Re: senso di affanno

nuotix anzitutto grazie della risposta, sicuramente ci hai preso col fatto dell'ambientamento, anche a me sembrava strano fosse un problema di resistenza, o di forza magari, per come mi conosco. Credo sia anche un fatto psicologico dell'ipercontrollare il respiro, in pratica, per come ho ipotizzato, non sono abituato a respirare in modo naturale, mi forzo a respirare ogni tot bracciate, finisco per stare in apnea quando sto con la testa sotto accumulando scorie che non faccio in tempo a smaltire nell'attimo in cui espiro, subito prima di inspirare, e così vado in un palese stato di iperventilazione che a sua volta mi porta ad introdurre poca aria buona senza far uscire quella di scarto. Infatti se qualche volta mi forza ad espirare lentamente e a fare più bracciate prima di inspirare, ad esempio 6-8 , anche se mi risulta sgradevole in quanto non mi sono abituato e devo imparare a convivere con la sensazione che mi manchi l'ossigeno delle ultime bracciate, vado molto meno in iperventilazione. Ovvero se respiro più frequentemente, al di là del fatto che mi sento rallentato perchè forse perdo un po' l'assetto del corpo mentre respiro, mi pare di aver bisogno di più ossigeno di quando respiro meno spesso. Anche se di mio mi verrebbe dopo la prima vasca di respirare fisso ogni 2 bracciate, cerco di evitarlo per questo motivo.
Inoltre ho notato che col pullboy vado nettamente più veloce e con molta meno fatica, diciamo quasi la metà, anche se così non dovrebbe essere (anzi lo ricordo, ora me l'hanno rubato), da lì ho ipotizzato che ho un assetto con le gambe basse che mi rallenta parecchio peggiorandomi l'idrodinamica, può essere. Perchè in teoria senza usare le gambe, a parità di assetto, dovrei andare meno veloce no?

scusate se dico una cosa che non c'entra nulla, ma l'altro giorno mi sono visto vari video di gare mondiali a stile libero sui 200 o 400, ho contato le bracciate, ed erano sicuramente più di 30, circa 32-33 direi di media. Ora, io ne faccio, se cerco di allungare bene, sulle 44 per 50 metri (senza tuffo), almeno secondo il mio orologio arena, ma dovrebbero essere conteggi giusti in quanto sono sempre circa gli stessi valori. Voi dicevate che era un risultato pessimo, e che mi manca l'ambientamento, e di sicuro è così, ma 44 o 40 bracciate (il minimo che ho fatto) da principiante che si allena da 2 mesi -in allenamento-, contro 33 bracciate di campioni mondiali -in gara-, non mi sembra malissimo...o forse sto sbagliando qualcosa? perchè ho contato varie volte, pure sulle gare di soli 50 metri, e più o meno il risultato è quello. Forse mi ero espresso male ed avevate capito che facevo 40 bracciate in 25 metri? perchè ho letto di gente che fa 23-27 bracciate ma mi pare assurdo, in quanto sarebbero più forti dei campioni.

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Re: senso di affanno

andrew881 ha scritto:

Inoltre ho notato che col pullboy vado nettamente più veloce e con molta meno fatica, diciamo quasi la metà, anche se così non dovrebbe essere (anzi lo ricordo, ora me l'hanno rubato), da lì ho ipotizzato che ho un assetto con le gambe basse che mi rallenta parecchio peggiorandomi l'idrodinamica, può essere. Perchè in teoria senza usare le gambe, a parità di assetto, dovrei andare meno veloce no?

Dici bene: in teoria, usando anche le gambe dovresti andare più forte.
Il motivo è abbastanza evidente: per quanto a stile la percentuale di propulsione offerta dalle gambe sia decisamente inferiore a quella delle braccia, pure (credo di aver letto) il 30% lo fanno.
Prova a fare delle vasche con gambe in progressione: parti a stile completo con gambe lentissime, e poi acceleri in progressione. E poi anche il contrario: parti forte, e arrivi piano. Questo cercando di non modificare la frequenza della bracciata. È una roba sorprendente: capisci subito quanto puoi fare di gambe, e se riesci a controllare il ritmo, sentirai anche come la battuta di gambe ben coordinata con le remate di braccia ti fanno schizzare via.

Certo questi sono piccoli excursus rispetto al tema principale.

Permettimi di notare che se sei ancora lì a dover ragionare quando e come e quanto espirare, devi ancora farne di "ore di volo" (rubo un'espressione cara a Stefano): io purtroppo sono a tutt'oggi succube di una sensazione di affanno simile a quella che descrivi, ma nonostante tutto già da tempo come espirare e da che parte e quando è una cosa che è diventata assolutamente automatica. In questo momento in cui scrivo, ti dirò che non saprei neanche dirti con sicurezza se espiro pian piano, o che altro.
Quindi a quanto pare devi ancora lavorare su questi aspetti di ambientamento. O meglio: li devi mettere insieme poco per volta. È come fare una riabilitazione dopo un infortunio.

E anche dal punto di vista dell'acquaticità, visto che a quanto dici, si direbbe che ti trascini a dietro le gambe.
Permettimi ancora: pure quanto dici riguardo al dorso fa pensare che non ti sdrai bene sull'acqua, che non appoggi la testa. La conseguenza è che non può succedere che le gambe stìano a galla.

Non dimenticare mai questa cosa: imparare a nuotare significa imparare a stare in equilibrio in acqua e a scivolare.
Questa cosa è troppo fondamentale. Se penso a quante puttanate mi hanno detto quando avevo cominciato i corsi di nuoto, quanto tempo speso male!!...
Poi, partendo da questa base si usano gli stili per spostarsi in modo efficiente.
Forse potresti fare come faccio io: dedica almeno una sessione a settimana a fare solo esercizi di tecnica, come quelli proposti nella sezione "Nuoto per principianti". Magari poi te li inventi anche, oppure inserisci anche quelli descritti qui da Nuotix.
Non sentirti svilito nel farli: come ci insegnano in questo forum, anche i nuotatori di elite lo fanno. All'inizio magari non li capisci e ti sembreranno una tortura, ma poi, stimolando gli equilibri nelle maniere più disparate, impari a sentire dove succede che perdi l'equilibrio, e quindi a galleggiare e a scivolare meglio. E se li fai, prenditi tutto il tempo! Una vasca per volta, anche meno se necessario! Mentre li fai devi avere il pieno controllo, senza trovarti in debito: tutta la tua concentrazione deve essere dedicata a esplorare le sensazioni.

