Argomento: Aerobico? una minaccia.
Innanzi tutto complimenti per il blog, un’isola felice per i maniaci del cloro.
Sono una giovane (nello spirito) M40 e mi alleno in vasca da 50mt da due anni con un gruppo master 4 volte a sett (53Kg per 1,65), mai nuotato prima.
A dispetto di sforzo ed impegno ho grandi difficoltà ad “innescare” un ritmo aerobico con un passo costante e dignitoso.
Nonostante sia molto attenta nella fase di riscaldamento, quando il coach dice “20 volte i 50 aerobici con 10”di recupero, comincio a sudare freddo: aerobico per me è peggio di B2.
Premetto che non sono una fondista.
Ma andiamo con ordine.
I primi 200mt tutto ok, diciamo percorrenza 45” respirazione ogni tre.
Il calvario comincia fra i 250 e 400 mt., sono costretta rallentare la percorrenza a 55” respirazione ogni due e già sbaglio, so che dovrei mantenere costante l’andatura.
Poi, come per incanto rallento la battuta di gambe e per 400 mt comincio a filare: percorrenza 40” rec 10'', respirazione ogni tre, 152bpm un miraggio!
Ma, superati gli 800mt ho due macigni di granito al posto delle braccia, non riesco neanche a tirarle fuori dall’acqua.
Gli ultimi 150 mt sono una via crucis, la benzina è finita. Non guardo più il cronometro, vado in scia e prego che passi in fretta.
Non parliamo poi di alcuni maledetti lunedì con i diabolici 20 da 100 aerobici rec 10”. Bene che vada mi fermo al 12°, recupero due minuti e riparto come per un nuovo esercizio. Credo di non averli mai finiti, me ne ricorderei.
Il problema non è il fiato ne’ le pulsazioni, ma la fatica muscolare.
Ho provato a curare la tecnica, a partire più lenta e mantenere costante l’andatura ma, il protocollo non cambia, la sofferenza dura di più e le pulsazioni sono troppo basse sono in A1. Esiste un rimedio? Ciao e grazie.