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Re: Gambe a stile libero

Vedo che l'argomento delle gambe a crawl è molto di "moda"
Non ho iniziato a nuotare ora, visto che ho 55 anni e da adolescente feci pure agonismo (a livello infimo ...). Però il problema delle gambe a crawl, visto che ora nuoto tutti i giorni, non riesco proprio a risolverlo da solo.                                   

Ho letto sul forum tanti post sull'argomento ma non ho capito bene quali esercizi o sistemi dovrei provare per migliorarmi.

Le gambe a crawl invece di darmi spinta sono per me  un ostacolo
Se infatti uso il pull  di gomma tra le gambe, noto che velocità e resistenza sono nettamente migliori..

Anche il numero di bracciate è significativo: 22/23 senza il pull, 18 con il pull (molte comunque ...)

Non riesco a battere le gambe con continuità.

Io respiro solo a sx ogni 2 bracciate: in pratica batto solo la gamba sx ed ogni volta che  alzo il braccio sx.
Tutto ciò per cercare di bilanciare il movimento delle braccia..

Mi sembra di aver capito che vi sono esercizi di scivolamento dinamico e statico per il problema , ma come si fanno?


ciao e grazie

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Re: Gambe a stile libero

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Re: Gambe a stile libero

Io ti consigliereri intanto di abituarti ad usare le gambe, che sicuramente hanno un movimento rigido; quindi vasche gambe tavoletta o senza concentrandoti appunto solo su esse in modo da affinarne la tecnica: la gambata deve essere sciolta e partire dai glutei, non dal ginocchio e cerca di tenere le caviglie piu' morbide possibile; se serve, per fare meno fatica, comincia scivolando dandoti la spinta dal bordo e poi comincia a battere le gambe, non puntare sulla velocita' di esecuzione o su quanto ci metti a fare la vasca, ma sul movimento e la scioltezza delle caviglie.
Poi prova ad inserire la gambata, tenendola comunque leggera anche nella nuotata completa, pero' devi per forza abituarti a respirare da entrambi i lati, cosi' da bilanciare nuotata e moviemnto gambe.
Valuta anche di iscriverti ad un corso, non c'e' niente come un istruttore dal vivo che ti permetta di migliorare la tecnica e toglierti eventuali difetti di nuotata.

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Re: Gambe a stile libero

Una volta una compagna di corso, al mio lamentare il fatto che con le gambe tribolavo da matti, mi fece notare: "Per forza: non le fai mai..."

E c'è del vero, perché per altro la muscolatura più voluminosa delle gambe richiede un dispendio di energie maggiore.

D'altra parte, la situazione che descrivi necessita anche di un miglioramento generale della nuotata che, come suggerisce arinaldi, è ottenibile con l'ausilio di un istruttore.

Infatti, se ci potrebbe anche stare che magari usi le gambe poco perché non sei abituato a usarle, è male che succeda che anche solo per brevi tratti tu non riesca a inserirle per incrementare la velocità, ed è particolarmente male che succeda che tu sbilanci la nuotata in modo asimmetrico come descrivi.

Quando nuoti a stile, la parte bassa del corpo dal bacino in giù deve filare liscia e continuativamente, mentre la parte superiore del corpo lavora per effettuare le remate.

Quindi ribadisco anch'io il consiglio di arinaldi di abituarti a usare le gambe, e anzi, di sensibilizzarti in tal senso. Poi successivamente di imparare a capire come coordinare il lavoro di gambe con quello della parte superiore. Infine cementare il tutto con un allenamento mirato.

Qui avevo messo un mio personale percorso su come ho affrontato questo tema nella mia nuotata:

https://www.nuotomania.it/public/forum/u … hp?id=4059

vedi mio post (secondo post nel thread).

The ice caps are melting, Leonard.
In the future, swimming isn't going to be optional.

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305 (modificato da bruce 28-10-2015 19:56:12)

Re: Gambe a stile libero

Innanzitutto grazie per i consigli.

Un paio di commenti e chiarimenti.

Se provo a usare la tavoletta , a metà vasca devo passare a rana perchè non vado più avanti..
Avendo poi male alla schiena, è opportuno l'uso della tavoletta?
Quando faccio solo gambe, mi giro sul dorso e tengo la tavoletta sopra la testa...