The ice caps are melting, Leonard.
In the future, swimming isn't going to be optional.

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Re: senso di affanno

qualcuno mi può spiegare il fatto delle bracciate, non voglio aprire un'altra discussione? guardando i video delle gare a livello mondiale io ho contato quasi sempre più di 30 bracciate per 50 metri, tipo 32, per gli uomini, e tipo 37 per le donne...mentre avevo letto sul forum di gente che stava sotto le 30, sono sicuro. Come è possibile ciò? Allora considerando che io ne faccio 42-44 allungando bene non dovrebbe essere così male o sbaglio, essendo solo 4-5 bracciate in più della Pellegrini? scusatemi se sto dicendo cazzate eh, è per capire.

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Re: senso di affanno

Bè anch'io ricordo di aver letto che "quelli veri" coprono la vasca corta con 10/12 bracciate.
Il conto potrebbe tornare sulla vasca da 50.
Sulla spiegazione tecnica, qui mi faccio da parte.

The ice caps are melting, Leonard.
In the future, swimming isn't going to be optional.

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30 (modificato da andrew881 01-07-2013 15:48:13)

Re: senso di affanno

ovviamente ho sempre parlato di vasca da 50 metri, dove sono le gare che ho visto e dove mi alleno.

http://www.youtube.com/watch?v=q_0g-cE9gU4   qui sui 200  ....38 bracciate

http://www.youtube.com/watch?v=lT3qEUPI9SQ   qui sui 400  ....continuo a contarne 38

Qui c'è la Pellegrini, so che sono un uomo e dovrei confrontarmi con gli uomini, ma essendo i nuotatori maschi dei giganti, credo che fisicamente sono molto più vicino alla Pellegrini che è sui 180 cm piuttosto che ad un Thorne di quasi 2 metri.  Io conto sempre 38 bracciate, tranne nella prima vasca, dove col tuffo credo siano 35.  Quindi, ricapitolando, io principiante totale sto in allenamento sulle 42-44 (40 allungando vabbè), la Pellegrini sulle 38...  i conti forse li avevate fatti in vasca corta e li avevate raddoppiati, ma in facendo 100 metri in vasca corta fai 3 virate, quindi 3 spinte, più un tuffo, mentre con 100 metri in vasca da 50 fai solo una virata ed un tuffo, e son parecchie bracciate di meno.

per scendere un po' dal livello dei campioni,  qui c'è un video di agonisti maschi:   http://www.youtube.com/watch?v=p27O5LqADBw   io conto 34 bracciate nella seconda vasca (32 nella prima, col tuffo) fino alle 37 della quarta vasca (chiaramente sono più stanchi e fanno bracciate meno complete penso).

Ah infine il video più emblematico, qui sono esordienti anche se agonisti, ed io ho contato, per il primo arrivato, ben 52 bracciate! e si tratta di agonisti! 
http://www.youtube.com/watch?v=hByzNOAxNNI
Contatele voi stessi.
Cioè, io avevo detto di farne sulle 45-50 e mi è stato detto che è un numero spropositato, che devo partire da zero, che sono un principiante, quasi che devo tornare coi bambini, e questi sono agonisti, sono atleti, e ne fanno più di me che ho riniziato a nuotare da un paio di mesi. Allora scusate mi vengono dei dubbi sulla professionalità? Ed io che pensavo quasi di cambiare sport.

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31

Re: senso di affanno

non è per demoralizzarti......ma........hai preso un bel granchio.
ti avevo consigliato di leggerti la discussione sul numero di bracciate, ma purtroppo noto che non lo hai fatto sad
ti avevo anche spiegato che il numero di bracciate in sé e per sé non significa nulla e che valutare esclusivamente numero senza tenere conto delle circostanze in cui si nuota non ha nessuna utilità e non certamente un metro di valutazione minimamente attendibile, ma non temo che tu non abbia capito sad

vabbé ti rispiego tutto una volta per tutte
1) se provi a confrontare una gara sui 50m sl e i 1500m noterai che le tecniche usate dagli atleti sono enormente differenti, come il sole e la luna, così come saranno differenti il numero di bracciate.
è evidente che nei 50 si che è una gara di velocità (così come i 100, 200) faranno molte molte più bracciate che nei 1500.
se usassimo il tuo metro di giudizio dovremmo decretare che i 50isti sono degli scarsoni perché impiegano 10/15 bracciate in più mentre i 1500isti sono dei fenomeni perché hanno una nuotata più lunga.
sbagliato. l'ampiezza e la frequenza vengono modulate in base a diversi fattori fra cui la velocità, l'impegno metabolico, la distanza, la tecnica di nuotata e compagnia contando.
più la distanza è corta, più si va veloce, maggiore sarà la frequenza di bracciata, quindi il numero finale di bracciate aumenta. nel caso opposto le bracciate saranno più ampie, si privilegierà lo scivolamente e quindi il numero di bracciate diminuisce.
gli agonisti lavorano tantissimo su questi due aspetti al fine di trovare il giusto compromesso fra le due in modo da ottimizzare il tempo finale.
per questo motivo paragonare due nuotate che per decine di ragioni sono diversissime fra loro non ha alcun senso. : non ha senso paragonare i 50 con i 1500, i 50 con i 200 così come non ha alcun senso paragonare le tue 45 bracciate fatte a velocità di crociera alla massima ampiezza con le 35 bracciate della pellegrini che sta nuotando a fuoco i 200m.

