superinesperto ha scritto:

credo di aver cominciato ad aprile... sempre 45 minuti. Fino ad Agosto 1 volta a settimana, solo con l'istruttore.

aprile: 0 vasche stile
maggio: 0 vasche stile (qualcuna a rana)
giugno: 0 vasche stile (qualcuna a rana)
luglio: mezza vasca stile (qualcuna a rana, qualcosa a dorso)
agosto: 1 vasca a stile (qualcuna a rana, qualcosa a dorso)
settembre: ho cominciato a fare una 20ina di vasche, a stile libero sempre 2-3.
ottobre: 30 vasche a mezzo stile e mezzo rana (qualche a dorso)
novembre: come sopra
-- ho comprato il contavasche e posso essere più preciso da qui in poi big_smile --
dicembre: 37 vasche (mezzo rana mezzo stile)
gennaio: 43 vasche (mezzo rana mezzo stile)
febbraio: 43 vasche (mezzo rana mezzo stile)
marzo: 50 vasche, fine marzo 60 (mezzo rana mezzo stile)
aprile: 60 vasche (solo stile)

oggi: 70 vasche (solo stile)

come puoi notare per mesi c'è stato il nulla assoluto in termini di vasche big_smile

tra l'altro ho fatto rana inizialmente, che per i miei problemi di schiena non era molto indicato, però era l'unico che mi riusciva e per non deprimermi la facevo comunque smile )

Ribadisco : sei di un altro pianeta ! Complimenti comunque!!! :-)
Quanto a rana, anche per me è sconsigliata ( i medici che mi seguono mi hanno detto di farlo notare all'istruttore ) ma tanto il problema, come puoi immaginare, non si pone :-) :-) :-)
Quanto al non deprimermi, ci provo sempre! E quando mi renderò conto di non riuscirci più, toglierò il disturbo perché sarebbe proprio il colmo se , oltre a non imparare a nuotare, mi dovessi pure misurare con altri problemi ! Ho già dato, nella mia vita. In ogni senso. Ciao!!!

superinesperto ha scritto:

@utopia68 ti confesso anche che i miei miglioramenti sono stati prossimi allo zero per mesi.
e la mia fidanzata, che nuota insieme a me ma lo fa da quando è piccola, mi diceva "basta fare così".
che per uno che sa nuotare "basta fare così" è la cosa più ovvia del mondo, ma per noi principianti è un mix di incapacità di coordinare i movimenti, paura dell'acqua e ansia.

e ho vissuto queste sensazioni per mesi, non per settimane. ogni volta andare in piscina era un TORMENTO, non una cosa rilassante.

però non ci stavo. non mi sono arreso alla mia testa che mi diceva "no grazie". ho insistito.
come ti dicevo nel periodo estivo mi mettevo tranquillo in una piscina NORMALE (quelle della domenica, senza gente che si allena) e provavo e riprovavo per vedere se riuscivo a tirarne fuori qualcosa.

non provavo a nuotare in quelle condizioni, provavo più che altro a mettere la testa sotto, a fare esercizi di respirazione, nuotare a qualsiasi stile era ancora una cosa molto lontana. senza nessuno che mi mettesse fretta, perché tutti vogliono metterti fretta, anche la mia ragazza continuava a disturbarmi big_smile

i veri progressi li vedo solo ora, a distanza di un anno.
ogni volta che scendo in corsia ora noto miglioramenti.

pensa che sono passato in un mese da quelle 60 che leggevi a 70 (sempre in 45), che è una percentuale mostruosa di miglioramento e ho battuto miei vari "record" (parola messa tra virgolette big_smile ).

ora comincio a nuotare, fino a qualche mese fa dovevo ancora capire come dovesse funzionare il tutto.

il nuoto non è naturale, specie se lo si comincia non da bambini, è difficile, non ti scoraggiare noi siamo qui a cercare di motivarti e motivarci smile

però concentrati sull'acqua, più che sul nuotare. prima devi vincere la paura dell'acqua, poi penserai a nuotare.

