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Re: Allenamento gara 50 metri

Ciao a tutti, anche quest'anno vorrei cercare di preparare al meglio le mie gare, ovvero 50-100 rana. Ho letto recentemente l'intervista ad un allenatore americano, il quale sostiene che la preparazione per i velocisti deve puntare molto (in allenamento) su blocchi di moduli corti (es: 16x50) anzichè puntare a moduli più lunghi (es: 4x200). A questo punto mi sto chiedendo: quanto realmente conta, per chi vuole migliorare sulle gare veloci, farsi il mazzo in acqua su lavori di B1 (esempio il classico 16x100) oppure botte terrificanti di B2? Non è davvero il caso che si aumentino le sedute dedicate ai lavori di C3-C2-C1? O, ancora meglio, dedicare sedute intere a perfezionare partenze e virate? E la palestra, quanto realmente è importante nella preparazione atletica di un velocista? Io sto portando avanti un lavoro in palestra per lo sviluppo della forza massima, quindi lavori con il 70% del massimale, poche serie e ripetizioni lente..

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Re: Allenamento gara 50 metri

Per rispondere alla tua domanda occorrerebbe la Treccani.
Mi limiterò all'essenziale.

Prima di tutto,tali affermazioni non sono una novità:è arcinoto che i velocisti lavorano su frazioni più simili alle loro gare obiettivo.
Seconda cosa,quel tecnico certamente si riferiva all'allenamento di atleti evoluti,che già hanno fatto anni e anni di lavoro generale facendosi un mazzo cosi per migliorare la resistenza e la soglia (B1).
Terza cosa:il B2 è la qualità metabolica in assoluto più importante per ogni tipo di gara dai 100 (compresi) in su;infatti si tratta della massima sinergia tra lattacido e aerobico,sistemi che lavorano contemporaneamente.
Infine tra noi allenatori c'è un detto che recita così:per vincere le gare veloci servono gli allenamenti di velocità,ma per riuscire a fare buoni allenamenti di velocità bisogna prima riuscire a fare quelli aerobici.

I lavori non solo di B2 ma anche di B1 sono assolutamente necessari anche per un velocista,solo che invece che avere lo scopo di spostare la soglia il più in alto possibile,devono avere quello di mantenerla sul minimo valore accettabile,che se calasse troppo determinerebbe un calo prestazionale persino nelle gare corte.

La soluzione migliore dunque è migliorare TUTTI i parametri metabolici,poi una volta garantito un buon equilibrio,andare ad esaltare quelli specifici per la gara obiettivo.
Quello che intendeva dire quell'allenatore era esattamente questo,non invece che i velocisti non debbano mai fare lavori aerobici (B1 e B2)

Ciao

--- programmi di allenamento per nuoto libero GRATUITI elaborati da tecnici dell FIN (Federazione Italian Nuoto)

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Re: Allenamento gara 50 metri

stefano '62 ha scritto:

Per rispondere alla tua domanda occorrerebbe la Treccani.
Mi limiterò all'essenziale.

Prima di tutto,tali affermazioni non sono una novità:è arcinoto che i velocisti lavorano su frazioni più simili alle loro gare obiettivo.
Seconda cosa,quel tecnico certamente si riferiva all'allenamento di atleti evoluti,che già hanno fatto anni e anni di lavoro generale facendosi un mazzo cosi per migliorare la resistenza e la soglia (B1).
Terza cosa:il B2 è la qualità metabolica in assoluto più importante per ogni tipo di gara dai 100 (compresi) in su;infatti si tratta della massima sinergia tra lattacido e aerobico,sistemi che lavorano contemporaneamente.
Infine tra noi allenatori c'è un detto che recita così:per vincere le gare veloci servono gli alenamenti di velocità,ma per riuscire a fare buoni allenamenti di velocità bisogna prima riuscire a fare quelli aerobici.

I lavori non solo di B2 ma anche di B1 sono assolutamente necessari anche per un velocista,solo che invece che avere lo scopo di spostare la soglia il più in alto possibile,devono avere quello di mantenerla sul minimo valore accettabile,che se calasse troppo determinerebbe un calo prestazionale persino nelle gare corte.