2) il tempo finale. come ti dissi qualche giorno fà, il numero di bracciate va valutato anche in relazione al tempo impiegato a coprire la distanza,a parità di andatura

esempio 1: tizio, nuotando piano per 25m in vasca corta, riesce a fare 20 bracciate in 20 secondi
esempio 2: tizio aumenta al massimo l'ampiezza e scende a 14 bracciate, ma impiega la bellezza di 30 secondi
esempio 3: tizio, sempre nuotando piano,  fa 21 bracciate, ma finisce la vasca in 18 secondi

secondo te quale sarà il test più efficiente?? ma è naturale, è certamente il terzo, infatti, seppur aumentando leggermente la frequenza, impiega ben 2 secondi in meno (ovviamente a parità di andatura e sforzo altrimenti il test non ha senso).
e questa è la dimostrazione che il numero di bracciate in sé e per sé non significa nulla perché non è un valore assoluto che meno ne fai e più sei bravo. va valutato nel contesto.

quindi in definitiva, diminuire le bracciate va bene se diminuisce il tempo. diminuire le bracciate va bene se il tempo rimane più o meno lo stesso e si fa più o meno la stessa fatica. invece non va bene se aumenta il tempo o se è energeticamente troppo costoso.


3) prendo ad esempio concreto l'ultimo video
certamente il ragazzino fa 52 bracciate, ma vira in 29 alto e chiude in 62.
se seguissi il tuo esempio tu fai dovresti chiudere i 100 in circa 1 minuto e invece suppongo che non è così perché, ripeto, paragonare due nuotate in contesti diversi non ha nessun fondamento logico.

se proprio sei curioso di sapere quanto possono fare in valori assolutamente, sappi che se i campioni (pellegrini, thorpe, lochte, phelps, franklin, ecc) nuotassero tranquilli e lunghi, sono certo che in vasca lunga farebbero i 50m fra le 20 e le 23 bracciate e in vasca corta ancora meno.

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32

Re: senso di affanno

Cirone Furioso ha scritto:

io purtroppo sono a tutt'oggi succube di una sensazione di affanno

prova ad immergere la faccia in acqua e cerca di trattenere il respiro più che puoi.
MAI pensare al tempo. mentre avrai la faccia sott'acqua dovrai a pensare a tutto (focalizzando l'attenzione sul tuo corpo, su ciò che vuoi), ma MAI ai secondi.
più sarai rilassato, più saprai liberare la mente e più resisterai.

un altro esercizo super: prova a raggiungere il fondo vasca e a sdraiati con le mani dietro la nuca....... a prendere il sole!!!

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33

Re: senso di affanno

andrew881 ha scritto:

Ora, io ne faccio, se cerco di allungare bene, sulle 44 per 50 metri (senza tuffo), almeno secondo il mio orologio arena, ma dovrebbero essere conteggi giusti

a parte che, si vuole essere sicuri al 100%, le bracciate si contano a mente e non con i computerini.

andrew881 ha scritto:

Cioè, io avevo detto di farne sulle 45-50 e mi è stato detto che è un numero spropositato

no.
tu avevi posto la questione in modo completamente diverso da così.
avevi scritto che facevi più di 250 bracciate sui 200m (che significa fare più di 31 bracciate sui 25m, 62 sui 50m) e poi in un secondo momento hai detto che fai 238 bracciate (ovvero 29 circa su 25m e quasi 60 sui 50m)

quindi i dati che hai fornito sono incongruenti perché sui 50m o fai 45 bracciate circa e ne fai 60 circa

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Re: senso di affanno

nuotix ha scritto:

non è per demoralizzarti......ma........hai preso un bel granchio.
ti avevo consigliato di leggerti la discussione sul numero di bracciate, ma purtroppo noto che non lo hai fatto sad
ti avevo anche spiegato che il numero di bracciate in sé e per sé non significa nulla e che valutare esclusivamente numero senza tenere conto delle circostanze in cui si nuota non ha nessuna utilità e non certamente un metro di valutazione minimamente attendibile, ma non temo che tu non abbia capito sad

vabbé ti rispiego tutto una volta per tutte
1) se provi a confrontare una gara sui 50m sl e i 1500m noterai che le tecniche usate dagli atleti sono enormente differenti, come il sole e la luna, così come saranno differenti il numero di bracciate.
è evidente che nei 50 si che è una gara di velocità (così come i 100, 200) faranno molte molte più bracciate che nei 1500.
se usassimo il tuo metro di giudizio dovremmo decretare che i 50isti sono degli scarsoni perché impiegano 10/15 bracciate in più mentre i 1500isti sono dei fenomeni perché hanno una nuotata più lunga.
sbagliato. la tecnica di nuotata è influenzata da diversi fattori fra cui la velocità, l'impegno metabolico, la distanza e compagnia contando. in particolare ciò che vengono modulate sono l'ampiezza e la frequenza.
più la distanza è corta, più si va veloce, maggiore sarà la frequenza di bracciata, quindi il numero finale di bracciate aumenta. nel caso opposto le bracciate saranno più ampie, si privilegierà lo scivolamente e quindi il numero di bracciate diminuisce.
gli agonisti lavorano tantissimo su questi due aspetti al fine di trovare il giusto compromesso fra le due in modo da ottimizzare il tempo finale.
per questo motivo paragonare due nuotate che per decine di ragioni sono diversissime fra loro non ha alcun senso. : non ha senso paragonare i 50 con i 1500, i 50 con i 200 così come non ha alcun senso paragonare le tue 45 bracciate fatte a velocità di crociera alla massima ampiezza con le 35 bracciate della pellegrini che sta nuotando a fuoco i 200m.

