per la capriola, proprio il primo step descritto anche nella propedeutica dell'articolo di Nuotomania.
Niente da fare, non riuscivo nemmeno a piegare la testa, proprio un senso di panico.
Tutto da rifare....

The ice caps are melting, Leonard.
In the future, swimming isn't going to be optional.

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727 (modificato da ippocampo 13-01-2015 12:42:54)

Re: VIRATA

Sei entrato in crisi ma non ti ci fissare, anche perché può darsi che la prossima volta invece ti trovi bene, altrimenti prenditi un po' di tempo per fare un po' di esercizi con calma. Ad esempio io che non faccio spesso la virata, mi accorgo che dopo un periodo un po' più lungo peggiora e penso dipenda dal fatto che effettivamente è questione di pratica, come dice thorpe. Cioè, più la fai e più ti verrà in automatico. A me, per cominciare, piace farla anche mentre nuoto, hai fatto caso se fai l'ultima bracciata sempre con lo stesso braccio? Perché è molto più comodo se diventa indifferente, per questo in questo esercizio cambio braccio, poi ad es. la riprovo anche da ferma, perché no? Ogni tanto mi piace ripassare gli esercizi "di base", penso ti diano sicurezza.
Approfitto per chiedere a Marina se secondo lei la torsione che si effettua nella virata può dare problemi e causare dolore a chi, come me, ha delle discopatie a livello lombare. Credo un paio di anni fa, mi lamentavo proprio qui del fatto che, per un periodo, ho nuotato con un dolore fisso al fianco qualsiasi cosa facessi, c'è voluto molto tempo, forse un annetto, ma poi questo dolore è scemato. Finalmente, questa estate nuotando molto tutti i giorni, credo di aver capito che il dolore era causato dalla torsione nella virata .....per questo adesso evito di virare il più possibile, sigh! sad

P.S. una piccola precisazione, io credo che per la virata si parli di capriola, o cmq di rotazione perché, in effetti, è solo una mezza capriola seguita da avvitamento. La capovolta per me è quella tecnica che insegnano sia ai corsi di subacquea che di apnea (infatti l'ho imparata lì) e che serve come partenza dal galleggiamento orizzontale per andare giù in verticale, quindi immergersi velocemente, vincendo la spinta dell'acqua senza dispendio di energie, infatti se fatta bene si sfrutta il peso delle gambe per scendere anche di 5 o 6 metri. Ci sono tecniche diverse se si usano le pinne o meno o se si parte da fermi o in movimento.
Se ho spiegato male, Stefano sarà sicuramente più preciso!

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Re: VIRATA

Va bè, ieri sera ero in vena di frignare: ora cercherò di essere più costruttivo.
Ci sono due temi, per quel che mi riguarda:

- si è scritto allo sfinimento, e me lo ripete allo sfinimento l'allenatore, che le virate vanno fatte SEMPRE.
C'è anche da dire che nell'autonomia disponibile per nuotare certe distanze, va messo nel budget delle risorse anche il numero di virate.
Ricordo ad esempio un post dove si diceva che se un nuotatore non riesce a fare più di 2 virate, significa che in effetti ha un'autonomia di 75 metri, e che quindi si deve allenare per poterne fare di più.
Se ho capito questo concetto, questo significa che ipoteticamente io dovrei allenare le virate facendo delle ripetute con distanze crescenti; ora però io sono in grado di nuotare a stile per ripetute anche relativamente lunghe, il che farebbe ai cozzi con l'autonomia che ho a disposizione per fare le virate.
Per questo di recente avevo cercato di fare di testa mia, e darmi degli obbiettivi che non mi mettessero più sotto pressione di quanto mi sentissi: ad esempio ripetute da 50 con ripartenze alte, oppure, se in allenamento avevo delle serie da 100, fare almeno la prima di ogni ripetuta. (Obbiettivi che infatti, per altro, ero riuscito a centrare).
Pensate che abbia un senso questo modo di ragionare?