... Che dire ... ??? Che se i " 70 " stanno per vasche che riesci a fare ed i " 45 " per i minuti che ci impieghi , beh semplicemente sei di un altro pianeta !!! :-) Considererei già un successo farne 1 ( una ) in 60 ( minuti o ore, fa lo stesso ) ... Ahahah ... Cerco di prenderla sul ridere ... Come, a mo' di battuta, mi ha detto l'istruttore qualche giorno fa, fra 5 mila lezioni forse ce la farò almeno a stare a galla! È un " record " pure questo!!! :-) buona serata!!!

salvagente ha scritto:
utopia68 ha scritto:
superinesperto ha scritto:

@utopia68 pure io non ho scelto di fare nuoto perché "mi andava", me l'ha consigliato il medico!

un conto è andare in piscina perché l'hai scelto, un conto è perché te lo consiglia qualcuno.

e conosco benissimo il senso di inadeguatezza che si ha quando vedi gli altri andare e tu fatichi ad arrivare a mezza vasca, ma fidati nessuno ti giudica.

ora sono più veloce di altri nuotatori ma se vedo uno in difficoltà, perché nonostante i miei miglioramenti continuo a rimanere nelle corsie più esterne, che si affretta a chiedermi scusa, ripenso a quando ero io a chiedere scusa e lo guardo con un sorriso e magari ci scambio anche due battute per tiragli su il morale smile

alla fine la piscina è anche socializzare.

sai cosa mi ha aiutato tanto all'inizio?
ho cominciato come ti dicevo ad inizio della bella stagione dell'anno scorso e nei weekend andavo nella piscina "aperta" quella dove più che altro si cazzeggia... ho avuto modo di riprovare quello che mi avevano spiegato, bere un po' di acqua clorata e sentirmi più rilassato per via dell'essere da solo a confrontarmi con me stesso e non avere la "pressione" di gente che nuota seriamente intorno a te.

prova anche tu. a me è servito tanto smile

Grazie, Superinesperto, per la tua risposta ... Io, per fortuna, non ho la " pressione " che descrivi, visto che la corsia in cui sono io è quasi sempre vuota e faccio lezioni individuali, ma per il resto è come dici tu e nemmeno io, a prescindere dalle mie attuali difficoltà, mi sognerei mai di fare dell'ironia o altro nei confronti di chi mostra dei limiti ( e magari ci sta mettendo tutto l'impegno di cui è capace, per imparare e superarli ).
Anche nell'impianto che frequento io c'e' una piscina esterna, ma, un po' perché non è stagione e un po' per come sono fatto io caratterialmente, non credo la frequenterei più " volentieri " di quella interna.
Sono comunque contento che a te sia servito ... Credo che ognuno di noi abbia una propria " strada " da percorrere e cose che ci possono più o meno aiutare ... Spero solo che anche la mia ( strada ) porti da qualche parte!!! .-9 Ciao!


Una persona che deride un'altra su una sua difficoltà o su un tentativo di migliorarsi non dev'essere poi tanto matura.
Certo, per chi nuota da piccolo con naturalezza, comprendere le nostre difficoltà può essere arduo.
Forse noi dovremmo cambiare approccio, cercare di far diventare l'ora di lezione un'attività piacevole, invece per me la lezione assomiglia più ad una seduta dal dentista smile. Fatte le vasche a dorso mi scontro poi con degli esercizi nei quali non riesco, e allora via a guardare l'orologio di tanto in tanto sperando che l'ora termini il prima possibile.
Ormai son in fase di stallo, pochi miglioramenti, ma la stagione la terminerò mettendoci comunque il massimo dell'impegno.