2) il tempo finale. come ti dissi qualche giorno fà, il numero di bracciate va valutato anche in relazione al tempo impiegato a coprire la distanza,a parità di andatura

esempio 1: tizio, nuotando piano, riesce a fare 20 bracciate su 25m in 20 secondi. poi un bel giorno decide di fare
esempio 2: tizio aumenta al massimo l'ampiezza e scende a 14 bracciate, ma impiega la bellezza di 30 secondi
esempio 3: tizio, sempre nuotando piano,  fa 21 bracciate, ma finisce la vasca in 18 secondi

secondo te quale sarà il test più efficiente?? ma è naturale, è certamente il terzo, infatti, seppur aumentando leggermente la frequenza, impiega ben 2 secondi in meno (ovviamente a parità di andatura e sforzo altrimenti il test non ha senso).
e questa è la dimostrazione che il numero di bracciate in sé e per sé non significa nulla perché non è un valore assoluto e meno ne fai e più sei bravo. va valutato nel contesto.

quindi in definitiva, diminuire le bracciate va bene se diminuisce il tempo. diminuire le bracciate va bene se il tempo rimane più o meno lo stesso e si fa più o meno la stessa fatica. invece non va bene se aumenta il tempo o se è energeticamente troppo costoso.


3) prendo ad esempio concreto l'ultimo video
certamente il ragazzino fa 52 bracciate, ma vira in 29 alto e chiude in 62.
se seguissi il tuo esempio tu fai dovresti chiudere i 100 in circa 1 minuto e invece suppongo che non è così perché, ripeto, paragonare due nuotate in contesti diversi non ha nessun fondamento logico.

se proprio sei curioso di sapere quanto possono fare in valori assolutamente, sappi che se i campioni (pellegrini, thorpe, lochte, phelps, franklin, ecc) nuotassero tranquilli e lunghi, sono certo che in vasca lunga farebbero i 50m fra le 20 e le 23 bracciate e in vasca corta ancora meno.

Anzitutto non ho messo video di gente che fa i 1500 ma di gente che fa essenzialmente i 200, vabbè togli quello dei 400; 200 è la stessa distanza che faccio io quando prendo i tempi. MI ricordavo benissimo del discorso che avevi fatto e non avevi bisogno di ripeterlo, non sono scemo. Non ho mai detto di prendere i valori che ho fornito alla lettera, ma era per avere una idea globale. E' chiaro che se uno fa 50 metri farà delle bracciate in più di uno che fa i 400, ma dai video che ho visto e che ti ho linkato, puoi fare il conto e vedrai che si tratta di una differenza minima, 2-3 bracciate forse. 
http://www.youtube.com/watch?v=qhMWpsZ3G9A   qui ad esempio sono i 1500, il numero di bracciate dovrebbe calare nettamente secondo quello che dici, dovendo privilegiare lo scivolamento etc, invece io conto sempre le solite 37-38 bracciate, come la pellegrini che fa i 200, come mai?  il tuo discorso secondo me può valere solo per degli estremi opposti, es appunto uno che va in massimo allungo e sfrutta tutto lo scivolamento, ma non ho mai parlato di questo caso, ed all'opposto uno che fa i 50 metri. Per tutti i casi intermedi secondo me la bracciata è la stessa, essendo il movimento ideale che massimizza efficenza rispetto a consumo, del campione, quello e non un altro; varia la frequenza, non la bracciata, e non quindi la distanza che percorri con la singola bracciata, quindi sostanzialmente, al di là di piccolissime differenze, il numero è lo stesso.    Forse non hai guardato bene i video, ad ogni modo la verifica è facile, basta che conti le bracciate della Pellegrini che fa i 200 e quelle della Filippi che fa i 1500 nel video e vedrai che, al di là di impegni metabolici e cazzi vari, il numero è quello, ed è 37-38 bracciate, guarda caso. e mi pare che i 200 ed i 1500 siano gare abbastanza in antitesi come tipologia, per dedurne che il valore è quello QUASI sempre.   Io stesso ho fatto la prova con me, ed ho visto che tra quando faccio i 50 metri al massimo, e quando faccio i 200 allungando e dimenticandomi del tempo, non c'è tutta questa differenza...magari nel primo caso faccio 52, nel secondo 46, ma perchè nei 50 punto tutto sulla frequenza e mi dimentico dello stile e probabilmente neanche finisco le bracciate. Altrimenti il numero è quello e sono sicuro che se facessi ipoteticamente i 1500 metri, se dovessi arrivare in fondo, mi aggirerei sempre sulle 45.   Chiaramente non ho mai parlato di tempistica, in quanto so benissimo di non essere allenato, motivo per cui non posso mantenere una frequenza elevata per più di pochi secondi se non spompandomi del tutto e quindi non posso fare tempi benchè minimamente decenti, probabilmente farei i 100 metri in 1 minuto e 20-25 considerando di fare un buon tuffo che non so neanche fare e considerando una buona virata, ma io parlavo solo delle bracciate, ed in termini approssimativi, per capire se il mio stile è molto sbagliato, poco sbagliato o cosa.  Ad ogni modo sei tu che non mi hai capito, io non ho mai parlato del massimo numero teorico di bracciate che si può fare in 50 metri facendo grandi scivolate, parlo dell'andamento da crocera (anzi per voler puntualizzare i miei 200 al mio massimo contro i 200 della pellegrini al suo massimo), e lì, dati o video alla mano, i numeri son quelli, a quanto pare: le bracciate sono meno, certo, ma non così tante in meno,  poi ovvio per i tempi non ne parliamo neanche, non è che il mio scopo è confrontarmi coi campioni, quanto capire se la mia bracciata funziona e fino a che punto, se devo fare corsi di perfezionamento oppure mi serve solo dell'allenamento.