- l'altro tema, ben più critico e strutturale per il mio nuotare, è il collo: non appena comincio a sentirmi affaticato, tendo a irrigidire il collo.
Lo aveva notato subito Stefano in un video che pubblicai ormai qualche anno fa.
E dire che proprio ieri avevo sbagliato completamente la rotazione, e mi sono ritrovato letteralmente a testa in giù, ma non ho avuto problemi di acqua nel naso o simili: mi sono fermato un secondo sott'acqua cercando di capire tranquillamente come riemergere.... (Dico questo perché tipicamente ha di questi problemi chi irrigidisce la mascella o, appunto, i muscoli del collo, se non sbaglio).
Eppure ieri non riuscivo nemmeno a fare le capriole nel modo più elementare, niente, panico vero!
Ieri sera dopo un lavoro di un certo impegno, l'allenatore ha messo da una parte me e un'altra amica che è indietro con le virate, per impartirci degli esercizi specifici e basilari. Io ho fatto presente che ero stanco (non prostrato, ma abbastanza da essere meno concentrato del necessario); però lui sostiene che è necessario esercitarsi sulle virate quando si è stanchi. E io capisco e per certi versi condivido questa idea, ma d'altra parte mi sento ancora molto a disagio su questo tipo di attività, e io credo che mi sarebbe più opportuno fare tanta propedeutica passo dopo passo quando sono bello fresco e rilassato, non credete anche voi che sia così?

Dai, sostenetemi!! smile
Quando ho cominciato a settembre mi sono detto che volevo arrivare a fare un 50 a stile ben fatto, con il tuffo, nuotata vigorosa, e virata: l'1 febbraio avrò appunto il mio primo 50 a stile in gara, è l'occasione perfetta per mettere il sigillo su questo obbiettivo!

The ice caps are melting, Leonard.
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729

Re: VIRATA

Anch'io quando ho riniziato coi master tendevo a evitare la virata per questioni di fatica, tipo quando mi sentivo la nausea da mancanza d'aria vedevo il muretto come un momento per tirare il fiato un pochettino...
Anche perche' nel nuoto libero non la facevo MAI, spesso mi allenavo con un ex pallanuotista e neanche lui la faceva.
Pero' sbagliavo, la virata per me va fatta sempre, al limite si salta un giro se si e' stanchi.
Ora mi son fissato che la subaquea deve avere sempre almeno UN colpo a delfino (meglio due) e dare la prima bracciata ancora in apnea, almeno nelle ripetute brevi (50, 75 e 100).
Non sempre lo faccio, pero' mi sforzo.
Solo cosi' Ciro si progredisce.

E questo diciamo, dal lato "metabolico".
Se tu hai carenze dal punto di vista tecnico e di ambientamento, l'unica e' mettersi li' e provare e provare e provare, con l'allenatore o qualcuno che ti puo' dare due dritte.
Esercizi propedeutici non ne conosco, se hai il collo bloccato, vai da un osteopata e fattelo sbloccare!

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730 (modificato da megattera 14-01-2015 09:10:59)

Re: VIRATA

Secondo me dovresti impegnarti veramente e virare ogni volta, sempre, comunque ti venga, capriola dritta o storta, solo così automatizzerai il meccanismo.
Se non provi così, mi spiace disilluderti, ma rischi di provare la virata solo nella gara e magari mancare il muretto o valutare anche di non farla proprio. Se quello è il tuo obiettivo, dacci dentro subito.
Stefano ha scritto un vademecum perfetto per imparare la virata, passo a passo, prenditi qualche tempo da solo e prova e riprova allo sfinimento.
https://www.nuotomania.it/public/blog/index.php/2011/03/nuoto-virata-dorso-stile-libero/

quando scrivi:
"Se ho capito questo concetto, questo significa che ipoteticamente io dovrei allenare le virate facendo delle ripetute con distanze crescenti; ora però io sono in grado di nuotare a stile per ripetute anche relativamente lunghe, il che farebbe ai cozzi con l'autonomia che ho a disposizione per fare le virate."
io credo che in realtà tu non abbia veramente l'autonomia per ripetute più lunghe, perché tendi a "risparmiare" energia evitando la virata, in quanto, finché sarà un patema per te, fare la virata ti costa molto in termini di fiato ma soprattutto di testa.
Forza Ciro! wink
Ops abbiamo risposto in contemporanea io e Paolo, ma come vedi la sostanza è la stessa!