La soluzione migliore dunque è migliorare TUTTI i parametri metabolici,poi una volta garantito un buon equilibrio,andare ad esaltare quelli specifici per la gara obiettivo.
Quello che intendeva dire quell'allenatore era esattamente questo,non invece che i velocisti non debbano mai fare lavori aerobici (B1 e B2)

Ciao

Grazie mille, risposta davvero chiara ed esaustiva!! :-)

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Re: Allenamento gara 50 metri

pippo79 ha scritto:

Ciao Stefano '62, ciao a tutti,

ho iniziato lo scorso anno a nuotare con una squadra master, questo dopo aver fatto nuoto libero per un paio di anni e aver fatto qualche mese di scuola nuoto per adulti.
Lo so che "qualche mese" è poco, ma anche da piccolo avevo fatto scuola nuoto (quindi si trattava di un ripasso, diciamo) e vivendo al mare ho sempre avuto un buon rapporto con l'acqua. Il nostro allenatore non mi segnala particolari errori nel crawl (il dorso è il mio problema, non riesco ad andare fluido... ma evito di andare OT con questo discorso ora!).

Il primo anno con la squadra master ho fatto solo gli allenamenti, ma per il 2012 mi sono tesserato partecipando a quattro gare e migliorando progressivamente i miei tempi nel 50SL. Il miglior tempo della stagione l'ho fatto pochi giorni fa in vasca lunga: 31"20
Non è molto, lo so... ma contando che partivo da 34"50 della prima gara a febbraio e ora che non salgo mai sopra i 32" a meno di non fare erroracci in virata se sono in vasca corta, mi ritengo soddisfatto. Sbaglio ad esserlo?

Comunque sento che potrei progredire ancora curando gli aspetti tecnici e alcuni fondamentali, come il tuffo e, appunto, la virata (certe volte ancora la sbaglio o non riesco a trarne vantaggio più di tanto).

Fisicamente sto bene, ho 32 anni, sono 1,77 e peso circa 75 chili. Ho la muscolatura, specialmente nella parte superiore, sviluppata in modo adeguato, anche perché, a parte una breve pausa anni fa, ho sempre fatto sport. Impegnandomi potrei togliere un paio di chili di grasso correndo più spesso e con regolarità... ma mi sembra che nelle gare non sia questo il fattore che fa la differenza. Infatti a parte i mostri che fanno i 50SL in 24"/25", quelli che stanno sui 28"/29", che poi è il mio obiettivo da qui a un anno, non sono sempre fisicatissimi (anzi...), ma hanno piuttosto una buona tecnica.

Come lavoro in palestra, da un mese circa, sto preferendo degli eserci di esplosività. In pratica la fase attiva (di sollevamento, spinta o trazione a seconda dell'esercizio) in esplosività e recupero più lento. Il tutto con carichi che sono circa il 70/80% del massimale.

Seduta A:

- riscaldamento con ciclette a braccia
PETTO
- panca piana   
- croci ai cavi o con manubri
- piegamenti sulle braccia con "saltello"
SPALLE
- esercizi vari per la cuffia del rotatore (manubri o elastici... a seconda di cosa trovo libero)
- alzate supino su panca a 45° per far lavorare la porzione posteriore del deltoide posteriore
- lento dietro
- alzate laterali
TRICIPITI
- parallele a corpo libero
- cavi

Seduta B:

- riscaldamento con ciclette a braccia
DORSO
- lat machine (avanti) presa larga
- lat machine presa stretta
- trazioni a corpo libero
BICIPITI
- manubri
- panca scott (spero si chiami così...)
GAMBE
- pressa
- balzi sul posto a corpo libero (da posizione accovacciata)

Alla fine di ogni seduta cerco di mettere stretching (dovrei farne di più!), addominali e lombari o una corsetta.
Non riesco sempre perché, per motivi di lavoro, prima delle 19:30 abbondanti non entro mai in palestra e a volte si fa vemente troppo tardi perché capita di perdersi un po' in chiacchiere coi compagni.