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35 (modificato da andrew881 01-07-2013 22:05:10)

Re: senso di affanno

nuotix ha scritto:
andrew881 ha scritto:

Ora, io ne faccio, se cerco di allungare bene, sulle 44 per 50 metri (senza tuffo), almeno secondo il mio orologio arena, ma dovrebbero essere conteggi giusti

a parte che, si vuole essere sicuri al 100%, le bracciate si contano a mente e non con i computerini.

andrew881 ha scritto:

Cioè, io avevo detto di farne sulle 45-50 e mi è stato detto che è un numero spropositato

no.
tu avevi posto la questione in modo completamente diverso da così.
avevi scritto che facevi più di 250 bracciate sui 200m (che significa fare più di 31 bracciate sui 25m, 62 sui 50m) e poi in un secondo momento hai detto che fai 238 bracciate (ovvero 29 circa su 25m e quasi 60 sui 50m)

quindi i dati che hai fornito sono incongruenti perché sui 50m o fai 45 bracciate circa e ne fai 60 circa

Allora non ti ho dato dati falsi, ti ho dato i valori che registro sull'orologio arena, di cui mi fido abbastanza, volta per volta. Posso pure contare a mente, certo, ma non l'ho mai fatto avendo appunto il computerino come dici te. I valori sui 200 secondo me sono meno affidabili di quelli presi sui 50 ad un andamento normale, perchè risentono del fatto che non mi tuffo e che spesso non faccio neanche la virata, e lì son tutte bracciate in più. POi non so neanche quando ti riportai quel valore, magari non mi ero riscaldato bene, oppure prima avevo fatto degli sprint e mi ero stancato, non so. Quindi dimentichiamo i valori che ti ho dato, anche se sinceramente mai mi risulta di aver mai fatto, neanche appena cominciato, 60 bracciate per 50 metri, ma credo 55 massimo: io sui 50 metri faccio, ad una andatura da crocera, senza allungarmi a molla o lasciarmi trascinare per intendersi, 46 bracciate, se faccio uno sprint metti qualcosa in più, tipo 50, ma non è detto. E non è neanche detto che se cerco di allungare ne faccio di meno di quando faccio lo sprint, almeno non sempre. Anche per questo il tuo discorso non mi torna. Se poi mi allungo al massimo, e faccio una pausa tra una bracciata e l'altra per sfruttare lo scivolamente, penso che potrei scendere pure sotto le 40, ma non ho mai neanche provato a farlo, quindi non te lo so dire. QUando dicevo che ne faccio 40-42 allungandomi al mio massimo, intendevo sempre però con una nuotata normale e con una bracciata continuativa.
Sinceramente ho i miei dubbi che la Pellegrini possa fare una vasca da 50 con 20 bracciate, cioè la metà di quelle che fa in gara...o almeno, se non vedo non credo.

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36

Re: senso di affanno

andrew881 ha scritto:

Sinceramente ho i miei dubbi che la Pellegrini possa fare una vasca da 50 con 20 bracciate, cioè la metà di quelle che fa in gara...o almeno, se non vedo non credo.

La Pellegrini non so, ma sei anni fa ho visto con i miei occhi Rosolino fare una vasca da 25 in 12 bracciate. Quindi ci credo.

Lascia perdere i computerini. E' così difficile fare un 100/200 contando le bracciate ogni vasca?

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37

Re: senso di affanno

Io non ho mai paragonato i 200 con i 1500, bensì la gara più veloce con la più lunga del mezzo fondo in piscina (e l’esempio delle 10/15 bracciate di differenza l’ho fatto in base alle prestazioni di alcuni miei amici, non di campioni)

Ma il succo del discorso non cambia: paragonare le nuotate di due gare diverse nelle quali lo sforzo viene distribuito in maniera totalmente diversa (altro che "cazzi vari" come dici tu) seppur il target metabolico sia il medesimo (vo2max) non ha alcun senso.
Infatti ciò che spariglia le carte non è il numero delle bracciate (che non è assoluto, che varia da atleta ad atleta), bensì i “passaggi”: ad occhio e croce fra il passaggio ai 100 di un 200ista  e quello ai 100 di un mezzofondista ballano fra i 5 secondi e i 7 secondi……..insomma è come paragonare le mele con le pere.
Del resto basta vedere i video per rendersi conto che le due nuotate sono diversissime fra loro. Che poi facciano il medesimo numero di bracciate, conta molto relativamente. Ergo il confronto non può sussistere.
Semmai ha più senso paragonare il numero di bracciate fra due atleti che fanno la stessa distanza.

E per il resto confermo tutto quanto detto in precedenza

Cmq 45 bracciate di per sé non è da buttare. Potrebbe essere una basa da cui partire.
Ma se è vero ciò che hai scritto cioè che nuotando ad andatura “standard” (aerobica) i 200m li chiudi in 5 minuti, allora la diagnosi non può che essere quella che ti è già stata fornita: ambientamento

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38

Re: senso di affanno

andrew881 ha scritto:

probabilmente farei i 100 metri in 1 minuto e 20-25 considerando di fare un buon tuffo che non so neanche fare e considerando una buona virata, ma io parlavo solo delle bracciate, ed in termini approssimativi

Poco su hai detto

andrew881 ha scritto:

ho ricontrollato inoltre i tempi di quando vado col mio ritmo standard, da crocera, e ci metto 5 minuti per 200 metri, con 238 bracciate....(stendiamo un velo pietoso). Vuol dire che di norma vado a 1 minuto e 15 a stile libero per una vasca da 50 metri..

Che su un 100 fa 2'30". Togliere un minuto su un 100 stile significa quasi raddoppiare la velocità. Mi sembra francamente impossibile.

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Re: senso di affanno

Beorn ha scritto:
andrew881 ha scritto:

probabilmente farei i 100 metri in 1 minuto e 20-25 considerando di fare un buon tuffo che non so neanche fare e considerando una buona virata, ma io parlavo solo delle bracciate, ed in termini approssimativi

Poco su hai detto

andrew881 ha scritto:

ho ricontrollato inoltre i tempi di quando vado col mio ritmo standard, da crocera, e ci metto 5 minuti per 200 metri, con 238 bracciate....(stendiamo un velo pietoso). Vuol dire che di norma vado a 1 minuto e 15 a stile libero per una vasca da 50 metri..

