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Ho fatto la mia prima gara a delfino.Non è andata male...ho fatto 47 secondi ma il tempo non mi importava a me importava che l'esecuzione della nuotata fosse bella, non arrivare distrutto, non arrivare in piedi e non arrivare con le braccia cadenti da acido lattico.Sono arrivato in magnifiche condizioni. Non stanco e non in piedi.La virata è andata benissimo ed anche il ritorno giocato sfruttanto bene la subacquea (cosa ammessa fino ai 13,5 metri). Voglio ringraziare chi del forum mi è stato vicino e tutti i siti esteri su youtube che mi hanno praticamente insegnato a nuotarlo.Non ringrazio i miei allenatori e i miei compagni di squadra che non mi sono stati mai vicini e che della mia prestazione fregava niente. Prossima gara a Lecco 26 aprile.

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Sto diligentemente applicando i suggerimenti di Dolphin kick e di Paolo 82 e devo dire che stanno funzionando.E' finita l'epoca delle serie di soli 25 delfino ed è iniziata quella dell'andata a delfino e ritorno a stile, ossia 25 DF e 25 ST oppure anche 25 DF e 50 ST che mi stanno aiutando moltissimo (virata rigorosamente a delfino). Poi sono riuscito a fare 6 serie da 25  + 25 DF intervallate prima da 30" ed ora sto sui 20" ...presto scenderò a 15". Molto dure le ultime con le braccia doloranti ma il controllo della nuotata c'è.Assolutamente non finisco in piedi. Sono molto soddisfatto di me e di come procedo con l'apprendimento del delfino.E più lo nuoto e più lo vorrei nuotare. Unico neo è che per nuotare delfino devo tralasciare gli altri stili. Tutta la mia energia fisica e mentale è devoluta al delfino. Esco da un'ora e mezzo di delfino in tutte le salse, comprensiva di partenze e virate letteralmente devastato dalla stanchezza..immagino e spero sia normale. Torno a casa e mi butto nel letto e mi addormento all'istante.Da 3 mesi che lo nuoto praticamente tutti i giorni per un 'ora e mezza ho perso 3 kg di peso almeno e mi sono molto tonificato fisicamente.Non pratico palestra. Ad aprile mi iscrivo alla gara 50 DF a Legnano. Ho molta meno paura di un tempo....

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Vi ringrazio sentitamente per i consigli e la vicinanza.Eviterei di rompervi le p....  ma purtroppo io ho due allenatori che se ne fregano di me che dicono che nuotare master non è una scuola nuoto ergo se delfino lo sai fare bene se non lo sai fare ti attacchi....Mi sto pertanto arrangiando...
Ora come ora riesco a fare una quindicina (forse di più) vasche da 25 a delfino con pause relativamente lunghe ma sempre più brevi rispetto a 15/20 gg fa. Diciamo 45 secondi /un minuto.
Ieri, con una pinna, ho fatto per due volte (intervallate da lunga pausa) 50 metri. Il pezzo più duro è dopo la seconda bracciata, dopo la subacquea , dopo la virata che io tengo un pò lunghetta apposta per abituarmi. Se la azzecco bene arrivo di la mezzo morto ma arrivo se non la azzecco faccio fatica per il lattato. A volte sbaglio e alla prima bracciata respiro e allora mi fermo e ripeto.Non ho problemi con le virate ne con le subacquee benchè il respiro mi si mozza. Me ne frego!
Seguirò i consigli di dolphin kick a fare 25 delfino e 75 a stile belli lunghi per vedere in seguito se si innescherà il meccanismo della resistenza al secondo 25 delfino. Idem per Paolo82 tenterò i 50 DF spezzati in due da 25 con intervalli sempre più brevi....
Al momento ho un una  sorta di blocco psicologico nel tornare indietro. Mi manca il respiro e la nuotata si spariglia....vedremo come fare....non so se riuscirò per quest'anno a preparare un 50 in gara....ora come ora mi tremano le gambe al solo pensiero....comunque, dai, i 25 riesco a farli bene ...piano piano come ce l'hanno fatta in tanti riuscirò anch'io....il casino è che sono solo con me stesso....e io non ho una grande potenza psiucologica ....comunque sto già facendo tanto....e ho inizato il 10 dicembre.