Per i programma di nuoto mi affido all'allenatore anche se sono convinto (non per demerito suo, perché mi fido ed è palese la passione che mette nel seguirci e correggerci) che non riusciamo a lavorare per i nostri obiettivi specifici ogni volta. Per esempio, proviamo molto poco i tuffi e le virate, facciamo poche volte o quasi mai dei "test" sul ritmo di gara, ecc. Ma lo capisco... siamo tanti e non tutti con velleità da velocisti come me.

Vi chiedo: secondo voi per i miei obiettivi l'allenamento tipo descritto in palestra può andare e con quali dei programmi da voi proposti è meglio integrare (magari una volta a settimana) gli allenamenti di nuoto "generalisti" che propone l'allenatore della mia squadra?
Se lui a 43 anni riesce a fare 27" (ok, è anche stato agonista..) io vorrei avvicinarmi ai 28" mettendoci impegno e costanza.

Ciao e grazie

Quello che contraddistingue il velocista non è la buona tecnica,quella contraddistingue il fondista per il quale un risparmio seppure infinitesimo nella spesa di un singolo ciclo si traduce in un grandissimo guadagno dopo centinatia di cicli.
La peculiarità del velocista invece è la capacità di mantenere una buona ampiezza pur aumentando moltissimo la frequenza,e anche se questo costasse di più per ogni ciclo poco importa,la gara è breve.

Per trovare spunti per migliorare il tuo cinquantino,leggi questa discussione dall'inizio.
Poi caso mai torna qui a chiedere delucidazioni.

Ciao

--- programmi di allenamento per nuoto libero GRATUITI elaborati da tecnici dell FIN (Federazione Italian Nuoto)

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55

Re: Allenamento gara 50 metri

stefano '62 ha scritto:

Quello che contraddistingue il velocista non è la buona tecnica,quella contraddistingue il fondista per il quale un risparmio seppure infinitesimo nella spesa di un singolo ciclo si traduce in un grandissimo guadagno dopo centinatia di cicli.
La peculiarità del velocista invece è la capacità di mantenere una buona ampiezza pur aumentando moltissimo la frequenza,e anche se questo costasse di più per ogni ciclo poco importa,la gara è breve.

Per trovare spunti per migliorare il tuo cinquantino,leggi questa discussione dall'inizio.
Poi caso mai torna qui a chiedere delucidazioni.

Ciao

Penso di aver capito; il mio problema è che una vasca(dal basso) da 25 la "tiro" in 15" con 19 bracciate e relativa tranquillità; per scendere di mezzo secondo devo aumentare il numero di bracciate a 24-25(sfinito) pagando lo scotto nella seconda; non sento più l'acqua e giro vorticosamente le braccia senza pensare.

E' normale e ha senso pagare tanto in termini di fatica?

Dove devo lavorare?

Ciao e grazie.

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Re: Allenamento gara 50 metri

Si è normale,ma alla fine ciò che conta non è il numero di bracciate ma abbattere il tempo.
Chiaro che se impari a fare una bracciata di meno in velocità,ecco che abbatti il tempo necessario a dare quella bracciata.

Per questo motivo anche il velocista deve lavorare sull'ampiezza,solo deve farlo sulla braccaita in frequenza.

Ciao

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57

Re: Allenamento gara 50 metri

Grazie Catullo e Stefano '62.
Ora mi leggo il resto della discussione e, se necessario, posto altre domande qui!

Ciao

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58 (modificato da eddie 09-03-2015 22:56:23)

Re: Allenamento gara 50 metri

Quest'anno mi sono concentrato molto sulla preparazione delle gare veloci (50). Al momento ho partecipato solamente ad una competizione, per cui non saprei se gli allenamenti che sto portando avanti stanno fruttando o meno... comunque sto lavorando molto sulle partenze, sull'esplosività, sulla forza in acqua e sulle virate.
Lavori che sembrano facili, ma in realtà sono difficilissimi perchè assimilare la perfezione del gesto è una sfida davvero complicata.
Lavoro anche in palestra, per lo sviluppo della forza, e mi rendo conto che in acqua mi porta qualche vantaggio... Certo la tenuta su serie di resistenza o potenza non è un granchè, ma sullo sprint mi pare di rendere bene in allenamento.
Dalla mia esperienza personale credo di poter dire che la preparazione in palestra, per un velocista, vale forse un 30% del totale.... che ne dite voi? E la gambe che percentuale di allenamento dovrebbero ricoprire?