Che su un 100 fa 2'30". Togliere un minuto su un 100 stile significa quasi raddoppiare la velocità. Mi sembra francamente impossibile.

no, forse non hai capito, quella dei 5 minuti era la mia andatura da allenamento, quando magari già sono stanco, ovvero lento, senza neanche fare le virate, magari mi fermo 5 secondi a bordo vasca per riprendere fiato....ok? se fossi in gara ovviamente andrei più veloce, darei il massimo, quei valori che ho scritto sono da considerare in modo molto relativo, ho solo riletto i parziali dell'orologio, non mi ricordo come li avevo presi, magari mi ero fermato e l'orologio continuava ad andare, è possibile. Ok quando mi alleno spesso faccio un minuto per vasca, ma perchè ultimamente mi stavo concentrando sullo stile e cercavo di allungare e rallentare le bracciate, raramente faccio degli sprint, anche perchè per ora mi sembra inutile, ma quando li faccio faccio tempi migliori, di certo non 5 minuti per 200 metri, via, e più sui 45 secondi per 50 metri (ora sto dicendo per quanto mi ricordo vagamente), SENZA tuffo (quindi togli altri 2-3 secondi minimo), che sarebbero 1 e 30 per 100 metri, ma se consideri una buona virata, 1 e 25. Sono un principiante ma considera che tutti quelli che mi hanno visto -ok non nuotatori, però un minimo di occhio ce l'hanno tutti- hanno sempre detto che avevo un ottimo stile, e pure il mio istruttore oltre a farmi fare esercizi più duri separatamente dagli altri mi aveva anche proposto di entrare in una squadra, quindi proprio schifo schifo non devo essere.

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Re: senso di affanno

andrew881 ha scritto:

no, forse non hai capito,

Capisco ciò che scrivi.

Comunque... E' così difficile fare una semplice prova, invece di dare ogni volta numeri diversi...??

Ti fai un 100 sciolto e conti le bracciate.
Ti riposi  e fai un 100 stile a palla.
Ci dai tempi e numero di bracciate contate a mente e così ci capiamo tutti.

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Re: senso di affanno

nuotix ha scritto:

Io non ho mai paragonato i 200 con i 1500, bensì la gara più veloce con la più lunga del mezzo fondo in piscina (e l’esempio delle 10/15 bracciate di differenza l’ho fatto in base alle prestazioni di alcuni miei amici, non di campioni)

Ma il succo del discorso non cambia: paragonare le nuotate di due gare diverse nelle quali lo sforzo viene distribuito in maniera totalmente diversa (altro che "cazzi vari" come dici tu) seppur il target metabolico sia il medesimo (vo2max) non ha alcun senso.
Infatti ciò che spariglia le carte non è il numero delle bracciate (che non è assoluto, che varia da atleta ad atleta), bensì i “passaggi”: ad occhio e croce fra il passaggio ai 100 di un 200ista  e quello ai 100 di un mezzofondista ballano fra i 5 secondi e i 7 secondi……..insomma è come paragonare le mele con le pere.
Del resto basta vedere i video per rendersi conto che le due nuotate sono diversissime fra loro. Che poi facciano il medesimo numero di bracciate, conta molto relativamente. Ergo il confronto non può sussistere.
Semmai ha più senso paragonare il numero di bracciate fra due atleti che fanno la stessa distanza.

E per il resto confermo tutto quanto detto in precedenza

Cmq 45 bracciate di per sé non è da buttare. Potrebbe essere una basa da cui partire.
Ma se è vero ciò che hai scritto cioè che nuotando ad andatura “standard” (aerobica) i 200m li chiudi in 5 minuti, allora la diagnosi non può che essere quella che ti è già stata fornita: ambientamento

no, allora, ripeto per l'ennesima volta, quei dati li ho presi così, senza controllare, me li son trovati sull'orologio, non mi ricordo se mi ero fermato, se nuotavo lento, veloce, a rana, ok? quindi lasciamoli perdere. Anzi, so per certo che nuotando parecchio lento, in allungo, metto circa un minuto per vasca, di questo sono certo, quindi al massimo sarebbero 4 minuti, senza tuffo o virate, per 200 metri, ed andando ad una andatura molto blanda pure per me. Poi per l'ambientamento ci sta che mi manchi qualcosa, ma non credo in modo così atroce come pensate. PIù che corsi di base dovrei fare perfezionamento, semmai, quello sì. Alla fine nuoto fin da piccolo, non è che ho iniziato ora. Comunque a me non interessava paragonare la nuotata del 100 metrista con quella del fondista, io mi stavo solo concentrando sul singolo fatto della bracciata, che dai video che ho visto su youtube, e che non credo possano mentire, pare essere, nel numero almeno, molto simile in gare molto diverse...da qui stavo confrontando questo numero di bracciate x che avevo trovato col numero y che faccio io, ed osservavo come stranamente, pur ritenendomi io per primo un principiante, se la matematica non è un'opinione, non ci fosse tanta differenza. Fai te: 44 contro 37 (finale dei 200 metri femminili); ma io ho una battuta di gambe quasi inesistente, mentre nelle gare spingono parecchio, quindi credo che, a parità di battuta di gambe o in assenza di questa, il divario verrebbe ad assottigliarsi ulteriormente. Questo solo per dire che il movimento alla fine non devo sbagliarlo del tutto, se alla fine l'effetto propulsivo, in metri, è simile a quello di atleti internazionali. Tutto qui, non mi intendo di Vo2 max ed altre nozioni specifiche, quindi non posso esprimermi in quel senso.

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42 (modificato da andrew881 01-07-2013 23:23:45)

Re: senso di affanno

Beorn ha scritto:
andrew881 ha scritto:

no, forse non hai capito,

Capisco ciò che scrivi.