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Catullo ha scritto:

Fai come me; non avevo mai provato a fare i 50 delfino e mi iscrissi proprio in quella gara ai campionati regionali master. Inutile dire che sono arrivato al traguardo che trascinavo le braccia

Non sono il tipo da buttarsi in una gara o la va o la spacca.Anche nel lavoro e nella vita se non sono più che certo di aver stretto tutti i bulloni e allacciato correttamente tutti i fili e controllato il circuito 2 volte io non parto.
Pertanto voglio essere certo di riuscire a completare un 50 in allenamento per poi andare in gara.
Per quanto riguarda il 50 nessuno mi ha ancora dato un cenno su cosa fare per programmare la distanza.
Pensavo di fare alcuni 50 con una pinna ma non so se è corretto.....oppure sempre 50 con una pinna frazionati al 25 aspattare 15 secondi e ripartire....per favore non so come fare....

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Dopo oltre due mesi di quotidiani allenamenti comprensivi di TUTTI gli esercizi, dai più semplici ai più complessi ,posso dirvi con orgoglio di avere la padronanza della nuotata a delfino. Stavolta ci siamo ragazzi!Riesco ormai a fare dalle 15 alle 20 vasche con pausa di circa un minuto tra una e l'altra, intervallate dai soliti esercizi e da molta tavoletta gambe. Adesso il mio problema è fare 50 metri che è il mio obbiettivo principe.In linea teorica potrei forse già riuscirci ma ho il terrore di terminare l'ossigeno dopo la virata dei 25 e mi viene l'ansia. Ho provato numerose volte partire da metà vasca effettuare la virata con subacquea tenuta artificiosamente lunga ed uscire bel oltre la metà e il mio fisico regge bene. Ho provato ad effettuare tuffi sia dal bordo che dal blocco con ottimi riscontri sia per quanto riguarda l'assetto e l'angolo di entrata ed uscita con subacquea fino a metà vasca. Tutto bene ma non ho una strategia per i 50 metri. Nessuno me lo dice ...nessuno mi aiuta. Suggerimenti?

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Paolo82 ha scritto:

Comunque provero' anch'io a sentire quest'onda.

Paolo l'onda esiste.Potrei scriverne un trattato sulla sua esistenza e sulla sua durata. Questa onda è la stessa medesima che anche tu avverti nettamente quando nuoti regolare e che  invece si dissolve quando accelleri senza rispettare il famoso timing. Non si scappa: se tu generi un onda portante destinata a reggere un'andatura regolare moderata questa funziona per quella andatura....se improvvisamente accelleri (come hai riportato tu nelle tue nuotate) l'onda sparisce letteralmente e volendo riprovocarla in movimento non sempre è facile.L'onda è certamente provocata dall'affondamento dell'avantreno testa - torace -braccia che provoca un uguale innalzamento del retrotreno bacino - gambe - piedi. Paolo fammi sapere se io sono pazzo oppure l'onda portante la senti anche tu quando nuoti regolare.
Ovviamente si può provocare un onda portante destinata a velocità superiori ma ancora non riesco ad avere andature tali da rispettare il timing veloce.
In breve...onda moderata e lunga per velocità moderata       onda veloce e frequente per velocità sostenuta.
Non esiste o non si forma un onda portante x basse velocità

