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Re: Gambe stile libero

Si,mi riferiscono i colleghi più giovani che per parecchi anni c era la moda della tavoletta!
Grazie smile

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di marina sito web

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Re: Gambe stile libero

Questa "moda" della tavoletta, che purtroppo è stata usata lungamente in passato anche come strumento didattico, è dura a morire ....ma ce la faremo!
Il fatto è che gli attrezzi sono invece strumenti di allenamento per nuotatori evoluti; una tantum piace anche a me farli usare ai miei allievi per divertimento ma, tra tutti, semmai il più utile per chi sta ancora imparando è il pull buoy!

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78

Re: Gambe stile libero

Appunto  hmm

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di marina sito web

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79 (modificato da matteoaragorn 16-03-2018 11:08:22)

Re: Gambe stile libero

Buongiorno vorrei descrivere il mio problema della gambata a stile.
Nuoto da quattro anni e non ho più problemi di resistenza (nel nuoto libero faccio anche i 1500 m senza troppa fatica) ma resta un grosso gap nella velocità, perché gli amici del gruppo con cui mi alleno mi distanziano inesorabilmente. Col pull buoy invece tengo agevolmente il loro passo e anzi alla distanza vado anche più veloce.
Per capirci meglio, nello stesso allenamento abbiamo nuotato per due volte gli 800 m, la prima volta senza attrezzatura e la seconda volta con palette e pull buoy. Nel primo caso mi hanno dato tre minuti di distacco, nel secondo siamo arrivati insieme (17 minuti circa, pochi secondi in più del tempo realizzato da loro negli 800 "liberi").
Insomma è un po' come se le gambe mi frenassero nello scivolamento invece che aiutarmi nella propulsione.
Non è un problema di resistenza ma credo tecnico perché loro mi distanziano da subito già dalla partenza e non alla lunga.
La sostanza è che non riesco a scendere sotto i 2'30" nei 100 m e anche cercando di forzare il ritmo non ottengo miglioramenti ma tempi peggiori perché poi aumenta la fatica e crollo.
va detto che la mia gambata "naturale" è quella a rana, per me molto redditizia e di nessuna fatica.
Qualche consiglio?

Dimemticavo: gambata a stile con tavoletta e pinne vado fortissimo, senza pinne... fatica boia e mezza vasca di distacco dagli altri.

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80 (modificato da stefano '62 16-03-2018 11:34:29)

Re: Gambe stile libero

Bisognerebbe vederti per avere certezza del tuo problema.
Le possibilità sono due:

1.
Non hai il controllo della caviglia per cui uno dei tuoi piedi ti resta a martello anche quando hai le gambe distese e cerca di dare una spinta a rana mentre l'altro va su e giù come a stile.
In questo caso l'azione che il tuo sistema "simpatico" che lavora in automatico crede sia la migliore invece ti frena.
Il fatto che con le pinne non senti questo disagio potrebbe essere imputato al fatto che il piede matto riesce a spingere di più proprio perchè hai la pinna e ti da l'illusione di andare forte e bene.
Si risolve con esercizi di analisi per la caviglia,possibilmente esercizi che ti consentano di avere nel campo visivo il piede e la sua azione.
Esempio seduti al bordo e simulare le gambe a dorso al pelo dell'acqua controllando la posizione distesa della caviglia, oppure in acqua gambata a dorso in posizione semiseduta,con ausilio di tavoletta al petto o di salsicciotto o altri stratagemmi che ti consentano di osservare il piede e obbligarlo a fare montagne di ore di volo nella posizione corretta.
Invece quando nuoti a crawl dovresti inserire sezioni dove il pool Buoy lo tieni stretto con le caviglie mentre il piede sta bello disteso e fermo.
Oppure nuotando a crawl per brevi tratti obbligandoti a fare sempre un bel pò di schiuma,in modo da frozare il piede a perdere la posizione a martello.

2.
Il tuo problema non è la battuta di gambe bensì la capacità di galleggiamento prono e la corretta posizione del tronco e del sedere, per cui i lombari e i glutei non riescono a lavorare adeguatamente e di riflesso le gambe invece che stare UNITE DISTESE CON COSCE E TALLONI ALTI (come quando hai il pool buoy) se ne stanno divaricate o piegate con ginocchia e cosce abbassate o pesanti e se ne vanno a zonzo di qua e di la, magari anche per compensare lo spostamento di peso sinistra destra e viceversa conseguenza dell'azione di braccia.
Con le pinne di nuovo ti sembra di andare vbene per il semplice fatto che con le pinne ti muovi a prescindere di quanto siano corrette le tue gambate.
La cartina di tornasole riguardo a questo è il musccolo del polpaccio: se mentre usi le pinne senti induririsi il polpaccio o addirittura il fantasmino di un crampo in arrivo, significa che le tue gambe NON stanno lavorando bene e l'uso delle pinne è l'ultima cosa che ti serve per correggerle.
Il problema delle gambe prive di controllo si corregge prima di tutto ottimizzando in modo ossessivo il galleggiamento da fermo e quello dopo uno scivolamento,cercando di tenere le gambe letteralmente appiccicate distese e rasente il pelo dell'acqua con i talloni a sfioro il più a lungo possibile mentre si scivole e poi mentre si galleggia.
Molto utile anche in questo caso è l'uso del pool buoy tenuto dai talloni invece che tra le cosce.

