salvagente ha scritto:utopia68 ha scritto:superinesperto ha scritto:@utopia68 pure io non ho scelto di fare nuoto perché "mi andava", me l'ha consigliato il medico!
un conto è andare in piscina perché l'hai scelto, un conto è perché te lo consiglia qualcuno.
e conosco benissimo il senso di inadeguatezza che si ha quando vedi gli altri andare e tu fatichi ad arrivare a mezza vasca, ma fidati nessuno ti giudica.
ora sono più veloce di altri nuotatori ma se vedo uno in difficoltà, perché nonostante i miei miglioramenti continuo a rimanere nelle corsie più esterne, che si affretta a chiedermi scusa, ripenso a quando ero io a chiedere scusa e lo guardo con un sorriso e magari ci scambio anche due battute per tiragli su il morale
alla fine la piscina è anche socializzare.
sai cosa mi ha aiutato tanto all'inizio?
ho cominciato come ti dicevo ad inizio della bella stagione dell'anno scorso e nei weekend andavo nella piscina "aperta" quella dove più che altro si cazzeggia... ho avuto modo di riprovare quello che mi avevano spiegato, bere un po' di acqua clorata e sentirmi più rilassato per via dell'essere da solo a confrontarmi con me stesso e non avere la "pressione" di gente che nuota seriamente intorno a te.
prova anche tu. a me è servito tanto
Grazie, Superinesperto, per la tua risposta ... Io, per fortuna, non ho la " pressione " che descrivi, visto che la corsia in cui sono io è quasi sempre vuota e faccio lezioni individuali, ma per il resto è come dici tu e nemmeno io, a prescindere dalle mie attuali difficoltà, mi sognerei mai di fare dell'ironia o altro nei confronti di chi mostra dei limiti ( e magari ci sta mettendo tutto l'impegno di cui è capace, per imparare e superarli ).
Anche nell'impianto che frequento io c'e' una piscina esterna, ma, un po' perché non è stagione e un po' per come sono fatto io caratterialmente, non credo la frequenterei più " volentieri " di quella interna.
Sono comunque contento che a te sia servito ... Credo che ognuno di noi abbia una propria " strada " da percorrere e cose che ci possono più o meno aiutare ... Spero solo che anche la mia ( strada ) porti da qualche parte!!! .-9 Ciao!
Una persona che deride un'altra su una sua difficoltà o su un tentativo di migliorarsi non dev'essere poi tanto matura.
Certo, per chi nuota da piccolo con naturalezza, comprendere le nostre difficoltà può essere arduo.
Forse noi dovremmo cambiare approccio, cercare di far diventare l'ora di lezione un'attività piacevole, invece per me la lezione assomiglia più ad una seduta dal dentista . Fatte le vasche a dorso mi scontro poi con degli esercizi nei quali non riesco, e allora via a guardare l'orologio di tanto in tanto sperando che l'ora termini il prima possibile.
Ormai son in fase di stallo, pochi miglioramenti, ma la stagione la terminerò mettendoci comunque il massimo dell'impegno.
Ciao, Superinesperto ... Che dire ... ? ... Che hai probabilmente ragione su tutti i fronti! Sicuramente è difficile, per chi ( per sua fortuna ) non ci si è mai confrontato, comprendere le nostre difficoltà ed i nostri stati d'animo ... Me ne rendo assolutamente conto! Così come è vero che noi dovremmo cambiare probabilmente approccio, perché tanto ci sono limiti che avremo sempre ( almeno io ) e che, di sicuro, non si cancellano ( ma , anzi, si accentuano ) vivendo le lezioni di nuoto con preoccupazione, ansia, scrutando gli altri e pensando a quanto lontani si è da persone che, alla fine, non fanno nulla di trascendentale ... E' tutto vero, ma tutto estremamente difficile, e credo che tu per primo te ne renda conto.
Personalmente, cerco ogni volta di " liberare " la mente ... Di fare finta che sia normale per tutti scontrarsi con ostacoli che paiono insormontabili ... Ma poi basta una battuta di qualcuno, uno sguardo o, semplicemente, qualunque altra banalità per far precipitare l'umore ai livelli di cui anche tu parli ( seduta dal dentista ... ), vanificando qualsiasi proposito. Miglioramenti ... Mah, il mio istruttore dice che lui ne vede, ma credo che semplicemente abbia capito che se mi dicesse il contrario mi farebbe del male ... Io non ne percepisco praticamente nessuno, e quei pochi svaniscono non appena gli stati d'animo precipitano al livello che ti ho scritto poco fa. A causa dei miei problemi di salute, ho una limitata mobilità della colonna e credo che, alla fine, questo sia di fondamentale importanza in una attività che è fatta di coordinamento, movimenti che non possono prescindere da una buona mobilità strutturale, ecc ecc . Non trovo una posizione che mi permetta di galleggiare ed avanzare a dorso ( me la fa trovare l'istruttore sostenendomi, ma appena prova a lasciarmi andare non riesco a restare in quella posizione ) ... Se proviamo lo stile libero, faccio qualche metro in apnea perché sollevare la testa dall'acqua per respirare mi costa una fatica enorme ... Come te, ci metto impegno e mi sono ripromesso di darmi ancora del tempo ma, come in ogni cosa, sono i progressi percepiti ad alimentare la voglia di andare avanti e gli stati d'animo positivi ... Quando questi mancano, diventa tutto maledettamente più difficile, soprattutto per chi, magari, oltre che ne fisico è vulnerabile anche nell'anima. Chissà ... Comunque grazie per questo bello scambio di opinioni ed esperienze, che spero non annoi nessuno di quelli che ci leggeranno.