Ciao, faccio subito chiarezza sui pro e contro delle pinne.
I Pro:
Le pinne nel salvamento NON servono ad andare più veloce e nemmeno a vincere la corrente.
Perchè nella stragrande maggioranza dei casi la differenza di velocità o di contrapposizione alla corrente è ininfluente.
Difatti se la corrente è forte le pinne non faranno la minima differenza, se invece è debole la differenza di velocità può compensare il tempo perso per metterle solo in rari casi dove il pericolante è molto lontano e i frangenti e le secche sono dislocati in modo da non obbligarti a camminare come un papero tra una nuotata e l'altra.
Il valore aggiunto della pinna nel salvamento risiede sopratutto nella possibilità di galleggiare meglio con un pericolante aggrappato al collo o con pericolanti multipli, o nella facilità con cui ci si può immergere per recuperi in profondità.
I contro:
principalmente due
1 - l'impiccio nell'indossarle e la difficoltà di capire in fretta in quale punto convenga farlo:
difatti può capitare di mettere le pinne poi nuotare un tratto e poi ritrovarsi a dover camminare come un papero in una successiva secca prima di ributtarsi a nuoto.
L'alternativa sarebbe prima fare un pezzo a nuoto senza pinne (ma tenendole dove....tra i denti ?) poi metterle nella secca mentre onde fortissime rischiano di fartene perdere una e poi buttarti finalmente a nuoto.
2 -l'impiccio nel rientro col pericolante:
cosa facciamo se mentre trasportiamo un pericolante privo di sensi arriviamo a una secca che ci impedisce di nuotare ?
Camminiamo come un papero col pericolante a pompieristica o appoggiamo il pericolante nell'acqua bassa mentre ci togliamo le pinne ?
Le conclusioni sono due:
la pinna è uno strumento importante, ma il suo utilizzo è da valutare con estrema attenzione situazione per situazione.
La situazione ideale è quando siamo di supporto a un collega in azione, nel qual caso abbiamo il compito di garantire la sicurezza del rientro e la pinna è un aiuto oggettivo; oppure quando abbiamo la certezza che durante il nostro intervento avremo il supporto di qalche collega che ci toglie l'impiccio del rientro a papero.
Ma in ogni caso l'impiccio è qualcosa con cui fare i conti, ed è necessario minimizzarlo.
L'unica pinna davvero utile nel salvamento quindi è la pinna corta perchè consente una maggiore agilità di movimento e offre minore impatto ai marosi mentre la si indossa.
Cercate anche di avere un contenitore a tracolla che vi consenta di portarvele dietro mentre nuotate e poi indossarle al momento giusto.
Evitare nel modo più assoluto le pinne multi-misura, quelle con le bretelle per regolare la dimensionde del piede.
Alla prima onda resterete senza pinna.
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