Re: delfino

Grazie, Carlo. Lo provo appena ne ho occasione: ora voglio evitare di usarlo a tentoni per non rischiare di infagottare il thread con dei post sbagliati.
Scusatemi, odio gli anglicismi in eccesso, ma qui mi è venuto più pratico scrivere così...

The ice caps are melting, Leonard.
In the future, swimming isn't going to be optional.

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277

Re: delfino

guarda che i post creati da te li puoi eliminare, quindi se sbagli puoi rimediare senza "infagottare" wink

se gettassi su di un piatto della bilancia tutto ci

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Re: delfino

carlo994 ha scritto:

guarda che i post creati da te li puoi eliminare, quindi se sbagli puoi rimediare senza "infagottare" wink

Imparato, grazie!

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279

Re: delfino

tongue

se gettassi su di un piatto della bilancia tutto ci

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Re: delfino

carlo994 ha scritto:

vorrei dire una cosa ma non so se è un'eresia:
per evitare una fatica eccessiva si può nuotare muovendo poco le gambe se si riesce a mantere una posizione stabile?

E' la strategia tipica del delfinista duecentista.

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Re: delfino

Cirone Furioso ha scritto:

Scusate, non so come si fa a citare, ma vorrei tornare sul post di Stefano, dove spiega che "il delfino si impara in ipossia".
Vorrei capire se il senso è che da un punto di vista propedeutico è opportuno cominciare esercitandolo senza curare la respirazione.
E già che "siamo nelle spese": perché ciò?
A senso, mi sembrerebbe sempre poco conveniente imparare una gestualità "a tocchi", per poi metterle insieme a posteriori.

La branca di metodologia didattica cui fai inconsapevolmente riferimento è chiamata metodo globale,ed è contrapposta al sistema delle tassonomie,che elenca le esercitazioni in modo lineare per difficolta crescente,il cui limite è che non è pensabile creare una lista che sia valida per chiunque,a parte naturalmente determinate tappe che sono uguali per tutti.
Secondo il metodo globale invece conviene insegnare le abilità in forma globale e grezza e poi consolidare ogni singolo aspetto che le componga,per cui le esercitazioni non sono più disposte in modo lineare da toccare in quella precisa successione (tassonomie),bensì vanno viste come una griglia,le cui caselle verranno toccate in un ordine diverso per ogni gruppo di allievi,non in modo casuale,ma secondo una logica rispondente alla strategia didattica scelta dall'istruttore.
Esiste poi un terzo metodo,che io chiamo "metodo anarchico",praticato purtroppo da molti istruttori (cialtroni) che invece sono convinti di stare applicando il metodo globale,del quale in realtà non hanno capito un fico secco:capita infatti che i meno dotati fraintendano il metodo globale e non capiscano che la sua caratteristica non è una globalità astratta e fine a se stessa,bensì una globalità comunque rispondente ad una strategia ancora basata su una serie di requisiti legati tra loro da consequenzialità o al massimo,talvolta, da sinergia.

Un istruttore che prende un bimbo e gli dice guarda fai come me,si chiama delfino (o dorso,o stile),senza prima assicurarsi che il bimbo abbia sviluppato una serie di requisiti che lo rendano in grado di rispondere alla richiesta,NON sta utilizzando un metodo globale,è solo un cretino.

Tornando al delfino in ipossia,ci sono due tipi di motivazioni che consigliano questa scelta didattica.
La prima è di ordine metodologico e si chiama principio di progressività marginale della difficoltà delle esercitazioni,secondo cui le esercitazioni vanno sperimentate secondo un ordine di difficolta crescente,e secondo cui è una pessima idea proporre prima l'esercitazione più difficile e poi la più semplice,e delfino con la respirazione è molto più dificile che senza.
La seconda è di ordine logico e tecnico:eseguire subito una nuotata a delfino (o a stile) completa di respirazione,necessariamente grezza,avrebbe l'effetto di modellare l'azione di braccia su una respirazione ancora pessima ma primaria per motivi di sopravvivenza,sviluppando errori enormi;mentre invece deve essere il contrario,cioè inserire la respirazione su di un'azione grezza corretta.
Dunque la progressione didattica più intelligente è prima consolidare l'azione primaria di spostamento,poi inserirci la respirazione,e per ultime le gambate,che vanno inserite per ultime per evitare che la difficoltà di azione di braccia,soprattutto in respirazione,determini una accentuata flessione di gambe,molto difficile da eliminare in seguito.