Ricapitolando.
Caso uno si deve lavorare sulla percezione della caviglia e sulla battua di gambe in sè.
Caso due si deve lavorare sulla capacità di controllo della postura a carico dei muscoli lombari.
Lavora come se dovessi correggere sia il caso uno sia il caso due, cioè su su entrambi che non fa mai male e ci prendi di sicuro.

Ciao

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81 (modificato da matteoaragorn 16-03-2018 12:44:34)

Re: Gambe stile libero

stefano '62 ha scritto:

Bisognerebbe vederti per avere certezza del tuo problema.
Le possibilità sono due:

1.
Non hai il controllo della caviglia per cui uno dei tuoi piedi ti resta a martello anche quando hai le gambe distese e cerca di dare una spinta a rana mentre l'altro va su e giù come a stile.
In questo caso l'azione che il tuo sistema "simpatico" che lavora in automatico crede sia la migliore invece ti frena.
Il fatto che con le pinne non senti questo disagio potrebbe essere imputato al fatto che il piede matto riesce a spingere di più proprio perchè hai la pinna e ti da l'illusione di andare forte e bene.
Si risolve con esercizi di analisi per la caviglia,possibilmente esercizi che ti consentano di avere nel campo visivo il piede e la sua azione.
Esempio seduti al bordo e simulare le gambe a dorso al pelo dell'acqua controllando la posizione distesa della caviglia, oppure in acqua gambata a dorso in posizione semiseduta,con ausilio di tavoletta al petto o di salsicciotto o altri stratagemmi che ti consentano di osservare il piede e obbligarlo a fare montagne di ore di volo nella posizione corretta.
Invece quando nuoti a crawl dovresti inserire sezioni dove il pool Buoy lo tieni stretto con le caviglie mentre il piede sta bello disteso e fermo.
Oppure nuotando a crawl per brevi tratti obbligandoti a fare sempre un bel pò di schiuma,in modo da frozare il piede a perdere la posizione a martello.

2.
Il tuo problema non è la battuta di gambe bensì la capacità di galleggiamento prono e la corretta posizione del tronco e del sedere, per cui i lombari e i glutei non riescono a lavorare adeguatamente e di riflesso le gambe invece che stare UNITE DISTESE CON COSCE E TALLONI ALTI (come quando hai il pool buoy) se ne stanno divaricate o piegate con ginocchia e cosce abbassate o pesanti e se ne vanno a zonzo di qua e di la, magari anche per compensare lo spostamento di peso sinistra destra e viceversa conseguenza dell'azione di braccia.
Con le pinne di nuovo ti sembra di andare vbene per il semplice fatto che con le pinne ti muovi a prescindere di quanto siano corrette le tue gambate.
La cartina di tornasole riguardo a questo è il musccolo del polpaccio: se mentre usi le pinne senti induririsi il polpaccio o addirittura il fantasmino di un crampo in arrivo, significa che le tue gambe NON stanno lavorando bene e l'uso delle pinne è l'ultima cosa che ti serve per correggerle.
Il problema delle gambe prive di controllo si corregge prima di tutto ottimizzando in modo ossessivo il galleggiamento da fermo e quello dopo uno scivolamento,cercando di tenere le gambe letteralmente appiccicate distese e rasente il pelo dell'acqua con i talloni a sfioro il più a lungo possibile mentre si scivole e poi mentre si galleggia.
Molto utile anche in questo caso è l'uso del pool buoy tenuto dai talloni invece che tra le cosce.

Ricapitolando.
Caso uno si deve lavorare sulla percezione della caviglia e sulla battua di gambe in sè.
Caso due si deve lavorare sulla capacità di controllo della postura a carico dei muscoli lombari.
Lavora come se dovessi correggere sia il caso uno sia il caso due, cioè su su entrambi che non fa mai male e ci prendi di sicuro.

Ciao

Grazie infinite, vedrò anzitutti di analizzarmi meglio.
Particolare che ho omesso ma che forse è rilevante: con la gambata a dorso faccio ancora più fatica! Nessun problema invece con la gambata a delfino, così come nessun problema di crampi con le pinne.

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Re: Gambe stile libero

A dorso ancora peggio e a delfino invece meglio ?
mmmm .... non mi torna.
Prova a legarti le caviglie con un elastico da allenamento. di quelli che impediscono ai talloni di separarsi poi prova a eseguire le gambate a delfino.
Se non ti cambia assolutamente nulla allora ho torto, se invece peggiori anche solo di poco significa che quelle che fai di solito non sono gambe a delfino ma trovi il modo di infilarci dei colpi a rana senza rendertene conto (e l'elastico di impedisce di farlo).
In questo caso vorrebbe dire che uno dei problemi che hai di sicuro è il numero 1.

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