Ciao a tutti!!!!

Tu fingi di non avere sentito nulla e prova ad immaginare quale sarebbe stata la tua scelta.
Quella opzione,cioè quella influenzata UNICAMENTE dal tecnico,dalla bambina e dai suoi genitori,è l'unica giusta.

Non basta passare qualche domenica in tribuna per acquisire competenze sul nuoto e sindacare sulle scelte di chi invece sta in vasca perchè ha studiato,e le risatine di solito servono a nascondere l'ignoranza di chi di nuoto sa un cazzo,perchè di solito invece la cognizione di causa si accompagna sempre alla serietà e al rispetto,soprattutto se si parla di bambini.
E se anche fosse vero che la bambina ancora non nuota bene,il punto è che le gare NON sono il campo di prova della bravura bensì il parco giochi di un bambino sano e felice.
Non servono a scegliere chi deve andare alle Olimpiadi a dieci anni,ma a sviluppare la capacità di mettersi in gioco divertendosi,e ad imparare a perdere senza traumi e a vincere senza clamori.
Servono a formare bambini anche psicologicamente e spiritualmente sani.

Se la bambina è d'accordo lascia che si diverta.
E se qualcun altro le manca di rispetto,allora affrontalo a viso aperto e a testa alta convinta di avere a che fare con un arrogante incompetente,e spiegagli che non impedirai alla tua bambina di divertirsi solo perchè un totale ignorante come lui non ha capito un cazzo sulle finalità dello sport e dell'agonismo.

Ciao e benvenuta.

Da mamma apprensiva quale sono , la tua risposta mi ha letteralmente risollevato il morale! Porterò Iris a fare le gare a testa alta!

GRAZIE Stefano!

Leobianca