Ciao, Superinesperto ... Che dire ... ? ... Che hai probabilmente ragione su tutti i fronti! Sicuramente è difficile, per chi ( per sua fortuna ) non ci si è mai confrontato, comprendere le nostre difficoltà ed i nostri stati d'animo ... Me ne rendo assolutamente conto! Così come è vero che noi dovremmo cambiare probabilmente approccio, perché tanto ci sono limiti che avremo sempre ( almeno io ) e che, di sicuro, non si cancellano ( ma , anzi, si accentuano ) vivendo le lezioni di nuoto con preoccupazione, ansia, scrutando gli altri e pensando a quanto lontani si è da persone che, alla fine, non fanno nulla di trascendentale ... E' tutto vero, ma tutto estremamente difficile, e credo che tu per primo te ne renda conto.
Personalmente, cerco ogni volta di " liberare " la mente ... Di fare finta che sia normale per tutti scontrarsi con ostacoli che paiono insormontabili ... Ma poi basta una battuta di qualcuno, uno sguardo o, semplicemente, qualunque altra banalità per far precipitare l'umore ai livelli di cui anche tu parli ( seduta dal dentista ... ), vanificando qualsiasi proposito. Miglioramenti ... Mah, il mio istruttore dice che lui ne vede, ma credo che semplicemente abbia capito che se mi dicesse il contrario mi farebbe del male ... Io non ne percepisco praticamente nessuno, e quei pochi svaniscono non appena gli stati d'animo precipitano al livello che ti ho scritto poco fa. A causa dei miei problemi di salute, ho una limitata mobilità della colonna e credo che, alla fine, questo sia di fondamentale importanza in una attività che è fatta di coordinamento, movimenti che non possono prescindere da una buona mobilità strutturale, ecc ecc . Non trovo una posizione che mi permetta di galleggiare ed avanzare a dorso ( me la fa trovare l'istruttore sostenendomi, ma appena prova a lasciarmi andare non riesco a restare in quella posizione ) ... Se proviamo lo stile libero, faccio qualche metro in apnea perché sollevare la testa dall'acqua per respirare mi costa una fatica enorme ... Come te, ci metto impegno e mi sono ripromesso di darmi ancora del tempo ma, come in ogni cosa, sono i progressi percepiti ad alimentare la voglia di andare avanti e gli stati d'animo positivi ... Quando questi mancano, diventa tutto maledettamente più difficile, soprattutto per chi, magari, oltre che ne fisico è vulnerabile anche nell'anima. Chissà ... Comunque grazie per questo bello scambio di opinioni ed esperienze, che spero non annoi nessuno di quelli che ci leggeranno.

superinesperto ha scritto:

@utopia68 pure io non ho scelto di fare nuoto perché "mi andava", me l'ha consigliato il medico!

un conto è andare in piscina perché l'hai scelto, un conto è perché te lo consiglia qualcuno.

e conosco benissimo il senso di inadeguatezza che si ha quando vedi gli altri andare e tu fatichi ad arrivare a mezza vasca, ma fidati nessuno ti giudica.

ora sono più veloce di altri nuotatori ma se vedo uno in difficoltà, perché nonostante i miei miglioramenti continuo a rimanere nelle corsie più esterne, che si affretta a chiedermi scusa, ripenso a quando ero io a chiedere scusa e lo guardo con un sorriso e magari ci scambio anche due battute per tiragli su il morale smile

alla fine la piscina è anche socializzare.

sai cosa mi ha aiutato tanto all'inizio?
ho cominciato come ti dicevo ad inizio della bella stagione dell'anno scorso e nei weekend andavo nella piscina "aperta" quella dove più che altro si cazzeggia... ho avuto modo di riprovare quello che mi avevano spiegato, bere un po' di acqua clorata e sentirmi più rilassato per via dell'essere da solo a confrontarmi con me stesso e non avere la "pressione" di gente che nuota seriamente intorno a te.

prova anche tu. a me è servito tanto smile

Grazie, Superinesperto, per la tua risposta ... Io, per fortuna, non ho la " pressione " che descrivi, visto che la corsia in cui sono io è quasi sempre vuota e faccio lezioni individuali, ma per il resto è come dici tu e nemmeno io, a prescindere dalle mie attuali difficoltà, mi sognerei mai di fare dell'ironia o altro nei confronti di chi mostra dei limiti ( e magari ci sta mettendo tutto l'impegno di cui è capace, per imparare e superarli ).
Anche nell'impianto che frequento io c'e' una piscina esterna, ma, un po' perché non è stagione e un po' per come sono fatto io caratterialmente, non credo la frequenterei più " volentieri " di quella interna.
Sono comunque contento che a te sia servito ... Credo che ognuno di noi abbia una propria " strada " da percorrere e cose che ci possono più o meno aiutare ... Spero solo che anche la mia ( strada ) porti da qualche parte!!! .-9 Ciao!

