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Argomento: nuoto e disabilità

ringraziando lavinia per aver toccato un argomento tanto interessante,mi sembra opportuno a questo punto,aprire una discussione dedicata a questo.
no lavinia,la ragazza che hai visto non è avvantaggiata nè nel nuoto tantomeno in altri sport.tuttavia,hai avuto un esempio lampante che talvolta la forza di volontà e la voglia di fare,superano anche questi limiti...

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Re: nuoto e disabilità

Non c'è di che! la curiosità mi era venuta dal fatto che, osservando i delfini, privi di braccia o gambe, se non piccolissime, come le pinne, hanno un tipo di corpo idrodinamico che gli consente di essere molto veloci, per questo mi chiedevo se fossimo privi di arti, o possedendoli più piccoli si potesse raggiungere una maggior idrodinamicità.

I'm proud of you, and I got your back...no matter what.

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Re: nuoto e disabilità

la tua curiosità e legittima,ma...a pensarci bene,i pesci sono idrodinamici proprio perchè sono pesci...invece l'uomo impara a nuotare,non essendo l'acqua il proprio elemanto naturale!!!!

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Re: nuoto e disabilità

in tv e sul giornale hanno raccontato qualke mese fà di una nuotatrice mi sembra australiana che a causa di un incidente automobilistico aveva perso una gamba.... non vorrei dire una fesseria ma ne parlavano perchè stava tentando di fare dei tempi per non sò quali gioki.... è vero comunque che la volontà di riuscire ti fà superare molti limiti. smile

NON ESISTONO LIMITI CHE NON SI POSSANO SUPERARE MA ESISTONO UOMINI  E DONNE CHE SANNO QUALI SONO I LORO LIMITI E SANNO COME OLTREPASSARLI

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Re: nuoto e disabilità

il circuito dei disabili,è un circuito a parte...in Italia lo gestisce il CIP(comitato italiano paralimpico),affiliato al CONI.Quindi gli atleti normadotati gareggiano tra loro;esistono tantissime categorie le cui classificazioni si effettuano in base alle capacità residue ad opera di una commissione medica competente...L'anno scorso ho partecipato da tecnico ai Campionati Italiani di questo circuito ed è stata un'esperienza fantastica...prestazioni di altissimo livello,spalti traboccanti e,sopratutto,si respirava la stessa atmosfera che si respira durante le competizioni dedicate ai normadotati...

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Re: nuoto e disabilità

la nuotatrice è NATALIA DU TOIT è sudafricana e non australiana come avevo detto erroneamente prima e parteciperà alle olimpiadi di pechino nella 10km acque libere... insieme alle normodotate smile ha raggiunto sicuramente un importante obbiettivo grazie ad una volontà sicuramente fuori dal comune ed una passione e dedizione al nuoto di pari grado. altri discorsi sono presunti vantaggi che se ne potrebbero ricavare dal fatto che avendo meno massa muscolare hanno meno acidosi lattica ma sono sicuramente svantaggiati dalla scarsa stabilità vedi oscar pistorius nell atletica! questa almeno è la mia opinione

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Re: nuoto e disabilità

marina ha scritto:

il circuito dei disabili,è un circuito a parte...in Italia lo gestisce il CIP(comitato italiano paralimpico),affiliato al CONI.Quindi gli atleti normadotati gareggiano tra loro;esistono tantissime categorie le cui classificazioni si effettuano in base alle capacità residue ad opera di una commissione medica competente...L'anno scorso ho partecipato da tecnico ai Campionati Italiani di questo circuito ed è stata un'esperienza fantastica...prestazioni di altissimo livello,spalti traboccanti e,sopratutto,si respirava la stessa atmosfera che si respira durante le competizioni dedicate ai normadotati...

