La prima cosa in assoluto da fare è assicurarsi che la caviglia sia in grado di effettuare delle ottime pronazioni.
Cioè avere una buona escursione verso il basso.
Perchè il piede deve poter dondolare passivamente per aumentare la superficie di impatto in modo da spostare masse di acqua a fondo vasca.
Per farlo basta mettersi ogni tanto a ruotare il pollice facendo cerchi esageratamente larghi il più possibile, oppure inginocchiarsi e poi sedersi sui talloni a piede pronato e poi da li provare a spostare la testa all'indietro.
Io sono capace di toccare terra la dietro con la testa da questa posizione.
La seconda cosa ma non meno importante è curare l'estensione degli Ischiocrurali (il gruppo di muscoli posteriori della gamba dal sedere alla caviglia).
Devono essere belli lunghi e flessibili perchè diversamente la gamba non potrà muoversi su e giù senza flettersi troppo e le gambate non sposteranno abbastanza acqua da generare movimento.
Un sistema è quello di unire le gambe e i talloni poi provare a toccare terra con le mani, chi vuole esagerare come faccio io può toccare terra con le mani tenendo le dita girate verso dietro e poi facendo "la formichina" camminando con le dita verso ancora più dietro.
Chi avesse difficoltà a toccare terra (ahi ahi molto grave per un nuotatore) può ottenere risultati tenendo un pesetto da 4 a 5 chili con le mani, poi con gambe unite e diritte piegarsi verso il basso tenendo la testa bassa con mento appiccicato al petto e collo morbido e rilassato, provando ad andare più in basso possibile magari dondolando passivamente alto\basso con il pesetto.
Col tempo ci si allunga.
Oppure:
seduti con gambe distese piedi con dita verso l'alto e talloni spinti con esagerazione più avanti delle dita, piegarsi in avanti allungando le braccia verso i piedi mentre la pancia viene spinta verso le cosce e il mento al petto (l'ideale sarebbe arrivare ai piedi con i gomiti o quasi) soffiare tre volte indurendo la pancia poi provare ad allungarsi ancora di più.
Prendere la pianta dei piedi con le mani tenendo i gomiti alti e la testa bassa, tenere la posizione poi alzare il mento portando il petto in avanti e inarcando la schiena,tenere e poi ripetere alcune volte.
Se si fatica a prendere i piedi si arriva dove si può posizionando le mani sotto alle cosce o alle ginocchia.
Questo stretching interessa tutti i muscoli deputati alle gambate rendendoli lunghi e flessibili permettendo di eseguire "per simpatia" una azione di gamba più corretta e fluida.
Questi sono i requisiti senza i quali le gambe faranno sempre e solo sofferenza, ma senza un maestro (bravo intendo dire) che sappia darti gli input giusti mentre sei in acqua SENZA la tavoletta, sarà tutto affidato al culo.
Ciao
PS
Il maestro bravo dovrebbe farti capire senza tema di fraintendimenti che le gambate NON devono spostare acqua verso dietro per andare avanti di riflesso.
Sarebbe inutile visto la scarsità di acqua spostata.
Le gambate devono agire con movimento verticale su e giù, spostando masse di acqua verso il basso (e poi verso l'alto) perchè la propulsione avviene grazie alla contrapposizione tra la pressione verso il basso e la spinta verso l'alto della decompressione, con l'aggiunta di una componente di risucchio in esterno (da interno gamba verso fuori) che si ottiene se le gambe sono unite e si inverte come una retromarcia se le gambe si allargano.
Quindi il piede non deve piegarsi per poi sparare verso dietro ma deve invece alzarsi a gamba tesa ma rilassata facendo quasi emergere il tallone ma alzando bene anche il posteriore della coscia, e poi sparare verso il basso con il piede che disegna una sorta di movimento a compasso, quindi la flessione della gamba è marginale e ottenuta in maniera passiva e non volontaria.
Traduzione, tu pensa solo a fare della schiuma alternando rapidamente l'azione di gambe e piedi e vedrai che l'azione corretta di spinta verso il basso prima o poi salta fuori.
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