Ciao

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282

Re: delfino

delfino con la respirazione è molto più difficile che senza.



Sperimentato ieri sera.Nuotata partendo dal bordo in ipossia relativa.4 bracciate senza respirare,inserimento della respirazione con collo rigorosamente in estroflessione (per non appesantire le vertebre cervicali),ancora 3 bracciate senza respirare e respirazione alla fine.Mi sono fatto 25 metri in un attimo e senza grandi sacrifici.Domani voglio provare a rifarlo e a metterci virata e ritorno (finchè duro) sempre respirando il meno possibile e con captazione dell'aria con estroflessione.Giuro, grazie a questo suggerimento dello"chef" Stefano 62 vi garantisco che il delfino pare funzionare....avverto più fluidità, molto molto meglio.....Provate per credere.Finalmente riuscirò a decollare?  Grrrrrrr  hmm

Se ci credi....nell'acqua puoi volare.

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Re: delfino

Se aumenta la distanza però aumenta anche il fabbisogno di carburante (ossigeno).
L'ipossia e l'apnea non sono una strategie finalizzate alla prestazione,ma strumenti didattici utili a migliorare l'efficienza di un'abilità,la quale poi abbatterà il costo energetico e di conseguenza anche il numero delle respirazioni necessarie a parità di velocità.

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284

Re: delfino

Non ho nulla da perdere e tutto da guadagnare....proverò, riproverò e continuerò a riprovare...

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Re: delfino

Ragionando "a braccio", ho sempre pensato che il primo movimento da affrontare fosse quello che alcuni istruttori, ho sentito, chiamano la "delfinizzazione", ovvero il tipico movimento di gambe/corpo. Fra l'altro, all'inizio mi appariva veramente ostico riuscire a compiere un bel movimento sinuoso.

Se ho capito quanto detto da Stefano alcuni post fa, è buona cosa lavorare sul movimento delle braccia anche prima di aver assimilato una buona gambata.
Epperò, sempre se ho recepito correttamente, essendo che ogni cristiano ha le sue caratteristiche fisiologiche e di motricità, è ancora meglio andare a esplorare individualmente quali siano i vari passaggi della propedeutica per apprendere una nuotata.

Quindi, per quel che mi riguarda, credo che la metterò così: sono abbastanza soddisfatto del mio movimento di gambe, e ancor di più per il fatto che sento che mi riesce abbastanza istintivo inserire la doppia gambata in coordinazione con la remata di braccia.
Ora allora lavorerò sulle braccia con il pull-buoy, perché lì in effetti percepisco di essere parecchio legato e poco efficiente.
Quando mi sentirò che comincio a "volare" bene in termini di spostamento, lavorerò sulla respirazione.

Ovviamente sono bene accette e anzi desiderabili considerazioni al riguardo.
Grazie a tutti!

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286

Re: delfino

non si può guardare sta delfinizzazione!!!si vedono cert'uni che si muovono in acqua tipo vermi con movimenti imposti che nn sentono,erg non propulsivi e molto goffi e impacciati!!

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Re: delfino

Ciao MPG!
Cosa intendi dire? Che non è bene provare il movimento solo di gambe/corpo?

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Re: delfino

Cirone Furioso ha scritto:

Ciao MPG!
Cosa intendi dire? Che non è bene provare il movimento solo di gambe/corpo?

Esatto,e devo dire che Marina ha ragione.
Però chiariamo bene una cosa:la "delfinizzazione" e le frustate (gambate) a delfino sono due cose differenti.
Per delfinizzazione si intende l'impostazione e lo sviluppo di un movimento sinuoso della colonna vertebrale,che parte dalla testa e che si riverbera lungo il corpo fino alla scudisciata di gambe;lo scopo di queste esercitazioni è la mobilizzazione della muscolatura profonda che avvolge la colonna vertebrale,la cui rigidità renderà difficile il movimento del bacino di riflesso alle frustate,necessario a sollevare il corpo quel tanto che basta per riallinearlo prima della spinta delle braccia.