salvagente ha scritto:
utopia68 ha scritto:

Caro " Superinesperto ", ti ringrazio per le parole di incoraggiamento, che spero possano prima o poi trovare un riscontro concreto anche per me! Come ho cercato di spiegare in precedenza, non mi sono mai illuso di scendere in acqua a 48 anni e dopo un'ora nuotare come Filippo Magnini ... Men che meno, alla luce dei miei limiti fisici oggettivi.
Il vero problema che incontro ( e che credo difficilmente eliminabile ) è che si tratta di una attività fisica che con i miei limiti ed i miei problemi mi costringe a scontrarmi, senza possibilità di " far finta di niente " o di trovare scorciatoie.
Non so se puoi capirmi, né so se riuscirò mai a descrivere con delle parole certe sensazioni, che possono poi riassumersi nell'aggettivo " inadeguatezza " o, se preferisci , " anormalità " ...
Forse se nuotassi ( ehm ... provassi a galleggiare ... ) da solo, in una piscina completamente vuota, potrei continuare a pensare che le mie reazioni, le mie difficoltà, ecc ecc ecc appartengano alla normalità di un essere umano che si confronta con l'acqua, ma purtroppo, non essendo ovviamente pensabile di poter fare lezioni da solo, mi basta buttare una occhiata in una qualsiasi delle rimanenti corsie per comprendere che, purtroppo, non è così e che talune difficoltà e taluni problemi appartengono quasi sicuramente soltanto a me ... E in quel momento ci si sente davvero piccoli e si vorrebbe semplicemente sparire ( o almeno a me capita questo ). In più di una occasione, ho soffocato ( non so come ) la voglia di piangere.
L'istruttore, credimi, non ha nessuna colpa in tutto questo, ed anzi è bravissimo, professionale, disponibile ed umano ... Ma non può sostituirsi a me, come non potrebbe nessun altro ... Ed io non ho nessuna intenzione di trasformarmi in un problema, rompere le scatole all'infinito o farmi semplicemente compatire : non sono veramente il tipo!
Detto questo, ho appena terminato una lezione e, almeno, riesco a galleggiare a palla e stare in apnea a lungo : almeno il non aver mai fumato forse qualche vantaggio me lo ha dato, ed almeno stamattina non ho il solito " magone " ...
Ciao e scusa ( tu e chiunque altro leggerà ) queste mie parole forti, ma non sapevo in che altro modo descrivere la realtà.


Io sono più o meno nella tua stessa situazione, anzi peggio visto che la piscina la frequento da settembre e ho mille difficoltà. Perciò non abbatterti.
Io riesco a fare solo dorso e remate supino ed a tenermi a galla in verticale con mille difficoltà, anche io non ho mai avuto esperienze acquatiche. Bisogna cercare di essere soddisfatti dei piccoli passi che si fanno, ognuno ha i suoi tempi. Capisco l'imbarazzo, pure io sono in una piscina dove sono l'unico ad avere certe difficoltà, lo stile libero, per esempio, mi risulta impossibile da fare nonostante ci provi da dicembre. Le prime lezioni perdevo l'equilibrio di continuo in vasca(anche camminando) e andavo col terrore, quella fase un pò si è attutita, ed ora ho stretto anche amicizia con qualcuno dei frequentatori.
Dalle mie parti non c'era un corso per principianti assoluti, dove si ha a che fare con compagni che partono dallo stesso punto, forse un corso del genere ci avrebbe creato meno imbarazzi, ma tant'è.

