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Re: delfino

Salve a tutti,ho 45 anni e sono master da sempre.Ho un amore viscerale per il delfino e ho cercato di impararlo ma purtroppo ho avuto istruttori che non mi hanno mai seguito e che hanno sempre evitato,accampando varie scuse,di farmelo imparare e nuotare.Io,allora ho nuotato di tutto,avendo dei discreti risultati in dorso e rana.Ma da 3 anni mi sono veramente rotto le scatole di dorso e mi sono dato in maniera carbonara (sich!) al delfino.Purtroppo nella nostra società,che non posso rivelare per motivi precauzionali,chi sa nuotare delfino perchè ex agonista lo nuota e viene facilitato ed aiutato.Uno come me che non lo sa nuotare ma a cui piacerebbe non viene degnato di uno sguardo.Sono veramente frustrato,immlinconito nel leggere su questo forum di amorevoli istruttori che accompagnano  per mano i propri atleti fino a fare loro tranquillamente gare da 100 delfo.Io non riesco manco a farne 30,virata compresa.Guardo tristissimo la vasca e mi dico....ma non sembra poi così difficile...ed invece lo è...per un sacco di fattori che potete scorrere su questo forum.Con questo non voglio dire che non voglio fare fatica ma che almeno i miei allenatori (ne abbiamo 4!!!!) mi facessero provare a nuotarlo e migliorarlo.Ho dovuto pagare per andare a fare 6 lezioni in croce da ex agonisti di delfino che essendo molto giovani si rompono immediatamente nel vedere me in acqua annaspare....Vorrei cambiare società ma sono preso da dubbi fortissimi...e se da un altra parte fosse peggio? I miei compagni ormai non mi danno più neanche ascolto...per  loro ormai sono quello maniaco del delfino (mancato).Onestamente non so più cosa fare....(guardo ossessivamente filmati,gare) avrei anche voglia di smettere di nuotare.Il delfino è il mio unico motivo per cui resisto  ancora come atleta master.Evito accuratamente le gare dove prima della mia c'è delfino per non sentirmi male.Spero sempre in un miracolo....in un qualcosa che ancora è al di la da venire.Intanto gli anni passano e non ho più molto tempo..Sono un tipo abbastanza atletico .magro corporatura medio esile non muscolosa.
Dopo avervi tediato per  un pò accetto consigli....

Se ci credi....nell'acqua puoi volare.

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Re: delfino

rebutia ha scritto:

Ma da 3 anni mi sono veramente rotto le scatole di dorso e mi sono dato in maniera carbonara (sich!) al delfino.

"in maniera carbonara" lol lol lol

Purtroppo capita che gli istruttori invece che insegnare si limitino a spiegare,cioè a cercare di descrivere gli esercizi e gli stili,senza ragionare su una strategia che comprenda oltre al resto la verifica e la costruzione di importanti requisiti;quindi quello più dotato impara (male) lo stesso (nonostante l'istruttore) e degli altri chissenefrega,lasciamo perdere perchè è una battaglia persa....quando invece a volte NON si tratta di allievi scarsamente dotati,ma solo di allievi con differenti canali comunicativi oppure carenti di alcuni requisiti,che magari si potrebbero costruire in fretta se l'istruttore fosse in grado di rendersi conto della loro mancanza e facesse il suo lavoro.
Per intenderci,non basta avvitare la lampadina per fare luce,occorre che la corrente sia attivata e circoli per l'impianto.
Molto spesso basterebbe mettersi lì cinque minuti per ridurre ai minimi termini anche la nuotata più complessa e da lì partire per insegnarla.
Ma tant'è,nelle piscine ci sono i maestri e purtroppo anche i "bidelli",come li chiamo io (con tutto il rispetto per quelli veri che lavorano nelle scuole).

Il consiglio è di lasciare perdere (per ora) i video dei campioni e concentrarti sull'esercizio principe per impararlo:solo braccia con pool buoy,in apnea;sei o sette bracciate cercando di procedere in modo lineare,a braccia larghissime,curando il ritmo giusto,cioè piano dall'ingresso delle mani fino alla pancia acccelerando progressivamente fino ad  eseguire velocemente la spinta e il recupero;movimento continuo e senza pause.
Leggiti tutta la discussione,ci sono suggerimenti importanti.
Se poi ci mandassi un video potremmo dirti specificamente che strategia seguire.

