Argomento: Nuotare a tempo di... walzer?

Ciao a tutti!!!

ormai il mio praticare il nuoto è una costante ricerca di un assetto di galleggiamento e di propulsione che siano i più stabili e fluidi possibili: in poche parole, direi che penso che la cosa migliore che possa fare per il mio nuoto, sia di costruire quella acquaticità che mi manca per il fatto di non averla acquisita da bambino.

La cosa strana è che più nuoto, più mi accorgo di avere cose da imparare.

In questi ultimi giorni ad esempio stò esplorando la coordinazione / sincronizzazione bracciata / gambata; sulla base delle mie sensazioni, mi sono accorto che a volte la gambata non è bella continua, come un motorino. A volte mi capita di anticipare o posticipare un battito per effettuare tutte quelle microcorrezioni di assetto che in generale un nuotatore mediocre come me compie (anche inavvertitamente), e che penso vadano a inficiare l'efficienza della nuotata.

Ora mi chiedo: come regolarsi sulla frequenza della gambata?

Nelle mie ultime nuotate ho cercato di non pensare troppo alla respirazione al fine di concentrarmi su questo tipo di equilibrio, e mi sono dato come metodo di contarmi le gambate a ritmo di UN - due - tre, UN - due - tre (appunto, un po' come il tempo di valzer...), ovvero facendo 3 battiti ogni bracciata.

Devo dire che mi sembra che funzioni: a volte mi capita di inforcare un buon ritmo, e sento di scivolare via come un siluro.

Ho anche però l'impressione che si possa provare a diminuire il numero dei battiti: infatti, penso che alla lunga questa frequenza possa diventare dispendiosa. O forse ci si può esercitare ad aumentarla, nel caso in cui si voglia fare uno scatto.

Altro tema: non sono del tutto sicuro di far bene a "escludere" di esercitare anche la respirazione nel contempo, ma sono confortato ancora una volta da alcune considerazioni che ricordo di aver recepito in altri post di Stefano, che mi sembra spiegasse come possa essere opportuno esercitare i singoli momenti della tecnica separatamente.

Che tipo di considerazioni mi suggerite su questo tema?

Grazie a tutti!!!

The ice caps are melting, Leonard.
In the future, swimming isn't going to be optional.

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Re: Nuotare a tempo di... walzer?

Bè il primo consiglio è di provare a farlo anche con un braccio solo.
In questo modo ti rendi conto di come agisce sugli equilibri.
Poi potresti fare delle vasche con la prima metà con un braccio solo e la seconda metà completo,mantenendo il ritmo delle gambate in modo da far coincidere gli accenti (del valzer) in determinati punti della bracciata.
Quando lo faccio io,sento immediatamente il vantaggio propulsivo dato dai nuovi equilibri.

Ciao

--- programmi di allenamento per nuoto libero GRATUITI elaborati da tecnici dell FIN (Federazione Italian Nuoto)

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Re: Nuotare a tempo di... walzer?

Anch'io questo inverno avevo lo stesso problema di Cirone relativo alla coordinazione e sincronizzazione braccia/gambe, eseguendo ripetute di velocità (es.: 10x25 in negativo o positivo) la frequenza variava in automatico, in modo naturale. Così come quando eseguivo ripetute 2x400 o 3x200 sentivo la necessità di accennare la battuta di gambe. Credo che bisognerebbe ascoltare di più il proprio corpo. Il ritmo di valzer di cui parla il nostro amico Cirone lo utilizzo molto quando corro, spezzetto in due falcate sia l'inspirazione che l'espirazione e questo mi aiuta a darmi anche il ritmo di corsa. Cosa che nel nuoto non riesco ad adottare perchè respiro quando ho necessità: ogni 6 bracciate negli scatti brevi, oppure nelle ripetute da 400 parto respirando ogni 4 e vado scemando fino ad ogni 2 bracciate gli ultimi 25 mt.

Un saluto particolare al grande Cirone, le tue visite sono sempre più rare come i tartufi big_smile

1) AUT DISCE, AUT DISCEDE
2) Azzoppare il cavallo pensante....questo

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Re: Nuotare a tempo di... walzer?

La considerazione di Stefano mi offre lo spunto anche per un'altra riflessione: quando stacco dal muretto, seguo sempre il consiglio (credo buono) di partire impostando, in sequenza, galleggiamento > gambata > nuotare.

Soprattutto le volte che provo a fare degli scatti, mi riesce difficile capire come imparare a inserire bene la bracciata: sento sempre che c'è un attimo in cui le gambe si fermano un minuto ad aspettare di "vedere" cosa stanno per combinare le braccia....