Comunque... E' così difficile fare una semplice prova, invece di dare ogni volta numeri diversi...??

Ti fai un 100 sciolto e conti le bracciate.
Ti riposi  e fai un 100 stile a palla.
Ci dai tempi e numero di bracciate contate a mente e così ci capiamo tutti.

ok domani vedo di farlo.

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43 (modificato da Lawliet 01-07-2013 23:35:11)

Re: senso di affanno

Fai ciò che ha scritto Beorn, oppure se hai la possibilità di farti un video è meglio.

Comunque come si può paragonare queste "ampiezze" con i professioni e o assoluti? E poi dobbiamo parlare solo di quante bracciate facciamo?

Io nuoto rilassato ne faccio 15-16 per ogni 25, quando mi stanco verso fine allenamento raggiungo le 18-20 bracciate. Ma se devo allungarmi andando pianissimo arrivo anche a 10 ma ci metto tanti secondi per arrivare alla fine della vasca.
E quando vado forte ai 50 non li ho mai contati perchè mi perdo, e faccio sicuramente oltre 40 bracciate.

Secondo me ti stai "fissando" su un punto sbagliato..la differenza o meglio.. è pensare all'acqua che tiri.. che spingi. TU potrai fare anche 16 bracciate allungandoti quando vuoi, ma se non hai una buona presa o spinta non serve a nulla. Ovviamente per avere questa minima tecnica, ci vuole allenamento esercizi e soprattutto un allenatore/istruttori che ti guardi

E' un mio pensiero.. non so se sia giusto o no, ma queste cose me ne accorgo quando faccio gli allenamenti prima le serie da 50 poi a salire alle serie da 200-400.

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44 (modificato da andrew881 01-07-2013 23:48:55)

Re: senso di affanno

Lawliet ha scritto:

Io nuoto rilassato ne faccio 15-16 per ogni 25, quando mi stanco verso fine allenamento raggiungo le 18-20 bracciate. Ma se devo allungarmi andando pianissimo arrivo anche a 10 ma ci metto tanti secondi per arrivare alla fine della vasca.
E quando vado forte ai 50 non li ho mai contati perchè mi perdo, e faccio sicuramente oltre 40 bracciate.

io ne faccio 50 sui 50 tirati

comunque secondo me il numero delle bracciate che fai non è un dettaglio, in quanto se fai poche bracciate per forza vuol dire che hai una buona presa/spinta etc, perchè l'unico modo per fare poche bracciate è fare molto spazio con ogni bracciata, e non lo fai di certo se hai un pessimo stile. QUindi sempre secondo me, se c'è da guardare un valore per capire, senza vedere, che stile hai, non c'è niente di meglio del numero di bracciate. Lo so che mettere il video sarebbe l'ideale, ma se non trovo chi viene a farmelo è dura. Però sto continuando ad insistere con mia sorella, speriamo..almeno darei un senso al galaxy s4 active (sperando sia davvero waterproof).

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45 (modificato da Cirone Furioso 01-07-2013 23:59:43)

Re: senso di affanno

Lawliet ha scritto:

Comunque come si può paragonare queste "ampiezze" con i professioni e o assoluti? E poi dobbiamo parlare solo di quante bracciate facciamo?

Ero indeciso se scriverti anch'io che penso la stessa cosa.

In un altro post, mi fu spiegato che in effetti l'unico punto di riferimento sensato per capire se stiamo facendo della strada o se annaspiamo in acqua, è contare le bracciate, però forse ci si sta impuntando un po' troppo...

È un parametro, certo è significativo: ma non è l'obbiettivo da raggiungere.

Intendo dire che il numero di bracciate ti può dire appunto se nuoti efficientemente, quindi ha senso (correggetemi se sbaglio) analizzarlo, ma quanti metri percorri con tot bracciate dipende da tutta la nuotata, non solo da quello che fai con le braccia.

@nuotix: proverò a fare quello che mi suggerisci, ma, se mi consentite questo piccolo excursus personale, la mia situazione dipende e da un'acquaticità che ha ancora tantissimissimo margine di miglioramento, ma anche dalla mia scarsa attitudine a "soffrire" e a razionalizzare il budget di sforzo da gestire per ottenere un certo risultato. Sebbene nel complesso credo di non nuotare proprio cagnescamente.
Prova credo ne sia che sulle ripetute lunghe prendo un sacco di metri dai miei compagni di corsia, ma su uno scatto breve credo di poter dire che vado più forte io: proprio l'altra sera abbiam fatto una piccola "gara", e su 25 metri gliene ho dati credo quasi due.
Va detto che si trattava di una donna: non per fare un discorso sessista (....... me ne scampi), ma leggevo nel forum che generalmente i maschi viaggiano più delle femmine.
Ribadisco anche che, al di là di queste considerazioni che per il mio caso lasciano un po' il tempo che trovano, il mio obbiettivo è ancora riuscire a nuotare a stile "come se camminassi".

Passo e chiudo.

The ice caps are melting, Leonard.
In the future, swimming isn't going to be optional.

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Re: senso di affanno

Cirone Furioso ha scritto:
Lawliet ha scritto:

Comunque come si può paragonare queste "ampiezze" con i professioni e o assoluti? E poi dobbiamo parlare solo di quante bracciate facciamo?

Ero indeciso se scriverti anch'io che penso la stessa cosa.

In un altro post, mi fu spiegato che in effetti l'unico punto di riferimento sensato per capire se stiamo facendo della strada o se annaspiamo in acqua, è contare le bracciate, però forse ci si sta impuntando un po' troppo...

secondo me serve come criterio generale, che per esempio però non considera se tu quella bracciata la fai sciolta o mettendoci l'anima a parità di risultato in propulsione. Ad esempio (per come penso di nuotare io) magari ho un assetto delle gambe sbagliato che mi peggiora la resistenza, però metto più forza nelle braccia e compenso, a costo di fare più fatica. Ma non potendo contare la fatica che fai (a meno di usare un cardiofrequenzimetro forse, ma non so) ti puoi solo basare sulle bracciate alla fine.