Ciao

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253

Re: delfino

Grazie per la risposta e la pazienza nel seguirmi.Mi sono davvero rinfrancato.Hai capito perfettamente qual'è il problema.Io 30 metri a delfino li faccio,anche se non ho ben chiaro ancora come diamine si fa ad andare immediatamente in presa ma poi eseguo la virata senza problemi e sono ko.Ho miracolosamente salvato dalla cancellazione una mia gara sui 50 delfino,la mia unica gara,che se vorrai ti manderò.Il tempo è di 54 e rotti.Non mi frega del tempo è il delfino che fa schifo.
Si,ho usato maniera carbonara perchè il delfino me lo devo nuotare da solo,lontano dalla squadra e dalle corsie concesse,con la farina scarsa che passa il convento e senza un cane che ti dica se è giusto o è sbagliato.I risultati sono bene evidenti nel filmato.
Sto leggendo avidamnete i suggerimenti che compaiono nel blog e li farò miei.
Già utilizzo il pull buoy per le sole braccia,le pinne,dorso con gambe delfino e elfino subacqueo.
I miei dubbi sono talmente tanti che non saprei manco da dove iniziare....a elencarli...
Non sono un nuotatore di primo pelo,ho faccio decine e decine di gare a rana e dorso ma il fascino del delfino è sempre li...anche se inespresso....Una volta, casualmente, c'era una gara di 50 delfino prima di una mia 100 rana....ho accumulato così tanta rabbia nel vedere anche delle persone non più giovani nuotare 50 delfino da abbassare il mio personale  di 2 secondi....
Io sono del leone.....e noi leoni siamo così....

Se ci credi....nell'acqua puoi volare.

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254

Re: delfino

rebutia ha scritto:

Il tempo è di 54 e rotti.Non mi frega del tempo è il delfino che fa schifo.
.

tranquillo... non vedere il tempo, migliorando la tecnica verrà naturale abbassare il tempo wink wink forza e coraggio

se gettassi su di un piatto della bilancia tutto ci

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Re: delfino

Sì il tempo è molto alto e non si spiega con mancanza di forza o allenamento,è sicuramente una carenza tecnica.
Se riesci mandaci il video.

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256

Re: delfino

Dove lo devo mandare? Mi dai un indirizzo?

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Re: delfino

Fai clic sul mio nome,o su quello di qualsiasi altro moderatore (o utente) di cui vorresti un parere,poi fai clic su invia e-mail.

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Re: delfino

Stò cominciando anch'io ad esercitare il delfino.
Poco per volta, anche perché ho la netta sensazione che l'istruttore della nostra corsia, non sia in smania dalla voglia di insgnarcelo...
La settimana scorsa comunque ho fatto la prima vasca (25) per intero.
Credo di riuscire bene nel coordinare bracciate/gambate.
Non riesco (ma in effetti ancora nessuno si è messo a insegnarmelo) a inserire la respirazione in modo sistematico, e quindi ho percorso tutta la vasca respirando in pratica solo 2 volte.
Certo, penso che non sia bene, ma mi auto-conforto pensando che se sono riuscito a coprire 25 metri respirando così poco, credo di poter dire che la propulsione probabilmente è buona.
Credete che possa considerarla una considerazione sensata?

The ice caps are melting, Leonard.
In the future, swimming isn't going to be optional.

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259

Re: delfino

io ieri a fine allenamento ho preso i tempi di un 25 delfino dopo aver fatto un 25 stile sempre con partenza dall'alto. dopo il tuffo mi sono trovato gli occhialini in gola e sono andato un pò a zig-zag e alla fine ho concluso con 14 e 8 hmm:/

se gettassi su di un piatto della bilancia tutto ci

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Re: delfino

Cirone Furioso ha scritto:

Stò cominciando anch'io ad esercitare il delfino.
Poco per volta, anche perché ho la netta sensazione che l'istruttore della nostra corsia, non sia in smania dalla voglia di insgnarcelo...
La settimana scorsa comunque ho fatto la prima vasca (25) per intero.
Credo di riuscire bene nel coordinare bracciate/gambate.
Non riesco (ma in effetti ancora nessuno si è messo a insegnarmelo) a inserire la respirazione in modo sistematico, e quindi ho percorso tutta la vasca respirando in pratica solo 2 volte.
Certo, penso che non sia bene, ma mi auto-conforto pensando che se sono riuscito a coprire 25 metri respirando così poco, credo di poter dire che la propulsione probabilmente è buona.
Credete che possa considerarla una considerazione sensata?