PS: Grazie per i saluti, Mario, che ricambio più che volentieri!
In verità visito il sito tutti i giorni, ma evito di pubblicare qualsiasi cosa mi venga in mente (e me ne verrebbero in mente parecchie...), perché spero di poter inserire argomenti che possano avere un qualche interesse anche per altri nuotatori.

A proposito: ma secondo voi, questo sito, lo si "naviga" o.... lo si "nuota"??? :-)

Ciao a tutti!

The ice caps are melting, Leonard.
In the future, swimming isn't going to be optional.

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Re: Nuotare a tempo di... walzer?

si nuota,si nuota wink

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di marina sito web

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Re: Nuotare a tempo di... walzer?

Cirone
Se ti può interessare, noi scherziamo su Facebook.
Se vuoi sei il benvenuto, così mi dai una mano a tenere a bada le "fimmine sicule" big_smile

Ciao

1) AUT DISCE, AUT DISCEDE
2) Azzoppare il cavallo pensante....questo

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Re: Nuotare a tempo di... walzer?

Cirone Furioso ha scritto:

La considerazione di Stefano mi offre lo spunto anche per un'altra riflessione: quando stacco dal muretto, seguo sempre il consiglio (credo buono) di partire impostando, in sequenza, galleggiamento > gambata > nuotare.

Soprattutto le volte che provo a fare degli scatti, mi riesce difficile capire come imparare a inserire bene la bracciata: sento sempre che c'è un attimo in cui le gambe si fermano un minuto ad aspettare di "vedere" cosa stanno per combinare le braccia....

In effetti quella sequenza va bene nella fase di apprendimento per riuscire a percepire le differenze tra inerzia,spinta di gambe e spinta di braccia;
però in pratica inserire le gambe prima della bracciata non quaglia un granchè,tanto è vero che i nuotatori evoluti durante la subacquea inseriscono il pinneggio a delfino (di corpo,non di gambe) perchè è il modo migliore di controllare le variazioni di profondità del tronco ed eseguire una buona uscita;il pinneggio continua durante la prima bracciata,dopodichè partono le gambe a crawl sulla seconda bracciata.
Quindi direi che il tuo disagio è motivato;ti consiglio di incominciare la nuotata nel modo più naturale possibile,senza seguire schemini,nè quello che hai descritto e nemmeno quello che fanno quelli evoluti;il giorno che sarai più fluido nei movimenti ti verrà naturale sicuramente quello che ti ho descritto.

Ciao

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Re: Nuotare a tempo di... walzer?

Ok, proverò; e anche l'esercizio di cui mi parli.
Ma per quanto riguarda la frequenza del battito?
6 ogni ciclo di bracciate può andare? Sono troppe? Troppo poche? O dipende da come uno sta nuotando?

The ice caps are melting, Leonard.
In the future, swimming isn't going to be optional.

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Re: Nuotare a tempo di... walzer?

Per quest'esercizio il meglio è sei per ciclo.

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Re: Nuotare a tempo di... walzer?

Ancora grazie, Stefano.

Scusa se sono un poco testone: quindi ha un senso regolare la frequenza del rapporto battito gambe/bracciate in base a come sto nuotando?
Ossia: magari nuoto in relax, o semplicemente intendo spendere il meno possibile, faccio tipo 4 battiti ogni ciclo di bracciata?
Invece, se stò nuotando in velocità, aumento la frequenza, e magari porto la frequenza a 8 battiti/ciclo di bracciate?

Oppure è semplicemente una fisima che lascia il tempo che trova?

Tengo a precisare che ora come ora il mio obbiettivo primario è costruire la migliore acquaticità possibile nella mia nuotata: con questo intendo dire che non riesco ancora a nuotare "come se camminassi", non so se mi spiego. Se decido di percorrere a piedi 5 km, magari posso farne un po' di corsa, un po' a ritmo sostenuto, ma se mi sento a corto di fiato, posso anche fare un po' di strada camminando.

The ice caps are melting, Leonard.
In the future, swimming isn't going to be optional.

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Re: Nuotare a tempo di... walzer?

Si ha senso regolare le gambate,però a parte alcuni esercizi in cui potresti anche contarle,in generale è meglio che le gambe le lasci andare come viene senza contarle.

Ciao

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Re: Nuotare a tempo di... walzer?

concordo,meglio sempre privilegiare l'intenzione globale e non andare troppo sullo specifico!

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di marina sito web

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