1 (modificato da Cirone Furioso 01-11-2012 19:48:35)

Argomento: Priorità: tecnica o allenamento?

Una domanda forse un po' fine a sé stessa:

ma se voi vi trovaste in un periodo in cui avete proprio poco tempo per andare in piscina, il poco tempo che riuscite a dedicare al nuoto preferireste esercitare la tecnica o l'allenamento (parlo di resistenza, performance: allenamento "atletico", insomma...)

Naturalmente io mi pongo la questione dal punto di vista di uno che nuota in maniera mediocre e al quale fare tecnica fa sempre un gran bene.

Però non voglio neanche lasciare indietro tutto il lavoro di resistenza e allenamento che ho fatto quest'estate fra trekking, corsa, nuoto etc...

Cosa ne pensate?

The ice caps are melting, Leonard.
In the future, swimming isn't going to be optional.

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Re: Priorità: tecnica o allenamento?

La resistenza è la prima cosa che si tende a perdere.... se avessi poco tempo .... come d'altro canto mi capita quasi sempre purtroppo, punto a fare prima un buon lavoro aerobico e di soglia, e non faccio mancare mai un pò di coordinazione alla velocità e di resistenza alla forza, per chi ha poco tempo credo sia una della poche soluzioni possibili....

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Re: Priorità: tecnica o allenamento?

No veramente la reisistenza è l'ultima cosa che si perde.
Essa ha un tempo residuo (tempo in cui una qualità ha un decadimento limitato pur in mancanza di allenamento specifico) di un paio di mesi.
Ciò che si perde in fretta sono le qualità fisiologiche legate alla glicolisi (poche settimane) quindi forza esplosiva e connessi.
Ancora più rapido (pochi giorni) il decadimento delle qualità connesse alle capacità coordinative,dunque in primis la velocità (forza rapida) nel senso di capacità di organizzare le azioni in modo rapido ad elevata frequenza.
Ma più rapido di tutti è il decadimento delle capacità neuromotorie (poche ore),che spiega il perchè nei primi minuti di attività motoria non si riesce mai ad organizzare le azioni cosi bene come si faceva appena il giorno prima,e per farlo occorre almeno qulche minuto di assestamento degli equilibri.

Il contraltare a ciò è che se è vero che maggiore è il tempo residuo di una qualità e maggiore è l'impegno da profondere in caso di perdita di quella qualità,e anche vero il suo opposto,cioè che minore è il tempo residuo e minore è il tempo necessario a ricostruire quelle qualità.

La conseguenza è che la priorità è sempre la tecnica che dunque va fatta quotidianamente,solo che non serve investici poi tutto quel tempo e che ne rimane sempre tantissimo per orientarsi sugli allenamenti specificamente inquadrati con obbiettivi metabolici.

Ciao

--- programmi di allenamento per nuoto libero GRATUITI elaborati da tecnici dell FIN (Federazione Italian Nuoto)

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Re: Priorità: tecnica o allenamento?

Ops pardon smile come resistenza quindi connessa alla glicolisi la resistenza alla forza è una di questa no?  quindi ad esempio un lavoro aerobico anche medio alto eseguendolo con esercizi di tecnica e magari successivamente concentrarsi su obiettivi metabolici , quali la resistenza alla forza, forza rapida, e quindi la coordinazione in velocità rappresenta un valido metodo per chi ha poco tempo a disposizione?

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