Sì è sensata,ed è esattamente il motivo per cui il delfino va imparato in ipossia,per motivi di efficienza.
La respirazione,credo sia spiegato altrove se leggi tutto quanto,va inserita un attimo prima che le braccia escano dall'acqua.

Ciao

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Re: delfino

carlo994 ha scritto:

io ieri a fine allenamento ho preso i tempi di un 25 delfino dopo aver fatto un 25 stile sempre con partenza dall'alto. dopo il tuffo mi sono trovato gli occhialini in gola e sono andato un pò a zig-zag e alla fine ho concluso con 14 e 8 hmm:/

Molto buono,sei quasi sui miei tempi,tra un pò mi prendi.

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Re: delfino

rebutia ha scritto:

Dove lo devo mandare? Mi dai un indirizzo?

Ricevuto,appena posso lo commento.
Mandalo anche a Marina,quattro occhi vedono meglio di due.

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Re: delfino

Per Rebutia:
Prima vasca in 20 secondi e dodici bracciate seconda vasca in 32 e sedici bracciate:
questo enorme scarto è sicuramente motivato da un deficit metabolico di resistenza,determinato e amplificato da una tecnica apparentemente corretta,ma in realtà inficiata da scarsa fluidità a sua volta conseguenza di un probabile errore di ritmo con una concausa di bassa efficienza articolare.
Impossibile valutare la percezione della passata dato che non vedo sott'acqua.

Traduzione:
Non mi sembra di vedere grossolani errori nell'impianto grezzo della nuotata,per quanto risulti impossibile vedere sott'acqua quello che fanno le braccia.
Le gambate sono piazzate grosso modo correttamente,non credo di veder pause braccia in avanti e mi sembra addirittura che tu disponga di quella motilità minima del bacino (e forse qualcosina in più) necessaria a sviluppare un buono stile.
Però non sei filante,quando le braccia escono più che venire proiettate avanti per effetto della forza d'inerzia sembra che vengano strascinate dalla muscolatura delle spalle,in più la schiena si inarca con scatti in modo abbastanza innaturale,producendo l'interruzione della spinta inerziale del corpo,vanificando la forza appena appllicata,aumentando in modo esponenziale il carico di braccia della spinta successiva.
Ogni tentativo di reagire alla decelerazione mettendoci più forza produce un ulteriore aumento del drag passivo (resistenze all'avanzamento), determina sfinimento e risulta essere una strategia perdente,e sono convinto che persino tu abbia avuto questa percezione di feedback,ma che ti sembrasse una cosa impossibile a livello razionale (sono curioso di sapere se corrisponde alla tua sensazione).
Questa pecca tecnica determina un'enorme dispendio energetico già dopo i primi metri,infatti nel finale sei praticamente fermo.
Io credo (credo,non vedendo sott'acqua) che sia la risultante di diversi fattori,forse un difetto di ritmo (scelta della progressione di accelerazione subacquea e collocazione del punto massimo della spinta),forse una scarsa efficienza articolare che ti obbliga a inarcare la schiena nel recupero,forse invece una semplice abitudine (inarcare la schiena di scatto) sviluppata in un passato in cui respiravi ogni bracciata e più abbandonata,infatti dondoli su e giù proprio come se respirassi ogni volta,pur non facendolo.

