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Gestione gara nuoto

Gestione gara nuoto

(di Gian Maria D’Amici)

Recentemente mi sono trovato a seguire atleti di categoria, specializzati in gare per le quali non avevo nessuna esperienza pratica. In fase di programmazione ho quindi avvertito la forte esigenza di trovare degli spunti adeguati per valutare una gestione di gara sulla quale poi sviluppare l’allenamento stagionale. L’idea è stata quella di attingere ai risultati delle stagioni precedenti valutandoli in chiave statistica (elementare).

Il metodo che ne deriva, a mio avviso, può essere utilizzato per qualsiasi categoria, compresi i nuotatori master che autonomamente vogliono comprendere come impostare la loro gara. L’unico limite del metodo è quello di trovare delle fonti attendibili che riportino non solo il tempo finale ma anche gli intermedi di gara.

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Consideriamo il caso ipotetico di un atleta maschio di 14 anni (categoria ragazzi primo anno) che nella stagione in corso cerca la qualificazione per Campionati Italiani Giovanili Invernali nei 200 m rana.

La prima cosa da fare è visitare il portale della Federazione Italiana Nuoto (FIN) e scaricare i risultati dei 200 m rana ai Campionati Italiani Giovanili per la stagione precedente (200 m rana, anno 1999, stagione 2012/13 – riepilogo. Consideriamo i Campionati Italiani Giovanili perchè questa manifestazione rappresenta l’apice della stagione invernale, essendo la partecipazione limitata solo ai primi 40 tempi nuotati da Ottobre a Marzo.

Intermedi gara, con valori medi, primi 8 classificati Campionati italiani Giovanili 2013 200 m ranaPer comodità consideriamo solo i parziali dei primi 8 classificati ma sarebbe cosa buona estendere il ragionamento a tutti i 36 partecipanti escludendo il più veloce e il più lento.

La tabella 1 riporta i parziali gara per questi atleti rispettivamente al primo, secondo, terzo e quarto 50 m (frazioni di gara).

Nella seconda riga della tabella 2, per ogni frazione di gara (50 m), è riportato il valore corrispondente alla somma dei parziali nuotati dagli atleti diviso il loro numero; 8 (media aritmetica). Nella settima riga è calcolato il valore medio del passaggio ai primi 100 m (0:33.47 + 0:37.18 = 1:10.65) e il valore medio del ritorno nei secondi 100 m (0:37.42 + 0:37.50 = 1:14.92). Il tempo medio totale è di 2:25.57 un crono che nella gara reale sarebbe valso il quarto posto.

Interessante è il calcolo dei differenziali tra i valori medi delle diverse frazioni di gara. Tra il primo 50 m e il secondo c’è uno scarto di + 3.71 secondi (0:33.47 – 0:37.18). La differenza tra il terzo 50 m e il primo è di + 3.95 secondi (0:33.47 – 0:37.42) mentre all’opposto la differenza tra il secondo e il terzo 50 m è di soli + 0.24 secondi (0:37.18 – 0:37.42). Per chiudere l’ultimo 50 m presenta uno scarto di + 4.03 rispetto alla prima frazione di gara (0:33.47 – 0:37.50) a fronte di un aumento di soli 8 centesimi rispetto alla terza frazione di gara (0:37.42 – 0:37.50). La differenza tra il valore medio dei primi 100 m e quello dei secondi 100 m è di + 4.27 (1:10.65 – 1:14.92).

I risultati ottenuti sembrano suggerire una condotta di gara del tipo 1234 (primo 50 m più veloce di tutti, secondo 50 m secondo più veloce di tutti e così via), ma considerando i gli scarti minimi tra secondo, terzo e quarto cinquanta (inferiori ai 3 decimi di secondo) possiamo capire come l’obiettivo ideale sia 12=3=4. Una condotta di gara ben diversa dal ben noto 1432 tenuto normalmente nei 200 m stile libero.

Scarti gara, con valori medi, primi 8 classificati Campionati italiani Giovanili 2013 200 m ranaA questo punto, assodato il fatto che secondo, terzo e quarto 50 m dovrebbero essere più lenti del primo (per un valore medio di circa 3.89 secondi), rimane da chiarire quanto deve più lento, rispetto al proprio personale nei 50 m rana, il passaggio ai primi 50 m. Questo parametro rappresenta un punto critico, in quanto sulla base del metodo proposto, fissato il passaggio nella prima frazione di gara e rispettando i differenziali calcolati, il tempo finale è determinato.

Considerando la gara dei 100 m degli stessi atleti, sono arrivato alla conclusione che in media il passaggio al primo 50 m è di circa 2.5 / 2.7 secondi superiori al proprio personale nei 50 m. Quindi tornando all’atleta ipotetico, se questo ha un personale di 0:34.00 nei 50 m rana e in gara ha un personale sui 200 m di 2:36.3, di sicuro dovrà incrementare la sua velocità di base per migliorare anche nei 200 m, dato che con 0:34.00 il miglior valor teorico possibile è di 2:35.65

Per cercare una forma di validazione del metodo ho pensato di collegarmi al sito dell’Omega e di sviluppare lo stesso ragionamento sui primi 5 classificati all’ultimo mondiale FINA di Barcellona. Il risultato è stato sorprendente i differenziali dei ragazzi primo anno della stagione 2013/14 sono stati pressoché identici a quelli dei finalisti di Barcellona 2013. La differenza sta solo nel valore medio del terzo 50 m che, a causa del mostruoso terzo 50 m di Gyurta, risulta di 5 centesimi più veloce del secondo. Certo a Barcellona si parlava di vasca lunga e gli italiani invernali sono in corta ma credo che questo non influisca poi molto sull’impostazione di gara

2 pensieri su “Gestione gara nuoto

  1. nuotix dice:

    Articolo molto interessante 😀
    Nel caso in esame si radiografavano nel dettaglio i passaggi di un 200 rana. E’ possibile che la distribuzione dipenda, non solo dalla distanza, ma anche dalla tipologia dello stile nuotato?

  2. Gian Maria dice:

    Certamente. Ad esempio nei 200 stile libero, come accennato nell’articolo, la distribuzione è completamente diversa 1<4<3<2 il che vuol dire che il 2° 50 m è il più lento di tutti.

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