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Re: un altro "vecchietto"

La spalla non si muove!

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di marina sito web

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Re: un altro "vecchietto"

ma le bolle sotto ti vengono in modo rilassato? prendere aria, abbassarsi sulle gambe e buttare fuori l'aria...buona parte quasi tutta ma senza arrivare a un senso di fastidio direi... e poi salire e prendere aria di nuovo? senza fare iperventilazione... semplicemente respiri  e poi scendi e butti fuori, bocca, naso, entrambi. come meglio ti viene. credo sia la cosa fondamentale sentirsi a proprio agio. Poi da li magari si passa distesi... Ma non sono un istruttore...io propongo cosi' a spanne quello che farei..
E poi scivolamenti, e poi infine inziare con la respirazione di lato. Mi pare un po' presto visto gli interrogativi che poni...ma cedo il passo agli istruttori veri..

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78

Re: un altro "vecchietto"

tabs78 ti rispondo qui: https://www.nuotomania.it/public/forum/upload/viewtopic.php?id=586&p=7

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79

Re: un altro "vecchietto"

Io non so se postare qui o di là ma visto che mi state seguendo in questa mission impossible dall'inizio provo a continuare qui.
Riassunto lezione
4 vasche gambe tavoletta
4 tavoletta respirazione frontale
4 con  manubrio respirazione frontale
4 manubrio respirazione laterale
2 manubrio bracciata
6 dorso gambe

Gli esercizi con manubrio non mi sono riusciti ma onestamente anche con tavoletta avrei fatto due respirazioni e poi avrei dovuto fermarmi.

In tutto ciò le mie riflessioni sono due..la prima di amarezza perché venerdì saranno due mesi e sono anvora a questo punto. La seconda è che avrò scoperto l'acqua calda ma ho capito il problema: il braccio disteso e la spalla vanno giù e quindi quando giro la testa metà bocca resta in acqua e bevo anziché prendere aria.
Naturalmente sto provando a tenere alto il braccio e a rilassarmi ma siamo sempre allo stesso punto.
Il morale è a zero, voi che esercizi mi fareste fare?

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80

Re: un altro "vecchietto"

Per prima cosa molla la tavoletta e il manubrio.

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Re: un altro "vecchietto"

pero' io mi chiedo. perchè tutta questa fretta di arrivare a degli obiettivi ? io punterei di piu' sul piacere di stare in acqua. Non dico di farci le terme. Pero' traspare una certa poca tranquillità ... stare in acqua è bello. quando lo scopri la prendi con piu' filosofia..

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82

Re: un altro "vecchietto"

La fretta se così sembra può essere data dal fatto che tra i motivi che mi hanno spinto al nuoto c' è una necessità fisica.

La parte divertente sta anche nel riuscire a far qualcosa ognitanto. Capisco le difficoltà della respirazione laterale ma ad esempio le ultime vasche le faccio a dorso e in un mese non mi sono stati fatti appunti e quindi non capisco perché dirmi di farlo solo gambe giusto perché ho provato due bracciate ognitanto. .bracciate che mi erano state fatte provare dall'istruttore qualche lezione prima. Cavolo accetto qualunque critica ma se per un mese faccio lo stesso esercizio senza correzioni mi annoio anche non sapendo in cosa migliorarlo.

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83

Re: un altro "vecchietto"

Piccolo aggiornamento.
È vero vado a rilento, però stasera ho fatto mezza vasca alla volta a stile, totale 6..mille errori etc ma sicuramente un piccolo miglioramento e quindi ognitanto una parola di incoraggiamento farebbe bene e invece mi ha detto che sono tre mesi che vengo e che ormai dovrei trovarmi a mio agio in acqua..Vabbè che sono 9 settimane ma mi sarebbe servita una parola diversa. .e di sicuro non mi rilasso sapendo che chiunque dopo tante lezioni sarebbe più avanti di me

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Re: un altro "vecchietto"

Bè, certo non è stato un genio della psicologia, il tuo istruttore.
Non credo di dire una fesseria, se dico che è una buona idea gratificare i miglioramenti.

D'altra parte, secondo me 3 mesi sono pochi per sentirsi a proprio agio in acqua, ma lì forse bisognerebbe capire cosa si intende con "sentirsi a proprio agio".