"questo spazio è vuoto perché sono una persona priva di fantasia" Col. Kurtz

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Re: VIRATA

D'accordo con quanto detto sopra, se si ha una carenza bisognerebbe puntare a risolvere quella, a costo di dover sacrificare per esempio nel tuo caso le distanze complessive nuotate...come gia' ti dicevo, il mio allenatore insiste per fare sempre e comunque la virata, questa a me costa ancora parecchio in termini di fatica, quindi se non la facessi sicuramente avrei quell'attimo di respiro che mi consentirebbe di fare ripetute piu' veloci o quantomeno con meno riposo tra una o l'altra, soprattutto a livello psicologico, in quanto la paura di non farcela a volte e' peggio della fatica stessa...ti faccio un altro esempio: sono sempre stato abituato alla respirazione solo a destra; ora, posto che e' normale quando si tira che la respirazione venga fatta dal lato piu' congeniale, questo mi ha causato una discreta inefficacia nella passata subacquea del braccio destro in occasione della respirazione; quindi l'allenatore mi costringe a respirare ogni 3 bracciate o almeno dispari per cercare di fare mio un movimento piu' efficace, che effettivamete in questo caso avviene; a me al momento affatica tantissimo non poter respirare ogni 2 bracciate o doverlo fare dal lato sinistro, specie in andamenti veloci...quindi sicuramente mi limita nella " prestazione " assoluta, ma un po' alla volta correggera' un errore e mi permettera' un anuotata migliore...quindi insisti con la virata, sempre, e pace se i tempi si alzeranno un po' perche' senti la fatica, o ti tocca saltare un giro, succedera' solo all'inizio e per poco, poi pero' avrai i vantaggi della virata con capriola.
Tra l'altro la fatica in piu' fatta per eseguire la capriola compensera' la mancata esecuzione di una ripetuta, quindi a livello allenante non ti cambiera' niente, anche in vista di una gara.

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Re: VIRATA

Non per accampare alibi, ma ho questa curiosità: è possibile che, fra nuotatori dilettanti del mio livello, girandomi contro il muretto senza fare la virata io sia in effetti più veloce di uno che fa la capriola, però non in modo particolarmente efficiente?

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733

Re: VIRATA

L'efficacia della virata è maggiore quanto più potente è la spinta dal muretto.
Ti puoi confrontare meglio con la partenza da fermo dove si parte alla pari, magari hai una spinta potente e l'altro dilettante meno, ecco che la tua virata senza capriola diventa comunque veloce per la spinta che imprimi, ma se tu facessi la capriola lo saresti ancora di più.

"questo spazio è vuoto perché sono una persona priva di fantasia" Col. Kurtz

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734

Re: VIRATA

Se viri con la capriola prendi mezzo secondo secco (o anche di piu') a quello che tocca.

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735

Re: VIRATA

Ciao Ciro, potresti anche provare a fare ripetute nuotando un po' più lento in modo da concentrarti meglio sulle virate e sulla gestione del fiato e poi vedere a che distanze arrivi ....

Ripeto anche la mia domanda per Marina (scusate ma è rimasta lassù): mi sono accorta che dopo un po' che faccio virate mi entra dolore al fianco e non so se dipenda dal fatto che faccio qualche errore nella virata o se sia solo colpa delle mie discopatie a livello lombare, consigli???

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736

Re: VIRATA

ippocampo ha scritto:

Ciao Ciro, potresti anche provare a fare ripetute nuotando un po' più lento in modo da concentrarti meglio sulle virate e sulla gestione del fiato e poi vedere a che distanze arrivi ....

Buongiorno a tutti.

