Re: delfino

Io una volta ho visto un categoria Juniores eseguire un allenamento di 5100 metri tutto a delfino,gambe delfino e braccia delfino,con diversi frazionamenti e a differenti intensità.

Ciao

--- programmi di allenamento per nuoto libero GRATUITI elaborati da tecnici dell FIN (Federazione Italian Nuoto)

Condividi sui social

Re: delfino

ippocampo ha scritto:

Sì, infatti il movimento delle gambe a delfino è identico a quello del crawl (e dorso) tranne per il fatto che le gambe si muovono simultaneamente, però ho sempre letto che a delfino i piedi devono uscire fino alla caviglia e non di più, forse si intendeva al massimo? Anche nei vostri filmati si vedono i piedi che spariscono sopra la superfice. Ho letto anche che la stessa cosa vale per la bracciata e cioè che il passaggio subacqueo è identico a quello del crawl, a parte che le braccia sono simultanee. A me personalmente sembra di eseguire, nella parte iniziale una traiettoria più ampia, che parte dalle mani unite, mentre a crawl le mani vanno in presa in linea con braccio e spalla, infatti in questo sito viene paragonata invece alla bracciata a rana ma, in definitiva, a parte l'ampiezza della traiettoria, quello che si fa nel nuoto non è sempre il solito buco della serratura in tutti gli stili?

La storia del buco della serratura sarebbe bene che la smettessero di propinarla ai corsi per istruttore,o in alternativa che la corredassero della messa in guardia che il modo peggiore per ottenerla dai ragazzi,è chiederla.
Ho un sacco di nuotatori rovinati da istruttori che (in buona fede) hanno commesso il passo falso,e che ora fanno solo dei ridicoli disegnini senza spostarsi.

Per quanto riguarda il delfino,non è detto che la passata sia identica a quella a stile,dipende da come fa la passata a stile ogni singolo nuotatore;
è più corretto dire che la passata ideale risponde agli stessi principii stabiliti dalle leggi della idrodinamica.
Devo dire che a delfino non conviene infilare le mani nell'acqua davanti alla testa,ma è meglio davanti alle rispettive spalle come a stile;infatti quel pò di strada in più che le braccia compiono fuori dall'acqua pesa sulla muscolatura della spalla,in cambio non si ottiene nessun beneficio in trazione,anzi....
Per questo motivo i moderni delfinisti,già molto tempo prima di Phelps,non pongono più le braccia "a freccia" nella presa come una volta,bensì parallele se non addirittura leggerissimamente divaricate e completamente distese.

Ciao

--- programmi di allenamento per nuoto libero GRATUITI elaborati da tecnici dell FIN (Federazione Italian Nuoto)

Condividi sui social

228

Re: delfino

ecco perchè non bisogna paragonare i modelli prestativi dei vari stili:è fuorviante!!
per non parlare di tutti quei micromovimenti che fa la mano per caercare l'acqua a stile libero!!!alcuni colleghi lo hanno detto agli allievi che fanno zig-zag con la mano dentro l'aqua!! big_smile

--- programmi di allenamento per nuoto libero GRATUITI elaborati da tecnici dell FIN (Federazione Italian Nuoto)

di marina sito web

Condividi sui social

Re: delfino

Io quando mi chiedono se hanno fatto bene la esse subacquea,gli rispondo che preferisco la zeta di zorro. smile

--- programmi di allenamento per nuoto libero GRATUITI elaborati da tecnici dell FIN (Federazione Italian Nuoto)

Condividi sui social

230

Re: delfino

Io non ho mai chiesto il "buco" o la "esse", semmai sono loro che mi chiedono se devono fare così ed io rispondo che devono cercare semmai di sentire l'acqua e usarla per scivolare in avanti; quindi cercare subito la presa, poi tirare e spingere fino in fondo. Di entrare con le mani vicine me lo aveva chiesto il mio allenatore ma mi era rimasto questo dubbio, in effetti, in questo modo, anche in acqua si fa un po' di strada in più verso fuori, giusto?

Condividi sui social

Re: delfino

Sì una volta c'era quest'idea un pò cretina secondo cui occorreva affusolarsi a freccia per migliorare l'inerzia di scivolamento.
Il punto è che per quanto ti affusoli e migliori lo scivolamento,non avrai mai i benefici dati da una nuotata meno discontinua dove le mani vanno subito in presa allargandosi appena e poi tirando acqua.
Per il semplice motivo che la ri-accelerazione è costosissima in termini energetici,e le si deve sempre preferire il mantenimento della velocità,e questo non può avvenire per inerzia.
Traduzione:l'allungamento in acqua,valido naturalmente anche per il delfino,non è figlio di una pausa di braccia in trazione.
E dato che questo si traduce nel cercare di evitare le "dormitine" dopo che le braccia sono rientrate in acqua,allora diventa inutile e costosa anche la posizione a freccia.
Invece che unire le mani,è sufficiente stingere le spalle.
Basta guardare i video dei campioni moderni per capirlo.