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59

Re: Allenamento gara 50 metri

Ciao, anche io sto preparando 2 gare da 50 m (stile e rana) per il 22 marzo, lavoriamo principalmente con serie di potenza aerobica e resistenza alla forza,
es 3 x ( 6 x 50) a 1' 15" a SL  3 x( 6 x 50 ) a 1:30
per la resistenza alla forza facciamo 8 x 50 a 2 minuti .
Sto lavorando anche io sulla forza in palestra, in particolare i dorsali, addominali e le gambe ma senza andare oltre 2 sedute, di costituzione ho poca potenza (188 x 78 kg) e leve lunghe per cui i vantaggi sono pochi per me ma nella rana sento di avere piu' spinta dopo le sedute

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60

Re: Allenamento gara 50 metri

Anche io ho cominciato con la palestra; 2 volte la settimana. L'anno prossimo passo over 55 e mi rendo conto che il mio punto debole sono le braccia che stanno perdendo forza. Ho portato il numero della bracciate per vasca a 17, adesso devo mantenere un buon controllo della bracciata in velocità, gestire la gara per non girare a vuoto senza sentire l'acqua negli ultimi metri e lavorare sulla virata. In velocità è sempre un problema........
Dal prossimo mese cominciamo gli allenamenti in mare per le gare in acque libere; devo conciliare le 2 cose.

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Re: Allenamento gara 50 metri

Catullo ha scritto:

Anche io ho cominciato con la palestra; 2 volte la settimana. L'anno prossimo passo over 55 e mi rendo conto che il mio punto debole sono le braccia che stanno perdendo forza. Ho portato il numero della bracciate per vasca a 17, adesso devo mantenere un buon controllo della bracciata in velocità, gestire la gara per non girare a vuoto senza sentire l'acqua negli ultimi metri e lavorare sulla virata. In velocità è sempre un problema........
Dal prossimo mese cominciamo gli allenamenti in mare per le gare in acque libere; devo conciliare le 2 cose.

Complimenti. io di potenza ne ho veramente poca,  in particolare nel petto...in panca piana non ho mai caricato piu' di 40-45 kg. Preferisco gli esercizi a corpo libero, parallele, flessioni e sbarra.
Speriamo questo lavoro in palestra aiuti perche' domenica prossima ho 2 50 metri a Padova, rana e stile.
Sto cercando di migliorare anche io sopratutto in partenza, dove perdo troppo tempo, a Lignano ho perso quasi 1 sec :-( al via...
Qualche consiglio su queste gare ? Si da tutto senza pensarci troppo? A rana faro' attenzione alla virata per evitare la squalifica, mi hanno raccomandato e ho riprovato piu' volte il tocco a due mani allineate...
In bocca al lupo

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62

Re: Allenamento gara 50 metri

A me spaventa più lo s.l. che la rana. Non tanto per la partenza perchè ho una buona reattività e una buona spinta ma per la virata. Proprio per questo non penso sia del tutto corretto dare tutto senza pensare; la testa serve sempre, anche nelle gare veloci se non altro per richiamare quei meccanismi che devono essere collaudatissimi.
Devo sapere perfettamente a che punto iniziare la virata(meglio prendere riferimenti sul fondo che guardare di fronte), provare e riprovare le partenze ma anche organizzare la respirazione: quante volte respiro, a quanti metri e standardizzare il tutto.
Da noi le gare sono tutte in vasca da 25 metri: io "dovrei" respirare una volta ai 18 metri, una volta ai 32(poco dopo la virata, evitando di respirare all'uscita dalla subacquea) e una ai 40 metri. Praticamente respiro con mezza bocca , cercando di essere il più veloce possibile.
C'è chi riesce a fare tutti i 50 senza respirare, chi respira una volta sola; per me è impossibile.
Incamero molta aria prima della partenza con delle respirazioni profonde; all'inizio viene un pò di giramento di testa ma è questione di abitudine.
Alla fine i gesti dovrebbero essere talmente automatizzati che c'è solo un piccolissimo richiamo da parte del cervello ma se arrivi alla fine dei 50 con le braccia che girano a vuoto e vedi gli altri sfilarti davanti forse è meglio gestire anche le risorse. Insomma, piuttosto che dare il 100 % dall'inizio e arrivare al 50% alla fine, meglio un 95% per tutti i 50 metri...........

