Argomento: Nuoto e attività connesse all'acquaticità in terza età

Ciao a tutti,

innanzitutto volevo condividere con voi il fatto che sono molto felice perché oggi sono riuscito a portare mio padre (72 anni) in piscina. È stata una gioia, anche perché negli ultimi anni (decenni?...) é stato più che sedentario, e questo lo ha un pochettino depresso, tanto che si vergognava a venire perché diceva che si vergognava a mettersi in costume...
Invece si é divertito ed é stata a livello picofisico, per lui, una vera e propria "boccata d'aria fresca".

Un dottore gli ha detto che fare attività in acqua gli avrebbe giovato molto per un problema neuromuscolare alle gambe connesso appunto alla scarsissima attività fisica.

Consideriamo che nonostante tutto mio padre é sempre stato un uomo piuttosto prestante: in gioventù faceva i 110 ostacoli ed era arrivato a livello regionale; però é parecchio "anchilosato", ed ha avuto qualche problemino di cuore.
Oggi si é accontentato di camminare su e giù per la vasca piccola, accennando qualche bracciata (era un discreto nuotatore).

Io gli ho suggerito di provare a fare un po' di rana passeggiata con il tubo sotto le ascelle, giusto per variare, anche pensando al fatto che é bene che faccia lavorare un po' le gambe.

Mi potreste suggerire un po' di attività di questo tipo che potrei provare a indicargli, giusto per rendere un po' più varia e meno noiosa la pratica dell'attività in acqua?

Grazie, ciao

The ice caps are melting, Leonard.
In the future, swimming isn't going to be optional.

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Re: Nuoto e attività connesse all'acquaticità in terza età

Tanti tanti scivolamenti con l'obbiettivo di inserire qualche battuta di gambe e 'gestione' del fiato poi ti fermi e ritorni indietro camminando, credo che in questo modo possa riaccostarsi anche alla bracciata.

Ciaoooo

Buona bracciata a tutti -__-

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