Argomento: Galleggiamento e gambate
Mi sono sempre detto che i 4 stili non servono per stare a galla: prima si galleggia, e poi si imparano i 4 stili.
In tal senso, c'è stato un momento in cui mi sono dedicato a risolvere il vizio di usare le braccia anche per stare a galla: prima si sta a galla, e poi con le braccia si spinge, ma per muoversi, non per stare a galla.
Ieri mi sono chiesto (ma mi viene già da rispondermi di sì): si può fare lo stesso ragionamento parlando delle gambe?
In altre discussioni già si è spiegato che chi nuota a stile, deve essere in grado di farlo anche a gambe ferme.
Quindi, in effetti, come ho ragionato per le braccia a suo tempo, è giusto dire la stessa cosa per le gambe? Prima galleggio, e poi uso le gambe per contribuire alla propulsione, ma non per tenere a galla la parte inferiore del corpo.
E inoltre, non necessariamente nel senso di sequenza motoria: nel senso di idea di metodo,di acquaticità.
Naturalmente il nuotare è frutto di tutta un'architettura di equilibri che applichiamo nel mentre in cui pratichiamo i 4 stili, ma da un punto di vista didascalico vi pare che il ragionamento abbia una sua valenza?
In the future, swimming isn't going to be optional.