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Proseguendo nelle mie scoperte della nuotata delfino...ieri sera, ormai alla fine dell'allenamento,  stavo eseguendo delle partenze dal muretto con mani avanti testa in mezzo alle braccia guardando sotto facendo dei movimenti di bacino piuttosto ampi ed ho notato che venendo in superficie per dare inizio alla nuotata si generava come una sorta di piacevole onda che se presa in maniera ottimale, ossia rispettando un timing preciso tra bracciata -gambata mi portava a nuotare i 25 metri come se fossi letteralmente trasportato. Dato che non credevo a quello che mi stava capitando ho voluto ripetere  diverse volte  e il responso è sempre stato il medesimo. Scusate la descrizione grezza ma è come se si generasse  un 'onda che chiamerei "onda portante" credo originata dal buon sincronismo di ondeggiamento iniziale e se lo si rispetta come ci fosse un metronomo 1-2 -1-2  si viene trasportati senza quasi fatica dall'altra parte. Una volta di la si effettua la virata si ri-genera quell'onda con lo stesso movimento e si torna. Roba da non credere e dato che ancora stento a crederci ho deciso di ripetere  questa esperienza stasera. Riscaldamento -----partenza dal muretto generazione dell'onda --.-rispetto del sincronismo e via....
Va sottolineato che se non si rispetta l'ampiezza dell'onda portante accelerando oltre il consentito o tenendo una velocità troppo bassa rispetto all'onda questa sparisce e non c'è quasi modo di ripristinarla. L'onda la si avverte esattamente davanti/sotto al torace e sotto il bacino....lei c'è e se la si rispetta la si cavalca. Sono emozionato mentre scrivo queste righe. Scusate ma sto scomprendo un mondo tutto nuovo e voglio farvi partecipi delle mie scoperte....
farò ridere magari gli esperti ma per me è davvero tutto nuovo il delfino...e si scopre pezzetto su pezzetto...

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ippocampo ha scritto:

Princisbecco, penso che la cosa migliore sarebbe che tu mettessi un video come ho fatto io .......appena mi sentirò veramente migliorata, ne farò un altro yikes
Ciao!!!

ma figurati se non voglio mettere un mio video....il problema è che nelle piscine qui della zona, non so nella tua vige la totale impossibilità di fare qualsivoglia ripresa video pertanto i video che ho fatto sono stati tutti rubati e a bassa definizione.Meglio così perchè il delfino ( o quello che sembrava essere )  era uno schifo. Appena troverò un bagnino complice mi farò filmare e sarò felicisimo di condividere con te la mia impresa...
Cmq per me respirare usando questa iper estensione del collo non è difficile ne inficia la nuotata...le ho provate tutte e questa respitrazione "alla phelps " mi si abbina meglio...boh...appunto chiedevo se facevo bene o male  ma io do retta al mio corpo che dice ok..

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HELP!  HELP! CHiedo aiuto! Credo di aver imbroccato la nuotata delfino....superato il momento no...ed aiutato forse da un periodo super compensazione riesco a nuotarlo discretamente sui 25....per ora i 50 interessano poco....a suo tempo..
Volevo sapere se quello che faccio è giusto.Mi mantengo piuttosto piatto sull'acqua, testa rigorosamente sotto. Al momento di respirare estendo o meglio, allungo il collo, e resto piattissimo sull'acqua a livello di mento che liscia la superficie per poi tornare "alla Phelps" sott'acqua. Non alzo la testa per poi rientrare a faccia sull'acqua. Va bene? va male? Non so....so solo che mi pare di respirare bene senza scomporre la nuotata.La nuotata va un pò in crisi nel  caso  appunto, se alzo troppo la testa per la respirazione in maniera alta rispetto all'acqua come detto prima....
delle due preferisco " alla Phelps"...mi ci trovo meglio.....
Tendo a respirare poco.....2 respirazioni per 25 metri forse tre.......ma non vado in crisi....la nuotata la sento bella fluente....sto usando anche gli elastici per le caviglie....mi dicono siano un impedimento...li trovo utilissimi e avverto perfettamente la seconda battuta di gambe che pareva non facessi...invece c'è e sento il retrotreno alzarsi bene...