Riguardo agli errori: non ci sono errori in fase di apprendimento. In fase di apprendimento ci sono tentativi ed esperienze.
L'unico errore è non provarci nemmeno.

Vai così che vai bene, ti stai costruendo un piccolo grande tesoro, con questa esperienza.

The ice caps are melting, Leonard.
In the future, swimming isn't going to be optional.

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85

Re: un altro "vecchietto"

Grazie.
Errori...beh una delle due braccia non fa tutto il movimento, la testa la alzo durante la rotazione, le gambe me le dimentico..tutto vero ma il problema è la respirazione, lui pensa che abbia paura ma se è paura è inconscia..non sono rigido per timore di affogare ma perché penso a tutte le cose da coordinare e respiro male andando in affanno. Si arrabbiato perché ho fatto una vasca respirando ogni 4 bracciate anziché due..a parte che è stato istintivo ma non dovendo preoccuparmi di respirare frequentemente sono riuscito a concentrarmi sul resto.

Bah, vabbé..il punto è che vista la fatica fatta finora riuscire a fare una mezza vasca sexa attrezzi e con respirazione per me era da incoraggiare, pazienza..spero solo che lui non mi agiti più di quanto sono, anche perché sta diventando spiacevole alla fine di ogni vasca sentirsi dire che sono troppo agitato e che devo stare più tranquillo..non dico zero ma magari ogni tre o quattro, giusto per vedere se la terapia opposta da i suoi frutti

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86 (modificato da tabs78 11-12-2013 13:23:02)

Re: un altro "vecchietto"

riprendendo alcuni consigli di cirone mi sono messo davanti a uno specchio simulando la bracciata.
ora una cosa è balzata agli occhi, il braccio sinistro non riesce a fare il movimento nemmeno fuori dall'acqua, la spalla è completamente priva di mobilità, tant'è che in acqua come dice l'istruttore sembro un gatto(nel senso negativo) ma fuori dove non ci sono ansia e acqua il braccio si allarga per fare il movimento. questo allargarsi l'ho visto fare ad altri(marcato come errore) però loro sono in acqua!

secondo problema: inizio a pensare di aver problemi fisici perchè un conto è non aver fiato perchè faccio male la respirazione e un conto è facendo rampe di scale. Tenete conto che fino a un anno e mezzo fa riuscivo a fare 30/40km settimanali di corsa, poi per un problema alla schiena non ho più fatto nulla.

infine una cosa divertente: la piscina conta 5 corsie..le prime due per il corso e le altre per il libero..per il corso ci sono due istruttori. L'ultima volta non c'era l'istruttore mio, quello della prima, beh sia in acqua che negli spogliatoi tutti dicevano che si stava meglio..pure quelli della seconda corsia che hanno un altro istruttore e quelli del nuoto libero!direi che rompe un pò tanto..... big_smile

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Re: un altro "vecchietto"

Ricordati del vaporetto! Galleggia, e poi fai andare le pale, scivolando sull''acqua.
Questo è compito tuo.
Il compito del tuo istruttore sarà di descriverti quello che stai facendo, facendoti notare cosa eventualmente sbagli, e stimolare la tua motricità in modo da aggiustare i problemi.
Per le spalle, tranquillo: ci si può lavorare!
Ad esempio, proprio su questo forum, l'esercizio del bastone: afferri un bastone con le mani sufficientemente larghe, e lo porti dietro la schiena senza mollare la presa. Sufficientemente significa che devono essere larghe abbastanza da consentirti di farlo senza disarticolare la spalla...
Non è necessario che lo fai veloce!!!!!!!! Non è che se lo fai veloce, la spalla si mobilizza prima!!!! Anzi!!!!!!
Controlla il movimento, se senti troppi "scricchiolii" o degli "snap" significa che devi controllare meglio il movimento: allarga le mani e/ fallo più piano. Quando sei a tuo agio puoi stringere le mani o aumentare un poco la velocità, ma se il movimento non è pienamente sotto controllo vai male. Niente fretta!!! Pensa alla mobilità che hanno gli yogis o le persone che praticano il Tai Chi: loro fanno i loro esercizi lentissimi!!!!