Naturalmente è solo una strategia personale.

In bocca al lupo smile

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63

Re: Allenamento gara 50 metri

Grazie Catullo dei consigli, molto saggi.  Sono al primo anno di master e ne faro' tesoro per domani ad allenamento sono in programma delle ripetute sui 50 stile a 1:15 e 50 rana a 1:30.  Cerchero' di fare  e rifare le respirazioni.
E' una gara sui vasca da 25 metri, spesso commetto l' errore di respirare 1 volta nella prima vasca ma poi di respirare subito in uscita dalla virata...brutta idea. Oggi ci siamo esercitati a respirare 1 volta per vasca...
Provero' a respirare anche io 1 volta la prima vasca e poco dopo la virata e anche a respirare bene prima di partire :-)
Io commetto spesso l' errore, almeno negli allenamenti di dare subito tutto, mi e' stata di aiuto la gara di Lignano sui 200 dove ho imparato a dosare le forze cercando di fare una prima vasca veloce,  e poi di accelerare al meglio nelle ultime 2. Ne e' uscito un 2' 47",  non un granche' ma come prima gara sono stato felice.
In bocca al lupo

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64

Re: Allenamento gara 50 metri

Ciao, anche per me fare i 50 respirando una volta sola o 2 e' impossibile, piu' probabile finisca per respirare 1 volta nei primi 25 e poi 3 nella secondi 25 :-(
A rana sono iscritto con un modesto 47sec a stile con 34 sec, oggi abbiamo fatto delle prove con partenza in alto e fatico a tenere alta la frequenza di bracciata,  chiudendo con un 34 basso:-/
Come dici tu non e' bello arrivare alla fine dei 50 "scoppiati" ma gestire la forza e ' difficile, alla malparata una volta scoppiati consigli di allungarsi ?

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Re: Allenamento gara 50 metri

Nei 50 non si gestisce niente.
Si spara e basta.
Lo si chiama pigiabbestia.

Se non si riesce a farlo significa che è presto per fare una gara
Se si riesce ma i tempi non sono buoni allora si legge il post a pagina uno e si lavora in quel modo.

Ciao

PS
La palestra non serve a migliorare i tempi ma ad evitare di farsi male in gara,il che di riflesso ti permette di arrivare senza rischi a velocità esecutive superiori.
Sviluppare i muscoli a secco non serve a niente se (come di norma) il miglioramento non è trasferibile a gesti acquatici.
Sviluppare la froza di un dieci per cento (che è un obiettivo mostruoso) significa aumentare la forza disponibile in acqua per qualcosa che si aggira tra un massimo di un otto per mille negli atleti di rango mondiale,e una media di circa il due o tre per mille per la massa.

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66 (modificato da dohan9 20-03-2015 00:42:44)

Re: Allenamento gara 50 metri

stefano '62 ha scritto:

Nei 50 non si gestisce niente.
Si spara e basta.
Lo si chiama pigiabbestia.

Se non si riesce a farlo significa che è presto per fare una gara
Se si riesce ma i tempi non sono buoni allora si legge il post a pagina uno e si lavora in quel modo.

Ciao

PS
La palestra non serve a migliorare i tempi ma ad evitare di farsi male in gara,il che di riflesso ti permette di arrivare senza rischi a velocità esecutive superiori.
Sviluppare i muscoli a secco non serve a niente se (come di norma) il miglioramento non è trasferibile a gesti acquatici.
Sviluppare la froza di un dieci per cento (che è un obiettivo mostruoso) significa aumentare la forza disponibile in acqua per qualcosa che si aggira tra un massimo di un otto per mille negli atleti di rango mondiale,e una media di circa il due o tre per mille per la massa.