Salve a tutti, è da circa un mese e mezzo che mi sto impratichendo con la nuotata a delfino. Dopo un mese di esercizi riesco a fare una nuotata decente e tengo i 25 senza problemi ma a volte con un pò di affanno. Volevo chiedervi un aiuto per quanto riguarda l'allenamento del delfino a questo punto della mia esperienza ...
Come proseguire?  Quante vasche da 25 ? Quanto recupero ? Devo miscelare gli esercizi con l'allenamento? Devo proseguire con l'uso dell'elastico alle caviglie che per me è super utile ? Cosa devo fare per migliorare la nuotata? Per ora vi chiederei un suggerimento su di un allenamento blando perchè la nuotata va ancora consolidata ed è inutile per ora ,credo, buttarsi sui 50....
Vi chiedo un aiuto perchè ho paura di sbagliare.....Grazie.

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Pensierini tra me  e me .....tra le cose non stanno funzionando nel mio delfino è che ho notato un deficit di velocità , grande stanchezza oltre alla solita pausa davanti....Mi hanno detto, vedendomi ,che eseguo una sola battuta di gambe mentre dovrebbero essere due una in ingresso braccia ed una in uscita...ne faccio solo una sola ed ovviamente non si è mai vista una ferrari che sfrecciasse in autostrada con solo 2 cilindri operativi:))
Spesso tornano gli errori del passato....non sono coordinato ancora con bracciata -respirazione e metto le braccia assieme alla testa.Quando me ne accorgo mi fermo e mi urlo dietro.... sotto lo sguardo impietrito degli altri utenti che mi prendono per mezzo matto....(funziona).
Ho provato il movimento delle braccia a secco facendolo vedere ad un ex agonista e mi ha detto che va bene....si, non mentiva so che è giusto ma l'impatto con l'acqua con le mani è ancora troppo violento..proverò ad inseritre le mani di taglio con i pollici in basso...vediamo se mi permetterà di prendere l'acqua meglio senza quel botto ....
Ogno tanto vengo preso dallo sconforto e giuro vorrei smettere ...mi sento vecchio ...un rottame...ma poi penso che a cristoforo colombo non sarebbe mai saltato in testa di interrompere il viaggio verso "le indie" e tornarsene mestamente a Palos.....ecco io e cristoforo colombo abbiamo in comune un grande progetto e la solitudune assoluta.Andiamo avanti.... certo che ragazzi è dura....a 50 anni suonati è durissima...

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Paolo82 ha scritto:

Non e' importante sapere dove si va, quando lo sguardo e' verso il basso puoi anche chiudere gli occhi, io lo faccio a volte.

Invece io ho problemi a guardare verso il fondo della piscina.Li ho anche a stile libero. Mi è rimasta la paura di andare a sbattere contro quello che posso avere davanti...è un retaggio del nuoto libero  e del nuoto master dalle corsie affollate che spero adesso di liberarmene... cmq è così...a delfino dopo la respirazione bisogna traguardare il fondo della piscina e lasciare che le braccia compiano da sole il movimento senza starle a guardare....io le guardavo ma non capivo perchè perdevo portanza....adesso preferisco andare e non sapere cosa ho davanti...

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Volevo sottolineare che ho fatto quasi 45 ore di allenamento per conto mio dal 10 dicembre tutti i giorni domeniche incluse...facendo esercizi su esercizi...la nuotata a delfino vien fuori da sola....basta saperla riconoscere ...un pezzetto alla volta....ma arriva...

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Salve a tutti.....la mia nuotata pianio piano sta prendendo sempre più consistenza....oltre ad avere capito il come ...finalmente ho avuto un altra illuminazione che ho avuto facendo l'esercizio che prevede partenza dal muretto  con 4 bracciate senza respirare e una respirando...quando non si respira si va di più ( che scoperta!!) ma la cosa importantissima per me è che la mia testa traguarda il fondo adesso.Prima no! Guardavo avanti per sapere dove andare guardavo el braccia entrare e pertanto perdevo portanza....Adesso guardo il fondo non vedo dove vado non guardo le braccia entrare in acqua ma....cribbio come si viaggia meglio...sia senza respirare che respirando...l'esercizio di cui sopra aiuta moltissimo la percezione di dove mettere la respirazione (la sbagliavo sempre) aiuta un sacco l'allungamento del corpo in acqua e mi ha dato un grosso aiuto a partire mani in avanti streamline ed ad effettuare la prima bracciata senza guardare in avanti.....ma guardando il fondo...
E' un pò difficile da incorporare al proprio bagaglio perchè purtroppo non si guarda dove si va (si deve fare un pò il callo) ed ho il terrore atavico di andare a sbattere contro qualcuno del nuoto libero...che mi precede...ma piano piano ho preso confidenza e caspita finalmente non vedo più le mie braccia entrare in acqua...loro entrano lo stesso ed io guardo sotto...e si viaggia bene....(ancora a velocità moderata non ho bisogno di correre ma di capire)
E' come dire....adesso ho una nuotata più piatta di quella che facevo prima....più agevole e in un attimo si fanno 25 metri...bisogna solo prendere confidenza con la striscia nera sul fondo per sapere dove andare....

