Sabato pomeriggio ho superato l'esame finale del corso di Assistente Bagnanti.

Tirando le somme devo dire che complessivamente è stato un bel corso, questo grazie soprattutto alla competenza e alla disponibilità dei vari docenti.
Ci sono alcuni aspetti che secondo me la FIN dovrebbe rivedere, ad esempio aumentando le ore di pratica in acqua, alzando la soglia dei test di ingresso, rivedendo le attrezzature e le modalità di intervento (il salvagente anulare forse si potrebbe escludere ed aumentare invece la pratica con Baywatch e torpedo), ripristinare l'addestramento all'uso delle pinne.
In ogni caso è un buon punto di partenza e personalmente mi attiverò per fare altri corsi per migliorare nei vari aspetti dove sono carente...

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(13 risposte, pubblicate in Allenamento e Didattica del Nuoto)

Nella mia zona ci sono diverse piscine ma è un problema comune che il nuoto libero venga sacrificato in favore dei corsi, soprattutto in fascia serale.
Economicamente parlando lo trovo un discorso plausibile: chi fa i corsi garantisce un introito sicuro alla piscina a differenza del nuoto libero, quindi la piscina incentiverà sicuramente i primi a scapito degli altri.

Ora che devo allenarmi per il corso di assistente bagnanti ho trovato una soluzione di ripiego: il lunedi sera vado in una piscina della mia zona e lavoro un pò di tecnica e sulle nuotate di trasporto, il mercoledi attacco un'ora alla pausa pranzo e vado in un'altra piscina dove a mezzogiorno l'afflusso è scarso e così riesco a fare un pò di ripetute in santa pace...

Grazie Stefano,

Probabilmente sono state proprio le gambate a rana e ora che me lo fai notare è probabile che io tenga le ginocchia larghe. Credo mi venga naturale tenerle larghe per non toccare il pericolante sulla schiena nei trasporti.

Sabato vedrò di prestare attenzione a questo aspetto.

Ciao

Sono andato a vedere sul sito della Croce Rossa il programma del corso OPSA.
In pratica è un corso di assistente bagnanti un pò più articolato in certi aspetti e meno su altri (manca ovviamente la parte relativa alla legislazione delle acque). Infatti nel documento che ho trovato la CRI equipara il brevetto salvamento FIN al loro OPSA.

Sempre in questo documento si parla di una specializzazione in acque vive il cui corso si tiene in Val di Sole. Non ci sono riferimenti specifici ma credo sia lo stesso centro menzionato sul sito della FIN per il corso di Alta Specializzazione...

Quindi direi che almeno per questo sono riuscito a districare un pò la matassa... Proverò a farmi un giro tra i vari club subacquei della mia zona per vedere che mi dicono per l'apnea...

Ciao,

forse questo mio topic esula un po' dall'ambito di questo forum, ma comunque credo che parecchi utenti siano molto preparati anche in altri ambiti acquatici oltre che al nuoto.

Ora sto seguendo il corso FIN per il conseguimento del brevetto di Assistente Bagnanti. Se lo conseguo (per me 35enne senza trascorsi da agonista non è proprio ovvio...) mi piacerebbe continuare la formazione seguendo altri corsi specialistici tipo il soccorso fluviale e un corso di apnea base (inoltre uno di sicuro sarà sul primo soccorso ma qui è facile: si va dalla Croce Rossa).

Il vero problema è orientarsi tra tutte le varie federazioni che organizzano questi corsi, per il soccorso fluviale ce ne sono un paio ma per l'apnea è una giungla: FIAS, FIPSAS, ApneaAcademy, CMAS solo per citarne alcune.

Quindi chiedo a voi che probabilmente siete superpartes se riuscite ad aiutarmi ad orientarmi...

Ciao,

riprendo un attimo questo topic per chiedere un consiglio (anzi 2...)

1) Nei trasporti trovo molto difficile fare l'over. Sento che ho difficoltà ad andare avanti e questo credo significhi che sbaglio qualcosa nella gambata. Per dare la spinta faccio una specie di sforbiciata e poi raccolgo le gambe (piego le ginocchia) durante la fase di recupero prima della sforbiciata successiva.
Ho provato a cercare nel sito qualche video per capire meglio ma non ho trovato nulla, avete qualche consiglio?

