stefano '62 ha scritto:Se fai più bracciate significa che per il patema di farle strette finisce che non spingi più fino in fondo.
Ciao
Mi sono accorto che succede anche a me.
Da quando cerco di spingere bene la bracciata, anche a far sì che poi i braccio avvii il recupero per inerzia, ho notato 2 lacune:
1 - muscolatura, requisito fisiologico. E va bè, lavoriamoci su...
2 - il mio corpo si è abituato a nuotare/galleggiare su una bracciata corta, e quindi mi sono reso conto che questo ostacola un buon allungamento della bracciata (parlo della spinta), ivi compreso il ritmo della gambata. Cioè le gambe sono abituate a sincronizzarsi su un tipo di assetto, e se qualcosa lo modifica (allungare la bracciata), la coordinazione, seppur poco efficace, che c'era prima viene meno.
Ad esempio, nuotando in rapidità (scatto), perdo la continuità nel movimento di gambe, e allora magari faccio un paio di pedate > pausetta > pedata. Insomma, un aggiustamento continuo.
Non so bene come fare a ricostruire una sincronizzazione corretta; e dire che sento di aver fatto tanti passi avanti negli ultimi mesi in termini di acquaticità, etc.
Per inciso, ancora una volta ribadisco che non mi stanco mai di sorprendermi di quanto sia articolata la tecnica della nuotata.
The ice caps are melting, Leonard.
In the future, swimming isn't going to be optional.