Strategia:
Miglioramento efficienza articolare:
prendi un bastone (o un salsicciotto,un manico di scopa,o succedaneo) e afferralo tenendo le mani più distanziate possibile,stando in piedi a schiena diritta,braccia distese in basso con bastone appoggiato alle gambe.
Senza MAI piegare le braccia,porta il bastone in alto sulla testa e poi dietro alla schiena fino ad appoggiarlo sulla parte posteriore della cosce.
Se non riesci senza piegare le braccia allora allarga il punto di presa delle mani.
Movimento continuo portando il bastone avanti e indietro senza fermarsi e senza piegare le braccia.
Lo scopo è di aumentare l'escursione articolare delle spalle;andando avanti nelle settimane dovresti riuscire a riavvicinare progressivamente il punto di presa delle mani,segno di efficacia dell'esercizio.
In vasca,nuotate a stile libero con recupero a braccia distese verso il soffitto,anche con un braccio solo alla volta;oppure stile libero con un braccio solo,recupero altissimo e verticale,poi mano che tocca la parte interna dell'ascella senza far cadere il gomito,poi in avanti a prendere acqua,e via di questo passo.

Miglioramento sensibilità propulsiva:
remate di ogni genere,cagnolino lontra,remate verso i piedi proni e supini etc.

Miglioramento Ritmo (distribuzione della forza nella passata)
Remate a delfino,o a stile con un solo braccio,facendo attenzione alla velocità della mano,piano subito dopo l'ingresso,accelerare progressivamente ma piano fino alla pancia,poi accelerare progressivamente ma forte fino a raggiungere il massimo (in senso relativo) nella fase finale della spinta,cioè dall'inguine alla coscia,recupero veloce per inerzia a mano morbida,come se la mano fosse una pallina attaccata ad un filo.
Stesso esercizio,con inserimento gambe a crawl (per impedire il beccheggio del corpo)

Obiettivo breve-medio periodo,esecuzione di 25 metri di sole braccia a delfino con pool buoy con solo due respirazioni,a bracciate molto lente con semplice aumento della spinta finale e recupero veloce ma rilassato senza intervento dei muscoli elevatori delle braccia.

Ciao

PS
Speriamo Marina riesca a vedere qualcosa di più di me,che l'ho guardato alle due di notte dopo un congresso e ora mi dice che la visione del video è scaduta.

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264

Re: delfino

stefano '62 ha scritto:
carlo994 ha scritto:

io ieri a fine allenamento ho preso i tempi di un 25 delfino dopo aver fatto un 25 stile sempre con partenza dall'alto. dopo il tuffo mi sono trovato gli occhialini in gola e sono andato un pò a zig-zag e alla fine ho concluso con 14 e 8 hmm:/

Molto buono,sei quasi sui miei tempi,tra un pò mi prendi.

smile sono sicuro di arrivare sotto al 14 perchè voglio imparare la partenza con il piede dietro, e senza occhialini sono stato costretto a respirare una bracciata sì una no sad

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265

Re: delfino

Per Stefano '62:  La tua disamina sul mio delfino non fa una piega.Va detta una cosa.Quello che hai visto è un filamto vecchio di un anno.Poi,non avendo più ne motivazioni,ne voglie,ne nulla che mi invogliasse a nuotare delfino ,l'ho abbandonato e mi sono dato alla rana.Però quest'anno ho rispolverato il delfino e l'ho inserito come "guess star" in un 100 misti che ho nuotato a ottobre di cui anche di questo ho il filmato.Come potrai notare,ne manderò copia anche a Marina,il delfino è un pochino migliorato,c'è meno beccheggio,la testa è meno elevata ma la spinta globale fa sempre pietà ai sassi..Tanto è vero che pur  facendo un decente 1,34" la zavorra  del delfino si nota eccome!!  Terrò conto dei tuoi preziosi consigli.Penso indubbiamnete di avere problemi di mobilità articolare.La frase "sei rigido" me la sento risuonare sempre nelle orecchie.Cmq sia,avrai notato che non chiudo la bracciata in maniera ordotossa ma tendo a tenerla larga.Così facendo noto una migliore presa.Ma è un feeling che non so  se corrisponde alla realtà.Se mi sforzo di chiudere la bracciata, avverto una mancanza di tempistica,un vuoto un qualsosa che non mi torna e che non mi fa andare bene presa correttamente.Come se bucassi l'acqua.Forse non sono  fatto per nuotare delfino? Secondo me c'è un mix di mancanza di coordinazione e deficit posturale.La forza non c'entra....un ragazzino di 11 anni lo nuota benissimo e non è un Ercole.Oggi sono stato in piscina ed ho applicato le nuotate di sole braccia con il pull buoy curando l'entrata e ho fatto una dozzina di vasche con le pinne,sempre curando le braccia.Poi è arrivato l'acido lattico e buonanotte....
Vi mando il secondo filmato....e vi ringrazio

Se ci credi....nell'acqua puoi volare.