--- programmi di allenamento per nuoto libero GRATUITI elaborati da tecnici dell FIN (Federazione Italian Nuoto)

Condividi sui social

232

Re: delfino

....MASSIMA ESURSIONE ARTICOLARE:requisito fondamentale per nuotare un buon delfino:sopratutto all'inizio bisogna lavorarci tanto...
ci vuole tempoper smontare st'idea idiota del buco della serratura:c'è purechi lo fa al contrario smile
io dico solo di prendere l'acqua più lontano possibile e attaccarvi.mentre avazi laporti dietro il sedere:il"mentre"dà idea di continuità!!

--- programmi di allenamento per nuoto libero GRATUITI elaborati da tecnici dell FIN (Federazione Italian Nuoto)

di marina sito web

Condividi sui social

Re: delfino

Esatto,poi il movimento verrà necessariamente (e giustamente) eseguito in modo più o meno circolare;ma c'è molta differenza tra il fare un disegnino,per quanto vicino possa essere alla situazione ideale,e l'agganciarsi all'acqua generando vera propulsione.

--- programmi di allenamento per nuoto libero GRATUITI elaborati da tecnici dell FIN (Federazione Italian Nuoto)

Condividi sui social

234

Re: delfino

prima il movimento globale e poi piano piano si aggiusta!! smile

--- programmi di allenamento per nuoto libero GRATUITI elaborati da tecnici dell FIN (Federazione Italian Nuoto)

di marina sito web

Condividi sui social

235

Re: delfino

Per ipotesi: se io chiedo solo di entrare con i palmi delle mani rivolti verso l'esterno, in modo che non vadano a spingere verso il basso, ma verso fuori ...fatto questo, dopo viene naturale rientrare verso il corpo e spingere dietro ...potrebbe servire?

Condividi sui social

Re: delfino

Sì,potrebbe servire.
Comunque la richiesta dei "polsi che si guardano" è utile soprattutto ad evitare la extrarotazione,più che a innnescare una rotazione in presa.

Ciao

--- programmi di allenamento per nuoto libero GRATUITI elaborati da tecnici dell FIN (Federazione Italian Nuoto)

Condividi sui social

237

Re: delfino

io non lo chiedo perchè mi è capitato che entrassero la mano di taglio!!

--- programmi di allenamento per nuoto libero GRATUITI elaborati da tecnici dell FIN (Federazione Italian Nuoto)

di marina sito web

Condividi sui social

238

Re: delfino

Ormai che stiamo parlando di questo, scusate se approfitto: so che le palette sono un attrezzo da far usare solo a nuotatori evoluti per scopi di allenamento ed io infatti non le faccio certo mai usare, però a volte mi chiedono di provarle per curiosità. Dato che ho un paio di allievi piuttosto bravi pensavo che per una volta sola potrei anche accontentarli (per quanto riguarda gli adulti do spazio volentieri anche a momenti ludici visto che vengono in piscina anche per socializzare e divertirsi), penso però che la paletta possa anche servire per rendersi meglio conto dell'importanza della posizione della mano per  riuscire a tirarsi avanti. Così le farei usare solo una volta e solo per "dimostrazione", diciamo così ...o è solo una mia idea?

Condividi sui social

239

Re: delfino

puoi fargli vedere come deve andare la mano in acqua grazie alla paletta, perchè si fa molta più fatica a mettere la paletta "di piatto", che facendo entrare prima la punta.. si vede che la paletta scorre molto meglio

se gettassi su di un piatto della bilancia tutto ci

Condividi sui social

Re: delfino

Sì io credo che una prova non faccia assolutamente male e costituirà un piacevole diversivo.

--- programmi di allenamento per nuoto libero GRATUITI elaborati da tecnici dell FIN (Federazione Italian Nuoto)

Condividi sui social

241

Re: delfino

Salve una curiosità, ho letto di come dovrebbe entrare la mano nel delfino con i "polsi che si guardano", ho applicato questa tecnica diverse volte ma poi un giorno ho provato a far entrare le mani come se fossero "pale" ossia ad afferrare l'acqua e a spingerla fuori..è un pò difficile da spiegare ma ho notato che pesco molta acqua, mi tengo meglio in equilibrio e vado più veloce, anche se anche io mi rendo conto che disegno una specie di "buco della serratura", stò sicuramente sbagliando ma dovrei riprendere la tecnica dei polsi che si guardano anche se vado più piano? Grazie smile

Condividi sui social

Re: delfino

Per inciso:la storia dei polsi è uno stratagemma cui ricorro SOLAMENTE per risolvere un particolare tipo di errore,NON perchè i polsi debbano obbligatoriamente essere orientati così o cosà.
Non esiste una inclinazione perfetta,bensì un ventaglio di situazioni idrodinamicamente corrette,che vanno dall'ingrasso piatto ad un ingresso con il pollice leggermente in anticipo.

