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Riflessioni sull’utilizzo degli integratori alimentari nel mondo master

Scaffale di negozio pieno di integratori di tutti i tipi

(di Luciano Vietri)

Presenziando ad una interessante giornata di approfondimento tecnico sulle nuove metodiche di allenamento e sulle ultime innovazioni nel nostro mondo del Nuoto ho ascoltato con particolare interesse un rappresentante di una conosciuta azienda produttrice di integratori alimentari e ho trovato molto lucida e incredibilmente esauriente la sua analisi. Il “tizio” ha iniziato il suo intervento dicendo “ l’integratore non serve a nessuno” continua dicendo “se il nostro è un caso di una persona particolarmente concentrata su una attività sportiva intensa, una corretta alimentazione sopperisce a tutti gli eventuali squilibri” ed è proprio qui che le cose si fanno più difficili: quale è la persona che riesce a seguire un’alimentazione perfetta?, specialmente noi master che impegnati tra il lavoro, la famiglia e i mille impegni difficilmente riusciamo a seguire una dieta corretta e funzionale alla nostra attività sportiva !!

Gli Integratori pertanto “integrano” le nostre mancanze, i nostri errori alimentari, la nostra pigrizia e fino a qui niente di male o di particolarmente sbagliato. Ma perché non riesco a togliere dalla mia testa l’idea dell’utilizzo errato che molti master fanno degli integratori alimentari per degenerare alcune volte e spero in pochissimi casi di vero e proprio Doping?

Credo che questo uso degenerato degli integratori alimentari vada ad affiancarsi a problematiche psicologiche che sono prevalentemente extra sportive e che non voglio affrontare in questo articolo, la sola considerazione che vorrei analizzare è: dove collocare il confine di un buon utilizzo di integratori ad un pericoloso eccesso che pericolosamente può fare danni irreversibili al nostro fisico(doping)?

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Va sotto il nome generico di doping tutta una serie di preparati chimici che servono per potenziare la prestazione sportiva, per annullare la sensazione di dolore o fatica, per accrescere la massa muscolare.

Com’è risaputo, la legge italiana non prevede un regolamento preciso per la gestione di questi preparati; in pratica, chi fa uso di questi preparati non commette reato, quindi non incorre in sanzioni civili né penali, ma soltanto in squalifiche comminate dai comitati sportivi, poiché solo in quel campo hanno commesso una violazione. Tuttavia, anche le federazioni sportive non sono d’accordo né sulle sostanze proibite, né sull’applicazione delle sanzioni.

Indipendentemente dal tipo di sostanza utilizzata e dall’esito finale, il doping rappresenta prima di tutto un fatto di coscienza. E’ fraudolento l’intento stesso di migliorare le proprie capacità atletiche, contravvenendo alle regole di correttezza, lealtà e rispetto per gli altri che sono il fondamento di qualsiasi attività sportiva.

Il doping è un fenomeno complesso alla cui diffusione hanno contribuito alcuni fattori “sociali” e motivazioni individuali più profonde e inconsce. Tutto questo è sicuramente una brutta parentesi che racconta l’affascinante mondo dello Sport. In maniera profondamente amareggiata la mia opinione al riguardo è che il Doping cosi come descritto in precedenza è parte della vita di alcuni nuotatori e di alcuni Master !! La mia opinione deriva da testimonianze dirette e indirette sull’argomento.

I Master anche solo per la sola possibilità economica sperimentano e giocano su questo pericolosissimo argomento grazie anche alla facilita di acquisto che Internet ci mette a disposizione.
La F.I.N prevede nel mondo Master pochissimi controlli, che sono oltretutto dedicati solo e sempre alle persone più “Forti”; secondo me diffondere la cultura del sano sport e aumentare il controllo sono le uniche strade da percorrere per combattere questo bruttissimo fenomeno. Aggiungere nuove forme di controllo, magari estendendo le verifiche in modo casuale, avrebbe lo scopo di sensibilizzare l’intero mondo Master, tra cui anche i nuotatori che per gioco, competizione o semplice superficialità finirebbero o potrebbero finire nella rete del doping.

10 pensieri su “Riflessioni sull’utilizzo degli integratori alimentari nel mondo master

  1. MarcoVo dice:

    Credo sia un tema molto delicato!
    Bisognerebbe andare alla base di quello che è la definizione stessa di sport e in particolare nel nostro caso di Master.
    Credo che effettivamente manchi tanta educazione q a questo tema specialmente in un contesto nel quale il grosso rischio è quello di spostare “la linea del traguardo” da se stessi all’essere accettati o al farsi valere.
    C’è di che riflettere nel frattempo concordo sul puntare ad una alimentazione sana, equilibrata e sostenibile. Ma anche qui chi ci aiuta a capire qual’é?