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47 (modificato da Cirone Furioso 02-07-2013 00:15:01)

Re: senso di affanno

Ci siamo accavallati sulle risposte perché ho fatto un "Modifica".

In effetti è proprio quello che intendevo io; e per quello che vale (ma personalmente credo che valga) e proprio quello che mi ha spiegato Stefano.

Voglio tornare al discorso principale del topic: se ti interessasse fare un certo tempo su una certa distanza, vale il discorso di Nuotix quando fa il raffronto sui 50, 100, 200 metri.

Ma se la priorità è capire perché fai così tanta fatica, bè, sì, contare le bracciate ti può dare indicazione del fatto che la tua nuotata non è proficua.

Ma quanto spingi con le braccia è solo uno degli aspetti. Anzi, se uno desidera percorrere tanti metri ottimizzando lo sforzo, direi che tanto dovrebbe curare lo scivolamento (intendo scivolamento + galleggiamento = senso dell'equilibrio in acqua) e la coordinazione dell'azione gambe/braccia.

Il che non vuol dire semplicemente tenere lo stesso ritmo fra gambe e braccia: significa sentire l'inerzia e l'equilibrio sia con le braccia che con le gambe, e fare in modo che le due azioni non si "contraddicano", ma anzi si inneschino efficacemente l'una sull'altra.

Ovviamente poi non stiamo ancora parlando della respirazione, aspetto che potrebbe diventare cruciale per non creare disturbo allo scivolamento, all'idrodinamicità della nuotata.

E inoltre, escludendo che tu in effetti sotto sotto non sia un pelandrone come il sottoscritto... smile

The ice caps are melting, Leonard.
In the future, swimming isn't going to be optional.

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48

Re: senso di affanno

@andrew881
io non voglio convincere nessuno.
dico solo ciò che so e ciò che so l'ho ribadito più volte e continua a valere.
chiaro non ti ho mai visto nuotare e nelle mie valutazione che per forza di cose sono molto parziali mi baso a ciò che scrivi. ma fare i 50 a stecca in 50 secondi e nuotare i 50 piano in poco più di 1 minuto sono indicatori abbastanza chiari.

se poi vuoi vivere nell'illusione che hai bisogno solo di un perfezionamento, che fra le tue 44 bracciate e le 38 delle pellegrini in una gara in fondo in fondo non c'è poi chissà quale differenza (ammazza!!!!), bé fai pure, non sarò certo io ad impedirtelo
ovviamente nessuno ti fa la multa, sei libero di fare come credi, ma non ha nessun fondamento né logico né tecnico, almeno fra chi di nuoto ne mastica veramente s'intende

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49 (modificato da andrew881 02-07-2013 11:06:17)

Re: senso di affanno

nuotix ha scritto:

@andrew881
io non voglio convincere nessuno.
dico solo ciò che so e ciò che so l'ho ribadito più volte e continua a valere.
chiaro non ti ho mai visto nuotare e nelle mie valutazione che per forza di cose sono molto parziali mi baso a ciò che scrivi. ma fare i 50 a stecca in 50 secondi e nuotare i 50 piano in poco più di 1 minuto sono indicatori abbastanza chiari.

se poi vuoi vivere nell'illusione che hai bisogno solo di un perfezionamento, che fra le tue 44 bracciate e le 38 delle pellegrini in una gara in fondo in fondo non c'è poi chissà quale differenza (ammazza!!!!), bé fai pure, non sarò certo io ad impedirtelo
ovviamente nessuno ti fa la multa, sei libero di fare come credi, ma non ha nessun fondamento né logico né tecnico, almeno fra chi di nuoto ne mastica veramente s'intende

non ho mai detto che faccio i 50 a stecca in 50 secondi, e poi non consideri che non faccio il tuffo. Poi di cosa mi vorresti convincere scusa? sulla necessità di un corso concordo pure io, ma adesso non me lo posso permettere, come impegno. In futuro vedrò.   
AH, accetto la tua opinione, comunque sul fatto che io necessitassi di un corso di perfezionamento e non di un corso di base, me lo disse espressamente il mio ex istruttore, ora che ci penso. Quindi perlomeno saremmo in due ad illuderci, di cui uno (credo) con qualifica professionale Fin.
Non ho mai detto che nuoto come la Pellegrini, sarei un coglione ed un illuso a crederlo, ho solo detto che, numeri alla mano, non c'era una differenza ABISSALE, limitatamente al numero delle bracciate, che è un dato di fatto e non una mia idea.

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50

Re: senso di affanno

1)

andrew881 ha scritto:

non ho mai detto che faccio i 50 a stecca in 50 secondi

veramente lo hai detto due volte
uno poco più su:

andrew881 ha scritto:

io ne faccio 50 sui 50 tirati

e due: https://www.nuotomania.it/public/forum/upload/viewtopic.php?id=3293

2)

andrew881 ha scritto:

comunque sul fatto che io necessitassi di un corso di perfezionamento e non di un corso di base

veramente io sono convinto del contrario anche se non ne ho la certezza perché non ti abbiamo mai visto

3)

andrew881 ha scritto:

Non ho mai detto che nuoto come la Pellegrini, sarei un coglione ed un illuso a crederlo, ho solo detto che, numeri alla mano, non c'era una differenza ABISSALE, limitatamente al numero delle bracciate, che è un dato di fatto e non una mia idea.

non ho mai detto che hai detto che nuoti come la pellegrini
ho detto che paragonare le mele con le pere non ha significato ed su questo che mi ero dilungato.

ma faccio una cosa, seguo il tuoragionamento: tu dici che non c'è una differenza abissale fra 45 e 38. ammettendo che due nuotano alla stessa andatura, contrariamente a quanto pensi, una differenza di 6/7 bracciate è mooooolto rilevante (figuariamoci fra due che nuotano con passi differenti).

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