"comincia scivolando dandoti la spinta dal bordo e poi comincia a battere le gambe, non puntare sulla velocita' di esecuzione o su quanto ci metti a fare la vasca, ma sul movimento e la scioltezza delle caviglie.
Poi prova ad inserire la gambata, tenendola comunque leggera anche nella nuotata completa"
Che differenza c'è tra battere le gambe e inserire la gambata?

Cirone ho letto il tuo post.

"affiancherei a questo tipo di attività anche la gambata a stile stando in piedi dove non tocchi"
vuol dire da fermo, dove non si tocca, muovere le gambe come per stare al galla?

"Puoi anche fare i classici esercizi stile libero con pugni chiusi o con mano aperta a ventaglio."
vuol dire nuotare a stile normalmente ma con i pugni chiusi o con le dita aperte?

Appena riesco vi mando un filmato così capite.....

grazie ancora

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306 (modificato da klopp 06-07-2016 21:23:19)

Re: Gambe a stile libero

sono mostruosamente lento quando faccio solo gambe. A dorso pure peggio mi sa.
con i compagni di corso sono mediamente tra i più veloci quando il movimento è completo, se c'è da fare solo gambe sono più lento delle donne... il più lento di tutti.
Cosa posso fare fuori dall'acqua per migliorarmi? squat, corsa, corda? Non ho ben chiaro cosa mi serva, al di là delle lezioni, per migliorare questo aspetto in cui tanto pecco.

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307 (modificato da Cirone Furioso 07-07-2016 23:23:30)

Re: Gambe a stile libero

@klopp

anch'io peno quanto te...
Però sono migliorato; personalmente, l'esercizio che mi ha dato di più da fare a secco, è: sdraiato a pancia in giù, muovi le gambe come per nuotare a stile. Intanto è impossibile farlo senza piegare le ginocchia, ma poi ti allena proprio quei muscoli che ti serviranno quando nuoterai per sostenere le gambe.
Puoi farlo tenendo le braccia avanti, tenedole lungo i fianchi, un braccio avanti e uno indietro, così intanto stimoli anche esperienze di motricità un po' più articolate. Io ne approfitto anche per girare la testa e da un lato, e dall'altro. E così mobilizzo il collo in vista di migliorare la respirazione ambidestra. Cioè: metti che faccio 6 x 1': ne faccio 3 sdraiato con la faccia rivolta a destra, e 3 a sinistra.
Comunque, ogni volta che io tribolo a far gambe in acqua, mi ripeto una cosa che mi disse una mia compagna di corso: "Triboli tanto perché non le fai mai".
Certo prima bisogna capire come farle in modo proficuo; il fatto è che, per quanto mi è dato di capire, non è poi così semplice costruire una efficiente sensibilità sulla gambata. Che poi noi maschi generalmente peniamo anche di più, perché le donne accumulano tessuto adiposo (carne che galleggia meglio) sui fianchi e sui glutei.
Purtroppo anche sulla gambata ci possono essere tante cose che ti rallentano: magari tieni le gambe un po' aperte e imbarchi acqua; magari pieghi un po' le ginocchia, e ancora imbarchi acqua fra i polpacci; magari non hai i muscoli giusti allenati e non riesci a tenerle su; o ancora hai la caviglia rigida e non senti l'acqua nelle estremità.

Eppure è fondamentale: se io fossi un istruttore di nuoto, la sensibilità sulla gambata, in un mio ipotetico allievo, sarebbe condizione imprescindibile prima di provare una nuotata completa. È da tanti mesi che mi ci dedico concentrazione: sono convinto che sarà la chiave di volta dei miei futuri (spero) miglioramenti.

The ice caps are melting, Leonard.
In the future, swimming isn't going to be optional.

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Re: Gambe a stile libero

Cirone Furioso ha scritto:

@klopp

anch'io peno quanto te...
Però sono migliorato; personalmente, l'esercizio che mi ha dato di più da fare a secco, è: sdraiato a pancia in giù, muovi le gambe come per nuotare a stile. Intanto è impossibile farlo senza piegare le ginocchia, ma poi ti allena proprio quei muscoli che ti serviranno quando nuoterai per sostenere le gambe.
.

per non piegare le ginocchia si potrebbe provare a farlo sdraiati su una panca lasciando sporgere dal ventre in giù...
se non ti cappotti o non si ribalta la panca...
uhm... potrei provare....

di SimOwen sito web

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Re: Gambe a stile libero

Ciao a tutti!