Ho letto un po' tutti i post presenti su questa discussione, tutti interessanti.
E allora anche io (48 anni e da tre in piscina, corso+nuoto libero) mi sono convinto che la virata è effettivamente, al pari della partenza, della passata, dell'assetto della respirazione, ecc, uno dei componenti essenziali per un'esecuzione efficace del gesto tecnico in questo sport.
Non che non lo sapessi prima: in verità facevo finta di non saperlo! Attaccarsi al muretto e boccheggiare per due secondi elimina quella sensazione di asfissia tremenda, che sorge dopo l'ennesima ripetuta.
Il problema è che i miei tempi sono mediocri e la virata, ovviamente eseguita male perchè mai fatta prima, li peggiorava sostanzialmente, acuendo oltre tutto anche la sensazione di stanchezza!
Quindi tutto sommato d'istinto la evitavo.
Ma poi, come detto, leggendo i vostri interventi e quelli dei moderatori, ma soprattutto le testimonianze di chi beneficia della corretta esecuzione della virata, mi sono convinto che eseguirla è fondamentale.
Ebbene, dopo tutto 'sto parlare (serve più a me che a voi, com'è facile intuire), dopo dieci giorni di assenza dalle corsie per influenza, ieri ho iniziato il mio primo allenamento con le virate. In pratica ho percorso 1500 mt. in circa un'ora, quindi senza badare né ai tempi di percorrenza né a quelli di recupero, eseguendo esercizi di tecnica per curare la bracciata, soprattutto la passata subacquea, con ripetute da 50 metri a sl intervallate da qualche 50 a rana, durante i quali curavo la posizione del piede nella gambata. In pratica un allenamento di tecnica molto soft per evitare di arrivare al muretto senza fiato e per potermi concentrare sulla virata.
Stamattina (sempre 1.500 in un'ora) dopo un breve riscaldamento ho eseguito una dozzina di ripetute da 100 sl, la maggior parte con virata. Oggi il problema è stato posto dal sovraffollamento delle corsie, da quelli che stazionano a inizio o fine vasca spalmandosi lungo tutto il muretto senza lasciare spazi: per chi come me le virate ha iniziato a farle da poco, è indubbiamente difficile avere il pieno controllo del gesto e, quindi, non volendo né far male né farmi male, in taluni casi ho evitato di eseguirle, quando invece le persone ferme erano una o due mi è capitato di farla male.  In pratica o mi avvicinavo troppo al muretto o andavo fuori asse invadendo sulla spinta il lato sbagliato della corsia.
In qualche occasione ho notato già dei leggeri miglioramenti. Soprattutto quando eseguivo la capriola senza pensarci troppo.
Quelle migliori credo che mi siano venute quando ho badato alla posizione delle braccia, da portare lungo i fianchi e da lasciare lì, unendole, come già da prima della virata avessero il compito di indicare la giusta direzione.
La strada è certamente lunga, ma io non demordo.
Domani mattina ho il corso e mi costringerò a eseguirle. Mi toccherà mettermi per ultimo e qualche volta saltare una ripetuta. Va bene così. Piuttosto mi sforzerò di imparare ad orientare la direzione di ripartenza, per evitare chi sopraggiunge e quelli che, già ripartiti, risultano essere più lenti.
Alla prossima!

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737

Re: VIRATA

ramfis ha scritto:
ramfis ha scritto:

Una domanda sull'ultima inspirazione prima della capriola. E' sbagliato secondo voi  respirare prima del muretto con le braccia allineate ai fianchi quindi senza braccio d'appoggio davanti ?

Quando si arriva prima del muretto e si respira dal lato giusto tutto ok.Capita anche di arrivare e di essere un po più lontano rispetto al muretto  per poter respirare dal lato più facilitato . Io respiro anche dall'altro lato ma prima di virare preferisco il lato destro.Come gestite l'ultima respirazione prima della capriola ?

All'ultima olimpiade il mostro cinese sui 1500 respirava prima dellq virata una volta a destra e una volta a sinistra prima di virare per fare il pieno d'aria. L'ho provato oggi ed è effettivamente valido.

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738

Re: VIRATA

Ciao!cerca di spingerti più con il mento verso il corpo e "sputa" l aria durante la virata..credo che cmq la virata venga in modo naturale dopo tnt allenamento smile

l'acqua per me

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739

Re: VIRATA

Capatosta ha scritto:

....Quelle migliori credo che mi siano venute quando ho badato alla posizione delle braccia, da portare lungo i fianchi e da lasciare lì, unendole, come già da prima della virata avessero il compito di indicare la giusta direzione.