2) Lunedi scorso ho voluto focalizzare il mio allenamento sui trasporti e sulle nuotate di avvicinamento e quindi dopo 400m di riscaldamento ho fatto un poche di vasche a rana seduta, un poche a crawl testa alta (sia versione gambe crawl che versione gambe rana) e poi ho cercato di fare un po' di over.
Probabilmente ho sforzato un po' troppo e dal giorno dopo ho un dolore sulla gamba sinistra nell'interno coscia vicino al pube. Tale dolore l'ho avuto anche l'anno scorso in seguito ad una mia "bravata" sulle ciaspole (un'uscita di 6 ore senza il minimo allenamento...) ma poi era sparito. C'è qualche pomata o qualche rimedio che si può usare?

Grazie a tutti

Sabato ho fatto la prima lezione in acqua per il corso di A.B.

Revisione di tutti gli stili e primo approccio con le diverse entrate in acqua, le nuotate di avvicinamento, i trasporti e le uscite.

Inoltre abbiamo fatto anche le prove di rianimazione con il manichino.

Il gruppo è stato diviso fra agonisti e non, anche se poi gli esercizi sono stati uguali per tutti.

Sabato prossimo si entrerà in dettaglio sulle varie tecniche e si inizieranno gli esercizi per aumentare resistenza e velocità.

Sono proprio contento, l'unico inconveniente i crampi. Seguendo le indicazioni su questo sito e altri ho bevuto molto durante la giornata, ho mangiato banane e ho preso anche integratori di potassio e magnesio ma niente da fare dopo un paio di vasche di trasporti sono comparsi.
Sabato prossimo provo ad arrivare prima in piscina e a fare un riscaldamento più lento e più lungo.

Carlo se vai sul sito della FIN, nella sezione SALVAMENTO c'è un link ai Fiduciari per ogni regione.
Prova a contattare direttamente quello della tua zona per sentire quando organizza i corsi.

Qui in Friuli di solito iniziano in questo periodo e poi ne fanno altri verso febbraio, in modo tale che i nuovi brevettati siano pronti per la stagione estiva.

Sono pienamente d'accordo con Stefano.

Però chi è all'inizio come me non può fare altro che affidarsi alla federazione per avere la corretta formazione, se poi questa è insufficiente lo scoprirà soltanto dopo...

Inoltre credo che in fondo la preparazione degli allievi dipenda in maniera preponderante dal Maestro di salvamento. Se questo è una persona giudiziosa, preparata e consapevole, molto probabilmente darà un'impronta più professionale all'intero corso, indipendentemente dalle prove finali richieste per conseguire il brevetto.

Per quanto mi riguarda è quello che spero, non intendo prendere il brevetto per lavorarci (anche se non si sa mai nella vita, per ora ho deciso che passerò i prossimi anni lavorativi davanti al monitor di un computer) ma bensì per il puro piacere di imparare. Inoltre operando da ormai quasi 15 anni nel mondo del volontariato della Protezione Civile, la professionalità offerta da questo corso è sicuramente un valore aggiunto.

Io inizio il corso l'8 ottobre, vi farò sapere come va...

Ciao,

io ho sostenuto la prova di ammissione al corso Assistente Bagnanti giusto 2 giorni fa.

La prova consisteva nel fare 50 metri a stile libero con partenza con un tuffo.
Poi una vasca a rana e ritorno a dorso (il ritorno si poteva scegliere che stile fare, ma il l'esaminatore consigliava fortemente DORSO).

Almeno mezza vasca in apnea e all'emersione bisognava rimanere in posizione verticale con le braccia fuori dall'acqua per almeno 20 secondi.

Quello che l'esaminatore ci ha detto prima di partire era che non gli interessava minimamente il tempo bensi la tecnica nei vari stili.

Io la prova l'ho superata abbastanza bene, adesso però al corso verrà fuori che non sono granchè allenato, speriamo si parta da un livello base per poi crescere di intensità...

In ogni caso io (34 anni) e un altro di pari età saremo i più vecchi del corso con un gap generazionale di circa 15 anni!!!


Ciao

Grazie Marina per la pronta risposta.

Da domani mattina allora cercherò di fare respiri lunghi  e profondi durante i recuperi, invece per gli occhialini aspetto di rientrare in Italia prima di ricominciare a "non" indossarli (non ho molta fiducia della qualità dell'acqua nella piscina dell'hotel dove alloggio e vorrei evitare di dover visitare gli ospedali Sauditi....)