Grazie Stefano dell' intervento, apprezzo sempre la tua chiarezza. 
Il mio errore e' di non aver fatto degli allenamenti corretti per sviluppare bene il C1, infatti riesco a pigiare a tutta per circa 34-35 sec per 5-6 volte e poi alla settima  scoppio per cui la colpa e' mia. Purtroppo  per problemi di tempo assieme ad altri 2 ragazzi ci alleniamo alla sera e assieme a tutti il sabato per cui l' allenatrice ci vede 1 volta la settimana.
Lavori come 8x50 con recupero dai 90-120 sec non li abbiamo mai fatti tuttavia..non ce li ha mai inseriti...al massimo a tutta ci proponeva 8 da 25 a  tutta.
Il lavoro 8x50 l'ho fatt leggendolo  dal tuo post e mi ha permesso un buon miglioramento, all' inizio ne riuscivo a fare 3 poi 4 fino ad ora in cui arrivo a 6.
Li inserisco dopo aver fatto un lavoro in soglia come ad es.  3 (4x100)  a 1'35"
...
Capito anche il discorso sulla palestra, infatti un mio amico pensava fosse necessaria per prove di potenza come i 50 e 100 m, ma come avevo letto anche in altri post la forza trasferibile in acqua e' molto poca.
Io ho trovato molto giovamento dai lavori per le spalle ed i muscoli rotatori.

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67

Re: Allenamento gara 50 metri

Mi collego in qualche modo a questa discussione con una domanda che però ne sposta un po' la mira:
In allenamento non riesco ad avvicinare i tempi che poi faccio in gara. Su ripetute da 8x50 sl o rana per esempio, tutti al 100% e ripartenza ogni 4'½, non mi avvicino nemmeno ai mio best. Sono stanco morto tanto da star male eppure sono lontano.

La cosa assurda é vedere nello stesso esercizio gente che va molto più veloce di me, regge dall'inizio alla fine, e poi in gara invece resta costantemente dietro. Da cosa può dipendere questo "delta" fra allenamento e gara??
É possibile che subentri una "questione psicologica" che porta a "difendersi" in allenamento?
Sono un m35, 50ra 33 alto. 100 13 e qualcosa. Stile più scarso.

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Re: Allenamento gara 50 metri

fsol ha scritto:

In allenamento non riesco ad avvicinare i tempi che poi faccio in gara.

Si chiama Noradrenalina.

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Re: Allenamento gara 50 metri

stefano '62 ha scritto:
fsol ha scritto:

In allenamento non riesco ad avvicinare i tempi che poi faccio in gara.

Si chiama Noradrenalina.

E quindi gli altri ne sono sprovvisti? smile
Voglio dire-perdonami l'insistenza- non dovrebbe essere uguale per tutti la differenza tempi allenamento-tempi gara?

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Re: Allenamento gara 50 metri

La Noradrenalina (insieme alle altre catecolamine delle quali è parte) è come il NOS nelle macchine da corsa.
Ti da quel pò di birra in più che ti fa andare al di la dei tuoi limiti fisiologici standard per breve tempo;la Natura ce ne ha dotati per riuscire a salvarci la pelle quando siamo in situazioni critiche,per esempio inseguiti da una bestia feroce nella giungla primitiva,o aggrappati a un ramo sul ciglio di un burrone.
E' ciò che consente quelle imprese impossibili di cui a volte si sente parlare,tipo la mamma che solleva una automobile per liberare le gambe al figlio.
Ebbene proprio per la sua funzione primaria non è disponibile a comando e invece salta fuori solo quando si verifica appunto una situazione psico-fisica di emergenza,chiamata in gergo fight-or-flight (combatti o scappa),determinata da una situazione di pericolo oggettivo tipo l'assalto ad un bunker in guerra o di estremo stress fisico tipo continuare a pigiare in allenamento anche quando non ne hai più (B2).
La tensione agonisitca tipica di una gara è una di quelle situazioni che innescano la secrezione di queste sostanze.

