Argomento: Grossa differenza tra 100m e distanze lunghe (e.g. 1,500 m)

Ho ripreso a nuotare con continuità da inizio anno, riducendo la quantità di corsa (ho praticamente appeso le scarpe al chiodo). Ho sempre avuto problemi di tecnica a stile libero (tendo a nuotare meglio a rana), avendo imparato da solo da piccolo.
Ma, un po' per mantenere vivo l'interesse nel nuoto, mi sono prefissato di migliorare lo stile libero e di imparare il delfino, visto che utilizzo il nuoto come complemento al corpo libero (o calisthenics come va di moda chiamarlo oggi).

Vengo al dunque, dopo 3 mesi di nuoto con regolarità (2 volte/settimana in media), e avendo deciso di lavorare più sulla tecnica che sul volume penso di aver identificato il mio limite attuale, che, penso sia principalmente in un problema di assetto e gambe (che muovo poco o nulla).
In questi mesi ho fatto parecchio lavoro come gambe stile sul fianco e 6-1-6 con pinne ed altro ed ho visto miglioramenti. Ho fatto anche lavori a soglia arrivando anche a nuotare 2,800 m in poco più di un ora, ma vorrei migliorare la mia velocità di soglia, diciamo il passo da usare sui 1,500 m a stile.

Un po' di numeri:
   - La mia velocità di soglia si aggira attorno ai 2:20 min/100. Se nuoto 1,000m senza pausa, questo è il mio passo attuale.
   - Se metto i pull-buoy, il mio passo migliora di ben 15-20 secondi e scende a 2:00/2:05 min/100m questo sempre su distanze attorno ai 1,000 m.
   - Ho provato a "tirare" un 100m con partenza dal bordo e senza virate e sto attorno a 1:35. Quello che ho notato è che tirando i 100 m sto meglio a galla e riesco anche a far lavorare meglio le gambe.

Vorrei cercare di capire su cosa lavorare. Penso di avere prevalentemente un problema di assetto: visto il miglioramento di passo che ho con i pull-buoy, a prescindere dalla spinta delle gambe, dovrei trovare il modo di recuperare un'assetto simile anche in assenza del pull-buoy.

Oppure devo semplicemente macinare ripetute e lavorare a soglia per aumentare la velocità e, come conseguenza, il galleggiamento (visto che sul 100m secco vado molto meglio)?
Come obbiettivo che mi son dato: se ad oggi riesco a fare 12-15 ripetute da 100 m nuotandole in 2:05 con 20/25 s di pausa (2:30 medi) vorrei arrivare a nuotarle in 1:40 con pausa da 20 (2:00 min medi). Non so se sia fattibile.

Riassumendo: volume (zitto e nuota) oppure tecnica (e se tecnica, qualche suggerimento per tener su il sederone come quando uso il pull-buoy)?

Grazie in anticipo per i consigli che vorrete darmi,

   Adi.

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Re: Grossa differenza tra 100m e distanze lunghe (e.g. 1,500 m)

Cosi senza vederti i motivi possono essere veramente tanti.
La cosa migliore da fare secondo me sarebbe iscriversi ad un corso di perfezionamento, perchè è evidente che un problema di assetto è assolutamente certo che ci sia, e senza un istruttore che ti vede da fuori ci sono davvero poche speranze di risolverlo.

In mancanza di istruttore non ti resta altro da fare che lavorare molto sulla percezione, con gli esercizi il più disparati possibile.
E per le ripetute io direi di variare molto per distanza e anche per intensità.
I cambi di passo, cio è modificare l'andatura all'interno di una ripetuta, sono una delle cose più utili per quel che riguarda l'efficienza.

Ma ribadisco, vai di istruttore.

--- programmi di allenamento per nuoto libero GRATUITI elaborati da tecnici dell FIN (Federazione Italian Nuoto)

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Re: Grossa differenza tra 100m e distanze lunghe (e.g. 1,500 m)

stefano '62 ha scritto:

Cosi senza vederti i motivi possono essere veramente tanti.
La cosa migliore da fare secondo me sarebbe iscriversi ad un corso di perfezionamento, perchè è evidente che un problema di assetto è assolutamente certo che ci sia, e senza un istruttore che ti vede da fuori ci sono davvero poche speranze di risolverlo.