Invece le frustate a delfino interessano esclusivamente la parte del tronco dal diaframma in giù,e necessitano di una bella flessibilità lombare per evitare che si sia obbligati a flettere troppo le gambe per eseguirla.

Dunque la delfinizzazione servirebbe a creare quel requisito in chi non ce l'abbia.
Il punto però è che come esercitazione è didatticamente molto pericolosa perchè innesca un movimento molto ma molto lontano da quello che deve essere nel delfino,e caratterizzato da una esagerata oscillazione del blocco spalle-testa,assolutamente perniciono e da evitare.
Per questo motivo,ormai già da moltissimi anni,è ASSOLUTAMENTE SCONSIGLIATO dal programma ufficiale della "Scuola Nuoto Federale",cioè l'imprinting didattico ufficiale pubblicato dalla Federazione Nuoto e messo a disposizione delle società affiliate.

Purtroppo alcuni istruttori non sono aggiornati e continuano a proporlo.

Io la delfinizzazione la propongo ai primi livelli dei bambini,a volte con le pinne,chiamandolo la "sirenetta",come esercizio di acquaticità con scopi di carattere generale,per creare una serie di requisiti molto utili,non ultimo il FUTURO sviluppo di una frustata a delfino.
Utilizzare invece lo stesso esercizio DURANTE la fase didattica del delfino,dunque come esercizio specifico,lasciando che gli allievi lo associno a qualcosa di pertinente al delfino quando invece sarebbe necessario mandare il messaggio che NEL DELFINO NON SI DEVE DONDOLARE,è un'idea sbagliatissima,per due motivi:
il primo l'ho appena spiegato,il secondo è che il delfino si impara sempre e solo a partire dalle braccia,con il corpo bello disteso e senza flettere le gambe per alcun motivo.
Una cosa è lavorare separatamente anche sulle gambe,e si può certo fare,ma quando si deve costruire la nuotata la trafila è la seguente:
prima le braccia da sole,poi le braccia con la respirazione,e per ultime le braccia insieme alle gambe (con e senza respirazione).

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289

Re: delfino

io lo propongo come esercizio di apnea nell'ambientamento!!poi si tende a fare confusione!!!una cosa è pinneggio,il ciu movimento parte dalla dorsale,altro è la gambata a delfino che interessa solo gambe e bacino!!

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290

Re: delfino

ieri a fine allenamento(morto..) sui 25 dal basso sono andato più veloce a delfino che a stile tongue tongue

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Re: delfino

Capita anche a me,spesso anche da fresco.

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292

Re: delfino

eppure non credevo di aver fatto 14 e 8.. ho respirato 1 si 2 no ma osno andato senza forzare tanto

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293

Re: delfino

Ieri sera allenamento di ruotine,poi quando mancavano venti minuti al termine il mio allenatore mi ha posizionato in una  corsia vuota e mi detto adesso nuotiamo 4 da 25 delfino + 2 da 50 delfino.L'ho guardato come quando vi invitano a pilotare un jumbo 747.Gli ho detto che con me non doveva usare questi modi di fare...avevo già i cosìdetti girati.Allora ha cambiato atteggiamento e mi ha messo in vasca assieme ad un mio compagno (antipatico) che nuota abbastanza bene delfino.Mi hanno confuso le idee....alla fine sono uscito non capendoci più niente.La testa deve andare in profondità e rialzata a collo di cigno.....sei rigido!!.....muovi le spalle in contemporanea alla testa...sei rigido...le mani così...le braccia cos'à....ricordati che sei un ultraquarantenne e il tuo corpo è rigido....mettetevi nei miei panni dovendo fare a febbraio un 50 delfino a Seregno...ed ad avere a che fare con certa gente...poi ti danno lo zuccherino dicendoti che la rana è molto molto migliorata....sapessero che cosa me ne faccio della rana.... sob! Meno male che ci siete voi (Strefano e Marina).Nuoto e penso a voi...almeno mi tirate su il morale che è sempre mooooolto basso...

Se ci credi....nell'acqua puoi volare.

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294

Re: delfino

Ciao Rebutia, pensa che a me più mi stà addosso più rendo...
ma forse io sono un caso clinico!!!
smile smile smile smile

...