Mi scuso nel caso l'argomento fosse già stato trattato, ma ho cercato nel forum e non ho trovato nulla nello specifico.
Ho gentilmente bisogno del vs aiuto, in quanto ho un nutrito gruppo di ciclisti iscritti al mio corso che, durante la nuotata a stile, hanno le gambe stra basse e non ne usciamo....
L'unico esercizio che conosco è GAMBE SL con i piedi che fanno la schiuma, ma avete qlc altra idea...?
Grazie mille! smile

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310 (modificato da haunted 22-10-2016 21:47:21)

Re: Gambe a stile libero

Ciao, premetto che io non sono un istruttore, quindi prendi la mia risposta per quel che vale.

Di solito i motivi per i quali le game affondano sono:

- Sollevare la testa per respirare
Devono respirare con un occhialino immerso in acqua e far supportare l'intero peso della testa dall'acqua.

- Premere verso il basso nelle fasi di presa e spinta.
Questo fa alzare la parte superiore del corpo e abbassare le gambe. Bisogna dirgli di spingere l'acqua verso dietro.

- Trattenere il respiro sott'acqua invece di espirare costantemente.
Questo crea un maggior galleggiamento del busto e quindi fa affondare le gambe.

-  Cattiva postura e connessione del core.
Si migliora con esercizi a secco per correggere la postura e rinforzare i muscoli della zona lombare. In acqua può aiutare pensare di tenere il sedere in alto, le chiappe strinte (scusa l'espressione poco delicata) e spingere l'ombelico verso la spina dorsale.

- Guardare in avanti.
Bisogna tenere la testa in posizione neutrale, quasi come sulla terra ferma e ben appoggiata in acqua col collo ben rilassato (come in parte già detto al punto uno)

- Gambata che parte dal ginocchio anziché dall'anca.
Dirgli di pensare di tenere le gambe dritte col ginocchio che si piega poco e solo di riflesso e la gambata che parte dall'anca.

Essendo poi dei ciclisti, mi accerterei che non tengano i piedi a martello bensì a ballerina, magari consigliandogli degli esercizi di stretching per le caviglie da fare a casa.

di haunted sito web

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311 (modificato da piolo1985 28-10-2021 18:39:54)

Re: Gambe a stile libero

Salve a tutti,
innanzi tutto complimenti per il forum e gli ottimi consigli che fornite con professionalità e simpatia.
Ho iniziato a nuotare da piccolo in prima elementare e ho fatto agonismo fino all'età di 13 anni circa. Poi ho intrapreso la pallacanestro per un lunghissimo periodo (campionati professionisti), ma ogni tanto, per tenermi in forma nei periodi di pausa, continuavo a nuotare. Smesso con la pallacanestro, circa 5 anni fa, ho ripreso il nuoto in maniera costante (uno sport che è rimasto sempre nel mio cuore). Da circa un annetto mi dedico al triathlon.
Premesso che non sono un drago nel nuoto (anzi direi che sono assai scarso purtroppo, il che è un peccato perché tra i tre sport è quello che mi piace di più), per farvi capire (anche se non si capisce molto da questi dati) completo una vasca da 25m (senza tuffo) con circa 14/15 bracciate e faccio a ritmo medio i 50m in 40'' (sempre senza tuffo).
Il mio punto debole sono sicuramente le gambe (temo sia dovuto anche alla mia conformazione fisica, in quanto ho le gambe molto lunghe rispetto al busto), perché ho come l'impressione di stancarmi parecchio oltre i 100m per via di una non efficacia gambata. Quando si tratta di poche vasche fatte al massimo, non ho problemi con la propulsione delle gambe, ma sulle lunghe distanze mi sembra di affaticarmi troppo e di sporcare la mia nuotata. Ultimamente sono incappato in molti video dove viene proposto un ritmo di battuta di due colpi di gamba per ciclo di bracciata (non posso inserire link video, ma ce ne sono tanti su Youtube, soprattutto uno che lo definisce "arrow freestyle" e porta l'esempio della nuotatrice Ledecky. Volevo chiedere se una gambata del genere è efficiente e permette di stancarsi meno nelle lunghe distanze e andare più fluidi. Ho provato a eseguirla, ma non mi riesce molto naturale. Ho sempre mosso le gambe con una frequenza maggiore anche nelle lunghe distanze.
Grazie per i consigli

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