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Volevo rendervi noto dei miei lenti progressi nel delfino.Oggi ero in piscina per i soliti esercizi quando facendone uno che prevedeva la bracciata da fermo con frustata e uso del  pull buoi ho sentito come un booom come se un ingranaggio serrato ed arrugginito si fosse di colpo sbloccato. Avevo in mente un frame di una nuotata di un ragazzo di go swim ripreso di lato e notavo come le braccia in ingresso erano posizionate più in alto della testa e molto allungate in avanti. ILLUMINAZIONE! Io tenevo le braccia si dritte ma non abbassavo bene la testa cosìcchè da essere piuttosto ingobbito. Io entravo gobbo in acqua. Ho provato ad allungarmi bene e tenere la testa ben bassa con le braccia che prendevano l'acqua con i gomiti alti...miracolo!!! Funzionava! Pareva  funzionare....non ci credevo!! L'ho provato almeno 6 o 8 volte e tutte le volte il culo si alzava da solo e la presa era come dire ...piena...Allora non convinto mi sono detto ..."adesso l'ho provi con il pull"...stesso risultato...testa bassa braccia più elevate ed allungate e presa migliore e culo che si alzava e relativamente scarsa fatica sui 25 metri...mio ....... mi sono detto ..vuoi dire che abbia capito il meccanismo? Ho provato senza pull ossia ho provato a delfino completo...ragazzi pare andare...piano...ma regolare...giusto...non so come spiegare...sentivo che la nuotata era efficace...non avrei mai più voluto uscire dalla piscina..Riproverò domani.Ho allenamento  con la squadra e certamente verrà proposto delfino...vediamo se ho avuto le traveggole o se la macchina funziona. Scusate il disturbo ma dovevo dirvelo...

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Complimenti !! Per essere un autodidatta (ma lo siamo tutti visti i tecnici che passa il convento) alle prime armi non vai male. Quello che noto io è la bracciata non lunga in avanti con le braccia ancora un pò aperte che inficiano la presa che ha in effetti una pausa (la solita pausina del c....) . Si nota la spinta a mani troppo larghe e non sotto l'ombellico (è stato un classico anche per me fino a poco tempo fa) ma tutto sommato non va malissimo....stai guidando una macchina dopo le prime 5 lezioni di guida....un pò di incertezza ma vai ..
E poi ci hai messo la faccia....

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mi ha chiesto di fare braccia delfino con gambe stile.
Mi ha proprio detto che è un buon stimolo per cercare di nuotare a pelo d'acqua, senza ciondolare su e giù.

Ebbene, ieri sera, un po' di nuoto libero con un amico della squadra, e gli propongo la stessa cosa.
Reazione un po' basita: "Esiste braccia delfino e gambe stile?...."



Caro Cirone non solo esiste gambe stile e braccia a delfino ma fa anche parte del grande bagaglio di esercizi che sto facendo e devo dire che mi sta aiutanto moltissimo. Io ho problemi di circoloduzione e spesso "dimentico" di far passare le mani sotto l'ombelico tenendomi largo ed uscendo prima . Questo esercizio mi aiuta a correggere questi errori. Lo trovo stra- utile. A volte ce lo facevano fare in allenamento ma lo trovavo pesantissimo e inutile.Grande idiozia. Lo inserisco a metà della scaletta e ne faccio allegramente 10x 50 sentendo nella mia testa la solita vocina che mi ricorda di far passare le mani sotto l'ombelico FINO IN FONDO, ad abbassare la testa prima del rientro delle mani in acqua , le mani con i palmi in su e la presa più lontano possibile a braccia tese e non nervose.
Quante cose da ricordarsi tutte assieme a volte fumo.....

