1 (modificato da Angelaharta 20-12-2019 00:23:52)

Argomento: Scivolamento: è una capacità che si sviluppa, ma da quali doti innate?

Ciao a tutti.
Ho una domanda inerente allo scivolamento in acqua: lo scivolamento è una capacità che si acquisisce e in questo forum, in una risposta del 2009, Stefano Tiozzi ha risposto dicendo che le doti per acquisirlo potrebbero essere innate. "Lo scivolamento non è una dote innata,è una capacità che si sviluppa;però possono essere innate alcune delle qualità utili per acquisirlo." scrive Tiozzi. La mia domanda è : quali sono alcune qualità utili per acquisirlo? Ho osservato a lungo una ragazzina che si allena in modo agonistico: lei non riesce ad arrivare agli obiettivi prefissati rispetto al gruppo perché sembra che in acqua sia frenata da una mano invisibile. Il motivo non sembrerebbe psicologico: non è ansiosa, non è frenetica ed è purtroppo poco competitiva. Tecnicamente non è il massimo, ma in ogni caso sembra proprio non scivolare in acqua e essere frenata da qualcosa. Lei ha comunque fatto esercizi di scivolamenti, virate, partenze.. si allena con gli altri agonisti, ma le manca questa capacità. A prima vista non sembra viaggiare in sintonia col nuoto. Può essere un discorso fisico? Non lo so, di fibre muscolari?Quali sono le qualità naturali che possono aiutare a sviluppare uno scivolamento? Grazie

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Re: Scivolamento: è una capacità che si sviluppa, ma da quali doti innate?

Ciao Angela,
scusa per il ritardo nella risposta.

Credo che Stefano si riferisse allo scivolamento inteso come abilità: uno dei fondamentali del nuoto appreso nelle prime lezioni di ambientamento.

Per essere ancora più chiaro, si riferiva all’esercizio di: spinta dal muro (con entrambe i piedi), braccia in alto e scivolare a pelo d’acqua. Questo esercizio può essere eseguito sia in posizione prona che supina.

Quello a cui ti riferisci te, in relazione all’agonismo è tutt’altra cosa. In gergo si parla sempre di scivolamento ma, gli addetti ai lavori, intendono tutt’altro. Spesso questo concetto rientra nella più ampia definizione di: atleta acquatico.

Purtroppo i ragazzi non sono tutti uguali, c’è chi è più acquatico e chi è più terrestre e l’acquaticità è una dote innata, che può essere migliorata sicuramente attraverso gli esercizi, ma a parità di qualità e quantità di esercizi una persona con doti innate acquatiche più spiccate scivolerà sempre di più.

Da cosa dipende? Da molti fattori i più importanti sono:

  • la densità del nostro corpo che varia da individuo ad individuo determinata alla nascita e che varia con le diverse fasi della crescita;

  • il sistema nervoso, il suo grado di sviluppo, il modo in cui si è sviluppato (inteso come stimoli ricevuti durante la crescita) e la quantità di recettori quando il suo sviluppo è completo (essenziali per percepire la posizione del corpo nello spazio;

  • la forma del corpo e la mobilità articolare essenziali nel nuoto.

Questi sono solo alcuni fattori. Qui mi fermo, ribadendo che i ragazzi non sono tutti uguali e che bisogna accettarli per quel che sono.

Gian Maria D'Amici
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di Arles sito web

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