    • Isabella dice:

      Io per esempio posso aiutarvi……Quello che serve è forse chiarire la definizione di integratore…….L’integratore detto in maniera spicciola “integra” le carenze dovute prima di tutto ad eventuali stati patolologici…..poi in alcuni casi (e non sono molti) può essere utilizzato in aggiunta anche quando la fisiologia del nostro corpo funziona regolarmente ……dico può non “deve”……

      Molte sono le persone che come me tentano di spiegare a coloro che fanno sport e non solo come vanno usati ( o meglio come evitare quando non ve ne è il bisogno) ….. ma l’impresa è assai ardua ve lo assicuro!!!

      Un saluto.

      I.

    • stefano '62 dice:

      Isabella ha ragione,

      Il punto cui si cerca di sfuggire quando si parla di integratori,soprattutto se a parlarne è gente che ha specifici interessi economici,è che il problema degli integratori è un falso problema.
      Nel senso che non è un problema che dovrebbe interessare l’atleta,ma solo il suo medico sportivo.

      Mi si dirà:
      “E chi il medico sportivo non ce l’ha ?”
      Semplicissimo:se uno non dispone di un medico sportivo allora significa che non è un atleta professionista,e se uno non è un atleta professionista allora non ha bisogno di integratori.
      Nessun pregio può avere anche la pulce messa nell’orecchio ad arte dal tizio della società,con la mossa astutissima di prima dire che gli integratori non servono,ma poi mettere un fortissimo “se…” dopo una frase sacrosanta che non aveva bisogno di alcun corollario.
      Si tratta solo di un molto artistico intorbidire le acque) riguardo alla perfetta alimentazione.
      Infatti l’alimentazione perfetta,quella la cui mancanza legittimerebbe l’uso degli integratori,non esiste !!
      ma esiste invece quella adeguata,la quale però non ha bisogno dei bilancini e nemmeno di essere intesa come la pozione del Mago Merlino,e quindi non ha bisogno nemmeno di una integrazione,soprattutto se il bisogno di tale integrazione è innescato da una fobia assurda.
      Nemmeno nel caso di chi non sa alimentarsi l’integrazione sarebbe la risposta,anzi sarebbe un peggiorare le cose,ma questo è un altro discorso che magari affronterò altrove.

      Vediamo di semplificare il discorso:

      – A chi serve l’integrazione ?
      – A coloro che per effetto di una routine di allenamento particolarmente intensa e continuativa presentano deficit di risorse non sempre reperibili nei cibi tradizionali.
      Fino a che durante il lavoro non perdo almeno due o tre litri di sudorazione,nel mio plasma non esiste nessuna deplezione sensibile.

      Fare allenamenti continuati e che comportino una tale deplezione,è affare a disposizione esclusivamente di atleti tesserati,i quali verosimilmente dispongono anche di un allenatore preparato eo di un medico sportivo.

      La risultante di questo ragionamento,è che nessuno sportivo dovrebbe avere il problema,che per questo è falso,di quanto e come integrare.
      Perchè i casi sono due:
      o quella persona non è un atleta bisognoso di integrare,
      oppure c’è qualcun altro specificamente competente o laureato che lo farà per lui.

      Ciao

      PS
      qui c’è un articolo sempre nel mondo Nuotomania che affronta su base fisiologica il discorso:
      https://www.nuotomania.it/idratazione-nuoto.html

  2. Davide dice:

    Vorrei cominciare con una provocazione: con 10€ posso comprare 1Kg di medaglie di tutti i colori e ci faccio scrivere sopra tutto quello che voglio, le sostanze dopanti costano di più o di meno?
    Nel mondo master a cosa serve doparsi se il valore del 1° posto è puramente simbolico?
    Altro discorso è per la corretta alimentazione, credo che sia lo stile di vita odierno che ci impedisce di vivere serenamente e correttamente: troppi impegni, troppe cose da fare… la giornata di sole 24 ore… tutto eccessivamente di fretta, ansia e gastrite! Come è possibile seguire la dieta corretta? E a cosa mi serve l’integratore? a limitare i danni?
    Per quanto riguarda i controlli antidoping nel mondo master, posso dire che non mi interessano: troppe spese e troppa importanza a imbecilli che non hanno ancora capito il senso di tutto ciò, per me possono farsi del male come vogliono! Io non ho neanche il costumone e sono orgoglioso della mia patacca d’argento!

    • Edoardo dice:

      Il fatto è ke ki si doppa nel mondo master nn ha capito nulla x me i controlli nn dovrebbero esistere solo perdita di tempo e soldi

  3. stefano '62 dice:

    Il punto cui si cerca di sfuggire quando si parla di integratori,soprattutto se a parlarne è gente che ha specifici interessi economici,è che il problema degli integratori è un falso problema.
    Nel senso che non è un problema che dovrebbe interessare l’atleta,ma solo il suo medico sportivo.