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Come sapete mi sto esercitando in questi giorni con il delfino ed ho imparato molte cose.Innanzitutto non è uno stile da presuntuosi (come me). Non si affronta di petto dicendo: "sono un master evoluto che sa nuotare bene rana e dorso e figuriamoci se non domo il delfino".Palle! Il delfino si affronta da zero, passettin passettino, con assoluta umiltà, partendo da esercizi che sembrano banali ma che aiutano molto a sentire e prendere l'acqua. La nuotata va scomposta nelle sue parti fondamentali ed impararle una per una. Volta per volta. Prima l'ondulazione, poi tavoletta gambe poi braccia pull buoi tenendo in testa quegli assiomi che faranno ridere gli esperti ma che per me sono stati e sono fondamentali: la testa entra sempre prima delle braccia, la testa guarda verso il fondo della piscina, non guardare il muretto mentre si respira, usare sempre le anche (gli addominali) dando un colpetto per favorire l'ondulazione,passare le mani appressate sotto la pancia in fondo fino alle chiappe, uscire con i palmi rivolti in su, braccia radenti l'acqua, sfruttare l'energia balistica nell'ingresso delle mani e (scoperta recente) eseguire una specie di bracciata tipo a rana con gomiti alti tirando l'acqua verso l'ombellico per poi ricominciare il ciclo. Funziona!
Scusate queste righe da super principiante ma mi sentivo di scriverle. Stasera si ricomincia con gli esercizi. Sto facendo con un certo successo braccia delfino gambe stile....ed ogni volta è sempre meglio....più scioltezza meno nervosismo meno tensione e più...gioia di nuotare usando  tanta calma nell'esecuzione...capire cosa si sta facendo...e sentire sempre la presa.
A presto ragazzi...e buon anno

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Ancora un pomeriggio in piscina a esercitarmi.Pensavo....riesco ad andare in presa subito senza pause con il braccio destro, gomito alto, riesco poi con il braccio sinistro, braccio che non lavora davanti steso ma quando c'è da fare la bracciata a due braccia assieme niente...nulla....il solito problema, solito casino. Quando riuscirò a fare la bracciata in presa senza pausa davanti accenderò un cero...anzi due....chissà il tempo che ci vuole....ho quasi consumato i file dei filmati presenti in rete ma non mi ci trovo.Sembra tutto così semplice...così elementare...braccia unite fino alle chiappe si esce palmi in alto si entra e poi.......si tira....purtroppo non è ancora così....proseguo con gli esercizi...domani e dopo....e finchè ce ne sarà bisogno con il pull.

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Terrò assolutamente conto dei consigli.Ci sto lavorando .Il problema della circoloduzione esiste ma non è così grave.Vero il fatto della mani che passano larghissime (correggibile) .Bella l'idea dell'apertura delle porte del tram....la utilizzerò perchè è li il mio problema principale. La mancanza di continuità di bracciata.Le mani entrano e stanno li "come aeroplanini" .... ed aspettano.....uffaaaaaaa

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ramfis ha scritto:

Meno male che certi allievi sono più" testardi"dei loro allenatori .

Nel mio caso molto molto molto testardo.....di acciaio al titanio....fosse l'ultima cosa che faccio da vivo....ripeto zero rimpianti.....non ne voglio.

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secondo me non spingi bene sino in fondo e mi pare che le braccia escano in anticipo.