Il fatto del fiato se non fai dei rilievi diagnostici ti resterà un'incognita, ma è possibile che sia una fatica psicologica.
Mi sembra di ricordare che avevi scritto che praticavi altri sport, giusto?

The ice caps are melting, Leonard.
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88

Re: un altro "vecchietto"

Proverò l'esercizio del bastone.
No altri sport no però la corsa nei mesi che lo permettono si.

Grazie del sostegno..stasera è andata come sempre..per fare una vasca devo fermarmi tre volte..l'istruttore insiste sempre che devo allungare il braccio, sarà ma se uno non fa bene la respirazione si trova in debito di ossigeno e non riesce a far nulla.
Prossima settimana saranno tre mesi..credo che essere a questo ounto sia avvilente..e sotto la media

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Re: un altro "vecchietto"

Quello della respirazione è un dato di fatto.
Ma nuotare lenti, con la stessa disinvoltura con cui si cammina, è un traguardo lontano da raggiungere; non perdere mai di vista il fatto che lo stile libero serve per muoversi in acqua, non per stare a galla!!!
Se non sei sicuro della respirazione (cosa che non è facile da assimilare bene), puoi comunque studiare la meccanica della tua nuotata regolandoti così: nuota in apnea (cioè senza prendere aria), lentamente quanto vuoi, fino a che riesci. Se riesci a percorre tutta una vasca vuol dire che vai bene, che la meccanica della tua nuotata ha un'efficienza soddisfacente.
Quando devi prendere aria, fermati se vuoi, e raggiungi il muretto come ti senti più a tuo agio.

Puoi anche fare la stessa cosa con delle progressioni, che sono sempre utilissime: parti cercando di andare veloce, e pian piano rallenti progressivamente il ritmo. E viceversa.

Un'altra cosa: le braccia remano insieme, e insieme contribuiscono all'equilibrio dell'assetto. Quindi è possibile che non riesci ad allungare il braccio perché con l'altro hai troppa fretta di recuperare, e questo ancora una volta è causato dal fatto che istintualmente cerchi di usare le braccia per tenerti a galla.
Come dire che non vedi l'ora di rivedere il tuo braccio davanti a te perché ti tranquillizza, sai che ti tiene su.
Però, in questo momento, non farti assillare troppo dalla respirazione, non credere troppo a chi ti dice guarda qui e guarda là: la respirazione comincerà a venirti quando comincerai a remare per benino, perché senza che tu te ne accorga comincerai a ruotare un po' anche le spalle, e la faccia verrà fuori quasi da sola.

Secondo me tre mesi sono niente per imparare a nuotare, e del resto sei ancora qua a parlarne e a provarci, quindi vai bene.

Io nuoto da ormai 6 anni e mezzo e mi sento ancora una specie di ferro da stiro.

Ma una domanda? Ti diverti a nuotare si o no? E se ti viene da dire di no, io non ci credo, perché alla fine continui a farlo e a parlarne con noi!!

PS: permettimi di ricordarti ancora una volta che l'esercizio del bastone e altri non sono la ricetta che farà si che tu magicamente poi nuoterai.
Nuotare è una cosa che fai tu, provando e riprovando, e non c'è l'esercizio che se lo fai, poi nuoti.

The ice caps are melting, Leonard.
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Re: un altro "vecchietto"

grazie dei consigli e dell'incoraggiamento.

non so se mi piace..so che mi piacerebbe, so che a volte durante il giorno mi immagino il movimento che devo fare poi entro in acqua faccio 10 metri e mi devo fermare.

il fatto della respirazione me lo porto però sempre dietro dall'inizio. t faccio un esempio: tavoletta e respirazioni frontali...andavo in crisi, poi ho "risolto" ma forse ho risolto male perchè la soluzione è stata prendere meno aria e fare più respirazioni, ora però non posso perchè mi serve più aria..però so che nuotare è coordinazione di vari movimenti e capisco che se fossero tutti sufficienti forse la respirazione mi riuscirebbe meglio. farò ancora due lezioni poi mi devo fermare e riprendere a gennaio..magari mi passa un pò d'ansia anche se fosse per me non staccherei

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Re: un altro "vecchietto"

Ma è necessario imparare prima a respirare ogni due o tre bracciate? Cioè a me riesce un pò meglio il tutto se faccio ogni 4..ma l'istruttore non vuole.
Diamo per scontato che pee come sono messo respirare da entrambe le parti è troppo difficile

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92

Re: un altro "vecchietto"

Io insegno sempre a 3 per evitare che poi iil lato"no" diventi un problema all'equilibrio della nuotata!

