ippocampo ha scritto:Grande Stefano! E' vero, io non mi ero posta il problema perché respiro indifferentemente da ambo i lati, invece aspettare 4 o 5 bracciate dopo ogni virata come mi diceva il mio allenatore mi risultava assai difficile, e non ero l'unica. Ci vuole tanto, ma tanto allenamento! Craw, fai anche tante vasche respirando ogni tre bracciate, almeno a me è servito
Sì è vero,però secondo me la leggendaria respirazione a tre è molto ma molto sopravvalutata,nel senso che gli scopi sono condivisibili (sviluppo di tecnica ambidestra-equilibrio posturale-muscolare),ma non credo proprio che sia il modo migliore per raggiungerli.
Spesso respirare ogni tre è il motivo per cui non si riesce a diventare ambidestri,perchè succede che si sopporta la respirazione sul lato peggiore,tanto poi arriva quella più comoda subito dopo,e la nuotata non sempre si bilancia.
E' un pò come cercare di imparare a nuotare uno stile difficile facendo qualche metro in quello stile e qualche altro in uno stile più comodo.
Metodo utile se il mio obiettivo ha dei pesanti risvolti metabolici che necessitano di un pò di recupero,ma molto poco incisivo se l'obiettivo è tecnico,perchè così si annacquano le sensazioni.
Meglio fare ripetute,di lunghezza adeguata alla difficoltà,belli concentrati solo su quell'obiettivo.
Dunque se invece si fanno vasche su vasche respirando sempre e solo su un lato,magari a quattro,su nuotate sia complette sia a braccio singolo,è MOLTO più facile che la nostra azione si adegui perchè non ha scelta,e la tecnica migliori pure su quel lato.
Una volta imparato a farlo sarà certamente opportuno avere cura di respirare in modo bilanciato sia destro sia sinistro,ma ricordo che la regola della respirazione è respirare QUANDO C'E' BISOGNO,diversamente la nuotata diverrà forzata.
Non bisogna stare lì a contare le bracciate,bisogna modulare la frequenza respiratoria sulla base delle necessità create dallo sforzo,le quali poi interagiscono con la frequenza di braccia e determinano una respirazione di là o di quà a seconda del puro e semplice caso.
Per riuscire a farlo è NECESSARIO saper respirare ambidestro,altrimenti questa collocazione naturale della respirazione non si verifica.
Poi nel caso qualcuno abbia un ritmo che lo faccia respirare sempre a pari,allora per evitare di sbilanciare la muscolatura con chilometri respirati tutti uguale,sarà sufficiente avere cura di cambiare lato ogni 25 metri,o 50 o 100 o a piacere.
Ciao
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