In mancanza di istruttore non ti resta altro da fare che lavorare molto sulla percezione, con gli esercizi il più disparati possibile.
E per le ripetute io direi di variare molto per distanza e anche per intensità.
I cambi di passo, cio è modificare l'andatura all'interno di una ripetuta, sono una delle cose più utili per quel che riguarda l'efficienza.

Ma ribadisco, vai di istruttore.

Grazie.
Purtroppo l'opzione istruttore, che capisco essere la migliore, non è percorribile per limiti di tempo ed impegni.
Continuo quindi il mix di lavori di tecnica e di ripetute.
Riguardo alle ripetute (proverò sicuramente ad includere dei cambi di passo) mi rimane un dubbio: meglio nuotarle un filo più piano tenendo pause brevi oppure, visto anche i miei problemi tecnici, tirarle ma prendermi molta più pausa in modo da partire completamente recuperato (e sperare così di nuotarle meglio e non aggiungere cattive posture da stanchezza)?

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Re: Grossa differenza tra 100m e distanze lunghe (e.g. 1,500 m)

Ciao,
se ti interessa piu' un lavoro aerobico, e mi pare di capire sia cosi', ti direi di fare le ripetute con un tempo fisso, all'interno del quale fare sia la nuotata che il riposo, tenendo un riposo breve; col tempo un po' alla volta accorci il tempo della ripetuta.
A vedere i tuoi tempi pero' c'e' sicuramente un problema di assetto, vedi uso del pull buoy, che in parte si sistemera' da solo con lo sviluppo della muscolatura lombare, sempre che tu cerchi di utilizzare le gambe, e probabilmente altri problemi tecnici derivati da presa sbagliata, respirazione ecc...sinceramente i tempi che ti sei prefissato senza l'intervento di un istuttore li vedo un po' una chimera, perche' per quanto tu possa fare esercizi di tecnica, senza qualcuno che ti guardi e ti corregga, serviranno a poco; inoltre nella nuotata completa, specie quella in soglia, verranno continuamente fuori le deficienze tecniche che continuerai a portarti dietro amplificandole e rendendo poi sempre piu' difficile eliminarle.
Come detto sopra, trova una piscina che faccia corsi, anche monosettimanali, che siano compatibili con i tuoi orari oppure fatti dare qualche lezione privata.
Te lo dico per esperienza, anch'io facevo un po' di nuoto libero, anche seguendo gli allenamenti presenti qui, che ti consiglio, munendomi di tutti gli ausili al nuoto possibili e cercando di fare da solo: risultati pochissimi.
Poi 2 anni di corso monosettimanale, uno di bisettimanale e poi sono entrato nella squadra master.
Vai di istruttore, unica soluzione.

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5 (modificato da pippo99080 10-05-2019 10:25:56)

Re: Grossa differenza tra 100m e distanze lunghe (e.g. 1,500 m)

arinaldisub ha scritto:

Ciao,
se ti interessa piu' un lavoro aerobico, e mi pare di capire sia cosi', ti direi di fare le ripetute con un tempo fisso, all'interno del quale fare sia la nuotata che il riposo, tenendo un riposo breve; col tempo un po' alla volta accorci il tempo della ripetuta.

Ciao e grazie per i tuoi commenti.

A dire il vero ho iniziato con il nuoto come attività (aerobica) complementare al corpo libero. Il mio obiettivo rimane quello di mantenimento massa muscolare e controllo livelli di grasso.
Il nuoto non è il mio scopo principale: non voglio, ad esempio, fare triathlon. Diciamo che massa muscolare e corsa (su lunga distanza, tipo mezza maratona che facevo) non vanno molto d'accordo e complici alcuni piccoli problemi a tendini e ginocchio, ho deciso di provare a ridurre la corsa e aggiungere il nuoto.
Per cercare di mantenere alto l'interesse (e quindi andarci in piscina) cerco sempre di mettermi degli obbiettivi, difficili, ma raggiungibili: da qui cercare di migliorare il modo in cui nuoto. Potrebbe forse anche essere meglio concentrarmi più sull'intensità che sulla distanza, visto il mio interesse verso la parte "muscolare".

A vedere i tuoi tempi pero' c'e' sicuramente un problema di assetto, vedi uso del pull buoy, che in parte...[CUT]...
Vai di istruttore, unica soluzione.

Sul problema di assetto non ci sono dubbi.
Sto provando a vedere se riesco a trovare un istruttore che mi convinca nella zona che frequento.

Ciao.

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