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93 (modificato da Cirone Furioso 15-12-2013 00:27:14)

Re: un altro "vecchietto"

Mi permetto di dirti la mia ancora una volta, che ancora una volta è un riportare quanto ho imparato in questo forum: uno respira quando ha bisogno.
Quando corri mica stai lì a sincronizzare quanto respiri in base ai passi.
Questo però non è tanto una questione di metodo: è quello che dovrai arrivare a fare, è un obbiettivo.

Per far sì che questo succeda, devi esercitarti su entrambe i lati, e per questo pratichiamo il nuoto respirando ogni 3, come dice Marina.
Perché così quando nuoti puoi respirare senza dover subire lo scacco di dover aspettare il lato buono per farlo.

Se la tua respirazione è ancora un po' impacciata, è possibile che succeda che riesci a muoverti bene finché non devi respirare, e poi ti incagli quando devi farlo.
Quindi in sostanza, respirando ad esempio, ogni 4/5 bracciate, percorrere tutta la vasca ti riesce meno faticoso perché riesci a fare più metri, riesci a scivolare meglio, in quanto, appunto, non hai quelle pause disturbanti dovute ai momenti in cui cerchi di prendere aria.

Però non puoi dire "ok, allora respiro ogni 5/7/9" quello che vuoi, e sono a posto, perché se dovessi trovarti a percorrere distanze più lunghe, o a sostenere sforzi più intensi, potrebbe non essere sufficiente.

Fidati di quello che ti dice l'istruttore: se una cosa ti mette in difficoltà, non spaventarti, non farti prendere dallo sconforto. Significa molto probabilmente che sei di fronte a un nervo scoperto su cui lavorare.
Se non ci fosse lì l'istruttore che ti porta a sforzarti per superarlo, non miglioreresti mai!

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Re: un altro "vecchietto"

Mi ritrovo in ciò che avete detto.
Finora non ho mai fatto di testa mia però a volte credo che il metodo sia un pò troppo limitato, intendo dire che passare molte lezioni a fare un esercizio può andar bene ma a un certo punto se l'allievo non riesce devi cercare un'altra strada per arrivare allo stesso risultato.
Senza ripetere cose già dette e annoiarvi io vedo la differenza di me come allievo a dorso e a stile..nel primo sono un normale allievo..nel secondo no. A dorso applico le correzioni che mi vengono indicate, bracciata, gambe, frequenza, bacino etc etc..nello stile è un tentativo di riuscire a far qualche metro. Comunque sto cercando di seguire i  vostri consigli anche se non con grossi risultati.

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95

Re: un altro "vecchietto"

ho notato che con tutti viene fatto lo stesso percorso di insegnamento:
respirazioni a candela
tavoletta gambe
tavoletta respirazioni frontali
tavoletta respirazioni laterali
tavoletta dorso
dorso solo gambe
manubrio respirazioni frontali
manubrio respirazioni laterali
manubrio bracciata singola
manubrio bracciata doppia
stile
dorso bracciata

tutti ma tutti i principianti fanno questa percorso nel corso dei mesi, nessun esercizio diverso o e specifico per chi ha difficoltà in un certo movimento o altro.
Sarà giusto o sbagliato non so ma vi volevo chiedere se corrisponde al programma scritto che forniscono:
1 livello
approccio acqua
immersione viso
spostamenti
cadute libere
galleggiamenti
2 livello
apnea cosciente e raccolta oggetti
ritmo respiratorio
scivolamenti
battuta gambe
avvio tuffi

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96 (modificato da tabs78 13-01-2014 15:32:52)

Re: un altro "vecchietto"

ciao sono tornato dopo le ferie a rompervi un pò!

prima cosa volevo dire a cirone che ho applicato male il suo consiglio!mi dicevi di fare il vaporetto..l'istruttore mi ha detto che sembro un mulino uffa!!!