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295

Re: delfino

Ma il mio problema che ho già esposto è che proprio di me e del mio delfino al mio allenatore non gliene può fregà de meno.Chi lo sa nuotare ok...chi non lo sa nuotare o smette o si arrangia.Io faccio parte della categoria di quelli che si arrangiano.Sto già programmando una bella vendetta per fine stagione con un bel addio e a mai più.Cambierò società...tanto peggio di così....
Ringrazia il cielo che ti stia addosso il tuo allenatore.,...pensa che c'è gente come me che l'allenatore ce l'ha ma è come se non ci fosse.....E ne ho 4!!! Uno peggio del'altro...

Se ci credi....nell'acqua puoi volare.

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Re: delfino

Ne hai quattro ????
Ma in quanti siete in vasca,noi siamo due allenatori con un gruppo di 55 iscritti ma effettive presenze mai più di 35-38.

rebutia ha scritto:

La testa deve andare in profondità e rialzata a collo di cigno.....sei rigido!!.....muovi le spalle in contemporanea alla testa...sei rigido...le mani così...le braccia cos'à....ricordati che sei un ultraquarantenne e il tuo corpo è rigido....

A me sembra che sei rigido per colpa di tutte ste cazzate che ti propinano;il punto non è se siano vere o false o in forse (e ce ne sarebbe da dire....),il punto è che la semplicità è la chiave del rilassamento e della efficienza,e che la scelta di cosa,dove,come e quando deve intervenire l'istruttore deve essere una scelta strategica conseguente alla lettura dell'allievo,al quale tra l'altro non deve MAI essere richiesta la concentrazione su più di UN particolare alla volta,che l'istruttore deve scegliere secondo una logica di priorità didattiche,sempre ammesso che le conosca.
Se ti chiede di pensare a correggere due errori alla volta,è un idiota.

Lascia stare i giri turistici della testa tra sopra e sotto all'acqua...pensa solo che sei una barca e che le braccia sono i remi.

Ciao

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297

Re: delfino

stefano '62 ha scritto:

...pensa solo che sei una barca e che le braccia sono i remi.

...a me servirebbe un bel motore attaccato alla barca...
big_smile big_smile big_smile big_smile

...

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298

Re: delfino

Vi garantiusco che mi accontenterei di un gozzo a remi di quelli che d'estate solcano il lago di Como e sospinti da gente che sta li sotto a sole a godersela.
Si ho 4 allenatori, 2 al mattino e 2 alla sera in serate diverse.Quelli del mattino insegnano prevalentemente agli agli agonisti giovani ed hanno una mentalità votata all'agonismo reale senza se  senza ma e quindi inutile stare li a chiedere con  il cappello in mano le braccia come vanno perchè manco ti danno retta.Allenano un guppetto di 8 eletti master Se sai nuotarlo,il delfino  ok se no ripassa.Quelli della sera sono 2 giovani usciti dall'agonismo che purtroppo non hanno metodo.Ovviamente se dicono queste cazzate hai già capito con chi ho a che fare e sinceramente ho smesso di lottare...tanto il coglione sono solo e sempre io.Allenano un gruppo medio di 20 persone dipende dalle sere.Solita minestra,solito stile libero condito con un pò di rana e un agrattucciata di tecnica giusto per dire che la fanno....Poi si va alle gare e si vede la differenza con le altre società.

Se ci credi....nell'acqua puoi volare.

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299

Re: delfino

Beh dai...
alla fine hai deto che cambierai, quindi, armati di tanta pazienza e tieni botta.
smile

...

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300

Re: delfino

stefano copio il messaggio che hai fatto nell'altra discussione.

stefano '62 ha scritto:

Anche per me il delfino può farlo (potrebbe se lo facesse molto bene).
Certo che se uno non sa fare il delfino e crede che la gambata vada fatta piegando il ginocchio e poi sparando una sassata incredibile,allora capisco perchè possano averle detto di non farlo.

io  alcune volte ho un dolore al ginocchio quando vado a delfino che non mi consente di nuotare diritto neanche a stile, sono costretto a modificare la gambata per riuscire a nuotare lo stesso.. può essere a causa del fatto che forse faccio un movimento sbagliato della gambata?

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