Argomento: Serie, ripetute e recuperi

Ciao a tutti,

premessa: faccio queste domande nell'intento di una persona che vuole praticare attività fisica per "tenersi in forma" senza particolari obbiettivi di tipo atletico.

- Prendendo ad esempio i programmi di nuoto libero di Nuotomania, fra una serie e l'altra il tempo di recupero é "a piacere"?
Ricordo una volta che si poteva considerare di aver recuperato più o meno pienamente quando si riesce a parlare senza affanno, si riferiva a un caso come questo?

- Supponiamo che dopo la metà dell'allenamento sono un po' a corto di energie, o di fiato.
Devo affrontare ad esempio un 8 x 50 ad andatura sostenuta (tipo 85% mfc): se sento che faccio fatica, é preferibile aumentare il recupero fra una ripetuta e l'altra o diminuire l'intensità e cercare di mantenere il tempo di recupero prefissato?
(Forse la domanda più correttamente posta sarebbe: che differenza di valore si ottiene comportandosi in un modo piuttosto che nell'altro?)

Grazie, ciao

The ice caps are melting, Leonard.
In the future, swimming isn't going to be optional.

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Re: Serie, ripetute e recuperi

Dove non è diversamente specificato i recuperi sono sempre QB (quanto basta)
Il recupero dell'affanno (talk test) è il sistema migliore per glia utodidatti senza certificato medico

E' preferibile prima diminuire l'intensità (tempo di percorrenza della ripetuta) e poi se ancora non basta alzare i recuperi,in questo modo si è certi di mantenere un ambito in resistenza aerobica.
Fare vicerversa,alzare i recuperi senza prima diminuire l'intensità,significa spostarsi più verso un lavoro di forza,o di resistenza di breve periodo (più tosto).

Ciao

--- programmi di allenamento per nuoto libero GRATUITI elaborati da tecnici dell FIN (Federazione Italian Nuoto)

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Re: Serie, ripetute e recuperi

Perfetto, come di consueto.

Grazie mille!!

The ice caps are melting, Leonard.
In the future, swimming isn't going to be optional.

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