Salve a tutti,
eccomi con un'altra domanda...

Mi chiedevo quale fosse (se ha senso ovviamente...) il modo migliore per gestire i secondi di recupero tra le varie serie.
Siccome sono poco allenato, non appena finisco una serie istintivamente faccio respiri corti e molto frequenti.
Mi chiedevo se è corretto così, oppure se sarebbe preferibile fare respiri profondi e così meno frequenti oppure se è indifferente.

Avevo poi un'altra domanda da porvi, riguardante l'uso degli occhilini.
Ho visto svariate discussioni dove giustamente alla fin fine viene consigliato sempre l'uso degli occhialini.
Al corso di assistente bagnanti che probabilmente farò, l'uso degli occhialini non è consentito e quindi sto cercando di abituarmi facendo poche vasche ogni volta senza indossarli. A parte il bruciore ho però una sensazione come di disorientamento, secondo voi è una cosa passeggera dovuta solo al fatto che non sono ancora abituato?

Grazie a tutti.

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(30 risposte, pubblicate in Tutto Master!!!!!!)

Incuriosito anch'io dalla definizione di master ho seguito il link di Stefano'62.

In cuor mio sapevo che non dovevo andare a curiosare, ho tristemente scoperto che potrei entrare nei master solo se tarocco la carta di identità facendomi risultare un 65enne!!!

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(51 risposte, pubblicate in Domande e dubbi sulla tecnica del Nuoto.)

Molto tecnico e molto chiaro...

Io già di base non sono molto allenato, ma effettivamente in quest'acqua calda faccio davvero fatica!!!

Grazie

Shaggy

Buongiorno a tutti,

sono un nuotatore amatoriale e mi è venuto il pallino di conseguire il brevetto di assistente bagnanti.
Avevo tentato l'anno scorso, ho superato le selezioni iniziali ma poi non ho potuto partecipare al corso perchè per lavoro sono soggetto a lunghe trasferte all'estero e a causa di una di queste trasferte ho saltato il corso.

Quest'anno ci riprovo (spero di essere più fortunato con le trasferte).
In ogni caso ho parlato con alcune persone che hanno già fatto il corso e tutte mi hanno confermato che l'impegno fisico è decisamente rilevante e quindi sto cercando di prepararmi, non vorrei iniziare il corso e non riuscire a stare al passo con gli altri.

Ora mi trovo in Arabia Saudita e nell'hotel dove alloggio c'è una piscina di forma un pò strana ma ha un corridoio centrale diritto lungo circa 20m. L'hotel dispone anche di una piccola palestra.

Siccome vivo praticamente tra cantiere e hotel, la sera non ho nulla da fare e quindi vado un giorno in palestra e un giorno in piscina. (Mi sono letto i vari thread sull'interazione tra le due cose ma non ho possibilità di avere a disposizione istruttori qualificati per seguirmi quindi sto privilegiando la palestra rispetto al nuoto. La mia idea è di irrobustire un pò la muscolatura mentre sono qui e poi passare al nuoto vero e proprio appena rientro in Italia).

Scusate se mi dilungo, era solo per inquadrare l'argomento.

Richiamando l'oggetto di questo thread, mi chiedevo se l'allenamento in acqua calda (qui a mezzogiorno la temperatura esterna è di circa 50°C, quella dell'acqua dev'essere circa 33/34°C) è di qualche utilità, o meglio mi chiedevo se riesco a tenere un certo ritmo in acqua calda, una volta che mi trovo a nuotare in piscine con acqua a temperatura normale riuscirò a tenere ritmi più alti?


Grazie a tutti per le risposte.

Shaggy

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(4 risposte, pubblicate in Presentazioni)

Ciao a tutti,

mi chiamo Raoul e abito in Friuli.
Ho conosciuto questo sito cercando programmi di allenamento per il nuoto e visto che il sito è fatto davvero bene ho deciso di iscrivermi per poter condividere con voi la passione per il nuoto.

Sono un nuotatore amatoriale ma mi è venuto il pallino di conseguire il brevetto di assistente bagnanti e quindi nelle sezioni apposite del forum vi chiederò parecchi consigli...

Grazie a tutti.

Shaggy (Raoul)