passando alle cose serie, sono riuscito a fare una vasca senza fermarmi ma una sola perchè poi nel proseguo della lezione ho sempre avuto problemi, fatica e fiato..il fatto è che non scivolo per nulla.
Quando cerco di applicare i consigli del maestro vado anche peggio..ad esempio mi dice di allungarmi perchè non lo faccio mai e che il braccio sott'acqua deve farlo uscire dopo e invece esce subito..dice che sono agitatissimo. Vi giuro io provo a stare calmo e non ho paura di affogare è che quando provo a fare il movimento lentamente e correttamente è come se mi fermassi e affondassi come un'incudine. Perdo proprio velocità e chiaramente mi viene spontaneo affrettare il movimento.

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97

Re: un altro "vecchietto"

Non pensare alla velocità!!

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98

Re: un altro "vecchietto"

Marina non intendo velocità in senso prestazione..intendo velocità di sopravvivenza.
Per fare un esempio in bicicletta puoi andare anche all'1 all'ora ma se vai a zero, salvo equilibriosmo cadi, ecco a me succede di sprofondare

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99 (modificato da Cirone Furioso 14-01-2014 11:24:38)

Re: un altro "vecchietto"

tabs78 ha scritto:

prima cosa volevo dire a cirone che ho applicato male il suo consiglio!mi dicevi di fare il vaporetto..l'istruttore mi ha detto che sembro un mulino uffa!!!

ah ah ah ah

due cose, per intanto:

- bene che  hai provato, sono tutti stimoli che aiuteranno a costruirsi la tua sensibilità per lo stare in acqua
- bisogna poi vedere che cosa hai combinato, ma, se ho recepito bene quello che ho appreso in questo forum, è molto più opportuno approcciare la bracciata con le braccia distese, se questo consente una migliore rotazione delle spalle. In sostanza: al momento dell'approccio, non è così irrinunciabile il gomito piegato, perché è un aspetto che si può poi guadagnare, dopo aver però costruito una naturale rotazione degli omeri.
NOTA BENE: non sto dicendo che va insegnata la bracciata con le braccia distese. Sto dicendo che le prime sperimentazioni della bracciata devono avvenire in modo naturale, senza per forza impartire il gomito piegato. Stando a quanto ho letto qui, ad alcuni riesce più naturale tenere il braccio disteso, altri riescono bene anche piegando il gomito.
Dal basso della mia poca esperienza, ho la sensazione che il braccio disteso possa portare a risultati proficui, comunque.

Evidentemente il tuo tentativo di fare il vaporetto sarà sembrato snaturante perché non lo avevi mai sperimentato, ma potrebbe anche essere perché in effetti tu usi ancora la bracciata per tirarti fuori dall'acqua.
L'idea del vaporetto era per cercare di farti visualizzare i momenti del nuotare in modo sistematico: immagina la barca ferma in acqua, che galleggia. Da lì, comincia ad azionare le pale, e parti. Come impostare nel dettaglio le braccia viene dopo!
Puoi provare a farlo da fermo (ti posizioni in galleggiamento e parti a remare), in scivolata su spinta dal muretto.

Non dimenticare mai che lo stile libero serve per spostarsi con efficienza in acqua, e non per galleggiare.
Inoltre, cerca di darti come metodo di fidarti del tuo istruttore. O decidi che quello è l'istruttore che fa per te, e ti fidi, oppure ne cerchi (se puoi) uno diverso. Io ho la sensazione che si costruisca di più con un istruttore mediocre con cui c'è un buon rapporto, piuttosto che con un buon istruttore con cui il rapporto è mediocre.

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Re: un altro "vecchietto"

Quello del braccio teso l'ho notato con una compagna di corso che non flette il gomito..ma cmq meglio di me.

Il rapporto con l'istruttore è che mi ripete per un'ora che devo stare rilassato e mi mostra il movimento.

Purtroppo faccio 10 volte più fatica eseguendo male l'esercizio. Non ho paura, è che non scivolo...sto cercercando di fare la bracciata più lentamente e completa ma mi areno...l'ho detto al maestro,  il braccio lo faccio uscire prima perchè mi sento che mi sto fermando e affondando..magari sará anche che le gambe non spingono ma non credo che la nuotata debba dipendere così tanto dalle gambe...vabbé si va avanti

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