E' verissimo Ricottina lo hai notato eh? Beh è palesemente macroscopico ma grazie al cielo è anche rimediabile. Con un  errore del genere a stile libero (molto diffuso) riesci lo stesso a nuotare a delfino NO! La spinta propulsiva "fino in fondo" è un must.Sto facendo degli esercizi di circonloduzione delle spalle e ogni volta che spingo sento una vocina che mi dice "fino in fondo!" Ieri ero in piscina (si anche ieri!) a fare esercizi di tecnica delfo quando ho scoperto (qualcuno adesso dirà che ho scoperto l'acqua calda e fredda) che se muovo le anche o il bacino accompagnando il movimento di ingresso delle spalle in acqua con un colpetto ne ricavo un bel beneficio...
A volte quel colpetto viene da se a volte lo devo cercare...strada giusta? Una lucina si è accesa?
Ho fatto esercizi per NON fare entrare le braccia prima della testa, per respirare ritardato, per andare in presa senza fare la pausa (braccio sx e braccio dx) , per tenere le mani vicine in fase di spinta (sembra facile!) e per tenere le braccia alte sulla testa durante il recupero.
Stamattina sono tutto rotto......ma credo di aver fatto 2 ore di ottimo lavoro....
So che il delfino è li .....pronto da prendere e da domare.....ci vorrà tempo ma non voglio rimpianti.
Spero di mandarvi presto su you tube con un mio video subacqueo....

N.b. la piscina ieri era deserta,perfetta tutta per me.Niente patemi, niente agonisti, niente delfinisti ,niente perfettini....vuota...che pacchia...

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Ho pubblicato la mia nuotata a delfino orrore su you tube per chi volesse ridere o star male (dipende da come la prendete) l'indirizzo è http://youtu.be/dCzUZ-kFQ50 oppure tag Delfino orrore
buon divertimento....

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Grazie della abbondante risposta.Ti voglio dire subito che io sono 25 anni che nuoto...non sono uno che ha iniziato da poco.Malgrado sia master da anni mi ritengo sempre alla stregua di un dilettante....c'è sempre da imparare...peccato che a differenza tua, coloro che qui in zona sono depositari dei segreti del delfino spesso da me interpellati non ne vogliono sapere di spiegarti "di come si possa esercitare una bracciata continua". Ed è allora che ho inizato ad odiarli ad avere in odio il delfino e chi lo nuota e a prendermi l'ulcera. Cosa ho fatto? Ho preso il  il faldone con scritto "delfino" e lo chiuso in un cassetto e sono tornato a nuotare le solite cose (che tutto sommato vanno abbastanza bene). Mah........poi torna il tarlo del delfino....ho 50 anni...non voglio avere rimpianti....ne ho già fin troppi inerenti altre cose e quindi riapro il cassetto, apro il faldone e  mi ritrovo li con il delfo a ricominciare tutto da capo, tutte le volte, sempre le stesse cose. Non so perchè il delfino non mi resta in testa.E vengo sbeffeggiato...denigrato....e soffro terribilmente....
Per me il delfino è come una equazione geometrica.....è così....è matematica...la soluzione è una sola e la vedi in coloro che lo sanno nuotare bene.Gli stessi movimenti e le stesse bracciate. Non se ne esce....è quello. Uno ci può girare attorno fin che vuole ma la soluzione è sempre quella, solo quella è una regola matematica.
Che dire? Proviamoci ancora.....tanto se aspetto che i miei allenatori muovano un dito per me posso scordarmelo....farò l'autodidatta....ri-proverò a fare un 50 in gara...andrò a schiantarmi contro un muro di cemento armato...farò i soliti 56 secondi farò ridere tutti e via ...il circolo ricomincia.....Triste vero?

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Infatti del mio allenatore me ne frego....Anche oggi mi ha detto che il mio allenamento è tempo perso....mi è engtrato di qui ed uscito di la....
Non riesco ancora a fare la bracciata continua....sto piano piano sistemando la bracciata evitando come la morte di fare entrare le braccia in contemporanea con la testa....cerco di mantenere la testa che guarda il fondo della piscina....mi sento come un ragazzino che sta facendo lezioni di guida ...troppe cose da tenere in testa tutte assieme e se ne tralasci una, non esiste, il delfino non va....