Ottimo lavoro!!!
Quando trovi il muretto affollato, fai come Stefano che vira in faccia alla gente senza usare il muretto, ha ha! yikes lol

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740

Re: VIRATA

ippocampo ha scritto:
Capatosta ha scritto:

....Quelle migliori credo che mi siano venute quando ho badato alla posizione delle braccia, da portare lungo i fianchi e da lasciare lì, unendole, come già da prima della virata avessero il compito di indicare la giusta direzione.

Ottimo lavoro!!!
Quando trovi il muretto affollato, fai come Stefano che vira in faccia alla gente senza usare il muretto, ha ha! yikes lol

Ottima! Ma sinceramente non ce la farei. Temo di far del male a qualcuno e di procurarmi io stesso un infortunio: non ne ho proprio bisogno.
Oggi ho iniziato il programma master del sito. In verità non sono riuscito a fare tutte le 12 vasche gambe perchè dopo la quarta ho accusato crampi.
In compenso nelle serie nelle quali era possibile ho eseguito il 95% delle virate.
Sono contento.
Domani tecnica e un pò di distanza sempre con virata.
Avanti così.

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Re: VIRATA

Una domanda: ma dopo che si è fatta la capriola e che ci si è spinti dal muretto...quanto bisogna rimanere sott' acqua prima di uscire in superficie?

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Re: VIRATA

ludovico_van ha scritto:

Una domanda: ma dopo che si è fatta la capriola e che ci si è spinti dal muretto...quanto bisogna rimanere sott' acqua prima di uscire in superficie?

Prova a cercare quanto scritto sulla fase subacquea, comunque la risposta e' finche' la tua velocita' e' superiore a quanto lo sarebbe nuotando in superficie; nel momento in cui la velocita' eguaglia quella che avresti in superficie per ovvie ragioni prestative dovrebbe iniziare la fase di nuotata.

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Re: VIRATA

"Prova a cercare quanto scritto sulla fase subacquea"  ma su questo thread, oppure c'è un' altra discussione che tratta l'argomento?

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Re: VIRATA

Nel forum se ne parla, prova con il tasto cerca a vedere le discussioni inerenti...

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Re: VIRATA

L'avvitamento rimane sempre un punto interrogativo...non ho ancora ben capito quanto devo farlo durare e poi c'è un altro fatto: spesso mentre lo faccio ho problemi con gli occhialini. Uno delle 2 lenti si solleva e quindi mi entra acqua...non riesco a capire se è dovuto ad un avvitamento troppo veloce, oppure dal fatto che mentre mi avvito non sono ben disteso ma un po' ingobbito...boh! Mistero. A nessuno è mai capitato di imbarcare acqua negli occhialini durante la virata?

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746

Re: VIRATA

E' solo un problema di occhialini....se c'è una buona adesione  non può essere una virata a far imbarcare acqua. smile

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Re: VIRATA

ludovico_van ha scritto:

L'avvitamento rimane sempre un punto interrogativo...non ho ancora ben capito quanto devo farlo durare

Quello che viene generalmente inteso con "avvitamento" esiste solo nelle virate a fusillo.
Nelle virate corrette invece si riparte a pancia girata su un fianco (mai verso il fondo) e sono spiegate qui:Virate a crawl e a dorso

--- programmi di allenamento per nuoto libero GRATUITI elaborati da tecnici dell FIN (Federazione Italian Nuoto)

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Re: VIRATA

No, io il fusillo non lo faccio. Per avvitamento io intendo quando si passa da posizione quasi supina, a posizione prona.

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749

Re: VIRATA

Questa è una virata che non riesco a fare: con la pancia rivolta verso l'alto. Cioè, riesco a farla ma solo quando è molto lunga; in velocità perdo molto tempo.
Eppure ci è stata raccomandata come la più efficace per evitare disallineamenti tra le gambe.

https://www.youtube.com/watch?v=V4Evm1rYDZc

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Re: VIRATA

Questa virata è simile a quella di Ian Thorpe che c'è prima in questa discussione. è come la faccio io. Cioè tu arrivi ad appoggiare i piedi che sei in posizione completamente supina e fai tutto l'avvitamento dopo la spinta. Qui nel forum però, leggendo la discussione, troverai che dicevano ( non ricordo chi) che è meglio appoggiare i piedi al muro che si è già compiuto un po' di rotazione.
Quindi che dici...il mio problema è dovuto agli occhialini?

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