Si marina ...anch'io ho assistito ad una manifestazione del CIP. Ne ho ancora un ricordo entusiasmante . Io insegno a scuola...ho parecchia esperienza in merito ai portatori di handicap..ma credo che la volta piu' toccante è stata quando erano proprio loro a venire a scuola( attraverso una Associazione )  ad insegnare attivita' manuali  ai miei alunni.
Si muovevano tra di noi con una semplicita' ed una spontaneita' che mi hanno disarmata: noi ( normodotati...?!?!) ci creiamo il problema della diversita' , loro sono in grado di andare OLTRE. Ho notato l'orgoglio nel saper fare qualcosa che gli altri ( normodotati) nn conoscevano..... L'orgoglio finalmente di essere se' stessi e di essere accettati e  la consapevolezza di stimolare curiosita' nonostante il "problema".Potrei andare avanti a scrivere pagine......................
Per poter "stare semplicemente "con persone disabili  o lavorare con esse è necessario  fare un grande lavoro su se' stessi : spogliarsi di tutte quelle strutture  mentali pregiudiziali ed abbattere i muri del contatto che creano  allontanamento( loro lo sentono perchè lo conoscono....anzi lo ri-conoscono )
Se non  ci si mette in discussione , se non si scende mai a toccare il fondo  partendo con umilta' ....non si puo' sperare di diventare una persona migliore.
Lavorando con i disabili ho imparato piu' da loro come persone ,di quanto forse io  sia mai riuscita  ad insegnare a ragazzi normodotati.
Ammiro tutti coloro i quali ci provano: è una sfida ...... Ancora nello scrivere queste cose mi viene la pelle d'oca...ecco la sensazione....Io sono disarmata .... di fronte  alla loro fame di apprendere anche le cose ed i gesti piu' semplici.....fino al punto in cui sono io il problema se non riesco a creare la "relazione"  che è il presupposto per" l'apprendimento" in tutti i campi .Un pallone puo' essere un problema...il colore del tappeto per le capovolte puo' disturbare o creare emozione...NON  E' facile !!!!!! Ho ancora parecchia strada da fare in questo campo...........per diventare una persona migliore FW

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Re: nuoto e disabilità

..non posso che avallare quello che hai scritto.dal momento che ci hai regalato la tua esperienza,mi permetto di esulare dal forum per complimentarmi con te per il fatto che pensi di dover ancora imparare tanto...purtroppo non è da tutti!ci sono tanti normodotati che si credono superdotati...la parola chiave che hai usato è SEMPLICITà:per me è la chiave di volta per relazionarsi con chiunque,sopratutto con i diversabili!!loro vogliono essere avvicinati semplicemente,appunto,senza tanti pensieri artefatti o pietismo.sopratutto senza far finta che la loro disabilità non esista...per tanti di loro questa diventa un punto di forza,per mostrare prima a sè stessi e poi agli altri di essere migliori in relazione a tutto quello che pensano comparato al mondo"normale"!!il loro atteggiamento ci insegna che nonostante tutto la vita continua,anche nel migliore dei modi.
permettetemi di estendere questo pensiero acoloro i quali hanno piccoli-grandi problemi di salute,temporanei o cronici:cercate di andare oltre:nello sport il dolore è solo un avversario in più!!!il sono normodotata,ma nel mio piccolo ho le mie disabilità!!questo pensiero ho iniziato a farlo quando ero piccolissima...il dolore non mi ha fatto passatre la voglia di divertirmi con lo sport,a parte unpaio d'annetti di crisi...ancora faccio sport e moi diverto tanto...arrivando dove posso!!ragazzi,fatevele tutti certe domande e magari il mondo girerà un po'più dritto...anch'io come free ho tantissima strada da fare per migliorarmi e cerco di donarmi come posso a chi può ottenere qualcosa di buono da me,sia come persona che come professionista!!

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Re: nuoto e disabilità

phelpino ha scritto:

la nuotatrice è NATALIA DU TOIT è sudafricana e non australiana come avevo detto erroneamente prima e parteciperà alle olimpiadi di pechino nella 10km acque libere... insieme alle normodotate smile ha raggiunto sicuramente un importante obbiettivo grazie ad una volontà sicuramente fuori dal comune ed una passione e dedizione al nuoto di pari grado. altri discorsi sono presunti vantaggi che se ne potrebbero ricavare dal fatto che avendo meno massa muscolare hanno meno acidosi lattica ma sono sicuramente svantaggiati dalla scarsa stabilità vedi oscar pistorius nell atletica! questa almeno è la mia opinione