Ciao, Salvagente, e grazie per la tua risposta ... Mi fa sinceramente piacere che ci sia qualcuno che riesce a comprendere la situazione, o per averla vissuta sulla sua pelle o, almeno, grazie ad un briciolo di sensibilità individuale.
Ti assicuro che mi accontento non solo dei piccoli ma anche dei piccolissimi passi, come può essere il riuscire a compiere l'esercizio della " palla " restando raggomitolato sott'acqua, in apnea, senza timore e senza scompormi.
Paradossalmente, mi è più facile questo che trovare una decorosa posizione di schiena.
L'equilibrio in vasca all'inizio lo perdevo anche io : mi sembrava di camminare su una superficie instabile dopo aver bevuto qualche bottiglia di vodka, giusto per rendere l'idea ... Ora, almeno, mi bastano pochi istanti successivi all'ingresso in acqua, non dico per essere a mio agio ma almeno per non ondeggiare come un ubriaco.
Ne approfitto anche per rispondere a OLD MAN, che mi aveva consigliato l'acquagym ... Forse non ha compreso che i miei non sono soltanto limiti di coordinazione motoria in acqua ma limiti ben più seri ... E che il fare nuoto è stata una precisa indicazione ricevuta dal medico specialista che mi segue per seri problemi di salute ... Purtroppo non credo che l'acquagym servirebbe. Sono perfettamente consapevole dei miei limiti, anche se credo sia umano nasconderli o negarli a sé stessi, per non finire per fare, innanzitutto con la testa, una vita da " invalido " ( uso un termine gentile ). Il trovarseli spiaccicati davanti agli occhi ... Il toccare con mano l'impossibilità o la difficoltà estrema di compiere attività che ( quasi ) per tutti sono semplici davvero non è facile ... E' una condizione che va metabolizzata un po' alla volta, proprio come il difficile ( ma molto più naturale ) rapporto con l'acqua che si inizia a " frequentare " a 48 anni. Mi rendo conto che si tratta di concetti difficili da comprendere per chi magari non li ha mai vissuti, ma, credimi, sono situazioni / stati d'animo / pensieri / emozioni del tutto reali e del tutto importanti per chi li vive sulla propria pelle. Ciao!

Caro " Superinesperto ", ti ringrazio per le parole di incoraggiamento, che spero possano prima o poi trovare un riscontro concreto anche per me! Come ho cercato di spiegare in precedenza, non mi sono mai illuso di scendere in acqua a 48 anni e dopo un'ora nuotare come Filippo Magnini ... Men che meno, alla luce dei miei limiti fisici oggettivi.
Il vero problema che incontro ( e che credo difficilmente eliminabile ) è che si tratta di una attività fisica che con i miei limiti ed i miei problemi mi costringe a scontrarmi, senza possibilità di " far finta di niente " o di trovare scorciatoie.
Non so se puoi capirmi, né so se riuscirò mai a descrivere con delle parole certe sensazioni, che possono poi riassumersi nell'aggettivo " inadeguatezza " o, se preferisci , " anormalità " ...
Forse se nuotassi ( ehm ... provassi a galleggiare ... ) da solo, in una piscina completamente vuota, potrei continuare a pensare che le mie reazioni, le mie difficoltà, ecc ecc ecc appartengano alla normalità di un essere umano che si confronta con l'acqua, ma purtroppo, non essendo ovviamente pensabile di poter fare lezioni da solo, mi basta buttare una occhiata in una qualsiasi delle rimanenti corsie per comprendere che, purtroppo, non è così e che talune difficoltà e taluni problemi appartengono quasi sicuramente soltanto a me ... E in quel momento ci si sente davvero piccoli e si vorrebbe semplicemente sparire ( o almeno a me capita questo ). In più di una occasione, ho soffocato ( non so come ) la voglia di piangere.
L'istruttore, credimi, non ha nessuna colpa in tutto questo, ed anzi è bravissimo, professionale, disponibile ed umano ... Ma non può sostituirsi a me, come non potrebbe nessun altro ... Ed io non ho nessuna intenzione di trasformarmi in un problema, rompere le scatole all'infinito o farmi semplicemente compatire : non sono veramente il tipo!
Detto questo, ho appena terminato una lezione e, almeno, riesco a galleggiare a palla e stare in apnea a lungo : almeno il non aver mai fumato forse qualche vantaggio me lo ha dato, ed almeno stamattina non ho il solito " magone " ...
Ciao e scusa ( tu e chiunque altro leggerà ) queste mie parole forti, ma non sapevo in che altro modo descrivere la realtà.