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266

Re: delfino

scusa,non son riuscita ad apirlo!tento domani da1altro pc e ti dico!!!!

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Re: delfino

rebutia ha scritto:

La frase "sei rigido" me la sento risuonare sempre nelle orecchie.

A parte che negli adulti spesso la rigidità è solo apparente e non è altro che la risultante di un maggior tono muscolare,e altrettanto spesso è l'aspetto esteriore di una imperfezione posturale......credo che limitarsi a dire sei rigido,sia solo una mezza risposta.
Infatti non è che poi l'allievo illuminato da questa scoperta dell'acqua calda si scioglie di colpo.
La vera risposta (da un milione di dollari,per alcuni tecnici) sarebbe definire la CAUSA della rigidità,sempre ammesso che di rigidità si tratti e non invece di uno sparo nel buio di un tecnico abituato a brancolarvi,ed elaborare una strategia per eliminarla.
Un pò come quell'istruttore che,al forumista (non ricordo quale) che domandava perchè non riuscisse a migliorare il delfino,rispose che il delfino era difficile......

rebutia ha scritto:

Cmq sia,avrai notato che non chiudo la bracciata in maniera ordotossa ma tendo a tenerla larga.Così facendo noto una migliore presa.Ma è un feeling che non so  se corrisponde alla realtà.

A delfino le mani è meglio se entrano ognuna davanti alla spalla corrispondente,unire le braccia in presa produce un dispendio maggiore in cambio di nessun vantaggio concreto e stimola una pausa mascherata da finto scivolamento inerziale.

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Re: delfino

Per Rebutia.
Ecco ora è tutto più chiaro,perchè da quella inquadratura si vede bene il lavoro delle braccia nella passata.
Prima di tutto sembra sparito lo scatto rigido che faceva la schiena e il tutto appare un pò più fluido,però commetti un grave errore nell'azione delle braccia,e mi fa specie che l'allenatore ti lasci nuotare così senza dirti niente.
Cercherò di essere il più chiaro e preciso possibile,ed è davvero difficile senza poterti "mimare" l'errore e la correzione come faccio di solito.

Quando le tue mani entrano in acqua (lo fanno più o meno in un punto giusto,un pò larghe ma non in modo penalizzante) affondano piatte poi ritornano verso l'alto riavvicinandosi.
Come due aeroplanini che fanno una leggera picchiata e poi riprendono quota convergendo in un  unico punto;e io mi figuro l'allenatore mentre ti racconta di unire le mani e poi scivolare in avanti,mimandolo come ho visto fare tante altre volte da allenatori che non hanno la più pallida idea di cosa sia il delfino,ma che hanno letto su un libro che bisogna "scivolare",e sono convinti che voglia dire che le mani si uniscono per trascinare in avanti il corpo.

Se osservi il video vedrai come nel momento in cui le tue mani sotto l'acqua si "rialzano" convergendo,i gomiti si abbassano e ti ritrovi con le avambraccia leggermente orientate verso l'alto,dunque nella totale impossibilità di agganciare acqua;questa pausa di aggancio determina uno scivolamento inerziale che ti fa decelerare enormemente,abbassa il bacino e infatti pieghi moltissimo le gambe per risollevare i piedi,in più determina un ritardo delle braccia sulla gambata che viene eseguita quando le tue mani sono ancora avanti rispetto alle spalle;ma l'effetto più deleterio della pausa è che le braccia per recuperare il ritardo sulle gambate accelerano mentre le mani stanno affondando in modo circolare,e questo fa sì che una parte enorme della forza venga dispersa verso il basso sollevando troppo le spalle facendoti beccheggiare.