Il buco della serratura,quando sconsiglio di richiederlo espressamente non significa che occorra cercare di evitarlo,anzi una traiettoria vagamente circolare sarebbe l'ideale,e io stesso produco un'azione simile.
Un conto è la tecnica,un altro la didattica,cioè la strategia scelta dagli istruttori per riprodurre una buona tecnica.

Se ti viene naturale farlo,allora va benissimo così,quello che conta è che tu riesca a discriminare le differenze tra un sistema e l'altro,per riuscire a trarrre profitto dalle tue esperienze.

--- programmi di allenamento per nuoto libero GRATUITI elaborati da tecnici dell FIN (Federazione Italian Nuoto)

Condividi sui social

243

Re: delfino

ma scusa la nuotata non è personale? se lei si trova bene con quello stile e non ha problemi perchè dovrebbe cambiare per uno schema fisso? dico bene?

se gettassi su di un piatto della bilancia tutto ci

Condividi sui social

Re: delfino

Certo che dici bene.
A patto di non commettere errori penalizzanti,in palese contrasto con le leggi della idrodinamica,non è necessario che tutti nuotino come tanti robottini tutti uguali.

--- programmi di allenamento per nuoto libero GRATUITI elaborati da tecnici dell FIN (Federazione Italian Nuoto)

Condividi sui social

245

Re: delfino

Per quello che ho visto io, chi non sa nuotare a delfino e ci prova da solo, solitamente tende a tenere sempre le braccia stese, anche sott'acqua, andando verso il fondo, cosa sbagliata e che fa durare una gran fatica. Per questo motivo l'istruttore deve spiegare che le braccia si piegano e almeno mimare un gesto circolare per far capire la trazione e la spinta nella direzione giusta. Inoltre è importante che nel recupero le braccia escano completamente fuori dall'acqua, io ho un corso adulti e, per diversivo, li ho fatti provare ma alcuni di loro hanno le spalle molto bloccate che impediscono il movimento ...credo che in questi casi sia meglio desistere ?!? sad

Condividi sui social

246

Re: delfino

desistere solo se vedi che si fanno male...eccessive curve dorsali,nuotate sedute etc...li fermi e li fai partire dall'esercizuo base:pochi metri in apnea solo braccia a gambe ferme wink braccia distese che portano l'acqua verso i piedi:da quà vedi se riesci a coordinare gambe a stile...per i principianti anche pochissimi metri vanno bene smile nuotati solo di braccia:piano piano questo schema motorio si struttura e si organizza big_smile

--- programmi di allenamento per nuoto libero GRATUITI elaborati da tecnici dell FIN (Federazione Italian Nuoto)

di marina sito web

Condividi sui social

Re: delfino

Io piuttosto che dire di piegare le braccia (sott'acqua),che innesca sempre qualche domanda tipo "piegate quanto ?",preferisco dire di portare l'acqua vicino alla pancia (e poi di spingerla),in modo che invece che un movimento astratto (piegare le braccia) organizzino un'azione finalizzata ad uno scopo,cosa che permette al sitema nervoso (l'area extra-corticale deputata all'armonia dei movimenti) di intervenire per metterla insieme;questa aumenta in modo esponenziale le probabilità di riuscita.
Certo poi restano le difficolta nel recupero di chi non dispone di buoni requisiti antropometrici (difficoltà di circonduzione della spalla,spesso scamboiata per rigidità muscolare),ma questi non si risolvono con stratagemmi comunicativi,bensì con ginnastica articolare.

Ciao

--- programmi di allenamento per nuoto libero GRATUITI elaborati da tecnici dell FIN (Federazione Italian Nuoto)

Condividi sui social

248

Re: delfino

Eh sì, faccio fare gli esercizi come dice Marina e spiego come ha detto Stefano, ma poi se le spalle sono bloccate non riescono assolutamente a farle uscire per cui le strascicano sul pelo dell'acqua per riportarle avanti frenando e facendo un sacco di fatica! Il risultato è qualcosa che, secondo me, è meglio non fare!!! Li ho osservati mentre fanno ginnastica, quando devono fare le circonduzioni e ruotare le braccia insieme da dietro in avanti (come nel delfino), le braccia dietro non ci vanno per niente! Dal basso le portano direttamente in alto e le piegano pure, secondo me avrebbero bisogno prima di fare tanta, ma tanta ginnastica!

Condividi sui social

249

Re: delfino

fagliela fare allora tongue imposta un giorno a settimana come giorno di streatching e esercizi per metà allenamento

se gettassi su di un piatto della bilancia tutto ci

Condividi sui social

250

Re: delfino

Grazie dei consigli smile

Condividi sui social