Poi c'è chi riesce a giovarsene anche in allenamento perchè vuole vincere anche li,e chi invece no.
A parte il cronometro non fa nessuna differenza ai fini degli obiettivi di allenamento,che sono perseguiti o meno non sulla base di ciò che dice il cronometro,bensì sulla base delle risultanze fisiologiche sui parametri che possono essere oggetto di modifica strutturale (il "NOS" non lo è-si tratta di una risorsa fisiologicamente non modificabile).
Quindi non crucciarti se non lo attivi.
Anzi....
In alcuni soggetti un eccesso di questo tipoo di secrezioni possono determinare l'arresto delle contrazioni cardiache,cioè un infarto.
Hai presente quando si legge di qualcuno colto da infarto durante una partita per esempio di racchettoni nonostante una condizione fisica invidiabile ?
Ebbene il motivo è quello,non il doping passato come si dirà poi al bar dello sport : cerchi di vincere,ce la metti tutta,parte il NOS e il sistema ciocca.

A meno che non abbiamo un coccodrillo alle calcagna,non bisogna MAI cercare di spingere più di quello che siamo in grado di fare.

Ciao

PS
La differenza prestativa tra allenamento e gara è diversa per ognuno.
C'è anche che va più forte in allenamento che in gara.

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71

Re: Allenamento gara 50 metri

Super esaustivo. Grazie mille!

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72

Re: Allenamento gara 50 metri

fsol ha scritto:

Super esaustivo. Grazie mille!

Bei tempi fsol,complimenti, ieri ho concluso dignitosamente un 8 x 50 rana ripartenza a 2'30" finalmente sono riuscito ad arrivare a farli per 3 volte sui 44-45...lontanissimo dai tuoi tempi ma finalmente ho visto dei risultati con queste ripetute tirate a tutta...veramente pesantissime avevo lo stomaco sottosopra

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73

Re: Allenamento gara 50 metri

Grazie ragazzi, e' andata meglio del previsto 42 07 sui 50 rana 33 25 a stile. Piccola soddisfazione anche per me, il nos mi ha dato sicuramente un aiuto .
Nei 100 dorso addirittura tempi al di poco sopra i 54 sec

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74 (modificato da rheya 22-12-2016 15:41:45)

Re: Allenamento gara 50 metri

1) Forza rapida:la capacità a livello coordinativo di mantenere elevate frequenze di esecuzione;si allena con poche ripetute di durata inferiore a 10-15 secondi e con molto recupero
per esempio 4 x 25 ripartenza a 2 minuti,nuotare a frequenze massimali.
oppure 8 x 15 ipervelocità + 10 mt piano,ripartenza ogni 60-90 secondi
lo scopo è ottimizzare la resa del sistema della fosfocreatina,che ha un picco di risposta di 10 secondi dopodichè si esaurisce.
Se si vuole aumentare il volume delle ripetute di velocità conviene fare serie con poche ripetute,e prevedere un buon recupero (attivo e passivo),tra una serie e l'altra;
per esempio 4 x (4 x 25\2') con 100 sciolti tra le serie
Se invece si aumentassero le ripetute senza fare pause tra le serie,per esempio 20 x 25 a 90 secondi,allora si parlerebbe di resistenza alla velocità di cui parlavo sopra;cosa che si può fare,ma che deve venire allenata solo dopo avere ottenuto un ottimo dato di forza rapida,con poche ripetute e buoni riposi.

Salve a tutti.

Ho riportato qui un'interessante parte di un post di Stefano per commentare un tema che sto osservando nei miei allenamenti.

Nonostante la mia etá ( 58 anni ) , grazie al fatto che , seguendo in vostri suggerimenti , mi sto allenando meglio, ho molto migliorato in resistenza e adesso vorrei migliorare in velocitá, specie sui 50 metri,  e proprio per questo mi interessa sviluppare la forza rapida.

Sono peró incerta su quali distanze preferire, se i 25 o i 15 m; siccome sulle ripetute veloci da 25 metri non scendo sotto i 15/16 secondi, deduco ( forse sbagliando ) che per me sarebbe meglio fare le ripetute sui 15m per migliorare la forza rapida, ma ecco il punto : 8 x 15 - ripartenza 1' / 1' 30" mi risulta  davvero leggerino come allenamento !

e allora ?

si potrebbe fare, che so, un 20 x 15 ? o é un'eresia che rovina l'allenamento ?

grazie a chi vorrá rispondere

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