Richiamo questo post ..per  captare la vostra attenzione in merito allo svolgimento delle Paraolimpiadi che si stanno svolgendo adesso a Pechino  in "coda" a quelle per normo dotati  del mese di agosto.
Oggi ho acceso la televisione....ho visto leimmagini del water-cube....e mi sono subito accorta  che nn era una  replica ,dalla diversita' di atmosfera  esistente rispetto ai giochi del mese precedente....ma la mia emozione è stata ugualmente  grande  e profonda, se nn di piu'.
La sopracitata  nutatrice sud-africana dopo aver partecipato ad agosto alla 10 km con atleti normodotati....ditemi se erro,  stamane ha nuotato i 100 delfino in 1,06 .... Non conosco la suddivisione delle cat sulla base  dei diversi handicap, nn mi permetto di dare un giudizio tecnico in merito alla prestazione da me sottolineata  ( lascio a voi vivere lo stupore che ne deriva dal vederla   nuotare !!!!!!!!)
Mi hanno colpito  la cerimonia di premiazione .i nuotatori ai blocchi ...qualcuno ovviamente accompagnato...., ugualmente emozionati, concentrati, e tesi!!!
Ho visto eseguire gli stili in modo perfetto, ho notato atleti che hanno sopperito alle loro carenze con "strategie motorie" molto raffinate .... mi sono chiesta quanto impegno, spirito di abnegazione , allenamento  ci deve essere stato per nuotare anche uno solo dei 4  stili in modo tecnicamente cosi' fluido e redditizio !!....e per superare comunque inizialmente il limite oggettivo anche a livello psicologico...che un handicap fisico puo' portare
Mi sono sentita debole...di fronte a tanta determinazione.....
Ancora una volta, tanto da imparare. Se potete seguite questi giochi. NN sono meno importanti degli altri..sono una vera scuola di vita .

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Re: nuoto e disabilità

NON STO SEGUENDO LE PARAOLIMPIADI ANCHE PERCHè NON GLI STANNO DANDO IL RISALTO DELLA MANIFESTAZIONE DI AGOSTO MA CONCORDO CON QUANTO HAI DETTO TU, SONO PERSONE CON UNA DETERMINAZIONE UNICA IL TEMPO DELLA NUOTATRICE  è DI TUTTO RISPETTO... 1,06 CASPITA! smile CERCHERò IL VIDEO SU YOUTUBE SICURAMENTE QUALKOSA SI TROVERà.

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Re: nuoto e disabilità

se hai il satellite,le becchi!!è inquietante che stanno passando così in sordina...purtroppo è il riflesso della nostra società:se non girano abbastanza soldi,non vale la pena investire in visibilità!!

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Re: nuoto e disabilità

marina ha scritto:

se hai il satellite,le becchi!!è inquietante che stanno passando così in sordina...purtroppo è il riflesso della nostra società:se non girano abbastanza soldi,non vale la pena investire in visibilità!!

Concordo Marina, è scandaloso soprattutto per quando riguarda la RAI servizio pubblico!
Purtroppo le televisioni danno troppo poco spazio anche agli altri sport che di educativo hanno molto di più del calcio di cui ci manca solo che ci facciano vedere le partite di quartiere!
sad

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Re: nuoto e disabilità

si...per non parlare dei reality:ci bombardano tutto il giorno con cose futili e le paralimpiadi...niente!!è scandaloso.

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Re: nuoto e disabilità

marina ha scritto:

si...per non parlare dei reality:ci bombardano tutto il giorno con cose futili e le paralimpiadi...niente!!è scandaloso.

Io le avevo viste le paralimpidi,le ho cercate (non sono pubblicizzate),trovate e addirittura registrate come faccio di solito con lo sport;sono state eccezionali.
Molto piú interessanti dei reality,anche quelli dei Vip (Persone Veramente Inutili),dove si esibiscono i disabili quelli veri,non quelli delle paralimpiadi che invece sembrano piú abili di tutti gli altri,visto quello che riescono a fare alla faccia dei loro problemi.

La vicenda di Natalie du Toit mi fece tanta tenerezza,e vederla gareggiare nella 10 Km anche a Roma mi ha fatto enormemente felice.
Rocordo l'abisso di sconforto in cui cadde dopo l'incidente (investita da un auto mentre tornava a casa in motorino,dopo un allenamento,a 16 anni),ha ritrovato la vita grazie allo sport.
Credo che lo sport sia importantissimo per l'autostima di ognuno,e ritengo che manifestazioni come le paralimpiadi servano a farci capire che la vita non finisce solo perché perdi una gamba,ma che invece rischia di sembrare inutile quando perdi le motivazioni,e il successo dei reality dimostra che puó capitare anche se non perdi in arto.

Per questo ho aprezzato molto il clic che ho fatto con il mouse sul logo di Palermo 2011 che ho visto sulla homepage.

Ciao

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