L'azione corretta sarebbe invece che appena le mani entrano in acqua si separino leggermente e contemporaneamente affondino appena più a fondo della gola (l'esatto contrario di quello che fai tu),in questo modo non ci sono pause in aggancio e si esegue l'affondamento durante la fase più lenta della passata,e nonostante ciò le mani sarebbero già arrivate oltre la perpendicolare delle spalle nel momento della gambata,e la successiva spinta di braccia sarebbe tutta per dietro.

Il leggendario allungamento o scivolamento di cui si parla nei testi va riferito ad una situazione dinamica del corpo,per cui la testa e le spalle procedono in avanti;invece molti lo fraintendono e credono che si tratti di una situazione di posizionamento e iperallungamento delle braccia come fossero due cavalli da tiro,e lo trasformano in un'occasione di pausa strutturale.
Credo tu sia una delle vittime di questo equivoco.

Se ne viene fuori solo se pensi alle tue braccia come ai remi di una barca (hai mai visto una barca che dopo avere affondato i remi,invece di spingere,cerchi di farli procedere ancora un pò in avanti sotto all'acqua?).
Fai esercizi con pool buoy,cercando di affondare lentamente le mani (allargandole un pò) più del gomito ogni volta che le braccia entrano nell'acqua,poi semplicemente rema spingendo prima verso la pancia e poi forte verso i piedi.

Ciao

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269

Re: delfino

Quello che hai visto è il mio delfino più aggiornato...sempre pessimo....io ho fiducia ma non credo di venirne fuori a breve.Ci sono troppi fattori che vanno contro ad un apprendimento sicuro della dinamica di questo stile.
Non possiendo allenatori in grado di mostrarmelo e come hai notato anche tu allenatori in grado di accorgersi di errori tanto grossolani.Che rabbia....
Per il momento procedo con gli esercizi con il pull buoy....a metà febbraio vorrei fare una gara sui 50 delfino ma credimi sono estremamente sfiduciato e demotivato....il solo pensiero di gareggiare nelle condizioni in cui hai visto il video mi disturba....ma io non demordo....grazie per essermi vicino tutti.

Se ci credi....nell'acqua puoi volare.

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Re: delfino

Non mollare,il delfino è molto più facile a livello tecnico di quanto non si pensi.
Diventa difficile solo se qualcuno ti porta fuori strada con input inopportuni.

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271

Re: delfino

vorrei dire una cosa ma non so se è un'eresia:
per evitare una fatica eccessiva si può nuotare muovendo poco le gambe se si riesce a mantere una posizione stabile?

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272

Re: delfino

miiiiiiiiiiiiiiiii!!!!!!!!!!!!!!!!!pure io voglio vedere il video sad
carlo,allora!!!le gambe son un'arma a doppio taglio nel delfino!!se le usi bene voli se le usi male...ti conficchi in acqua!!sicuramnete è molto più importante la continuità della bracciata che dell'uso delle gambe...paradossalmente meglio ua sola gambata o due piccole e veloci che una gambata ampia che dorso e addominale non regga:anche questo pianta in acqua!!!e inoltre le gambe portano via tanta fatica...quindi tenuto conto di questo bisogna vedere come è la nuotata nell'inisieme,l'attitudine allo scivolamento....cose da valutare caso per caso!spero di averti risposto e scusa se non posso darti una risposta precisa!!cmq in linea di massima la risposta è....SI!

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273

Re: delfino

non ti preoccupare sei già stata esauriente così wink a me bastava un sì o no smile perchè io in allenamento già sui 50 delfino non muovo le gambe perchè altrimenti arrivo a fine vasca morto.. se sono fresco ce la faccio, ma verso la fine dell'allenamento è veramente stancante

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Re: delfino

Scusate, non so come si fa a citare, ma vorrei tornare sul post di Stefano, dove spiega che "il delfino si impara in ipossia".
Vorrei capire se il senso è che da un punto di vista propedeutico è opportuno cominciare esercitandolo senza curare la respirazione.
E già che "siamo nelle spese": perché ciò?
A senso, mi sembrerebbe sempre poco conveniente imparare una gestualità "a tocchi", per poi metterle insieme a posteriori.

The ice caps are melting, Leonard.
In the future, swimming isn't going to be optional.

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275

Re: delfino

cirone c'è in basso a destra del post il link "cita" wink

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