    Mi si dirà:
    “E chi il medico sportivo non ce l’ha ?”
    Semplicissimo:se uno non dispone di un medico sportivo allora significa che non è un atleta professionista,e se uno non è un atleta professionista allora non ha bisogno di integratori.
    Nessun pregio può avere anche la pulce messa nell’orecchio ad arte dal tizio della società,con la mossa astutissima di prima dire che gli integratori non servono,ma poi mettere un fortissimo “se…” dopo una frase sacrosanta che non aveva bisogno di alcun corollario.
    Si tratta solo di un molto artistico intorbidire le acque) riguardo alla perfetta alimentazione.
    Infatti l’alimentazione perfetta,quella la cui mancanza legittimerebbe l’uso degli integratori,non esiste !!
    ma esiste invece quella adeguata,la quale però non ha bisogno dei bilancini e nemmeno di essere intesa come la pozione del Mago Merlino,e quindi non ha bisogno nemmeno di una integrazione,soprattutto se il bisogno di tale integrazione è innescato da una fobia assurda.
    Nemmeno nel caso di chi non sa alimentarsi l’integrazione sarebbe la risposta,anzi sarebbe un peggiorare le cose,ma questo è un altro discorso che magari affronterò altrove.

    Vediamo di semplificare il discorso:

    – A chi serve l’integrazione ?
    – A coloro che per effetto di una routine di allenamento particolarmente intensa e continuativa presentano deficit di risorse non sempre reperibili nei cibi tradizionali.
    Fino a che durante il lavoro non perdo almeno due o tre litri di sudorazione,nel mio plasma non esiste nessuna deplezione sensibile.

    Fare allenamenti continuati e che comportino una tale deplezione,è affare a disposizione esclusivamente di atleti tesserati,i quali verosimilmente dispongono anche di un allenatore preparato eo di un medico sportivo.

    La risultante di questo ragionamento,è che nessuno sportivo dovrebbe avere il problema,che per questo è falso,di quanto e come integrare.
    Perchè i casi sono due:
    o quella persona non è un atleta bisognoso di integrare,
    oppure c’è qualcun altro specificamente competente o laureato che lo farà per lui.

    Ciao

    PS
    qui c’è un articolo sempre nel mondo Nuotomania che affronta su base fisiologica il discorso:
    https://www.nuotomania.it/idratazione-nuoto.html

  4. segu75 dice:

    Se i master sono nati come un GRUPPO di persone appassionate per il nuoto, che con spirito puramente gogliardico ed amatoriale si sono unite, con il passar del tempo sono diventati un MONDO composto da miglioni di persone la cui passione di base è ancora il nuoto. Ma nel passaggio da un gruppo di poche persone ad uno con estensioni MONDIALI non si puo pensare , aimè, che gli spiriti di base rimanghino inalterati per tutti e nel tempo. Cosi c’è stato l’avvento delle cuffie in silicone, dei metodi di allenamento piu specifici, dei costumoni, degli integratori e del doping. Appoggiando appieno l’idea che le regole del mondo master contemplino le nuove esigenze e tendenze con il fine di salvaguardare lo sport inteso come “Mens sana in corpore sano”, concordo con la necessità di evitare che il doping si doffondi come una pratica usuale che porta ad avere migliori risultati.

    • segu75 dice:

      PS: anche io non ho il costumone e quando agli italiani mi trovo in batteria con chi ce la mi domando se lo indossa per nascondere panza o culo!!… hihihiihihihihi

  5. pippo79 dice:

    E’ corretto parlare di “doping” in riferimento agli integratori?
    Anche se usati in modo scorretto – per lo più inutilmente – è difficile producano un aumento sensibile delle prestazioni. Non parliamo mica di steroidi anabolizzanti o di epo, ‘sta roba non la compri in farmacia! Cioè… se mando giù 150 pastiglie di bcaa prima di una gara non vado mica più forte? Sono solo un fesso perché ho speso 30 euro in pastiglie piuttosto che in una cena di pesce la sera prima.
    Secondo me, in moltissimi casi, l’effetto dell’integratore pre o post allenamento è più che altro psicologico. Riporto la mia esperienza in merito: nel periodo in cui facevo prevalentemente palestra ho preso per un breve periodo i bcaa nella quantità di circa 1gr/10kg, come usualmente consigliato. L’effetto che volevo ottenere c’è stato, ma poi smettendo di prenderli e stando solo un po’ (ma veramente pochissimo) più attento all’alimentazione, l’effetto è continuato fino ad assestarsi sui miei limiti naturali, sia come massa muscolare che come forza.
    Ritengo che in quel periodo, il fatto di aver assunto un integratore, mi spingesse ad allenarmi con maggior intensità al fine di “massimizzare l’effetto”, ma che in realtà il risultato sia arrivato esclusivamente per l’allenamento più duro, cosa dimostrata dall’interruzione dell’integrazione senza calo del rendimento.

    PS: il costumone è per chi ce l’ha piccolo! =)

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