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Argomento: precisazioni sul libro di Maglischo

Per la befana mi sono voluta regalare il libro di nuoto di Maglischo e l'ho letteralmente divorato perché indubbiamente contiene molti spunti interessanti.

Ora peró che lo sto rileggendo con piú calma, noto che c'é qualche dissonanza con quello che sapevo io sui sistemi di allenamento e chiederei lumi in proposito a quelli di voi che vorranno e potranno chiarire i miei dubbi.

Ad esempio, quando Maglischo parla dell'allenamento in tolleranza al lattato ( che lui chiama allenamento Ve1 ), consiglia un riposo attivo, mentre a me é sempre stato detto  che la tolleranza " vuole " riposo passivo.

Chi ha ragione ?

e poi, ad esempio,  per un master anzianotto, in che modo andrebbero diminuite le distanze di allenamento proposte ?

grazie in anticipo

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Re: precisazioni sul libro di Maglischo

Il libro non lo conosco e nemmeno ne ho mai sentito parlare,però conosco la teoria e la metodologia dell'allenamento e i principii di fisiologia su cui si fonda.
E posso garantirti che per un allenamento di tolleranza al lattato ilpunto fondamentale è che il lattato NON deve venire smaltito,sennò che razza di tolleranza sarebbe ?
Quindi i recuperi sono giocoforza passivi e chi sostiene il contrario molto semplicemente è ignorante.

Che poi qualcuno senta la necessità di elaborare nuovi codici anche questa è una lampadina che quando si accende mi dice che quel qualcuno non abbia ben compreso la revisione dei modelli di allenamento elaborata nel 1989 da sette esperti della federazione italiana e che ancora oggi risulta la migliore esistente al mondo,che ce la invidia e copia.
Per il semplice fatto che a differenza di tutte le altre teorie pre esistenti,invece che concentrarsi su un metodo di allenamento si concentra su una classificazione oggettiva dei sistemi metabolici che possono costituire obiettivo di quegli allenamenti,quindi appunto qualcosa di oggettivo anzichenò.

Quanto alla domanda si master va considerato che i parametri più pertinenti tra quelli elencati nella sopracitata revisione dei modelli di allenamento non sono i volumi bensì i tempi.
Esempio perchè sia resistenza non c'è bisogno che siano 4mila metri bensì 50 minuti a una certa intensità (cardiaca)
Perchè sia soglia non c'è bisogno che siano 2 o 3 mila bensì 25\30 minuti a una certa intensità (cardiaca)
Perchè sia resistenza alla forza (tolleranza) non c'è bisogno che siano 10 da 100,ma è necessario che sia non più di dieci volta un lavoro alla massima intensità che duri dai 30 ai 50 secondi.
Perchè sia VO2Max non c'è bisogno che siano 5 x 400 ogni sei minuti,ma è necessario che siano frazioni di nuoto che durino dai 90 secondi ai 5 minuti con riposi dai 30 secondi ai 3 minuti,per un numero di volte variabile che totalizzi un massimo di 20 minuti di nuoto effettivo a intensità elevate.

Poi si considerano queste esigenze in base ai tuoi atleti (che siano master o ragazzi o atleti meno evoluti la discriminante sono quei parametri) e li traduci in metri e il gioco è fatto.

Ciao

--- programmi di allenamento per nuoto libero GRATUITI elaborati da tecnici dell FIN (Federazione Italian Nuoto)

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Re: precisazioni sul libro di Maglischo

Stefano, non so proprio come ringraziarti !

mi hai chiarito piú tu in poche righe che le oltre 800 pagine del libro.

A proposito dei modelli di allenamento della FIN :  dove potrei trovarli ?

ciao e grazie ancora.

P.S.: ho copiato i consigli che dai tu sui tempi delle varie  andature di allenamento.

Se potessi elencarmi anche quelle del picco di lattato e dell'anaerobico alattacido te ne sarei grata ( non ce ne sono altri, vero ? )

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Re: precisazioni sul libro di Maglischo

La revisione dei modelli di allenamento viene regolarmente insegnata a tutti i corsi della FIN da quasi trent'anni.
Se sei anche solo istruttrice di sicuro ce li hai nei tuoi appunti.
Basta che invece che ai metri fai riferimento ai parametri fisiologici (cardiaci per esempio) e ai tempi di percorrenza,sia delle ripetute sia dei totali delle serie,senza pensare ai metri,e il gioco è fatto.

--- programmi di allenamento per nuoto libero GRATUITI elaborati da tecnici dell FIN (Federazione Italian Nuoto)

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Re: precisazioni sul libro di Maglischo

no, non sono istruttrice, Stefano, sono solo un'appassionata che vorrebbe  saperne un po' di piú.

Intanto stamane mi sono fatta un bel 10 x 50 di tolleranza secondo i tuoi consigli.

Ho fatto un riposo passivo di 1' 20 "

( ho tenuto una media sui 50m di 40" ); insomma ho riposato il doppio del tempo della

prestazione : é poco ? é troppo ?

grazie ancora

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