Vi ringrazio davvero per le risposte e per gli incoraggiamenti ... Io caratterialmente sono una persona fondamentalmente tenace ma, dopo tanti ( tanti ) anni trascorsi cercando di convivere con problemi fisici rilevanti e con tutto ciò che questi hanno generato ( compresa depressione e cose del genere ) mi sono ora trovato di fronte alla prospettiva di dover lottare anche per una cosa che, dal di fuori, mi sembrava semplice, come il galleggiare sull'acqua ( e parlo di galleggiare e non nuotare a rana o cosa ... ) e forse questo mi ha spiazzato un po', sostanzialmente perché non me lo aspettavo.
Quanto all'ottimismo, ammetto che non è mai stato un mio punto di forza, anche perché ho sempre pensato che una visione troppo rosea delle cose conduca facilmente a cocenti delusioni ( o, almeno, a me è successo così ) ... Ho sempre preferito tenere i piedi ben piantati per terra ... E questa volta mi auguro di saperli tenere anche in acqua, fra un po'. Ciao a tutti e grazie ancora.

Ciao, Pask , e grazie per la tua cortese risposta. Mi rendo conto delle tue ragioni, ma ( premesso che non mi ritengo affatto non solo Rosolino ma nemmeno l'ultimo dei nuotatori che possono venirti in mente ... ) credo che nel mio caso sia riduttivo condurre tutto ad un fattore emotivo ... Sicuramente l'acqua non è il mio elemento naturale ma di sicuro posso dire di non averne timore ... Ne ho, piuttosto, di altre cose, come per esempio lo sbattere contro limiti di natura fisica praticamente insuperabili ( almeno per me ) oppure, molto più ... " terra terra ", di finire con il sentirmi di troppo in un contesto in cui tutti vanno avanti ed io non ci riesco ( cosa che, caratterialmente, ora mi pesa già molto e, col tempo, diventerebbe intollerabile ).
Inoltre, quando sono in acqua è come se fossi nel ... nulla : non avverto nessuna sensazione con il movimento né riesco a comprendere e coordinare il movimento delle gambe senza guardare ciò che faccio ( impossibile se si cerca di muoversi a dorso ) ... Forse mi è difficile perfino spiegarmi ... Boh !!!

PS : In realtà faccio già lezioni " private " , anche perché mi sarebbe francamente impossibile aggregarmi a qualsiasi gruppo " normale "

Ciao a tutti ... Mi sono appena iscritto a questo forum e sto curiosando qua e là, in cerca di racconti di esperienze che possano darmi un po' di stimoli nel proseguire con le lezioni di nuoto. Ho 48 anni e non ho mai nuotato : mi sono deciso ad iscrivermi ad un corso di nuoto anche a seguito delle indicazioni ricevute dai medici che mi seguono per alcuni problemi di salute. Non ho mai pensato di diventare un " fenomeno " e men che meno di poter nuotare in maniera disinvolta dopo poche lezioni ... Ma almeno di riuscire a galleggiare quello sì ... Sono soltanto alla quinta lezione, è vero, ma semplicemente non riesco a fare nulla, nemmeno ad assumere una posizione compatibile con il galleggiamento, e, sinceramente, l'entusiasmo iniziale con il quale mi ero approcciato a questa esperienza sta rapidamente lasciando il posto alla frustrazione ed allo sconforto, visto che nessuno ( ma proprio nessuno ) dei frequentatori della piscina ha le mie difficoltà e non ci tengo né a diventare un fastidio per l'istruttore e neppure a diventare il clown che fa ridere tutti i presenti.
Alla fine dell'ultima lezione sono uscito con un magone incredibile : non mi riusciva nemmeno quel poco che avevo appreso nelle puntate precedenti ( semplici esercizi di respirazione e poco altro ) e non c'ero più con la testa.
E' stato difficile non mettermi a piangere davanti a tutti, e sarebbe stato veramente il colmo ...
Non so se questa è la sezione del forum più appropriata per narrare le mie esperienze ma mi è venuto di farlo qui.
Scusate l'eventuale disturbo.