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Argomento: Passaggio traumatico da lezione individuale a corso collettivo

Buongiorno, sono nuova del forum e anche dell'acqua.

Ho all'attivo il classico paio di corsi collettivi che si fanno da bambini perché 'fa bene alla schiena' e poi più nulla se non paura e terrore dell'acqua mai superati (perché a quei corsi non si preoccupavano della paura del singolo).

Adesso, passati i trenta, ho deciso di fare qualcosa per questa paura.
Un mese fa mi sono iscritta a un corso individuale di una manciata di lezioni.
Si svolgeva la mattina, una volta a settimana, per mezz'ora.
Ho fatto miracoli, considerato da dove partivo. Stile abbastanza bene, dorso tranquillo, addirittura ho provato la rana. L'acqua è solo alta (da 1.70 fino a 2.20), la paura sembrava molto ridimensionata e le ultime due lezioni le ho fatte in acqua da sola senza insegnante.


Poi quest'ultima mi ha indirizzato al corso collettivo, serale, perché secondo lei potevo tranquillamente continuare così e perché poi lei non ci sarebbe stata per un periodo .
Mi sono iscritta, ho fatto due lezioni.
È quasi come se prima non avessi fatto nulla!

Siamo 3-5 persone alla volta, l'insegnante è lo stesso per tutti i corsi adulti di quella fascia oraria.
Fa fare vasche a tutti, magari con ausilio di galleggianti e simili per chi è più indietro,
e io muoio già alla prima a cagnolino.
Cioè, non arrivo nemmeno a metà.
E così per tutta la lezione: gli altri che mi sfrecciano accanto, io che ogni dieci metri mi devo fermare perché non ce la faccio fisicamente e perché mi prende l'agitazione.
Non mi rilasso per niente e, quando arrivo al limitare della zona dove l'acqua è più alta, non resto più tanto tranquilla come sembrava a lezione individuale.
Eppure, a lezione singola, ci sono anche stata più di una volta, a immergermi apposta in quel punto.

La mazzata finale me l'ha data il dorso, che a lezione individuale riuscivo a fare, anche con un abbozzo di bracciata:
adesso sto FERMA.
Non faccio un metro.
È inutile che l'insegnante mi ripeta come fare la gambata: non riesco (più) a farla.

Sono scoraggiata, non capisco cosa devo fare.
Forse dovrei abbandonare e stop (durante la lezione lo penso).

Grazie di avermi letto.
sad

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