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Argomento: Inserire la seconda gambata a delfino

Salve,

come da titolo volevo sapere che esercizi fate fare o consigliate di far fare durante l'impostazione del delfino per inserire la seconda gambata...

una bracciata rana+2 colpi di gambe delfino può essere un'esercitazione valida per tale scopo?

grazie

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Re: Inserire la seconda gambata a delfino

Ciao,
scusa se la risposta arriva dopo qualche mese :-)

Per mia esperienza un ottimo esercizio è braccia rana gambe delfino ponendo l'attenzione dell'allievo sui due colpi di gambe, il primo quando le braccia si distendono e il secondo appena finita la trazione della bracciata a rana.

Qui trovi un video https://youtu.be/dloc4V6p8wE dell'esercizio.
Spero di essere stato utile.

Gian Maria D'Amici
--- programmi di allenamento per nuoto libero GRATUITI elaborati da tecnici dell FIN (Federazione Italian Nuoto)

di Arles sito web

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3 (modificato da stefano '62 15-07-2015 20:09:18)

Re: Inserire la seconda gambata a delfino

Io utilizzo due sistemi per insegnare la seconda gambata.
Il primo è ideomotorio,il secondo è percettivo.

Primo esercizio:
Nuotare a delfino mettendo solo la prima gambata e immaginando la seconda.
Si deve immaginare di dare la seconda gambata,dunque senza farla per davvero,nel momento in cui le braccia sono quasi distese.
E' opportuno provare a farne qualcuno per davvero,però senza caricare il calcio,e solo per verificare se la sincronia è corretta.

Secondo esercizio:
Nuotare con le braccia a stile libero e le gambe a delfino.
Le braccia: devono andare in continuo senza nemmeno il minimo accenno di alternato,che distruggerebbe dalle fondamenta l'utilità dell'esercizio.
Le gambate:
devono essere collocate ogni volta che un braccio entra nell'acqua.
Se le braccia lavorano a dovere e senza pause,il risultato sarà che in corrispondenza di ogni calcio ci sarà anche un braccio in fase di spinta,che è di fatto il punto in cui collocare a delfino la seconda gambata,e questo permetterà di costruire la familiarità percettiva con la sincronicità tra calcio e spinta,rendendo più facile riprodurla "per simpatia" anche nella nuotata a delfino.
In una fase successiva,l'esercizio può essere svolto non più pensando di collocare la gambata in sincronia con l'ingresso braccia,bensì direttamente in sincronia con la spinta.
L'esercizio di per sè non cambia di una virgola,cambia però nella consapevolezza dell'allievo,che si ritroverà a controllare la situazione in modo più specifico rispetto alla finalità dell'esercizio.

Ciao

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