Non mollare tabs!
Non dare sempre la "colpa" dei tuoi dubbi all'istruttore, pensa positivo!
Alla fine, non è che un istruttore ti dice la ricetta per nuotare. Capisco che possa sembrare la predica buddista, ma nuotare è una cosa che prima di tutto deve imparare il tuo corpo!
L'istruttore ha il compito di impartirti gli esercizi adeguati a stimolare il più possibile le tue sensibilità, ma sarai tu a imparare a nuotare.
È difficile, ma tutt'altro che impossibile.
Il consiglio di Marina ha senso: voglio dire, se un esercizio ti mette molto in difficoltà, trova la maniera di fare un passo indietro e provare cose più semplici, che ti facciano divertire e sentire a tuo agio.
Non sottovalutare il fatto che tante volte alcune cose non riesci a farle perché non hai ancora avuto modo di costruire i requisiti fisiologici. Voglio dire che magari una certa cosa non riesci a farla perché alcuni dei muscoli che ti servono per farla bene sono un po' addormentati; è normalissimo!
Ad esempio, il fatto di poter usare bene le gambe presuppone anche che tu riesca tenerti bello diritto con il tronco, cosa che richiede un certo lavorìo dei muscoli lombari e degli addominali.
Oppure una scarsa flessibilità della caviglia potrebbe darti poca sensibilità sui piedi.
Mi permetto di darti un suggerimento diverso da quello di Marina: quando usi le gambe, non pensare alle punte dei piedi. Tu pensa alle ginocchia, ossia muovi le gambe su e giù come se avessi solo i femori. Fai delle prove nuotando solo gambe stando su un fianco, e poi sull'altro, un braccio su e uno giù. Fai quanti metri ti senti di fare, non voler finire a tutti i costi una vasca se non riesci.
Credo che sia un modo ottimo per capire se stai effettivamente disteso con tutto il corpo, o se tendi a rannicchiarti e a irrigidirti un po'.
The ice caps are melting, Leonard.
In the future, swimming isn't going to be optional.